Dolce color d’oriental zaffiro
(Purgatorio I, v.13)
2020
XXXI Edizione
Che l’Oriente di Dante avesse molti tratti della Ravenna Bizantina non è solo una potente suggestione; lo sostengono illustri studiosi che ne rilevano tracce in numerosi versi danteschi. Quell’Oriente con cui l’Occidente medievale intesseva rapporti intensissimi, fatti di scambi commerciali, circolazione di idee, trattati, testi scientifici e traduzioni dall’arabo al latino dei classici greci, racconti di viandanti, monaci e pellegrini; quell’Oriente che guerre di conquista e crociate contribuivano paradossalmente a rendere più vicino, trasformando il terreno di scontro in occasione di conoscenza, confronto e ibridazione; quell’Oriente aveva nell’espressione artistica, nelle basiliche e nei mosaici, una via di conoscenza preferenziale. È verosimile, ed è comunque bello pensare, che il cielo dal colore azzurro zaffiro che Dante immagina fosse quello intenso e a lui dolce della volta stellata di Galla Placidia, che l’aria pura e fresca che ridava diletto agli occhi e al petto fosse quella che respirava sui nostri lidi con lo sguardo a oriente (uno sguardo similmente orientato, oltre sei secoli dopo, è evocato da Eugenio Montale, allorché, riferendosi a Ravenna, scriveva in Dora Markus: “E qui dove un’antica vita/si screzia in una dolce/ansietà d’Oriente”).
A questo tema-immagine così luminoso, scelto all’approssimarsi delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante, si accosta una visione assai più fosca e inquietante. È un Oriente non più di favola - quello di un popolo massacrato e costretto alla diaspora - che sarà ricordato nel concerto diretto da Riccardo Muti: Le vie dell’Amicizia che già nel 2004 aveva raggiunto il Teatro Romano di Bosra, tra Damasco e Aleppo - sarà quest’anno “Per la Siria” e dedicato a Hevrin Khalaf. La trentacinquenne segretaria generale del Partito del Futuro siriano, attivista per i diritti delle donne e in prima linea per il riconoscimento dell’identità del popolo curdo e per un dialogo pacifico fra curdi, cristiani e arabi, è stata barbaramente uccisa lo scorso ottobre in un agguato sulla strada tra Ras al-Ayn e Qamishli, nel nord-est della Siria.
In quest’epoca di quotidiano rendiconto dei danni provocati dall’incuria umana al più prezioso dei patrimoni e dei beni comuni - l’ambiente - siamo inoltre dolorosamente consapevoli che il travolgente incanto espresso e assaporato da Dante nella sua purezza, quel paradiso terrestre, può essere irrimediabilmente e definitivamente perduto. Cupidigia e malvagità che rendono irrespirabile “l’aura morta” dell’inferno dantesco possono avvelenare per sempre l’aria, i mari e i fiumi della nostra Madre Terra? Possono incenerire le maestose e altrettanto sacre cattedrali naturali che sono le foreste pluviali?
Quella del Festival è quindi anche una riflessione sulla triplice natura dell’uomo - divina, umana e diabolica - che, sempre in riferimento allo sterminato universo dantesco, sarà il nucleo tematico della Trilogia d’Autunno. Questa si aprirà con una serata affidata a un étoile fuori dagli schemi quale Sergei Polunin, per poi proseguire con il DonGiovanni di Mozart e il Faust di Gounod.
Se la XXXI edizione si inaugura con un capolavoro del Novecento quale Koyaanisqatsi di Philip Glass, la conclusione del calendario estivo è affidata da una parte alla Fura dels Baus, con la spettacolare produzione di Carmina Burana in esclusiva italiana, e dall’altra al gala di danza in omaggio ad Alicia Alonso. Nel firmamento delladanza brillano la prima assoluta del nuovo balletto di Johan Inger, il Balletto delle Fiandre e la Hofesh Shechter Company, mentre saliranno sul podio - oltre a Muti - anche Ivan Fischer e Valery Gergiev. Eclettismo è la parola d’ordine per gli appuntamenti con Vinicio Capossela, Stefano Bollani e Neri Marcorè - nonché per i 100 Cellos capitanati da Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi. Se Sant’Apollinare Nuovo ospita i Theatre of Voices di Paul Hillier, a San Vitale si rinnova la rassegna quotidiana dei Vespri delle 19; scorre parallelo il calendario di Giovani artisti perDante, tutti i giorni alle 11 della mattina nei Chiostri Francescani accanto alla Tomba del Poeta.
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La disarmonia del mondo
Koyaanisqatsi, che nella lingua dei nativi americani hopi significa “vita squilibrata”, è un maestoso affrescovisivo-musicale realizzato dal regista Godfrey Reggio con Philip Glass. Superando ogni struttura narrativa a favore di evocative immagini riguardanti la natura, la tecnologia, la civiltà e la sua frenetica evoluzione, il film evidenzia gli effetti - anche nefasti - dell’uomo sul pianeta Terra, la “casa comune” oggetto anche dell’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco. Visionaria come poche e dal profondo significato ambientalista, Koyaanisqatsi è un’opera sull’Antropocene, realizzata molti anni prima (1983) che il termine divenisse popolare. La sua esecuzione a Ravenna, affidata al leggendario Philip Glass Ensemble, all’Orchestra Giovanile Cherubini e al Coro “Luigi Cherubini”, con la direzione di Michael Riesman, è anche un omaggio a uno dei più grandi compositori del nostro tempo.
Altra esemplare collaborazione quella tra Werner Herzog e il compositore-violoncellista Ernst Reijseger, fra gli ospiti speciali dei 100Cellos: se il regista tedesco è stato ossessionato dal rapporto uomo-natura e dalla forza autodistruttrice dell’essere umano, Requiem for a Dying Planet ne è un affascinante ritratto…o un’anatomia della sua irrequietezza, messa in musica con sapienza da Reijseger. Affiancato da altri esecutori straordinari - il cantante senegalese Mola Silla, il pianista Harmen Fraanje e il gruppo Tenore e Cuncordu di Orosei - Reijseger ha messo insieme le musiche che ha composto per film e documentari, incluso il recentissimo Nomad. In the Footsteps ofBruce Chatwin (Nomade. Sulle tracce di Bruce Chatwin).
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Zaffiri d’Oriente
L’Oriente di Dante è filtrato anche dalla sua conoscenza della Bibbia: dall’Oriente arriva la salvezza come luce del mattino che dissipa le ombre della notte. Alla simbologia del rinascere del giorno - quando Venere, “lo bel pianeto che d’amar conforta faceva tutto rider l’orïente” (Purgatorio I, 19-20), annuncia l’arrivo del sole - si ispira il concerto intitolato allo stesso versetto dantesco scelto per quest’edizione del Festival. Nell’incanto del cielo trapunto di stelle e dominato dalla croce di Sant’Apollinare in Classe, Sergio Balestracci guida il suo ensemble vocale e strumentale La Stagione Armonica nelle due cantate di Christoph Graupner e Johann Sebastian Bach, rispettivamente “La notte è passata” e “Come brilla la stella del mattino” intramezzate dal Concerto Brandeburghese n. 4 dello stesso Bach. Creato per il Festival da Marco Gemmani, direttore della Cappella Marciana, il concerto Zaffiri d’Oriente è
invece un viaggio in musica attraverso iscrizioni e immagini della Pala d’Oro custodita nella Basilica di San Marco: fra le massime espressioni dell’arte bizantina, la Pala d’Oro ha la più alta concentrazione di pietre preziose orientali al mondo, accumulate nei secoli dagli imperatori bizantini tramite la via della seta e giunte a Venezia da Costantinopoli come bottino della quarta crociata.
Oriente e Occidente, antichità e modernità si incontrano nel programma proposto dal Naghash Ensemble, in arrivo a Ravenna dall’Armenia, un omaggio al fascino antico di una civiltà che fu la prima ad adottare il Cristianesimo come religione di stato e ha saputo farne un fattore di coesione e identità per un popolo che ha conosciuto divisioni, dominazioni e persecuzioni culminate nel genocidio ad opera dei Turchi Ottomani all’inizio della prima guerra mondiale. Sullo stesso palcoscenico - quello del Teatro Rasi - si esibisce un ensemble speculare a quello dei Naghash: le sei voci maschili dell’ensemble A Filetta di Jean-Claude Acquaviva, tra le più note e pluripremiate formazioni corse, si uniscono all’ensemble Archincanto creato e diretto dal compositore Marcello Fera.
Il programma O Oriens Mundi Salus proposto da Michele Pasotti, liutista e direttore dell’ensemble La Fonte Musica, mette a confronto la musica contenuta in due preziosi codici, quello di Cipro (I-Tn J.II.9) e quello della Biblioteca Estense di Modena (I-MOe α.M.5.24) che ci ha tramandato le opere di Matteo da Perugia, primo maestro di Cappella del Duomo di Milano, entrambi del XV secolo.
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Musica sinfonica, da camera e sacra: per Beethoven e oltre Beethoven
La musica sinfonica innerva il programma del Festival, con un ampio contributo alle celebrazioni per i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven. Si inizia con la più eccentrica ed enigmatica tra le sue Sinfonie, la Sesta “Pastorale”, e il brillante ed estroverso Grande Concerto Concertante (meglio noto come Triplo Concerto), con
Valery Gergiev alla guida dell’Orchestra del Teatro Mariinsky unita per l’occasione all’Orchestra Luigi Cherubini (l’omaggio beethoveniano sarà preceduto da un concerto su repertorio russo con la sola Orchestra del Mariinsky). La Terza “Eroica” sarà diretta invece da Riccardo Muti per il concerto de Le vie dell’Amicizia. Muti ritorna sul podio della sua Cherubini anche per due capolavori di Dvorˇák, ovvero la Nona Sinfonia “Dal Nuovo Mondo” e il Secondo Concerto per violoncello con solista Tamás Varga (per oltre vent’anni primo violoncello dei Wiener Philharmoniker). Di nuovo a Ravenna anche Ivan Fischer alla testa della Budapest Festival Orchestra, con la straordinaria violinista scozzese Nicola Benedetti, solista nell’impervio Concerto di Sibelius.
Importanti pagine beethoveniane affiorano nei concerti cameristici in uno dei luoghi più cari al pubblico del Festival, ovvero il Chiostro della Classense: in scena Filippo Gorini, il Quartetto Noûs e il duo composto da Francesco Manara, violino, e Cesare Pezzi, pianoforte. Il pianista russo Nikolay Khozyainov, classe 1992 ma già affermatissimo a livello internazionale, presenta pagine di raro ascolto di Liszt, Schumann, Chopin e Felix Mendelssohn-Bartholdy, in buona parte scritte per il Beethoven Album che venne alla luce tra il 1841 e il 1842 per contribuire a erigere il monumento al compositore a Bonn.
Nel 2020 si celebrano anche i 100 dalla nascita di Bruno Maderna, tra gli eroi di una stagione che vide la ‘Nuova Musica’ italiana protagonista in tutta Europa; interprete sarà il flautista Roberto Fabbriciani con Alvise Vidolin al live electronics (Maderna fu anche uno dei pionieri della musica elettronica, fondatore con Berio dello Studio diFonologia della RAI di Milano).
Come ogni anno le basiliche di Ravenna, patrimonio Unesco dell’Umanità, ospitano prestigiose formazioni vocali: il Theatre of Voices - il cui direttore artistico, Paul Hillier è tra i fondatori del mitico e purtroppo disciolto Hilliard Ensemble - oscilla con somma maestria tra antiche polifonie e più moderni contrappunti. A Sant’Apollinare Nuovo risuoneranno purissime linee vocali composte tra XVI e XVII secolo da William Byrd, tratte dalla raccolta Cantiones Sacræ, mentre nel Chiostro della Biblioteca Classense le composizioni postmodern degli americani Michael Gordon, David Land e Julia Wolfe si alterneranno a quelle rinascimentali di Orlando Gibbons, John Taverner e Byrd.
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I Carmina della Fura
La stessa parola “teatro” sta stretta a una delle maggiori e più innovative compagini teatrali del globo, capace di operare a 360° tra i linguaggi della creazione artistica: la Fura dels Baus, la compagnia fondata quarant’anni fa a Barcellona, è universalmente nota come sinonimo di eccentricità, innovazione, ritmo, trasgressione e coinvolgimento del pubblico. E nel 2020 torna al Festival, dopo ØBS nel 2001, per proporre nella sua potente linguafurera un’originalissima - e non potrebbe essere altrimenti - versione dei celeberrimiCarmina Buranadi Carl Orff inesclusiva italiana. “Abbiamo creato uno spettacolo con forti immagini sceniche - sottolinea il regista e drammaturgo Carlus Padrissa, fra i fondatori della Fura - con l’intenzione di illustrare e illuminare tutta la forza e la poesia di un testo che, nonostante abbia oltre otto secoli, parla dei piaceri terreni della vita, del vino, dell’amore e del desiderio, che ci riportano agli albori della nostra specie… così il cerchio si chiude continuando però la sua rotazione”. In scena, diretti da César Belda, solisti, attori, coro, danzatori, l’ensemble strumentale Ars Ludi…e una luna gigante, un’estasi floreale, una vendemmia in diretta, cantanti sospesi nel vuoto o sommersi di vino, acqua e fuoco.
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Cellolandia
Sono tornati: i 100Cellos, l’impareggiabile e ardito progetto di Giovanni Sollima e Enrico Melozzi che aveva trasformato Ravenna in Cellolandia già nel 2016 e aperto le porte alle invasioni delle chitarre elettriche e delle percussioni negli anni successivi, sono di nuovo fra noi. Si conclude così un percorso a natura altamente partecipativa, in cui fuoriclasse e virtuosi si sono esibiti con musicisti, spesso giovanissimi, e anche non professionisti, tutti animati dallo stesso entusiasmo. Dopo esibizioni in duo e altre formazioni, anche estemporanee e in forma di blitz, è tempo di Let’s Prog al Pala De André, una grande festa del Progressive Rock in onore di un’era fra le più straordinarie e avventurose del rock europeo tra anni Sessanta e Settanta. Per l’occasione si unisce ai violoncelli la PFM, il più importante e longevo tra i gruppi prog italiani.
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Un festival che danza
Le danze si aprono con la prima mondiale di Don Juan, la nuova creazione di Johan Inger per Fondazione Nazionale Danza/Aterballetto. Quello di Don Giovanni è un mito paradigmatico, antico e contemporaneo, il più grande tra i miti della seduzione; oggi, in una società rivolta - sia pur faticosamente - alla parità dei generi e alla fine del machismo, è lecito chiedersi se Don Giovanni sia ancora un mito credibile. A questa domanda il coreografo svedese darà risposta con il suo Don Giovanni, sicuramente nostro contemporaneo.
Ancora Inger ma questa volta con B.R.I.S.A e il prestigioso Opera Ballet Vlaanderen, il Balletto delle Fiandre, accanto ad altri suoi due grandi colleghi: Sidi Larbi Cherkaoui, anche direttore artistico della compagnia, con Faun e Crystal Pite, già considerata tra i nomi più interessanti ed originali del panorama coreutico, con Ten Duets.
Con la sua compagnia di danza Hofesh Shechter ha fatto sensazione per devastante energia, potenza creativa e capacità di coinvolgere il pubblico. Political Mother è il più noto e iconico tra i suoi lavori, riproposto al Festival in una nuova versione unplugged a dieci anni dal debutto: un rito potente, a tratti selvaggio, che richiede danzatori straordinari. Uno spettacolo che più che da vedere è da vivere, intensamente.
Ma anche l’Italia ha saputo esprimere personalità importanti nello scenario della danza. Una di queste è Michele Di Stefano, fondatore del gruppo MK cui il Festival dedica un focus che include, oltre a un workshop a cura di Gruppo Nanou: Bermudas (2017-18), lavoro sul moto perpetuo e il movimento puro per un folto gruppo di performer (premio Danza&Danza come migliore produzione italiana 2018) e Parete Nord, dove “la montagna è imprendibile perché assoluta e sempre pronta a franare, dunque irresistibile per il corpo del danzatore così come quello dello scalatore”.
Nell’ambito del Progetto Ric.Ci (a cura di Marinella Guatterini), Fattore K. ripropone La rivolta degli oggetti, lo spettacolo dirompente con cui una compagnia di giovani artisti, La Gaia Scienza (Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi), si rivelò al pubblico nel 1976: un’ora di pura poesia in cui si dipana il rapporto tra rivoluzione sociale ed estetica, tra avanguardie storiche e arte contemporanea.
Infine un grande Gala di danza, un evento unico concepito per il Festival, rende omaggio a una delle più grandi danzatrici e coreografe del secolo passato, recentemente scomparsa: Alicia Alonso, l’ultimo grande mito della danza novecentesca. Con la sua arte e la sua caparbietà l’Alonso ha reso la scuola cubana di balletto classico tra le più famose ed ammirate al mondo. Al Gala parteciperanno alcuni tra i più importanti danzatori cubani, ma non solo, della scena internazionale.
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Il teatro della città
Io sono un centauro è un ulteriore passo attraverso l’opera di Primo Levi cheFanny & Alexander, fondata aRavenna da Chiara Lagani e Luigi De Angelis, affronta dal 2017 con la maratona Se questo è Levi. Se il primo studio itinerante viveva in situazioni extra-teatrali orientate a un’idea, teorizzata dallo stesso scrittore, di super-realismo, questo spettacolo si confronta con le molteplici anime di Levi e in particolare con la sua produzione letteraria fantascientifica (pubblicata sotto lo pseudonimo di Damiano Malabaila). Unica presenza in scena quella dell’attore Andrea Argentieri (che proprio per Se questo è Levi ha ottenuto la nomination quale miglior attore-performer under 35 ai Premi UBU 2019).
Con Il defunto amava i pettegolezzi la compagnia teatrale Menoventi traspone, per la regia di Gianni Farina, l’indagine che Serena Vitale compie nel libro omonimo. Ne nasce un giallo fantastico che riformula alcuni stilemi di Mejerchol’d per restituire le molteplici testimonianze sul mistero della morte di Majakovskij. La sua poesia si intrecciò alla biografia al punto che è impossibile confrontarsi con un solo aspetto; mettere ordine ai suoi ultimi frenetici giorni è inquinare le prove con altre narrative, occorre così rimodulare il linguaggio di fronte a un nuovo punto di vista e rapportarsi ogni volta in maniera diversa alla giuria della messa in scena, ovvero il pubblico.
Nel 2020 ricorre il decennale del debutto, proprio al Festival, di Rumore di acque del Teatro delle Albe, scritto e diretto da Marco Martinelli. Testo dalla lunga e intensa vita sia in Italia che all’estero, è un serratissimo monologo di un generale che è in realtà è un medium attraversato da voci e volti che lo assediano, il popolo degli annegati, quello che neanche la sua indole biecamente burocratica riesce a ridurre a statistica. Lo si ripropone con le musiche e le voci dei Fratelli Mancuso, capaci di creare un controcanto umanamente dolente all’eloquio del macabro e surreale protagonista, interpretato da Alessandro Renda.
Confini è il nuovo lavoro della compagnia ravennateErosAntEros(Davide Sacco e Agata Tomsic) su come leUnioni tra i Paesi s’innalzano e cadono, su cosa tiene gli uomini uniti e cosa li separa, un’opera sulle migrazioni del passato, del presente e del futuro e, infine, un’opera sull’avvenire dell’economia e sull’esplorazione dello spazio infinito. Gli attori incarnano le storie di italiani che in diverse ondate hanno abbandonato la terra d’origine per i bacini minerari del nord Europa; ma danno anche voce ai personaggi che hanno segnato tappe fondamentali della storia dell’Unione europea.
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...vagando e divagando: altri itinerari
Un festival non può che essere una costellazione di itinerari che si intersecano…o anche eccentrici. Questo avviene anche geograficamente, quando il Festival raggiunge luoghi che testimoniano la vitalità e la bellezza di un territorio – la Romagna – ricco di eccellenze artistiche, ambientali e perché no: umane.
Si pensi a un paese il cui nome evoca tempi legati al duro e ingrato lavoro della terra, Piangipane. Quegli umili braccianti, spesso analfabeti, poco più di un secolo or sono decisero - loro che talvolta non avevano di che sfamare le loro famiglie - di costruirsi un teatro! Oggi quel Teatro Socjale, è ancora lì, aperto a tutti, vivo, e il Festival ne festeggia i 100 anni con due appuntamenti con voci uniche: la cantante jazz belga Mélanie De Biasio e Sarah Jane Morris, quest’ultima accompagnata dal Solis String Quartet per Ho ucciso i Beatles, quadri-canzoni che ripercorrono il dramma della morte di John Lennon e la fine del sogno dei Beatles.
Poi due straordinari luoghi della Romagna del XVII e XVIII secolo, il Pavaglione di Lugo - l’imponente quadriportico sede di spettacoli dai tempi in cui la floridità dei commerci vi attirava giullari e attori - e Palazzo San Giacomo di Russi, luogo di villeggiatura dei conti Rasponi sulle rive del Lamone. In questo caso un trittico tutto italiano: a Lugo il pianista-fantasista Stefano Bollani presenta il proprio nuovo progetto, mentre Vinicio Capossela si accompagna all’Orchestra Cherubini diretta da Stefano Nanni; a Russi è in scena Neri Marcorè, nelle vesti di (sorprendente) cantante con sfumature da svagato crooner, per spaziare con Le mie canzoni altrui nel mondo dei cantautori italiani e stranieri, inanellando pezzi noti e meno noti.
Sono tre gli appuntamenti a Forlì, a partire dall’oratorio per voci e strumenti Antonio il santo dei miracoli, su musiche di Alessandro Spazzoli e testi di Giampiero Pizzol. Una vita da film è invece dedicato a Luis Bacalov, il compositore, pianista, direttore d’orchestra e arrangiatore argentino ma naturalizzato italiano, famoso soprattutto per le sue colonne sonore. Amato da Quentin Tarantino, ha collaborato con Pasolini e Fellini, aggiudicandosi l’Oscar per la colonna sonora de Il postino, dell’indimenticabile Massimo Troisi e con Maria Grazia Cucinotta che parteciperà alla serata, assieme a Vittorio De Scalzi dei New Trolls, accompagnato dal sestetto Ànema nell’esecuzione di Concerto Grosso. DNA - il nuovo progetto di AIRC e deiDeproducers, con la preziosa collaborazione del filosofodella scienza ed evoluzionista Telmo Pievani - ripercorre la storia con brani inediti e immagini suggestive, dalla formazione delle prime cellule alla comparsa dell’Homo sapiens, fino alla ricerca scientifica e le nuove conquiste della genetica.
Il Festival ha immaginato un progetto ad hoc per Cervia, che - oltre a una ricca storia - vanta una tradizione poetica e letteraria: nel 1955 due giovani appassionati di poesia, Walter Della Monica e l’attore Antonio (“Toni”) Comello, si ispirarono alla tradizione romagnola del trebbo per presentare la lettura di testi poetici a contatto col pubblico, anticipando i moderni reading. A partire da questa consolidata vocazione nasce Il Trebbo in musica2.0, una versione aggiornata con grande attenzione alla contemporaneità e quindi ai linguaggi del giornalismo,della televisione, del cinema, della divulgazione scientifica e storica… con una narrazione musicale a fare da contrappunto, in sintonia o consonanza con gli argomenti trattati.
2020
XXXI EDIZIONE
3 giugno - 17 luglio
Dolce color d’oriental zaffiro
(Purgatorio I, v.13)
6-15 novembre
Trilogia d’autunno
Progetto Dante: il divino, l’umano e il diabolico
Sergei Polunin
Don Giovanni
Faust
presidente
Cristina Mazzavillani Muti
direzione artistica
Franco Masotti, Angelo Nicastro
con il sostegno di
con il contributo di
Comune di CerviaComune di ForlìComune di LugoComune di Russi
Koichi Suzuki
partner principale
PROGRAMMA 2020
Concerto inaugurale
mercoledì 3 giugno | Palazzo Mauro De André, ore 21.30
Omaggio a Philip Glass
KOYAANISQATSI LIVE
musica composta da Philip Glass
diretto da Godfrey Reggio
fotografia di Ron Fricke montaggio di Alton Walpole, Ron Fricke eseguito da The Philip Glass Ensemble diretto da Michael Riesman
con Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e Coro Luigi Cherubini
maestro del coro Antonio Greco
The Philip Glass Ensemble
Michael Riesman direttore musicale Lisa Bielawa voce, tastiera Dan Bora sound Jon Gibson sassofono, flauto Peter Hess sassofoni Ryan Kelly onstage sound Mick Rossi tastiere Andrew Sterman flauto, ottavino, sassofono in esclusiva per l’Italia
venerdì 5 giugno | Forlì, Luogo da definire, ore 21
ANTONIO, IL SANTO DEI MIRACOLI
nell’Europa degli Ordini Mendicanti
oratorio per voci e strumenti
testo di Giampiero Pizzol musica di Alessandro Spazzoli prima esecuzione assoluta
produzione Ravenna Festival
I 100 anni del Teatro Socjale
venerdì 5 giugno | Piangipane, Teatro Socjale, ore 21.30
MÉLANIE DE BIASIO in “LILIES”
sabato 6 giugno | Basilica di San Vitale, ore 21.30
ZAFFIRI D’ORIENTE
Cappella Marciana direttore Marco Gemmani
La Pala d’oro di San Marco
musiche di Claudio Monteverdi, Claudio Merulo, Giovanni e Andrea Gabrieli, Giovanni Bassano, Baldassarre Donato
sabato 6 giugno | CLASSIS - Museo della Città e del Territorio, dalle ore 23 fino all’alba
SLEEPING CONCERT
a cura di Giovanni Lami
domenica 7 giugno | Teatro Alighieri, ore 21
a 250 anni dalla nascita (1770-1827)
OMAGGI A BEETHOVEN
Nikolay Khozyainov pianoforte
musiche di Franz Liszt, Robert Schumann, Fryderyk Chopin, Felix Mendelssohn-Bartholdy
Lunedì 8 giugno | Chiostro della Biblioteca Classense, ore 21.30 Omaggio a Bruno Maderna (1920-1973) nel centenario della nascita
ROBERTO FABBRICIANI flauto
live electronics Alvise Vidolin
musiche di Bruno Maderna, Luciano Berio, Luigi Nono
9 giugno - 12 luglio | Antichi Chiostri Francescani, ore 11
GIOVANI ARTISTI PER DANTE
Ogni mattina, accanto alla Tomba di Dante, un omaggio al Poeta in collaborazione con Comune di Ravenna
si ringrazia Società Dante Alighieri e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
9 giugno - 12 luglio | Basilica di San Vitale, ore 19
VESPRI A SAN VITALE
All’ora del vespro, la Basilica si anima di suoni e mistiche voci
in collaborazione con Opera di Religione della Diocesi di Ravenna
PROGRAMMA 2020
da martedì 9 a sabato 13 giugno | Luoghi vari
direzione artistica di Giovanni Sollima e Enrico Melozzi con la partecipazione di
Silvia Gira, Bea Andres, Orchestra Notturna Clandestina, Leila Shirvani, Mr Marcaille,
Ludovica Rana, Ernst Reijseger, Harmen Fraanje, Mola Sylla, Gruppo Tenore e Cuncordu di Orosei, Rushad Eggleston, Chiara Burattini, Giovanni Sollima e Enrico Melozzi
Il Concerto finale 100Cellos
sabato 13 giugno | Palazzo Mauro De André, ore 21
LET’S PROG!
con la partecipazione straordinaria della PFM
e alcuni protagonisti della grande stagione del Prog Rock britannico
domenica 14 giugno | Basilica di Sant’Apollinare in Classe, ore 21
DOLCE COLOR D’ORIENTAL ZAFFIRO
La Stagione Armonica
direttore Sergio Balestracci
luce d’alba e di speranza nelle cantate sacre di Bach e Graupner
Christoph Graupner Cantata GWV 1101/22 “Die Nacht ist vergangen” (La notte è passata) per soli, coro e orchestra Johann Sebastian Bach Concerto Brandeburghese n. 4 in sol maggiore BWV 1049
Cantata BWV 1 “Wie schön leuchtet der Morgenstern” (Come brilla la stella del mattino) per soli, coro e orchestra
lunedì 15 giugno | Chiostro della Biblioteca Classense, ore 21.30
FILIPPO GORINI pianoforte
musiche di Franz Schubert e Ludwig van Beethoven
martedì 16 giugno | Palazzo Mauro De André, ore 21
BUDAPEST FESTIVAL ORCHESTRA IVAN FISCHER direttore NICOLA BENEDETTI violino
Richard Strauss Sequenza di valzer (seconda) da “Der Rosenkavalier” Jean Sibelius Concerto per violino e orchestra in re minore op. 47 Antonín Dvoˇrák Sinfonia n 6 in re maggiore op. 60
giovedì 18 giugno | Lugo, Pavaglione ore 21.30
STEFANO BOLLANI
Piano solo
venerdì 19 giugno | Lugo, Pavaglione ore 21.30
VINICIO CAPOSSELA
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
direttore Stefano Nanni
sabato 20 e domenica 21 giugno | Teatro Alighieri, ore 21 Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
DON JUAN
coreografia Johan Inger
musica originale Marc Álvarez
dramaturg Gregor Acuña-Pohl
Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
coproduzione Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatro Regio di Parma, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni, Centro TeatraleBresciano, Festival Aperto / Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Teatro Metastasio di Prato, Festspielhaus St. Poelten, Cariverona (Teatro Ristori Verona, Teatro Comunale Belluno, Teatro Salieri Legnago, Teatro Comunale Vicenza, Teatro delle Muse Ancona)
prima assoluta
PROGRAMMA 2020
domenica 21 giugno | Teatro Rasi, ore 21
THE NAGHASH ENSEMBLE
il suono dell’antica Armenia reinventato per il ventunesimo secolo musiche di John Hodian
Hasmik Baghdasaryan soprano
Tatevik Movsesyan soprano
Arpine Ter-Petrosyan contralto
Tigran Hovhannisyan dhol
Aram Nikoghosyan oud
Emmanuel Hovhannisyan duduk
John Hodian pianoforte
lunedì 22 giugno | Chiostro della Biblioteca Classense, ore 21.30
QUARTETTO NOÛS
Tiziano Baviera, Alberto Franchin violini
Sara Dambruoso viola
Tommaso Tesini violoncello
musiche di Ludwig van Beethoven, Dmitrij Šostakovicˇ
I 100 anni del Teatro Socjale
martedì 23 giugno | Piangipane, Teatro Socjale, ore 21.30 Omaggio a John Lennon (1940-1980)
HO UCCISO I BEATLES
atto unico per cantante, attore e quartetto d’archi di Stefano Valanzuolo
Sarah Jane Morris
Solis String Quartet
con Paolo Cresta
progetto scenico e regia Raffaele Di Florio
musiche dei Beatles trascritte e arrangiate da Antonio Di Francia
produzione International Music and Arts
martedì 23 giugno | Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, ore 21
THEATRE OF VOICES
Paul Hillier direttore artistico
William Byrd Cantiones sacrae
mercoledì 24 giugno | Teatro Alighieri, ore 21
Fattore K.
LA GAIA SCIENZA – LA RIVOLTA DEGLI OGGETTI
testi di Vladimir Majakovski
regia Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi interventi scenografici Gianni Dessì
con Dario Caccuri, Carolina Ellero, Antonio Santalena
riallestimento nell’ambito del Progetto RiC.CI a cura di Marinella Guatterini
coproduzione Fattore K. con Teatro di Roma - Teatro Nazionale, Romaeuropa Festival e Emilia Romagna Teatro Fondazione
mercoledì 24 giugno | Chiostro della Biblioteca Classense, ore 21.30
THEATRE OF VOICES
Paul Hillier direttore artistico
Music for a Sound-House
musica dalla Londra dei Tudor e dalla New York contemporanea:
Orlando Gibbons, John Taverner, Michael Gordon, David Lang, William Byrd, Julia Wolfe
venerdì 26 giugno | Palazzo Mauro De André, ore 21
ORCHESTRA DEL TEATRO MARIINSKY VALERY GERGIEV direttore
programma da definire
PROGRAMMA 2020
venerdì 26 giugno | Teatro Alighieri, ore 21
Fanny & Alexander
IO SONO UN CENTAURO
quindici divertimenti di fantascienza, o qualcosa di più?
Liberamente tratto dai racconti di Primo Levi
con Andrea Argentieri
drammaturgia Chiara Lagani
regia Luigi De Angelis
ideazione Luigi De Angelis e Chiara Lagani
coproduzione Ravenna Festival, E-production
sabato 27 giugno | Palazzo Mauro De André, ore 21
Omaggio a Beethoven a 250 anni dalla nascita
ORCHESTRA DEL TEATRO MARIINSKY ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI VALERY GERGIEV direttore
Ludwig van Beethoven Triplo Concerto in do maggiore per pianoforte, violino e violoncello, op. 56 Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68 “Pastorale”
domenica 28 giugno | Forlì, Teatro Diego Fabbri, ore 21
UNA VITA DA FILM: LUIS BACALOV
con Maria Grazia Cucinotta voce narrante
Vittorio De Scalzi (New Trolls) canto, flauto e tastiere
e le musiche eseguite dal vivo dagli ÀNEMA
domenica 28 giugno | Chiostro della Biblioteca Classense, ore 21.30 Omaggio a Beethoven a 250 anni dalla nascita
FRANCESCO MANARA violino
CESARE PEZZI pianoforte
Ludwig van Beethoven Sonata n. 1 in re maggiore, op. 12 n. 1
Sonata n. 6 in la maggiore, op. 30 n. 1
Sonata n. 9 in la maggiore, op. 47 detta “Sonata a Kreutzer”
lunedì 29 giugno | Chiostro della Biblioteca Classense, ore 21.30
PHILHARMONIC FIVE
solisti dei Wiener Philharmoniker
Tibor Kovácˇ violino
Ekaterina Frolova violino
Gerhard Marschner viola
Peter Somodari violoncello
Christopher Hinterhuber pianoforte
musiche Antonin Dvoˇrák, Sergej Prokof’ev, Dmitrij Šostakovicˇ,Tibor Kovac, Richard Rodgers, Camille Saint-Saëns
lunedì 29 giugno | Teatro Alighieri, ore 21
Compagnia MK
PARETE NORD
coreografie Michele Di Stefano
musica Lorenzo Bianchi Hoesch
con Philippe Barbut, Biagio Caravano, Francesco Saverio Cavaliere, Sebastiano Geronimo,Luciano Ariel Lanza, Laura Scarpini, Francesca Ugolini
produzione mk 2018 in coproduzione con Torinodanza festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale nell’ambito del progetto “Corpo Links Cluster”, sostenuto dal Programma di Cooperazione PC INTERREG V A – Italia-Francia (ALCOTRA 2014-2020) con il sostegno del MIBAC
PROGRAMMA 2020
martedì 30 giugno | Artificerie Almagià, ore 21
Compagnia MK
BERMUDAS
ideazione e coreografia Michele Di Stefano
musica Kaytlin Aurelia Smith, Juan Atkins/Moritz von Oswald, Underworld luci Giulia Broggi in collaborazione con Cosimo Maggini
Nell’ambito del workshop di danza contemporanea Alphabet et Ultra organizzato da Gruppo Nanou
coproduzione mk e Bolzano Danza / Tanz Bozen
in collaborazione con AMAT Civitanova Casa della Danza, Residance/DanceHauspiù Milano, Dialoghi - residenze delle arti performative a Villa Manin Udine, Una diversa geografia/Villa Pravernara Valenza, AngeloMai Roma, L’ Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
martedì 30 giugno | Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, ore 21
O ORIENS
La fonte musica
Michele Pasotti liuto e direzione
la musica sacra di Matteo da Perugia e i mottetti del Codice di Cipro (XV sec.)
mercoledì 1 luglio | Palazzo Mauro De André, ore 21.30
HOFESH SHECHTER COMPANY - SHECHTER II
Political Mother Unplugged
coreografia Hofesh Shechter
mercoledì 1 luglio | Teatro Rasi, ore 21
A FILETTA & ARCHINCANTO
A Filetta Ensemble
Jean-Claude Acquaviva, François Aragni, Petr’Antò Casta, Paul Giansily, Stéphane Serra, Maxime Vuillamier Archincanto
Veronika Egger, Martin Schmidt violini; Pëtr Pavlov viola; Nathan Chizzali violoncello; Silvio Gabardi contrabbassoviolino e direzione Marcello Fera
Polifonia corsa, musiche tradizionali rivisitate
e composizioni originali di Jean-Claude Acquaviva, Marcello Fera e Bruno Coulais
venerdì 3 luglio | Palazzo Mauro De André, ore 21
Un ponte di fratellanza attraverso l’arte e la cultura
LE VIE DELL’AMICIZIA: CONCERTO PER LA SIRIA
Dedicato a Hevrin Khalaf (1984-2019)
con la partecipazione di artisti curdi e siriani
RICCARDO MUTI direttore
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 55 “Eroica”
sabato 4 luglio | Russi, Palazzo San Giacomo, ore 21.30
programma da definire
domenica 5 luglio | Russi, Palazzo San Giacomo, ore 21.30
NERI MARCORÈ
LE MIE CANZONI ALTRUI
Neri Marcorè voce e chitarra
Domenico Mariorenzi chitarra Stefano Cabrera violoncello Fabrizio Guarino chitarra elettrica Simone Talone batteria
lunedì 6 luglio | Teatro Alighieri, ore 21
Menoventi
IL DEFUNTO ODIAVA I PETTEGOLEZZI
rielaborazione scenica dal libro omonimo di Serena Vitale (Adelphi, 2015)
regia di Gianni Farina
con Consuelo Battiston, Tamara Balducci, Federica Garavaglia, Mauro Milone e altri attori
(Balletto delle Fiandre)
PROGRAMMA 2020
martedì 7 luglio | luogo da definire, ore 21
Teatro delle Albe
RUMORE DI ACQUE – Il decennale
di Marco Martinelli
ideazione Marco Martinelli, Ermanna Montanari
con Alessandro Renda e i Fratelli Mancuso
coproduzione Ravenna Festival, Ravenna Teatro / Teatro delle Albe
mercoledì 8 luglio | Palazzo Mauro De André, ore 21
BANDA DELL’ARMA DEI CARABINIERI
direttore Col. Massimo Martinelli
giovedì 9 luglio | CLASSIS - Museo della Città e del Territorio, ore 21
TELEION
Frammenti di musica greca antica
Camilla Lopez voce e percussioni
Matteo Ramon Arevalos pianoforte, pianoforte preparato e percussioni
venerdì 10 luglio | Palazzo Mauro De André, ore 21.30
OPERA BALLET VLAANDEREN
Sidi Larbi Cherkaoui direttore artistico
B.R.I.S.A. coreografia di Johan Inger
Ten Duets on a Theme of Rescue coreografia di Cristal Pite Faun coreografia di Sidi Larbi Cherkaoui
in esclusiva per l’Italia
venerdì 10 luglio | Forlì, Teatro Diego Fabbri, ore 21
Deproducers
DNA
Lo spettacolo che fa suonare la scienza
con Telmo Pievani
produzione Fondazione AIRC in collaborazione con Deproducers
sabato 11 luglio | Palazzo Mauro De André, ore 21
ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI RICCARDO MUTI direttore
TAMÁS VARGA violoncello
Richard Wagner “Der fliegende Holländer” (L’Olandese volante) - Ouverture Antonín Dvoˇrák Concerto per violoncello n. 2 in si minore op. 104 Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 “Dal Nuovo Mondo”
lunedì 13 luglio | Teatro Alighieri, ore 21
ErosAntEros
CONFINI
ideazione e spazio Davide Sacco e Agata Tomsic / ErosAntEros con Silvia Pasello e Agata Tomsic
drammaturgia Agata Tomsic
regia, disegno musicale, luci e video Davide Sacco
disegni Gianluca Costantini
costumi Laura Dondoli sartoria Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse consulenza per i dispositivi sonori Tempo Reale
produzione Teatro della Tosse, Théâtre National du Luxembourg, Ravenna Festival, ErosAntEros in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival - Napoli Teatro Festival Italia
PROGRAMMA 2020
martedì 14 luglio | Palazzo Mauro De André, ore 21.30
LA FURA DELS BAUS
CARMINA BURANA
musica di Carl Orff
drammaturgia e regia di Carlus Padrissa- La Fura dels Baus
Ensemble Ars Ludi
direttore César Belda
direzione scenica e scenografia Carlus Padrissa - La Fura dels Baus costumi Chu Uroz
disegno Luci Melanie Schroeder
disegno video e audiovisivi David Cid
suono Roc Mateu
direzione tecnica Jaume Grau
direzione artistica Sagar Fornies/Full Animation
produzione Francesc Prat
produzione esecutiva Jordi Gastó
in esclusiva per l’Italia
mercoledì 15 luglio | Chiostri della Biblioteca Classense, ore 21.30
LUDUS GRAVIS
ensemble di contrabbassi
musiche di Stefano Scodanibbio, Francesco Antonioni e Tonino Battista
venerdì 17 luglio | Palazzo Mauro De André, ore 21.30
HOMMAGE À ALICIA ALONSO
GRAN GALÀ DI DANZA
a cura di Daniele Cipriani
consulenza artistica Ahmed Piñeiro Fernandez
regia video Luis Ernesto Doñas
IN TEMPLO DOMINI - LITURGIE NELLE BASILICHE
domenica 7 giugno | Luogo da definire
Cappella Marciana direttore Marco Gemmani
domenica 14 giugno | Basilica di San Francesco, ore 11.15 La Stagione Armonica direttore Sergio Balestracci
domenica 21 giugno | Basilica di Sant’Agata Maggiore, ore 11.30 Nagash Ensemble
domenica 28 giugno | Basilica di San Vitale, ore 10.30
Coro Luigi Cherubini direttore Antonio Greco
Il Festival a Cervia
Milano Marittima, Palacongressi, ore 21
giovedì 25 giugno, giovedì 2, 9, 16 luglio
PER L’ALTO SALE - IL TREBBO IN MUSICA 2.0
programma da definire
Biglietteria
Teatro Alighieri, Via A. Mariani 2, Ravenna | tel. 0544249244 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Orari: giorni feriali 10-13, giovedì 16-18
ABBONAMENTO
(6 SPETTACOLI)
-
Koyaanisqatsi
3 giugno
Palazzo Mauro De André
Ivan Fischer
16 giugno
Palazzo Mauro De André
Valery Gergiev
26 giugno
Palazzo Mauro De André
Valery Gergiev
27 giugno
Palazzo Mauro De André
Le vie dell’Amicizia
3 luglio
Palazzo Mauro De André
Riccardo Muti
11 luglio
Palazzo Mauro De André
Settore
Intero
Ridotto
I settore
€ 460
€ 425
II settore
€ 260
€ 240
III settore
€ 115
€ 105
IV settore
€ 95
€ 85
Prelazione abbonati 2019 (stesso posto) da giovedì 30 gennaio a giovedì 27 febbraio.
I rinnovi posso essere effettuati anche telefonicamente e via mail.
Per confermare l’abbonamento è richiesto un acconto di 10 euro, il saldo potrà essere effettuato entro giovedì 14 maggio.
Da giovedì 30 gennaio è possibile sottoscrivere nuovi abbonamenti nei posti liberi: biglietteria, on line e uffici IAT.
Agli abbonati è riservata la possibilità di acquistare in prelazione i biglietti per Carmina Burana con una riduzione del 10%.
CARNET OPEN
(4/6/8 SPETTACOLI)
Carnet a 4 spettacoli riduzione del 10% sul prezzo dei biglietti.
Carnet a 6 spettacoli riduzione del 15% sul prezzo dei biglietti.
Carnet a 8 spettacoli riduzione del 20% sul prezzo dei biglietti.
Da giovedì 30 gennaio prevendita riservata agli abbonati e titolari di carnet 2019.
Da giovedì 6 marzo prevendita nuovi carnet.
BIGLIETTI
Prevendita biglietti per tutti gli spettacoli da giovedì 6 marzo:
-
Biglietteria del Teatro Alighieri
-
On-line www.ravennafestival.org
-
IAT Ravenna e Cervia
-
Agenzie La Cassa di Ravenna Spa
• Circuito Vivaticket
Il servizio di prevendita comporta la maggiorazione del 10% sul prezzo di carnet e biglietti
(maggiorazione che non sarà applicata ai biglietti acquistati al botteghino nel giorno di spettacolo).
ASSOCIAZIONI, AGENZIE E GRUPPI
Alle agenzie e ai gruppi (min. 15 persone) sono riservati specifici contingenti di biglietti e condizioni agevolate.
Ufficio Gruppi tel. 0544 249251 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Agenzie estere e Tour Operator Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
-
PREZZI BIGLIETTI | TICKET PRICES
MUSICA E CINEMA
Palazzo Mauro De André
Koyaanisqatsi (3/6)
I settore € 54 – 50*
-
settore € 35 – 32* III settore € 20-18* IV settore € 15-12*
MUSICA E TEATRO
Palazzo Mauro De André
Carmina Burana - La Fura dels Baus (14/7)I settore € 70 –64*
-
settore € 52 – 48* III settore € 30 – 26* IV settore € 20 – 18*
CONCERTI
Palazzo Mauro De André
Ivan Fischer (16/6)
Valery Gergiev (26, 27/6)
I settore € 85 – 80*
-
settore € 52 – 48* III settore € 20 – 18* IV settore € 15 – 12*
Le vie dell’Amicizia (3/7)
Riccardo Muti (11/7)
I settore € 100 – 92*
-
settore € 65 – 55* III settore € 30 – 26* IV settore € 25 – 22*
Banda dell’Arma dei Carabinieri (8/7)Ingresso libero
Basilica di San Vitale
Cappella Marciana (6/6)
Posto unico € 30 - 26*
CLASSIS - Museo della Città e del Territorio Sleeping Concert (6/6) Teleion (9/7)
Posto unico € 15
Teatro Alighieri
Nicolay Khozyainov (7/6)
Posto unico € 22-20*
Chiostro della Biblioteca Classense Roberto Fabbriciani (8/6) Filippo Gorini (15/6) Quartetto Noûs (22/6)
Theatre of Voices (24/6)
Francesco Manara, Cesare Pezzi (28/6)
Philharmonic Five (29/6)
Ludus Gravis (15/7)
Posto unico € 22 - 20*
Basilica di Sant’Apollinare in Classe La Stagione Armonica (14/6)I settore € 30 - 26*
II settore € 20 - 18*
Teatro Socjale
Melanie De Biasio (5/6)
Ho ucciso i Beatles (23/6)
Posto unico € 20
Pavaglione Lugo
Stefano Bollani (18/6)
I settore € 30 – 26*
II settore € 25 – 22*
Vinicio Capossela (19/6)
I settore € 40 – 36*
II settore € 32 – 28*
Teatro Rasi
The Naghash Ensemble (21/6)
A Filetta & Archincanto (1/7)
Posto unico € 22 - 20*
Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
Theatre of Voices (23/6)
O Oriens (30/6)
Posto unico € 22 - 20*
Teatro Diego Fabbri, Forlì
Una vita da film: Luis Bacalov (28/6)
Platea € 25 – 22*
Galleria € 20 – 18*
Deproducers DNA (10/7)
Platea € 20 – 18*
Galleria € 15 – 12*
Russi, Palazzo San Giacomo
Neri Marcorè (5/7)
Posto in piedi € 20
100CELLOS
Palazzo Mauro De André
Let’s Prog! (13/6)
I settore € 25 – 22* (poltrone rosse)
II settore € 15 – 12* (I e II gradinata laterale)
TEATRO
Teatro Alighieri
Fanny & Alexander (26/6)
Compagnia Menoventi (6/7)
ErosAntEros (13/7)
Posto unico € 15 - 12*
Luogo da definire
Rumore di Acque – Il decennale (7/7)
Posto unico € 15 - 12*
EVENTI QUOTIDIANI
Antichi Chiostri Francescani Giovani artisti per Dante (9/6-12/7)Ingresso € 1
Basilica di San Vitale
Vespri a San Vitale (9/6-12/7)
Ingresso € 1
DANZA
Teatro Alighieri
Don Juan (20, 21/6)
Platea/Palco centrale davanti € 42, € 38* Palco centr. dietro/lat. dav. € 28, € 25* Palco lat. dietro/Gall./Palco IV ord. € 18, € 15* Loggione € 12
La gaia scienza (24/6)
Parete Nord (29/6)
Posto unico € 15 - 12*
Artificerie Almagià
Bermudas (30/6)
Posto unico € 15 - 12*
Palazzo Mauro De André
Hofesh Shechter Company (1/7)
Balletto delle Fiandre (10/7)
I settore € 40 – 36*
-
settore € 30 – 26* III settore € 20 – 18* IV settore € 15 – 12*
Hommage à Alicia Alonso (17/7)
I settore € 60 – 55*
-
settore € 45 – 42* III settore € 30 – 26* IV settore € 20 – 18*
IN TEMPLO DOMINI LITURGIE NELLE BASILICHE Luogo da definire (7/6) Basilica di San Francesco (14/6) Basilica di Sant’Agata Maggiore (21/6) Basilica di San Vitale (28/6) Ingresso libero
Riduzioni
-
Associazioni liriche, Cral, insegnanti, under 26, over 65, convenzioni.
I giovani al festival | The festival for youth Under 14 € 5 (ad esclusione del I settore Palazzo Mauro De André e Platea Teatro Alighieri)
14-18 anni e universitari (under 30)
50% tariffe ridotte.
6-15 novembre | Teatro Alighieri
TRILOGIA D’AUTUNNO
Progetto Dante: il divino, l’umano e il diabolico
ideazione di
Cristina Mazzavillani Muti
6, 10, 13 novembre
SERGEI POLUNIN
creazione per Ravenna Festival
7, 11, 14 novembre
DON GIOVANNI
di Wolfgang Amadeus Mozart
8, 12, 15 novembre
FAUST
di Charles Gounod
-
Settore
Biglietti
Carnet
Platea | Palco centrale davanti
€ 77-70*
€ 192-165*
Palco centrale dietro, laterale davanti
€ 57-52*
€ 150-129*
Palco laterale dietro | Galleria | Palco IV ordine
€ 33-30*
€ 78-66*
Loggione
€ 20
€ 51
Fino al 16 maggio prevendita esclusiva ad agenzie e tour operator.
Dal 13 luglio prevendita carnet riservata ad abbonati e carnet Ravenna Festival 2020, carnet Trilogia 2019.
Dal 17 settembre prevendita nuovi carnet e singoli biglietti.
Presidente
Eraldo Scarano
Presidente onorario
Gian Giacomo Faverio
Vice Presidenti
Leonardo Spadoni
Maria Luisa Vaccari
Consiglieri
Andrea Accardi
Maurizio Berti
Paolo Fignagnani
Chiara Francesconi
Giuliano Gamberini
Adriano Maestri
Maria Cristina Mazzavillani Muti
Giuseppe Poggiali
Segretario
Giuseppe Rosa
-
Antonio e Gian Luca Bandini, Ravenna
Giovanni e Graziella Salami, Lavezzola
Francesca e Silvana Bedei, Ravenna
Guido e Laura Sansoni, Ravenna
Maurizio e Irene Berti, Bagnacavallo
Roberto e Filippo Scaioli, Ravenna
Chiara e Francesco Bevilacqua, Ravenna
Eraldo e Clelia Scarano, Ravenna
Mario e Giorgia Boccaccini, Ravenna
Leonardo Spadoni, Ravenna
Costanza Bonelli e Claudio Ottolini, Milano
Gabriele e Luisella Spizuoco, Ravenna
Paolo e Maria Livia Brusi, Ravenna
Paolino e Nadia Spizuoco, Ravenna
Glauco e Egle Cavassini, Ravenna
Thomas e Inge Tretter, Monaco di Baviera
Roberto e Augusta Cimatti, Ravenna
Ferdinando e Delia Turicchia, Ravenna
Marisa Dalla Valle, Milano
Maria Luisa Vaccari, Ferrara
Maria Pia e Teresa d’Albertis, Ravenna
Luca e Riccardo Vitiello, Ravenna
Ada Bracchi Elmi, Bologna
Rosa Errani e Manuela Mazzavillani, Ravenna
Gioia Falck Marchi, Firenze
Giovani e studenti
Gian Giacomo e Liliana Faverio, Milano
Carlotta Agostini, Ravenna
Paolo e Franca Fignagnani, Bologna
Federico Agostini, Ravenna
Giovanni Frezzotti, Jesi
Domenico Bevilacqua, Ravenna
Eleonora Gardini, Ravenna
Alessandro Scarano, Ravenna
Sofia Gardini, Ravenna
Stefano e Silvana Golinelli, Bologna
Aziende sostenitrici
Lina e Adriano Maestri, Ravenna
Alma Petroli, Ravenna
Silvia Malagola e Paola Montanari, Milano
LA BCC - Credito Cooperativo Ravennate,
Gabriella Mariani Ottobelli, Milano
Forlivese e Imolese
Francesco e Maria Teresa Mattiello, Ravenna
DECO Industrie, Bagnacavallo
Maura e Alessandra Naponiello, Milano
FBS, Milano
Peppino e Giovanna Naponiello, Milano
FINAGRO, Milano
Giorgio e Riccarda Palazzi Rossi, Ravenna
Ghetti - Concessionaria Fiat, Lancia, Abarth,
Gianna Pasini, Ravenna
Alfa Romeo, Jeep, Ravenna
Desideria Antonietta Pasolini Dall’Onda, Ravenna
Kremslehner Alberghi e Ristoranti, Vienna
Giuseppe e Paola Poggiali, Ravenna
Rosetti Marino, Ravenna
Carlo e Silvana Poverini, Ravenna
SVA Dakar - Concessionaria Jaguar e Land Rover,
Paolo e Aldo Rametta, Ravenna
Ravenna
Stelio e Grazia Ronchi, Ravenna
Terme di Punta Marina, Ravenna
Stefano e Luisa Rosetti, Milano
Tozzi Green, Ravenna
FONDAZIONE RAVENNA MANIFESTAZIONI
Soci
Comune di Ravenna
Provincia di Ravenna
Camera di Commercio di Ravenna
Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
Confindustria Ravenna
Confcommercio Ravenna
Confesercenti Ravenna
CNA Ravenna
Confartigianato Ravenna
Arcidiocesi di Ravenna-Cervia
Fondazione Arturo Toscanini
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Michele de Pascale
Vicepresidente
Mario Salvagiani
Consiglieri
Livia Zaccagnini
Ernesto Giuseppe Alfieri
Davide Ranalli
Sovrintendente
Antonio De Rosa
Segretario generale
Marcello Natali
Responsabile amministrativo
Roberto Cimatti
Revisori dei conti
Giovanni Nonni
Alessandra Baroni
Angelo Lo Rizzo
sostenitori
GROUP
media partner
in collaborazione con
www.ravennafestival.org
Ravenna Festival
Tel. 0544 249211
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Biglietteria
Tel. 0544 249244
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