L’Ape musicale

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Estate 2020

Il Teatro Carlo Felice di Genova giunge alla presentazione della PrimaParte della Stagione d’Opera, di Balletto e Sinfonica 2020/2021 dopo il periodo di chiusura dei teatri, imposto dal DPCM 8 marzo 2020 per combattere il dilagare dell’epidemia di COVID-19, e quello immediatamente successivo, segnato da una ripresa dei lavori nei limiti previsti dai protocolli nazionali di sicurezza. In questa fase così delicata, durante la quale la maggior parte dei teatri italiani ha cessato tutte le attività, il Teatro Carlo Felice ha compiuto ogni sforzo possibile per conciliare il proseguo della produzione artistica – linfa vitale del teatro – con la doverosa salvaguardia della salute degli artisti, del pubblico e dei propri dipendenti; un impegno, quest’ultimo, culminato il 2 luglio con il conseguimento, primo teatro al mondo, della “Biosafety Trust Certification” – RINA.

Dopo uno straordinario concerto per Quintetto d’Archi tenutosi il 25 Aprile, in collaborazione con l’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza, trasmesso sui canali social della Regione Liguria, del Comune di Genova e del Teatro Carlo Felice, la conferma del proposito a non rinunciare del tutto a fare musica è arrivata con la partecipazione del Teatro Carlo Felice, ancora con un Quintetto d’archi, al Teatro della Corte, il 2 giugno, Festa della Repubblica, all’evento in solidarietà con chi è stato in prima linea nell’emergenza COVID; un’iniziativa voluta da Regione Liguria e dal Comune di Genova, in collaborazione con il Teatro Nazionale e, nuovamente, con l’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza. Nonostante il lockdown fosse già finito, il Teatro Carlo Felice è stato uno dei pochi teatri italiani a fare musica in occasione della Festa della Repubblica.

Un’altra tappa importante verso la ripartenza, nel periodo della musica a porte chiuse, è stata la partecipazione alla trasmissione Rai S. Giovanni al cubo, trasmessa il 24 giungo su Rai Premium, Rai Play e sulla piattaforma digitale www.sangiovannix3.it. Per questo programma innovativo, firmato dal regista Duccio Forzano, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, diretta da Marcello Rota, ha eseguito la Fantasia Amarcord di Nino Rota e, diretta da Andrea De Carlo, ha accompagnato la solista Maria Grazia Schiavo nell’aria “Queste lagrime” dall’Oratorio di S. Giovanni di Alessandro Stradella; un brano sublime, interpretato anche da Maria Callas, che rappresenta il primo dei tanti omaggi alla civiltà musicale genovese che contraddistinguono l’attuale programmazione del Teatro Carlo Felice. Per la partecipazione a questo eccezionale evento televisivo, che ha dato grande visibilità alla fondazione lirico-sinfonica genovese, il Teatro Carlo Felice ringrazia la Rai e i Comuni di Genova, Torino e Firenze.

Il 27 giugno è stata un’altra data fondamentale: l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, diretta da Giuseppe Finzi, è stata una delle prime in Italia a tornare ad esibirsi davanti a un pubblico. È accaduto in un gala lirico all’aperto, in piazza Matteotti a Sarzana, intitolato La Musica è Vita! Ripartiamo insieme, organizzato da Regione Liguria, Comune di Sarzana, Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova e Sarzana Opera Festival. Grandi nomi della lirica e giovani promesse hanno partecipato alla serata: Francesco Meli, Serena Gamberoni, Roberto Scandiuzzi, Luca Micheletti, Elisa Balbo, Simona Di Capua, Marco Filippo Romano, Laura Verrecchia, Matteo Lippi, Ivan Ayon Rivas, Silvia Beltrami, Mattia Olivieri, Giulio Pelligra, Magda Gallo, Sergio Vitale. Il concerto ha avuto una visibilità straordinaria grazie alla diretta su Primocanale, sul sito della rivista “l’Opera” e prossimamente su Sky Classica.

Poco meno di due settimane dopo, il 10 luglio, un momento di fortissima emozione: il primo concerto nuovamente in Teatro, davanti al pubblico, dall’inizio dell’emergenza sanitaria. L’Orchestra d’Archi del Teatro Carlo Felice ha eseguito la Serenata di Elgar e quella di Čajkovskij davanti a un pubblico di 200 persone, il limite massimo consentito a quella data.

Il periodo 17 luglio-2 agosto, poi, ha visto il Teatro Carlo Felice impegnato in una grande sfida: il Festival Internazionale del Balletto e della Musica-Nervi 2020. Promosso dal Comune di Genova, patrocinato da Regione Liguria, realizzato dal Teatro Carlo Felice, in collaborazione con Porto Antico S.p.A., Nervi 2020 ha proposto tre prime assolute e un’anteprima nazionale: Duets and Solos, con la pianista Beatrice Rana, il violoncellista Mario Brunello e grandi étoiles internazionali, Love, con Eleonora Abbagnato, coreografie di Giuliano Peparini, Werther, melologo di Gaetano Pugnani, in collaborazione con il Teatro Nazionale, e Le Creature di Prometeo/Le Creature di Capucci, con i costumi del grande Roberto Capucci, spettacolo in collaborazione con il Festival di Spoleto. Anche in questo caso, il Teatro Carlo Felice ha catturato l’attenzione della stampa e dei media, con servizi sul Tg2, Rainews24, Sky, e recensioni di grandi firme nazionali, come Valeria Crippa, che, sul “Corriere della sera”, a proposito di Duest and solos, ha scritto: «la danza dal vivo è rinata nell’estate del Covid, stregando il pubblico all’inaugurazione del Festival di Nervi.» Oltre a questi quattro spettacoli, il Festival ne ha proposto altri sette, spaziando dal pop alla classica contemporanea, dal teatro alla canzone d’autore, al tango, puntando sempre sull’alto livello dei protagonisti e sulla suggestione della location. Inoltre, concluso il Festival, il Teatro Carlo Felice ha dato un importante contributo organizzativo all’atteso ritorno del Cinema all’aperto nei Parchi Nervi.

In questo periodo, catalizzato dal Festival, il Teatro Carlo Felice ha però dato spazio anche alla sezione dei Fiati dell’Orchestra e al suo Coro, diretto dal Maestro Francesco Aliberti, con due seguitissimi concerti al Porto Antico (rispettivamente il 9 eil 19 luglio).

Il 26 luglio, un’altra prestigiosa trasferta: nella piazza San Martino di Lucca, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, diretta da Francesco Ivan Ciampa, ha accompagnato la star della lirica internazionale Sonya Yoncheva in un gala pucciniano che ha inaugurato il percorso di avvicinamento al centenario della morte del Maestro. Il concerto, in collaborazione con il Teatro del Giglio di Lucca, è stato trasmesso in diretta da Primocanale ed è stato poi trasmesso in tutto il mondo da Sky Classica.

Il 31 luglio è stata la volta del Concerto per Genova, in onore delle vittime del crollo del Ponte Morandi, davanti, questa volta, a un pubblico di oltre 900 persone: sicuramente uno dei momenti più coinvolgenti della programmazione estiva del Teatro Carlo Felice. Il concerto, infatti, si è aperto con la prima esecuzione assoluta del toccante brano di Ennio Morricone (scomparso appena poco settimane prima) Tante pietre a ricordare, diretto dal figlio del compositore, Andrea, un lavoro dedicato alle vittime del crollo del Ponte Morandi, che il Maestro ha voluto donare alla città, commissionato dal Sindaco di Genova Marco Bucci e dal Sovrintendente del Teatro Carlo Felice, Claudio Orazi. Il resto del programma, diretto dal Fabio Luisi, ha proseguito sulla linea dell’omaggio alla civiltà musicale genovese, con una selezione dal Simon Boccanegra di Verdi, il Capriccio n. 24 di Paganini in una trascrizione per violino e orchestra, “Dal tuo stellato soglio” di Rossini e due prime esecuzioni in tempi moderni: il primo movimento della Suite n. 8 “Genova” di Lorenzo Perosi e il “Quoniam” dalla Messa solenne per soli, coro e orchestra di Saverio Mercadante. Composta nel 1867 ed eseguita per la prima volta nella Chiesa del Gesù, la composizione è frutto di una commissione di Angelo Mariani, allora direttore del Teatro Carlo Felice e prima figura di direttore d’orchestra moderno. Un tesoro custodito nell’archivio della famiglia Cattaneo-Adorno, che ha messo gentilmente a disposizione la partitura per l’importante occasione. Cantanti solisti, interpreti autorevoli accanto a giovani già in carriera: Francesco Meli, Serena Gamberoni, Martina Belli e Michele Patti. Per la prima volta nella storia del Teatro Carlo Felice, era presente in sala un troupe della BBC.

L’estate è stata anche l’occasione per rafforzare la collaborazione con il Teatro Nazionale e il suo direttore Davide Livermore, attraverso la partecipazione di un ensemble del Teatro Carlo Felice alla messa in scena itinerante per tutta la Liguria di Bastiano e Bastiana di Mozart (7 agosto-5 settembre), coerentemente con un’altra fondamentale linea programmatica del Teatro Carlo Felice: il radicamento sul territorio.

Il 14 agosto il Teatro Carlo Felice ha nuovamente manifestato la propria vicinanza alla città e alle sue istituzioni partecipando, con un proprio ensemble, alla cerimonia di inaugurazione della “Radura della Memoria” (il memoriale sotto il nuovo ponte costruito da Renzo Piano), trasmessa in diretta da Rai 1.

Infine, il 28 agosto, l’ultimo appuntamento dell’intensa estate del Teatro Carlo Felice: la trasferta dell’Orchestra, diretta da Andrea Battistoni, al Festival di Spoleto, dove ha eseguito la parte musicale dell’azione coreografica Le Creature di Prometeo/Le Creature di Capucci (presentata in anteprima a Nervi). Uno spettacolo che ha strappato 20 minuti di applausi, al pubblico che ha gremito Piazza Duomo, e che ha incantato le migliaia di persone che lo hanno seguito in streaming. Grandi elogi, per lo spettacolo e la nostra Orchestra, da parte della stampa nazionale; Rodolfo Di Giammarco, su “la Repubblica”, ha scritto: «Il piacere della vista, davanti a una costruzione di passi, di gesta, di posture e di rappresentazioni di archetipi da sfilata materica e simbolica che questo accostamento “creaturale” ha suggerito, ha toccato inauditi e impensati vertici di inventività artistica e di nobiltà letteraria di segno, e solo per tentare vaghi raffronti potremmo citare le sfere, i cubi e le piramidi del Triadic Ballet del Bauhaus, o le modalità intemperanti del Fashion Freak Show di Jean-Paul Gaultier […] ma il pensiero va anche al guardaroba surreale di Lindsay Kemp e, per toccare canoni più diffusi, qui c'è un'alta definizione di alcuni aspetti estetico-favolistici del multicromatico Cirque du Soleil […]Beethoven è stato festeggiato, non solo strumentalmente, in modo egregio».


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