L’Ape musicale

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Grandi Opere sul grande Schermo

Per cinque domeniche, sempre alle 11 del mattino, Rai e Teatro alla Scala ripercorreranno alcune tappe fondamentali della loro collaborazione proiettando nella sala del Piermarini i video di grandi spettacoli che hanno fatto la storia del Teatro ma anche della musica in televisione. Il primo è diretto da Carlos Kleiber, gli altri quattro da altrettanti Direttori musicali che hanno guidato il Teatro negli ultimi decenni segnandone l’identità.

L’ingresso alle proiezioni è gratuito previo ritiro del titolo d’ingresso presso la biglietteria del Teatro a partire dal lunedì precedente ciascuna proiezione.

Ad aprire la rassegna, il 18 giugno, è naturalmente il leggendario Otellodiretto da Carlos Kleiber con la regia di Franco Zeffirelli, e al loro zenit le voci di Plácido Domingo, Mirella Freni e Piero Cappuccilli. Il Direttore artistico e musicale Claudio Abbado aveva ceduto la bacchetta del 7 dicembre al grande collega, dando origine a uno spettacolo formidabile che oggi è universalmente considerato tra i punti più alti della storia del teatro musicale.

Altrettanto leggendario il Macbethdi Verdi che aprì la Stagione scaligera 1975/1976 e che sarà proiettato il 9 luglio, sul podio Claudio Abbado, in palcoscenico Shirley Verrett, Piero Cappuccilli, Nicolai Ghiaurov e Veriano Luchetti. Rivedere oggi Macbeth è anche un modo per ricordare gli anniversari della scomparsa degli artefici di uno spettacolo rimasto negli occhi di generazioni di milanesi: Giorgio Strehler e Luciano Damiani, autore della celebre parete di rame su cui si stagliano le azioni dei protagonisti.

Il 10 settembre è la volta di Europa riconosciuta di Antonio Salieri, l’opera con cui il Teatro alla Scala fu inaugurato nel 1778 e che Riccardo Muti scelse nel dicembre 2004 per la riapertura dopo gli imponenti lavori di restauro che avevano rinnovato la struttura dell’edificio storico. Per il ritorno alla Scala dopo le stagioni trascorse al Teatro degli Arcimboldi, Luca Ronconi e Pier Luigi Pizzi erano tornati a collaborare con l’obiettivo di sfruttare al massimo le possibilità del nuovo palcoscenico, mentre in scena si sfidavano le voci stellari di Diana Damrau e Desirée Rancatore.

Tristan und Isolde, che si vedrà il 15 ottobre, è lo spettacolo simbolo degli anni scaligeri di Daniel Barenboim: nel 2007 Patrice Chéreau tornava a firmare una regia alla Scala dopo oltre vent’anni realizzando insieme allo scenografo Richard Peduzzi uno dei suoi spettacoli più memorabili, mentre Waltraud Meier era una commovente Isotta al fianco di Ian Storey e al Marke di Matti Salminen.

Con Aida, che chiude il ciclo il 22 ottobre, Riccardo Chailly firmava nel 2006 il suo primo 7 dicembre ma anche un omaggio alla tradizione italiana e alla fantasia sontuosa di Franco Zeffirelli, che tornava su una delle opere più amate muovendo in palcoscenico Violeta Urmana e Roberto Alagna insieme a Ildikó Komlósi e Carlo Guelfi, con la partecipazione di Roberto Bolle e Luciana Savignano nelle danze. Uno spettacolo di abbagliante ricchezza che mette in luce l’apporto di tutte le componenti del Teatro.   


 

 

 
 
 

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