L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Myung-Whun Chung dirige Mahler

Myung-Whun Chung dirige la Seconda Sinfonia Resurrezione di Gustav Mahler al Teatro La Fenice. Sabato 9 marzo 2019 alle ore 20.00 (turno S) e domenica 10 marzo 2019 alle ore 17.00 (turno U), nell’ambito della Stagione Sinfonica 2018-2019, il maestro coreano sarà ancora una volta alla testa dell’Orchestra del Teatro La Fenice per interpretare il grande lavoro sinfonico-corale, considerato il simbolo della spiritualità musicale europea. L’esecuzione vedrà impegnati sul palcoscenico anche il Coro del Teatro La Fenice, preparato da Claudio Marino Moretti, e le voci soliste del soprano Zuzana Marková e del contralto Sara Mingardo.

Composta fra il 1888 (il primo movimento, composto di slancio), il 1893 (secondo, terzo e quarto movimento) e il 1894 (il Finale), la Sinfonia n. 2 in do minore per soprano, contralto, coro misto e orchestra, denominata Resurrezione, occupò Gustav Mahler (1860-1911) per lungo tempo, nella ricerca di una soluzione formale che potesse racchiudere insieme una tensione utopica portatrice di un messaggio di laica ‘redenzione’ e la complessità ed eterogeneità di un intero mondo personale e collettivo evocato con visionaria intensità. Il grandioso e lacerato primo movimento, intitolato inizialmente Totenfeier (Rito funebre), si collega idealmente all’ultimo, che incorpora, in un’amplissima struttura ispirata alla forma-sonata, l’intervento di coro, soprano e contralto sul testo – rielaborato dallo stesso Mahler – dell’ode Auferstehung (Resurrezione) di Friedrich Gottlieb Klopstock. Al centro di questa dinamica ispirata allo schema ‘morte e trasfigurazione’, Mahler inserì, in modo eccentrico ed originalissimo, tre ulteriori movimenti: un Andante moderato dall’andamento di Ländler lento, riconducibile alla sfera della memoria o del sogno; uno Scherzo (ma Mahler evita la denominazione) basato su un andamento ostinato di sedicesimi che crea una sorta di vertigine del vuoto, un sentimento di irriducibile insensatezza («come il vorticare di figure danzanti in una sala da ballo ben illuminata nella quale però si guardi da fuori, da tale distanza che non si sente più la musica» scrisse Mahler); e un quarto movimento intitolato Urlicht (Luce primigenia) dal titolo di un Lied di Des Knaben Wunderhorn, la raccolta di testi popolari curata da Arnim e Brentano, che viene intonato dal contralto con accento insieme arcaico e infantile, premessa ‘ingenua’ e delicata al grandioso anelito del Finale dove la volontà di salvezza perseguita con la massima tensione si ricollega all’apocalittica visione del primo tempo, per tentare di rovesciarla.

Come di consueto, il concerto di sabato 9 marzo sarà preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle 19.20 alle ore 19.40 illustrerà il programma musicale nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice.

I biglietti per il concerto (da € 15,00 a € 90,00) sono acquistabili nei punti vendita Vela Venezia Unica di Teatro La Fenice, Piazzale Roma, Tronchetto, Ferrovia, Piazza San Marco, Rialto linea 2, Accademia, Mestre, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2424) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it.

MYUNG-WHUN CHUNG Nato in Corea, ha iniziato l’attività musicale come pianista debuttando all’età di sette anni; a ventuno ha vinto il secondo premio al Concorso pianistico Čajkovskij di Mosca. Ha frequentato negli Stati Uniti i corsi di perfezionamento al Mannes College e alla Juilliard School di New York, e nel 1979 è diventato assistente di Carlo Maria Giulini alla Los Angeles Philharmonic, dove nel 1981 è stato nominato direttore associato. Dal 1984 al 1990 è stato direttore musicale dell’Orchestra sinfonica della Radio di Saarbrüken, dal 1987 al 1992 direttore principale invitato del Comunale di Firenze, tra il 1989 e il 1994 direttore musicale dell’Opéra de Paris-Bastille e dal 1997 al 2005 direttore principale dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Nel 1995 ha fondato la Asia Philharmonic, nel 2005 è stato direttore musicale della Seoul Philharmonic Orchestra e nel 2016 direttore musicale onorario della Tokyo Philharmonic Orchestra. Dal 2011 è direttore ospite principale della Dresden Staatskapelle e dal 2000 al 2015 direttore musicale dell’Orchestre Philharmonique de Radio France, di cui dal 2016 è direttore onorario. Ha diretto molte delle orchestre più prestigiose del mondo e ottenuto importanti riconoscimenti in Italia e in Francia. Impegnato in iniziative di carattere umanitario, nel 1995 è stato nominato Uomo dell’anno dall’Unesco e l’anno successivo il governo della Corea gli ha conferito il Kumkuan, il più importante riconoscimento in campo culturale. Chung e i musicisti della Orchestra Philharmonique de Radio France sono stati nominati nel 2007 Ambasciatori dell’Unicef e nel 2008 Chung ha ricevuto l’incarico di Goodwill Ambassador. Per la Fenice ha diretto Machbeth (2018), Un ballo in maschera (2017) Madama Butterfly (2016), Simon Boccanegra (2014), che ha meritato il Premio Abbiati e la nomina di direttore dell’anno (2015), Otello (2013, 2012), la tournée in Giappone (2013), la Messa da Requiem di Verdi (2013), Tristan und Isolde (2012), Rigoletto (2010), La traviata (2010, 2009) e numerosi concerti sinfonici. Nel 2013 ha ricevuto le chiavi della Città di Venezia per l’impegno verso la Fenice e la vita musicale lagunare. 2


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