L’Ape musicale

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Paganini, Brahms e Respighi con Wilson e Krylov

Stagione Sinfonica 2014-2015
PAGANINI, BRAHMS E RESPIGHI PER IL SESTO CONCERTO AL TEATRO FILARMONICO DI VERONA
SABATO 21 MARZO ORE 20.30
DOMENICA 22 MARZO ORE 17.00

Sabato 21 marzo alle ore 20.30 sesto appuntamento della Stagione Sinfonica 2014-2015 al Teatro Filarmonico con l’Orchestra dell’Arena di Verona diretta dal M° Keri-Lynn Wilson.
La serata presenta in apertura il virtuosistico Concerto per violino e orchestra n. 1 op. 6 in re maggiore di Niccolò Paganini che vede impegnato il violinista Sergej Krylov. Seguono Schicksalslied op. 54 di Johannes Brahms intonato dal Coro areniano e il poema sinfonico Pini di Roma di Ottorino Respighi.
Il concerto replica domenica 22 marzo alle ore 17.00.

Per questo appuntamento sinfonico torna dopo 10 anni sul podio del Teatro Filarmonico la direttrice d’orchestra canadese Keri-Lynn Wilson, che apre la serata conducendo il violino del virtuoso Sergej Krylov nel noto Concerto per violino e orchestra n. 1 op. 6 in re maggiore di Paganini. Il primo dei sei Concerti per violino è scritto attorno 1817-1818, periodo in cui il musicista riscuote grande successo per «le sue ardite innovazioni nella tecnica e nell’espressione violinistica», presentate «entro coordinate di gusto e stile dalle connotazioni “teatrali” e d’infallibile presa sulle masse». La composizione presenta, infatti, svariate suggestioni ben amalgamate: «orchestrazioni “rumorose” alla Berlioz, epicità beethoveniane, cantabilità passionale e agilità cabalettistiche di natura melodrammatica, chiarezza classica nelle strutture formali; il tutto reso seducente dalle pirotecniche invenzioni violinistiche strategicamente disseminate nella parte del solista» (M. Materassi).
La proposta concertistica prosegue con Schicksalslied (Il canto del destino) op. 54 di Brahms, composizione che vede impegnato il Coro areniano. La partitura, composta fra il 1868 e il 1871, rientra tra le numerose opere corali brahmsiane frutto dello studio del repertorio di tradizione tedesca, che il compositore ha modo di conoscere e approfondire sia come direttore di cori ad Amburgo e Detmold, sia come responsabile degli “Oratorienkonzerte” alla Singakademie di Vienna: è su questo terreno fertile che matura la composizione del Canto del destino per coro misto e orchestra. Il testo affronta il rapporto fra la vita e la morte partendo dal poema Hyperion di Friedrich Hölderlin, che tratta dell’eterno contrasto fra le bellezze consolatrici della vita ultraterrena e il destino di sofferenza appartenente alla condizione umana. La musica si fa quindi canto dell’anima, che serena e piena di fede va incontro al suo ultimo destino.
Conclude il concerto l’esecuzione di Pini di Roma di Respighi. Composta nel 1924 in pieno fascismo, la partitura insieme ai poemi sinfonici Fontane di Roma (1916) e Feste romane (1928) appartiene al cosiddetto “trittico romano”, che presenta diversi omaggi alla “romanità” vista come espressione dell’«immortale genio italico» propagandato dal regime. I quattro quadri dei Pini di Roma, fra loro collegati, descrivono la posizione di un gruppo di pini nella Capitale immortalati in diversi momenti della giornata, così come il compositore stesso descrive nell’introduzione a ciascun movimento:
«I pini di Villa Borghese (Allegretto vivace): Giuocano i bambini nella pineta di Villa Borghese: ballano a giro tondo, fingono marce soldatesche e battaglie, s’inebriano di strilli come rondini a sera, e sciamano via.
Pini presso una catacomba (Lento): Improvvisamente la scena si tramuta ed ecco l’ombra dei pini che coronano l’ingresso di una catacomba; sale dal profondo una salmodia accorata, si diffonde solenne come un inno e dilegua misteriosa.
I pini del Gianicolo (Lento): Trascorre nell’aria un fremito: nel plenilunio sereno si profilano i pini del Gianicolo. Un usignolo canta.
I pini della Via Appia (Tempo di marcia): Alba nebbiosa sulla Via Appia. La campagna tragica è vigilata dai pini solitari. Indistinto, incessante, il ritmo d’innumerevoli passi. Alla fantasia appare una visione di antiche glorie: squillano le buccine e un esercito consolare irrompe, nel fulgore del nuovo sole, verso la Via Sacra, per ascendere al trionfo del Campidoglio».

www.arena.it

Biglietti da € 12,00 a € 24,00
Biglietteria del Teatro Filarmonico
Via dei Mutilati 4/k, 37122 Verona  - Tel. 045 8002880 - Fax 045 8013266
Orari
da lunedì a venerdì   12:00-17:45 -  sabato   10:00-12:45                
nei giorni di spettacolo   12:00-fino a inizio spettacolo
sabato                10:00-12:45      17:00-fino a inizio spettacolo
domenica            10:00-fino a inizio spettacolo


 

SERGEJ KRYLOV

Violino

Nato a Mosca Sergej Krylov inizia lo studio del violino a cinque anni e completa gli studi alla Scuola Centrale di Musica di Mosca. Giovanissimo vince tre importanti concorsi internazionali: il concorso “Lipizer”, lo “Stradivari” e il concorso “F. Kreisler” di Vienna.

Affermatosi come uno dei maggiori talenti della sua generazione, collabora con orchestre quali la Staatskapelle di Dresda, Filarmonica di San Pietroburgo, Royal Philharmonic, Filarmonica della Scala, DSO Berlin, Russian National Symphony, Accademia di Santa Cecilia, London Philharmonic, English Chamber Orchestra, NHK Symphony Tokyo, Atlanta Symphony Orchestra, Mariinsky Theatre Orchestra.

Tra i direttori con cui lavora abitualmente figurano Andrey Boreyko, Dmitri Kitajenko, Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Mikhail Pletnev, Vladimir Ashkenazy, Fabio Luisi, Vladimir Jurowski, Omer Meir Wellber, Nicola Luisotti, Julian Kovatchev e Yuri Bashmet.

Fra i principali impegni della stagione 2014-15 di grande prestigio sono i due concerti con la St. Petersburg Philharmonic diretta da Yuri Temirkanov e con la Mariinsky Theatre Orchestra diretta da Valery Gergiev; il ritorno all’Atlanta Symphony Orchestra per il Concerto n. 5 di Paganini diretto da Roberto Abbado, la tournée con la Lithuanian Chamber Orchestra in Italia e in Polonia, concerti con Dmitri Kitajenko a Colonia e Zagabria, la prima italiana dell’Offertorium di Sofia Gubaidulina con la Rai di Torino diretta da Tonu Kaljuste. Con l’Orchestra Toscanini e Mario Brunello condividerà il Doppio Concerto di Brahms; a seguire numerosi recital solistici in Europa.

Tra i partner di musica da camera spiccano Denis Matsuev, Yuri Bashmet, Bruno Canino, Itamar Golan, Lilya Zilberstein, Maxim Rysanov, il Belcea Quartet ed Elina Garanča.

Dal 2009 è Direttore Musicale della Lithuanian Chamber Orchestra con la quale svolge un’intensa attività nel doppio ruolo di direttore e solista con un repertorio che spazia dal barocco alla musica contemporanea.

Debutta al Teatro Filarmonico di Verona nel 1995 e ritorna nel 2004, nel 2009 e nel 2014 per la Stagione Sinfonica di Fondazione Arena.

Torna al Filarmonico con il Concerto n. 1 op. 6 diPaganini in occasione della Stagione Sinfonica 2014-2015.

 

KERI-LYNN WILSON

Direttore d’orchestra

Nata a Winnipeg, in Canada, Keri-Lynn Wilson studia flauto, pianoforte e violino in giovane età; si perfeziona con il celebre flautista Julius Baker alla Juilliard e debutta alla Carnegie Hall all’età di 21 anni. Riceve una borsa di studio e studia direzione d’orchestra con Otto-Werner Mueller alla Juilliard, debuttando poi con la National Arts Center Orchestra del Canada all’età di 23 anni.

Ancora studente, è assistente di Claudio Abbado al Festival di Salisburgo e vince una borsa di studio presso il Tanglewood Music Center; consegue un Master sia in direzione d’orchestra che in flauto a Juilliard nel 1994; dopo la laurea, lavora come Direttore Assistente presso la Dallas Symphony Orchestra fino al 1998, quando comincia la sua carriera internazionale come direttore ospite.

Tra i titoli diretti ricordiamo: Tosca, Madama Butterfly di Puccini e La Traviata di Verdi al Teatro dell’Opera di Vienna; Lucia di Lammermoor di Donizetti al Mariinskij di San Pietroburgo; La Traviata e Tosca alla Bayerische Staatsoper di Monaco; Turandot, Madama Butterfly, Tosca e la Bohème di Puccini al Festival di Torre del Lago; il Barbiere di Siviglia di Rossini a Firenze; Otello di Verdi e Tosca a Nizza; Aida di Verdi a Roma; Lucia di Lammermoor di Donizetti a Torino; L’Elisir d’amore di Donizetti a Bari; Anna Bolena di Donizetti e La Bohème a Bilbao; Madama Butterfly a Leipzig; Rigoletto di Verdi a Parma; Don Pasquale di Donizetti a Palermo; Iolanthe di Arthur Sullivan, La Bohème e Tosca al Bol’šoj di Mosca; Tosca al Teatro dell’Opera di Oslo; la Rondine di Puccini all’Opera di Los Angeles; La Dama di picche di Čajkovskij; Lady Macbeth of Mtsensk di Šostakoviče La Bohème alla Israeli Opera; Falstaff di Verdi, l’Heure espagnole di Ravel e Gianni Schicchi di Puccini alla Juilliard Opera di New York; Turandot all’Opera Nazionale di Washington; Simone Boccanegra di Verdi e la Fanciulla del West di Puccini all’Opera di Montreal; Boris Godunov di Musorgskij e Lucia di Lammermoor a Varsavia; Eugene Onegin di Čajkovskij e Manon Lescaut di Puccini a Bucarest.

Di recente debutta al Teatro dell’Opera di Zurigo con Lady Macbeth of Mtsensk e La Traviata; dirige Der fliegende Holländerdi Wagnerall’Opera di Montreal; Nabucco di Verdi aLa Coruña; La Traviata a Bilbao; Eugene Onegin a Varsavia; Turandot allo Schleswig - Holstein Musik Festival con l’Orchestra NDR; La Dama di picche a Stoccolma; La Traviata a Salerno; Otello a Bari; Boris Godunov a Tel Aviv.

Recentemente nominata direttore musicale della Filarmonica Nazionale Slovena, tra i suoi impegni per la stagione ricordiamo Un Ballo in maschera di Verdi a Stoccolma con la Royal Swedish Opera, Madama Butterfly a Tokyo e alla Bayerische Staatsoper di Monaco.

All’Arena di Verona debutta nel 1999 dirigendo Tosca e torna nel 2006 per Madama Butterfly.

Al Teatro Filarmonico dirige per la prima volta nel 1999 l’opera Lucia di Lammermoor, un concerto sinfonicoe un concerto lirico; torna nel 2005 per La Vedova allegra di Lehár.

Nell’ambito della Stagione Sinfonica 2014-2015 dirige il sesto appuntamento al Teatro Filarmonico.


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