L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Il Macerata Opera Festival 2017 è “Oriente”

Inaugurazione con Shi, una prima assoluta di Carlo Boccadoro dedicata a Matteo Ricci

Turandot, Madama Butterfly e Aida allo Sferisterio

Protagoniste femminili Irene Theorin, Maria Josè Siri e Maria Pia Piscitelli

Arena Sferisterio / Teatro Lauro Rossi, dal 20 luglio al 14 agosto 2017

Oriente a Macerata in pdf

La 53ªedizione del Macerata Opera guarda a Oriente e, nel 2017, il Festival diretto da Francesco Micheli presenta, nel magico scenario sotto le stelle dello Sferisterio, tre titoli dal più amato repertorio italiano: Turandot, Madama Butterfly e Aida. Quest'anno la proposta artistica si arricchisce anche di una importante novità: la commissione di una nuova opera al compositore Carlo Boccadoro su libretto di Cecilia Ligorio, dedicata al gesuita maceratese Matteo Ricci: sarà infatti Shi (Si faccia) a inaugurare il festival giovedì 20 luglio nello spazio più raccolto del Teatro Lauro Rossi.

«Nella sua storia, Macerata è stata capace di creare cultura – sottolinea il direttore artistico Francesco Micheli – affermandosi anche come luogo del dialogo, di apertura verso realtà differenti, come ci insegna proprio il gesuita Matteo Ricci». Per questo motivo, ancora una volta, sul grande palcoscenico all'aperto al centro della città marchigiana saranno in scena storie e temi che, grazie alla musica e attraverso i nuovi linguaggi espressivi della contemporaneità, riveleranno la loro validità senza tempo. Negli ultimi anni, lo spazio scenico così caratteristico dello Sferisterio, combinato con la progettualità dei team creativi scelti per le produzioni, hanno mostrato come l'innovazione e la ricerca di nuove forme interpretative siano la cifra stilistica più di successo delle produzioni maceratesi.

Per consolidare la spinta propulsiva dei cartelloni e la volontà di insistere sul panorama lirico internazionale, sono sempre più frequenti i progetti realizzati con altri importanti teatri italiani ed europei: «Le collaborazioni sono ormai un marchio di fabbrica del nostro Festival e costituiscono un sistema di relazioni culturali e un metodo di lavoro che ci caratterizza e ci distingue – dichiara il Sovrintendente Luciano Messi –, tutti i titoli del cartellone 2017 nascono come coproduzioni. Sentivamo anche la necessità di tornare a dar vita a una nuova opera, per rinnovare l’impulso nell’ambito della sperimentazione artistica, dedicandola alla figura del gesuita maceratese Matteo Ricci, primo uomo a stabilire un ponte culturale tra occidente e oriente».

Si conclude con Oriente, nel 2017, il triennio tematico “Mappe dell'anima” iniziato nel 2015 con Nutrire l’Anima, in riferimento al tema di Expo Nutrire il Pianeta - Energia per la vita, seguito nel 2016 da Mediterraneo, il dramma dei migranti contemporanei nelle storie di tre stranieri dell'opera Otello, Norma, e Manrico del Trovatore. «Avevamo davanti a noi un bivio – afferma Romano Carancini sindaco di Macerata e presidente dell’Associazione Sferisterio –, e dovevamo scegliere se andare verso un consolidamento delle linee individuate nel 2012 o esplorare nuovi orizzonti. Ancora una volta abbiamo scelto di alimentare la forza di questo straordinario progetto, rilanciandolo. Giovani, internazionalizzazione e sperimentazione sono alcune delle parole chiave che ci guideranno ancora. Serve l’aiuto e il sostegno di tutti coloro che fino ad oggi sono stati con noi: Mecenati, amici dello Sferisterio, pubblico, istituzioni, aziende».

Con 2500 posti, 104 palchi e il palcoscenico più ampio d’Europa, dal 1967 lo Sferisterio richiama ogni estate il pubblico più esigente del mondo ad applaudire originali proposte e cast prestigiosi in una struttura monumentale ma intima, che garantisce una perfetta visibilità e un’insuperabile acustica naturale. Con la direzione artistica di Francesco Micheli, dal 2012 si è riusciti a raddoppiare il numero di spettatori paganti e triplicare il sostegno degli sponsor privati, pure in un quadro generale di finanziamenti decrescenti. Inoltre, coniugando flessibilità strutturale e capacità manageriale, sotto la guida del Consiglio di Amministrazione in carica e del Sovrintendente Luciano Messi, dal 2015 lo Sferisterio si autofinanzia per il 56% delle entrate totali, a fronte di contributi pubblici per il 44%.

Macerata Opera Festival 2017 guarda a Oriente per raccontare del nostro inesauribile desiderio di varcare i confini, di prendere il largo, di incontrare mondi nuovi, come fece Matteo Ricci. Molti i compositori e le opere capaci di portarci nelle terre remote in cui sorge il sole, astro luminoso e bruciante come il terrore febbrile di Turandot, è un sole pallido come l’alba della vita di una farfalla che muore poco dopo la sua nascita in Madama Butterfly. È l’oriente di Aida, schiava etiope deportata in Egitto, terra di confine. In queste opere i protagonisti vivono divisi fra affetto e dovere, fra amore e patria. L’Oriente, terra esotica e lontana, diventa specchio di drammi sempre più vicini, sempre più attuali.

A Matteo Ricci s’inspira Shi (Si faccia) la nuova opera commissionata dal Macerata Opera Festival a Carlo Boccadoro, origini maceratesi e tra i più apprezzati compositori italiani contemporanei, su libretto di Cecilia Ligorio, regista e drammaturga italiana con esperienze significative nei principali teatri europei, sia nel teatro di prosa che in quello musicale. L’opera – per due pianoforti, percussioni, attore e due baritoni – debutta in prima assoluta il 20 luglio al Teatro Lauro Rossi (repliche il 26 luglio, 2 e 9 agosto). L’allestimento è realizzato con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata che cura le scene, i costumi e le luci. Le voci sono di Roberto Abbondanza e Bruno Taddia e la partecipazione dell’attore Simone Tangolo. «Una bella sorpresa per noi lavorare a Shi – afferma la direttrice dell’Accademia delle Belle Arti, Paola Taddei – , si respira un’aria davvero vivificante e, stando in contatto con la Ligorio, abbiamo scoperto aspetti di padre Matteo Ricci nuovi e appassionanti».

Turandotdi Giacomo Puccini, nuovo spettacolo in coproduzione con il Teatro Nazionale Croato di Zagabria, avvia la stagione lirica allo Sferisterio venerdì 21 luglio. L’originale e dissacrante duo di autori-registi Ricci/Forte (Gianni Forte e Stefano Ricci), fenomeno teatrale degli ultimi anni, si cimenta per la prima volta con la regia d’opera; le scene sono di Nicolas Bovey, i costumi di Gianluca Sbicca, sul podio la bacchetta assai esperta di Pier Giorgio Morandi. Nel ruolo della principessa di ghiaccio Irene Theorin, superlativa voce drammatica acclamata nei maggiori teatri del mondo quale eccellente interprete oltre che di questo anche dei principali personaggi femminili wagneriani e straussiani, debutta allo Sferisterio, con al suo fianco Rudy Park (Calaf), Davinia Rodriguez (Liù) e Alessandro Spina (Timur). In scena 21, 29 luglio – 4 e 13 agosto.

Per il secondo titolo ancora Puccini e il suo amore per le terre lontane ed esotiche: Madama Butterfly in un allestimento coprodotto con il Massimo di Palermo, firmato dal regista Nicola Berloffa, da Fabio Cherstich per le scene e da Valeria Donata Bettella per i costumi, che posticipano l'azione al Giappone del secondo dopoguerra, momento fortemente significativo del contatto culturale fra Occidente e Oriente. Dopo i successi in Norma la scorsa estate a Macerata e ancora il trionfo per l’apertura della nuova stagione del Teatro alla Scala proprio con lo stesso ruolo pucciniano, torna il soprano Maria Josè Siri; con lei il tenore Antonello Palombi è Pinkerton, Alberto Mastromarino è Sharpless. Manuela Custer è Suzuki, Nicola Pamio è Goro. La direzione è affidata a Massimo Zanetti. In scena 22, 28 luglio – 6 e 12 agosto.

Il trittico di titoli 2017 si completa con Aida di Verdi nell’applauditissimo spettacolo di Francesco Micheli del 2014, coprodotto con il Comunale di Bologna e andato in scena nel cinquantesimo dello Sferisterio, con le scene di Edoardo Sanchi, i disegni di Francesca Ballarini, i costumi di Silvia Aymonino e le coreografie di Monica Casadei. Sul podio Riccardo Frizza, già apprezzato in Otello nell’estate 2016 e interprete di prestigio internazionale dell'opera italiana. Di grande rilievo è il ritorno per questa produzione di un’altra eccezionale voce femminile, Maria Pia Piscitelli, soprano verdiano di spiccate qualità attoriali e vocali; con lei in scena Stefano La Colla (Radames), Sonia Ganassi (Amneris), già nel ruolo nel 2014, Stefano Meo (Amonasro) e Giacomo Prestia (Ramfis). In scena 30 luglio – 5, 11 e 14 agosto.

Sarà Stefano Bollani il protagonista al pianoforte del concerto di domenica 23 luglio (ore 21) con cui si completa il primo weekend musicale del Macerata Opera Festival allo Sferisterio, dopo il debutto delle nuove produzioni Shi (Si faccia), Turandot e Madama Butterfly. Bollani, pianista di raro eclettismo e grande versatilità, rappresenta un’espressione particolarmente attuale della musica d’oggi, per la sua vocazione di attraversamento dei generi – dal repertorio classico al jazz – e di trasformazione dal vivo delle più diverse fonti d’ispirazione, nel corso di performance sempre estremamente coinvolgenti. Il concerto del 23 luglio – dedicato al tema del Festival Oriente – costituisce il momento celebrativo principale dei festeggiamenti organizzati dall’Associazione Arena Sferisterio con IMT (Istituto Marchigiano di Tutela Vini) per i 50 anni di due DOC: il Verdicchio di Matelica e il Rosso Conero. Il legame fra Oriente e vino nelle Marche è intrinseco alla coltivazione stessa, poiché le vigne crescono proprio rivolte a est per la conformazione orografica della regione, le cui valli corrono perpendicolari alla costa.

A coronamento delle attività di promozione e divulgazione dell'opera nelle scuole del territorio, il progetto Incontra l'Opera rivolto agli istituti superiori e reso possibile grazie al contributo dello sponsor TreValli Cooperlat che ha sostenuto i costi del trasporto dei ragazzi da scuola a teatro durante gli incontri di presentazione. anche nel 2017 ci saranno le anteprime allo Sferisterio dedicate ai giovani: Turandot il 17 luglio, Madama Butterfly il 18 luglio, Aida il 27 luglio.

Giovedì 3 agosto sarà infine la Notte dell'Opera: festa cittadina che colorerà di rosso piazze e vie del centro storico, per una serata magica, misteriosa e affascinante come il tema della Stagione, Oriente.

I biglietti per tutti gli appuntamenti del Macerata Opera Festival sono in vendita presso le biglietterie del circuito AMAT e vivaticket.it

Informazioni sul sito www.sferisterio.it / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


L'Oriente sarà anche OFF

La programmazione attorno alle quattro opere del festival si snoda lungo la tematica del 2017

con alcune importanti conferme e interessanti novità

Non è Festival a Macerata senza la rassegna OFF che arricchisce la proposta operistica del fine settimana con una serie di momenti musicali e non, legati fra loro dal tema Oriente intorno al quale è stata costruita la programmazione artistica 2017. Il calendario ricco di appuntamenti testimonia da una parte l'entusiasmo e la capacità di dialogo con tante istituzioni del territorio con le quali vengono realizzate molte attività, dall'altra le potenzialità e l'attrattiva insite nel mondo dell’opera.

Il nucleo di attività collaterali si articola, come ormai accade regolarmente da qualche anno, secondo un cartellone settimanale che torna a coinvolgere anche i lunedì. Alle iniziative ricorrenti si aggiungono due mostre: l’esposizione di fotografie dell'orientalista maceratese Giuseppe Tucci (1894-1984) “L'esploratore dell'anima” (venerdì 7 luglio, ore 18, Magazzini UTO) a cura di Arte Nomade, oggi in anteprima esposta nella Galleria Renzo Freschi di Milano, e “Le genti sono cortesi e affabili” sui viaggi del frate maceratese Cassiano Beligatti, realizzata in collaborazione con Macerata Musei e con gli Amici dello Sferisterio (aperta dal 19 luglio al 14 agosto nella Biblioteca Mozzi Borgetti).

I giorni di spettacolo sono come sempre accompagnati dagli “Aperitivi Culturali” di Sferisterio Cultura a cura di Cinzia Maroni in cui filosofi, artisti, giornalisti, musicologi, storici si interrogano sull'Oriente e sulle opere in cartellone (dal 20 luglio al 13 agosto, ore 12, Antichi Forni).

Sempre in coincidenza con i giorni delle opere, sono in programma i “Fiori musicali”, concerti da camera curati da Cesarina Compagnoni (dal 21 luglio al 13 agosto, ore 17) nel parco di Villa Cozza. «Voglio sottolineare - dice Messi - che questo è un festival a costo zero, ma non a impegno e impatto zero. Viene realizzato con il grande lavoro di artisti, tecnici, personale ed è stato fin dal 2012 un elemento caratterizzante del Festival, rendendo l’esperienza degli spettatori davvero esclusiva».

I lunedì sono una della novità dell’anno. Tre incontri, dal titolo “Da Oriente a Occidente: viaggio tra mente, corpo e spirito”, organizzati con Life Strategies; il cortile di Palazzo Buonaccorsi ospiterà Igor Sibaldi (“Dove si nasconde la lampada di Aladino”, 24 luglio), Filippo Ongaro (“La scienza occidentale scopre l’Oriente”), Giulio Cesare Giacobbe (“La via orientale alla serenità”, 7 agosto, sempre ore 21).

Sempre Palazzo Buonaccorsi sarà la sede di tre appuntamenti per i più piccoli, nei martedì del Festival, alle 18 che seguiranno i racconti delle tre opere, realizzate in collaborazione con il corso di Psicologia dello sviluppo dell’Università di Macerata, e un laboratorio tra marionette, disegni, puzzle. Prevista una merenda offerta da Coldiretti e Trevalli.

Alle 21, nella stessa sede, spazio a “Suoni e parole verso oriente”, tre serate dedicate al viaggio e alla narrazione: una presentazione dell’antologia sulla vita di Tutti “Non sono un intellettuale” a cura di Gianfranco Borgani e Maurizio Serafini insieme a “Senza guida” con lo stesso Serafini che narra ispirato dalle pagine dei suoi diari di viaggio sulle musiche di David Cervigni (25 luglio, in collaborazione con Arte Nomade); “Profumi d’Oriente” e “L’atlante di Kublai Kan”, con Gianluca Gentili e David Quintili (1 agosto, realizzato con Orchestra El Sistema della Scuola civica di musica Scodanibbio); “OrientAbbas” recital dedicato alla poesia persiana, da Rumi a Kiarostami con le musiche di Giovanni Seneca e le letture di Cosimo Damiano Damato (8 agosto, con Adriatico Mediterraneo Festival). A seguire, Ermitage visual and performing arts presenta “Oriento”, installazioni coreografiche ideate e create da Paolo Londi, e visita alla Sala dell’Eneide.

I giovedì, si aprono il 20 luglio con una conversazione su “L’opera fra Oriente e Occidente” (ore 18, Antichi Forni), con la collaborazione dell’Istituto Confucio. Sun Tao (docente di Cultura della Cina e di Estetica comparata del Dipartimento di studi sull’Opera cinese della Facoltà di scambi culturali internazionali dell’Università di Pechino) e Alberto Mattioli (giornalista del quotidiano “La Stampa”) dialogano sui topoi dell’opera cinese e del melodramma italiano. Seguono l’anteprima giovani della terza opera che andrà in scena allo Sferisterio, Aida (27 luglio), e la Notte dell'Opera (3 agosto, dalle ore 20), organizzata in collaborazione con il Comune di Macerata, l’Istituto Confucio e la Confcommercio Marche Centrali, insieme alle associazioni culturali e dei commercianti maceratesi, che trasformerà la città con allestimenti e spettacoli con tematica orientale, fra lanterne cinesi, draghi. Gli allestimenti e le scenografie sono curate dall’Accademia delle Belle Arti di Macerata. Nel terzo giovedì, un canto per la terra marchigiana martoriata dal sisma, “Lo Sferisterio per i Sibilini” (10 agosto); dal tramonto a mezzanotte una maratona in musica e parole sotto le stelle di San Lorenzo con lo chef Errico Recanati del ristorante Andreina di Loreto impegnato nella preparazione di un aperitivo stellato con i prodotti di Coraggio Marche, l’associazione che unisce le micro eccellenze gastronomiche colpite dal terremoto.

Altra novità sono i “Concerti in Cantina” realizzati fra i vigneti delle più suggestive aziende aderenti al consorzio IMT (Istituto Marchigiano di Tutela Vini), partner del festival in cui si esibiranno alcuni giovani musicisti del territorio (29 luglio, Azienda Agricola Moroder Montacuto; 30 luglio, Country House Salomone Matelica; 5 agosto, Cantina Bisci Matelica; 6 agosto, Fattoria Le Terrazze Numana; 12 agosto Cantine La Muròla Urbisaglia, 13 agosto Villa Forano Appignano). La collaborazione con IMT riguarda anche il concerto che chiude il weekend inaugurale, protagonista Stefano Bollani, e altri appuntamenti, a pagamento, che contribuiscono a consolidare il legame fra teatro, turismo e territorio, soprattutto in un momento importante come la prossima stagione estiva, la prima del post terremoto. I due vini Verdicchio di Matelica e Rosso Conero, prime DOC marchigiane, saranno così protagonisti di un ciclo di aperitivi prima dell’opera allestiti nel punto più alto del teatro, la terrazza del loggione dalla quale si gode un magnifico panorama dai Monti Sibillini al Mare Adriatico. In tutti i weekend dal 21 luglio al 14 agosto il pubblico sarà guidato da un sommelier dell’AIS che racconterà i vini in italiano e inglese, alternando una sera per il Verdicchio e una per il Rosso Conero.

Una sempre crescente attenzione all’accessibilità, grazie a Elena Di Giovanni e ad Unimc, è alla base dei percorsi realizzati in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero (aperti a tutti) per una scoperta sensoriale delle opere in cartellone allo Sferisterio, con visite dietro le quinte per l’esplorazione della scenografia, in sartoria per i costumi e un percorso dedicato agli strumenti musicali in collaborazione con la FORM (28, 29 e 30 luglio), Negli stessi giorni le opere potranno essere seguite grazie a un servizio di audio descrizione per ipovedenti e non vedenti. Previste anche per l’opera commissionata al Teatro Lauro Rossi, Shi, Si faccia (2 agosto).

Lo Sferisterio segreto” è l’ultima proposta del calendario OFF: un tour, previsto nei fine settimana del Festival, che farà rivivere la storia di un teatro e di un’intera città fra la magia del retropalco, in compagnia dell’Associazione Amici dello Sferisterio.


Quinto esercizio di bilancio in pareggio per lo Sferisterio

Il 2016 si chiude con un utile di 2.791 euro.

Decisivi la campagna Art Bonus dei Cento Mecenati, i numerosi noleggi, le coproduzioni e la biglietteria

Per il quinto anno l’Associazione Arena Sferisterio chiude in pareggio il bilancio. Conti in regola per la stagione 2016 che ha visto per la seconda volta consecutiva l’autofinanziamento superare i contributi pubblici (rispettivamente € 2.273.541 e € 1.786.315), attestandosi sul 56% del totale.

L’utile di esercizio per il 2016 è di € 2.791, risultato che deriva dai € 4.059.856 di ricavi e € 4.057.065 di costi.

Il bilancio consuntivo del 2016 è stato presentato dal presidente e dal vicepresidente dell’Associazione Arena Sferisterio, Romano Carancini e Antonio Pettinari, dal sovrintendente Luciano Messi e dal presidente del Collegio dei revisori dei conti, Giorgio Piergiacomi. «Nella storia dello Sferisterio non c’è mai stato un controllo così lungo e costante di denaro pubblico – afferma Carancini – e il risultato è motivo di grande soddisfazione. Oltre alle spese, sono stati anche preventivati correttamente i ricavi. Non è così facile stimare le entrate della biglietteria e delle sponsorizzazioni, significa conoscere molto bene le potenzialità della struttura che investe 4 milioni di euro in circa 3 mesi».

Le entrate provengono da contributi pubblici, biglietteria, sponsorizzazioni e donazioni Art Bonus, proventi da altre attività. La biglietteria fa la parte del leone con € 1.104.070 di incasso, superando di circa € 65mila l’ottima performance del 2015, grazie ai 31.340 spettatori dell’ultimo Festival. Decisivo al fianco di sponsorizzazioni significative è stato il progetto dei Cento Mecenati che ha permesso di raccogliere donazioni, attraverso Art Bonus, contribuendo ad un ulteriore canale di finanziamento fino a pochi anni fa non percorribile. Queste voci sommate, insieme a Nuova Banca Marche, arrivano a € 590.608, sostanzialmente stabili rispetto al 2015. Aumentano ancora i proventi da altre attività, diverse dalla stagione lirica. Nel 2016, questa voce ha fatto registrare ricavi per € 392.329, notevolmente maggiori rispetto al preventivo e quasi raddoppiati rispetto al già ottimo risultato del 2015. Rientrano qui i noleggi degli allestimenti e l’organizzazione di spettacoli presso altri teatri. Le produzioni dello Sferisterio nel 2016 sono state acquistate dal Teatro nazionale Croato di Zagabria, dall’Asociacion De Amigos de la Opera de Mahon in Spagna, dalla Fondazione Teatro Massimo di Palermo, dall’Ente Autonomo Regionale Teatro Massimo Bellini di Catania e da Korea Opera Group. A questi si aggiunge la collaborazione con la Rete Lirica della Marche che vede lo Sferisterio come coordinatore della produzione. «Siamo un punto fermo nel panorama nazionale e internazionale – dichiara Pettinari –, grazie anche al coinvolgimento di tutto il territorio che ha creduto in questo progetto e lo sostiene».

Per quanto concerne i contributi pubblici, l’elemento negativo riguarda il taglio del contributo del MiBACT che, per il 2016, è stato di € 756.315, con un riduzione di € 49.286 rispetto al contributo 2015. Va evidenziato come la progressiva diminuzione della sovvenzione FUS in favore dell’Associazione sia coincisa con l’entrata in vigore del nuovo Decreto Ministeriale per il triennio 2015-2017, recante criteri penalizzanti per l’Arena maceratese, emanato quando la programmazione pluriennale delle stagioni era già stata definita e annunciata. Da registrare, invece in positivo, l’incremento della quota della Regione Marche che, tolte le deleghe alla Cultura alle Province, ha destinato 200mila euro in più allo Sferisterio, portando da € 300 a 500mila il contributo. L’apporto del Comune è significativo e stabile, così come quello della Camera di Commercio che, nel 2016 ha avuto un piccolo incremento di € 10mila.

Il pareggio di bilancio è stato determinato dalla realizzazione di un programma ampio e di elevata qualità, da una puntuale pianificazione della produzione e dall’efficace controllo di gestione. «L’aumento dell’attività è stato realizzato in modo tale da sviluppare ricavi superiori agli investimenti – ha detto Messi – perché è qui che si gioca la vera sfida, non su asfittici tagli. Se andiamo a sommare le entrate originate da queste iniziative compresi i biglietti, abbiamo una cifra pari a circa € 610mila a fronte di costi che non arrivano a € 535mila. Aumentando qualità e quantità degli spettacoli stiamo ottenendo un utile non solo finanziario, ma anche la crescita della reputazione a livello nazionale e internazionale del nostro Teatro, generando un circolo virtuoso».

Sulle spese interviene Piergiacomi: «Il processo di ammortamento è in diminuzione, è arrivato a € 229mila contro € 246mila dell’anno precedente. Il costo sull’indebitamento è di € 35mila, e pensate che 5 anni fa era di € 125mila. Cura dimagrante anche per le spese generali, ovvero quelle che non riguardano direttamente la stagione lirica: erano € 991mila nel 2010, ora sono € 732mila. Questa situazione di assoluto equilibrio viene sottolineata anche dall’indebitamento netto che si attesta a € 230mila, mentre 5 anni fa era a € 843mila».


Menzione speciale per lo Sferisterio al

Premio nazionale CULTURA + IMPRESA

Il progetto dei Cento Mecenati si aggiudica la menzione speciale del prestigioso riconoscimento

mentre si rinnova la campagna per il 2017

Arriva la menzione speciale del Premio Cultura + Impresa 2016 allo Sferisterio che per la seconda volta ottiene questo importante riconoscimento con il progetto dei Cento Mecenati.

Quattro le sezioni del Premio: Sponsorizzazione e Partnership nella Cultura, Produzione culturale d'Impresa, Fondazioni d’Impresa e Art Bonus in Italia. Lo Steristerio è risultato finalista nella categoria Art Bonus e il premio sarà consegnato nel corso di un workshop il 24 maggio presso la Fondazione Feltrinelli di Milano. 

L’azione di membership dello Sferisterio non si ferma e si rinnova per il 2017: infatti è possibile aderire al progetto e diventare uno dei mecenati che sostengono la stagione lirica. Grazie ai Cento Mecenati, lo Sferisterio amplia la sua capacità di reperire risorse private, affiancando questa nuova forma di autofinanziamento alla crescita degli sponsor, degli introiti della biglietteria e dei proventi delle attività collaterali. Oggi il bilancio dell’Arena maceratese è composto per il 56% da entrate proprie e per il 44% da contributi pubblici.

L’adesione ai Cento Mecenati sfrutta la normativa di Art Bonus, ovvero lo strumento creato dal Governo per favorire il sostegno dei privati al finanziamento della cultura che prevede agevolazioni fiscali del 65% in tre anni. Chi decide di sostenere lo Sferisterio con 1000 euro, ne recupera 650 sotto forma di credito d’imposta.

Come lo scorso anno, superati i primi cento aderenti, gli altri attenderanno l’uscita di qualcuno (il rinnovo annuale è facoltativo).

Per informazioni sui Cento Mecenati: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 346 8581624.


Reagire con la cultura alle conseguenze del sisma

 

Il cartellone 2017 partecipa alla campagna AmiAmo le Marche – promossa dalla Regione Marche. Lo Sferisterio è meta ambita degli amanti dell’opera di tutto il mondo e punto di riferimento della vita musicale nel Centro Italia: è da qui che parte il rilancio della provincia maceratese dopo il sisma del 2016

  

Il Macerata Opera Festival, ambasciatore del territorio marchigiano, parte dalle attività dello Sferisterio per reagire con la cultura alle conseguenze del sisma ancora oggi tangibili. Il cartellone 2017 dello Sferisterio, infatti, partecipa alla campagna AmiAmo le Marche – promossa dalla Regione Marche – esponendo una manifestazione che da oltre 50 anni è meta ambita degli amanti dell’opera di tutto il mondo e punto di riferimento della vita musicale nel Centro Italia: è da qui che parte il rilancio della provincia maceratese, dal Macerata Opera Festival che non solo mantiene risultati di biglietteria in linea con quelli degli anni passati ma li supera per numero di prenotazioni, contrastando le flessioni di flusso turistico che si erano registrate nei luoghi colpiti del sisma.

La tematica principale della 53a edizione del Festival (20 luglio – 14 agosto) è “Oriente”, parola che la città sente particolarmente vicina perché ricorda il cammino che condusse il grande gesuita maceratese Matteo Ricci a Pechino alla fine del Cinquecento. Alla figura di questo intellettuale e viaggiatore è dedicata l’opera di nuova commissione Shi, Si faccia! che andrà in scena al Teatro Lauro Rossi. Sul grande palcoscenico sotto le stelle dell’Arena Sferisterio invece verranno messe in scena Turandot e Madama Butterfly di Giacomo Puccini e Aida di Giuseppe Verdi. Stefano Bollani si esibirà in uno speciale concerto pianistico intitolato “Bollani orientale”.

Alla vocazione di alta divulgazione connaturata al Festival, si affiancheranno numerose attività off capaci di animare ancor più il rapporto di continuità tra il Festival e il territorio marchigiano. Il Festival sarà quindi fulcro di un’offerta turistica ricchissima aperta anche alle migliori aziende dell’enogastronomia marchigiana (con concerti nelle cantine aderenti all’Istituto Marchigiano Tutela Vini che collaborano attivamente). Il 10 agosto, inoltre, lo Sferisterio dedica, con la partecipazione dell’attrice e scrittrice Lella Costa, un canto ai Monti Sibillini con una maratona notturna nelle zone più colpite dal sisma: la serata si terrà nel comune di Pieve Torina e avrà per titolo Lo Sferisterio per i Sibillini. A conclusione della stagione operistica, il Macerata Opera Festival dedicherà a tutti coloro che hanno subito danni durante il sisma l’ultima recita di Aida del 14 agosto, a cui i cittadini colpiti potranno assistere con un biglietto di soli 10 euro.

Queste manifestazioni, fra l’altro, giungono a coronamento di un lungo lavoro di preparazione svolto a cominciare dalle scuole nelle quali, durante l’anno scolastico, il ciclo di appuntamenti Incontra l’Opera (toccando numerose scuole della provincia maceratese, comprese quelle di Comuni come Camerino e altri) ha preparato alle opere in programma e ha fatto del teatro d’opera un tassello di civilizzazione che vede nella musica un sostegno contro ogni difficoltà. In occasione del Corpus Domini, l’Associazione Sferisterio ha anche partecipato all’Infiorata di Castelraimondo, altro Comune scosso dal sisma.

L’attenzione dei media verso il territorio marchigiano sarà riconfermata, fra l’altro, dalla presenza di Sky Classica e, per la prima volta, anche di Marco Polo TV, canale tematico dedicato ai viaggi e ai luoghi più suggestivi dell’Italia e del mondo; di rilievo anche la tappa del “Corriere della Sera” che, in seno all’iniziativa “in viaggio col redattore”, guiderà un gruppo di turisti alla scoperta delle Marche con ben due serate allo Sferisterio (21 e 22 luglio).

 

 

 


 

 

 
 
 

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