L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Fazil Say torna a Bologna

I CONCERTI 2018/2019

Lunedì 4 marzo 2019
Auditorium Manzoni – ore 20.30

FAZIL SAY pianoforte
Musiche di Debussy, Say, Beethoven

 

Musica Insieme, nell'ambito della XXXII Stagione dei Concerti 2018/2019, ospiterà lunedì 4 marzo alle 20.30 presso il Teatro Auditorium Manzoni lo straordinario pianista turco Fazil Say, tra i più brillanti interpreti del panorama musicale internazionale, nella doppia veste di pianista e compositore. Nel programma del suo atteso recital infatti, alle originali interpretazioni delle grandi pagine di Beethoven e Debussy, Say accosterà alcune tra le melodie più struggenti della sua produzione creativa. Il concerto sarà preceduto da un’introduzione a cura di Giordano Montecchi, saggista e critico musicale per quotidiani e riviste, già docente di Storia della musica al Conservatorio di Parma.

Pianista e compositore, Fazil Say è un talento incontenibile e multiforme. Fin da giovanissimo ha sorpreso i suoi maestri, Mithat Fenman prima e David Levine poi, con la sua tecnica brillante, con la sua straordinaria abilità di improvvisatore e con una rara sensibilità per ogni genere musicale. L’autorevole quotidiano Le Figaro ha scritto di lui: «Non è semplicemente un artista di genio, senza dubbio sarà uno dei più grandi artisti del XXI secolo». La miscela di raffinata sensibilità e di brillante virtuosismo gli hanno assicurato nel 1994 alla vittoria nel concorso Internazionale “Young concerts Artist in New York”, portandolo poi a esibirsi con tutte le più celebri orchestre americane e europee e con importanti direttori, elaborando un vasto repertorio: da Bach, attraverso i classici Haydn, Mozart a Beethoven e i romantici, fino alla musica contemporanea, comprese le sue composizioni per pianoforte.

Nel suo recital per Musica Insieme Fazil Say interpreterà appunto due sue opere: la recentissima Yürüyen Köşk (Il palazzo che cammina) op. 72, e Black Earth, ispirata a una lirica dell’ultimo grande cantore tradizionale della Turchia, Aşık Veysel, una melodia che canta la solitudine e la lontananza dalla propria terra natale. Nelle sue composizioni Say fonde esperienze musicali che vanno dal folklore turco – con la sorprendente imitazione dei timbri degli strumenti popolari – alle sonorità jazz e alle atmosfere del repertorio classico europeo, di cui è uno dei più apprezzati interpreti. Non a caso, il programma si conclude proprio con uno dei capolavori più amati di questo repertorio: la Sonata op. 106 – Hammerklavierdi Ludwig van Beethoven, una vera sfida all’abilità tecnica dell’esecutore. Lo stesso compositore, consapevole di questa difficoltà, scriveva all’editore: «eccovi una sonata che darà del filo da torcere ai pianisti quando la suoneranno fra cinquant’anni». Monumentale e solenne, quest’opera dal respiro orchestrale sfida la resistenza stessa dell’interprete con la sua impressionante e primordiale Fuga finale. Il talento di Fazil Say non si manifesta, però, solo nel virtuosismo più arduo, ma anche nella poesia delle sue interpretazioni. Proprio per questo ha incluso nel suo recital una selezione di Preludi di Claude Debussy. Ventiquattro come Il clavicembalo ben temperato di Bach e come i Preludi di Chopin, sono acquerelli sonori di ineffabile bellezza.

PROGRAMMA

CLAUDE DEBUSSY

Sei Préludes

FAZIL SAY

Yürüyen Köşk (Il palazzo che cammina) op. 72

Black Earth

LUDWIG VAN BEETHOVEN

Sonata n. 29 in si bemolle maggiore op. 106 – Hammerklavier

Introduce
Giordano Montecchi

 

PER INFORMAZIONI: Musica Insieme Tel. 051-271932 – Fax 051-279278 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.musicainsiemebologna.it – “App MusicaInsieme” scaricabile gratuitamente da Apple Store e Google Play

Biglietti da € 10 a € 60 in vendita presso il Teatro Manzoni (via de’ Monari 1/2) il giorno del concerto dalle 15 alle 20.15 e online sul sito www.musicainsiemebologna.it e sul circuito e nei punti vendita Vivaticket.

FAZIL SAY

Con le sue eccezionali qualità tecniche e musicali, Fazil Say incanta la critica e il pubblico da più di venticinque anni. I suoi concerti sono diversi dagli altri: più spontanei, più aperti, toccano direttamente il cuore delle persone. Say ha ricevuto la prima lezione di pianoforte da Mithat Fenmen, a suo tempo allievo di Alfred Cortot, il quale chiedeva ogni giorno al suo studente di improvvisare sui temi del quotidiano prima di  dedicarsi agli  abituali  esercizi e studi pianistici. Dal contrasto tra il libero processo creativo e la forma trae origine l’enorme talento di improvvisatore e la visione estetica di Say quale compositore. Le sue opere, commissionate fra gli altri da Festival di Salisburgo, WDR di Colonia, Konzerthaus di Dortmund, Schleswig-Holstein Musik Festival, e dalla Biennale di Monaco, comprendono composizioni per pianoforte solo, musica da camera, concerti solistici e importanti brani per orchestra. Dal 1987 Fazil Say studia con David Levine, prima alla Musikhochschule Schumann di Duesseldorf e più tardi a Berlino. La miscela di raffinata sensibilità (in Haydn, Mozart e Bach) e di brillante virtuosismo (in Liszt, Musorgskij e Beethoven) lo hanno portato nel 1994 alla vittoria nel Concorso internazionale “Young concerts Artist in New York”. In seguito Say ha suonato con tutte le più celebri orchestre americane e europee e con importanti direttori, elaborando un vasto repertorio: dalle composizioni di Johann Sebastian Bach attraverso Haydn, Mozart e Beethoven, fino ai romantici e alla musica contemporanea, comprese le sue proprie composizioni per pianoforte. Oggi Say è invitato regolarmente come solista in tutto il mondo, senza trascurare tuttavia la musica da camera, collaborando con Patricia Kopatchinskaja, Sol Gabetta, il Quartetto Borusan di Istanbul e tanti altri.


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