I consigli dell’«Ape musicale»
La nostra rivista seguirà gli spettacoli Didone abbandonata (10, 12 e 14 agosto), Gliamori di Apollo e di Dafne (20, 22 e 23 agosto) e La Semele o sia La richiesta fatale (25 e 26 agosto); gli appassionati di Rossini (se non già di Mercadante), Monteverdi (se non già di Cavalli) e Händel (se non già di Hasse) tengano pronti orecchi e agenda. Poco conosciuto in Italia ma di alto profilo internazionale, e con una lusinghiera serie di spettacoli storici alle spalle, il Festival di Musica antica merita senz’altro la visita, per la ricca, varia e qualificata proposta di un repertorio tuttora poco praticato nel nostro territorio. Il patrimonio storico-artistico e naturalistico di Innsbruck – ma anche quello gastronomico – è tra i più cospicui e integri nel mondo germanico, e merita a sua volta visite e approfondimenti. Il Tirolo è inoltre territorio di transito obbligato: il musicofilo che dall’Italia si rechi al Festival di Bayreuth o a quello di Salisburgo, passando per il Brennero, non manchi dunque di fermarsi nelle stesse date all’esclusivo Festival di Innsbruck, lì trovando una maggior quiete oltre che invidiabili attrattive anche extra-musicali. Buoni i collegamenti ferroviari, con treni lungo la tratta che da Roma-Bologna-Verona porta a Monaco di Baviera; le tariffe sono rese più abbordabili da offerte speciali spesso ottime (si può andare e tornare con una cinquantina di euro in tutto; si veda il sito Internet delle ferrovie austriache e tedesche: ÖBB e Deutsche Bahn; ma attenzione: nell’estate corrente il breve tragitto in territorio austriaco, dopo il confine italiano, è effettuato con bus sostitutivi che ne rallentano il flusso). Eccellente il contesto del Festival, ospitale ed esclusivo a fronte di biglietti acquistabili con facilità e a prezzi equi. Ogni informazione può essere reperita sul sito Internet del Festival di Musica antica: www.altemusik.at (in tedesco e inglese).