L’Ape musicale

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Una stagione fuori dagli scheRmi

 di Isabella Ferrara

La conferenza stampa del Bellini è uno spettacolo che prepara agli spettacoli della nuova stagione 2019- 2020

approfondosci la nuova stagione

Appena entrata nel teatro sono stata investita da una piacevole atmosfera di “lavori in corso”. Intorno a me giovani intenti al disegno su grandi fogli bianchi sostenuti da cavalletti, come pittori contemporanei che si lascino ispirare dalla vita che gira loro intorno. Alle pareti l’allestimento di una vera e propria mostra composta dalle illustrazioni/icone realizzate da trentacinque ragazzi della Scuola Italiana di Comix, che hanno interpretato con originalità e creatività i titoli dei calendari degli spettacoli della nuova stagione sia del Bellini, che del Piccolo Bellini.

All’ingresso in sala, in uno spazio liberato dalle poltrone, mi ritrovo come in una scatola magica. Entro in una luce fatta di colori dal blu, al giallo, al verde, al rosso; davanti a me sul palco un giovane pianista suona avvolto da vapori di fumogeni e una ragazza sullo sfondo, di nero vestita, è intenta a disegnare su un grande pannello bianco qualcosa che prenderà la sua forma definitiva solo alla fine di questa “spettacolare” conferenza stampa. È Valentina Galluccio vincitrice del Concorso interno per la realizzazione delle tre icone per la campagna abbonamenti 2019-2020. Alzando lo sguardo gli occhi si riempiono di sorpresa: davanti a quasi tutti i palchi si stendono dei quadri, quei disegni riproduzione dei titoli degli spettacoli, realizzati dai ragazzi della Scuola Comix. L’effetto visivo è entusiasmante, molto coinvolgente l’atmosfera creata, accogliente e stimolante, una novità di forte impatto scenico. Una mostra in un teatro e un teatro in una mostra, con i suoi spettacoli e con le emozioni che evocano, e che hanno evocato in chi li ha interpretati. Man mano che entra il pubblico in sala, composto dagli invitati all’evento gratuito, e sosta in piedi nello spazio che era delle poltrone, sembra di trovarsi a una festa in una piazza, o nel salone di un palazzo aperto per l’occasione. Dopo un po’ di spazio e tempo lasciato agli sguardi, all’ascolto della musica, all’orientamento nell’inaspettata scenografia di cui tutti facciamo parte, iniziano diverse performance che si alternano fra una presentazione, un’intervista giocosa ai direttori del teatro, Gabriele e Daniele Russo, esibizioni musicali, canore e di danza. Sul palco un’orchestra, giovani cantanti, performer dello spettacolo Dignità autonome di prostituzione, già da diversi anni presentato al Bellini, come la bella e potente voce di Serena Scarpato. A seguire il duo Ebbanesis - composto da Viviana Cangiano e Serena Pisa, due voci e una chitarra, nato con il suo progetto musicale sul web nel 2017 - che rivisitando il patrimonio musicale partenopeo lo innova con arrangiamenti originali tra la tradizione popolare e generi internazionali come lo swing, molto amato dal pubblico sia per la bravura sia per la vis comica delle artiste, spesso parte integrante delle interpretazioni.

A rompere ancora e di più gli sche(r)mi arriva l’esibizione al centro della sala, liberata dagli spettatori che si erano accomodati a terra, degli Ars Nova Napoli, un gruppo di musicisti nato nel 2009, artisti di strada che hanno iniziato esibendosi nel centro storico di Napoli e che non hanno più abbandonato questa tipologia di manifestazione, pur crescendo negli anni nelle loro partecipazioni a festival nazionali e internazionali, nelle strade d’Italia, Francia, Spagna e Svizzera. Il loro repertorio si compone di sonorità del sud, napoletane, pugliesi, siciliane, calabresi, ma anche greche e balcaniche. Per la conferenza stampa del Bellini hanno regalato una serenata e un vivace valzer, trascinando nel ballo il pubblico stesso, in primis Daniele Russo, quale perfetto padrone di casa.

È stata poi la volta della band napoletana nata nel 2010, Mujeres Creando, “Donne che creano”, nome ispirato al collettivo femminista sudamericano fondato nel 1992, che ha suonato e cantato una canzone dal nuovo album “Le stelle sono rare”, con la voce della talentuosa Assia Fiorillo.

Un’altra gradita sorpresa è stata la presenza dei giovani della Bellini Teatro Factory, che hanno aggiunto ulteriore energia creativa e artistica alla serata. Nata come rivisitazione dell’Accademia di Recitazione del Teatro Bellini, fondata nel 1988 per volontà di Tato Russo, la scuola si è fatta contemporanea, diventando un percorso triennale gratuito per aspiranti attori, registi e drammaturghi, formando artisti, alimentando e alimentandosi di talenti innovativi e dei mutamenti generazionali che portano con sé novità, visioni del mondo e della vita diverse per sensibilità, per costumi, per modi espressivi. Da questo mondo, e dalla realtà che viviamo, sono stati ricavati icone/slogan che contraddistinguono lo spirito di questa prossima stagione teatrale del Bellini: “I migliori Post sono quelli a sedere”; “I Like non fanno rumore gli applausi sì”, “Le nostre Stories sono per sempre”. Una stagione fuori dagli scheRmi può significare innovazione, di tempi e spazi, fantasia al potere, con il rispetto e il recupero dei classici della cultura nazionale ed internazionale; può significare uscire di casa per andare a sedersi a teatro; spegnere i cellulari; smettere di postare immagini e foto per viverle in prima persona. Nutrirsi di arte e cultura, divertirsi con spettacoli di danza, musica, concerti e opere del teatro classico, con le sperimentazioni di giovani esordienti, con le performances dei ragazzi della Factory che hanno mimato, per esempio, i titoli del cartellone, già disegnati dagli allievi della Scuola Comix.

Daniele Russo chiude la conferenza stampa/spettacolo sul palco con tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione della serata e che parteciperanno a quella della prossima stagione teatrale, dicendo semplicemente: “Viva il teatro. Viva l’arte. Viva le arti.” Quale ottima sintesi della felice convivenza di arti cui abbiamo assistito, innovativa soprattutto per l’incursione delle arti figurative con la Scuola Italiana di Comix, punto di riferimento internazionale per la formazione di professionisti del racconto e della comunicazione per immagini. Due note interessanti riguardano il mondo del fumetto e delle illustrazioni che incontra il mondo della cultura, la prima riguarda il sodalizio artistico fra quest’ultima e la casa editrice Sergio Bonelli, con la quale sono stati pubblicati Il commissario Ricciardi e I bastardi di Pizzofalcone dai romanzi di Maurizio De Giovanni, ripresi poi sia in teatro sia in una serie per la televisione. La seconda riguarda uno degli spettacoli che calcheranno il palco del Bellini, che sarà Kobane calling on stage, tratto dal libro - fumetto Kobane calling di Zerocalcare, famoso giovane fumettista romano.

Che fermento artistico la conferenza stampa del Teatro Bellini, laboratorio di arti, musiche, luci, voci, corpi e idee! Quasi dispiace si debba aspettare il mese di ottobre per goderne ancora.

La serata continuerà con un Dj Set, e per salutare una foto di gruppo sul palco: mettiamo certamente un “Like”.


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