L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Note di regia

Dal Teatro San Carlo di Napoli al Teatro Carlo Felice di Genova

Filippo Crivelli

Quindici anni sono passati, mese più mese meno, dalla prima andata in scena di questo Barbiere che ripreso e richiesto più volte in Teatri diversi era approdato nell’autunno 2013 in Oman dove, nella magnifica sede della Royal Opera House di Muscat, secondo la stampa internazionale “aveva fatto ridere persino gli Arabi”!

Buon segno dunque per noi che nel proporre e riproporre questo nostro allestimento realizzavamo ancora una volta quanto avevamo in mente al tempo del nostro primo incontro nel lontano 1998, fare cioè un omaggio a Rossini e a Beaumarchais. Sottolineo “nostro” perché questo Barbiere appartiene di diritto a tre autori, vale a dire Emanuele Luzzati, Santuzza Calì e Filippo Crivelli, ma soprattutto a Lele che con la sua presenza sapiente e illuminata ha sempre saputo esaltare la musica di Rossini con la grazia e la leggerezza di Mozart. Da sette anni Lele ci ha lasciato ma tanti suoi spettacoli sono ancora vivi e validissimi, e la migliore prova è questo Barbiere che finalmente appare anche nella Sua Genova, nel Suo Teatro Carlo Felice, dove insieme presentammo un felicissimo Elisir d’amore nelle stagioni passate.

Barbiere è commedia: non dobbiamo dimenticare che Rossini e prima di lui Paisiello mettevano in musica una commedia di Beaumarchais con il suo perfetto meccanismo. La “folle journée” affrontata da Figaro e dal Conte nelle Nozze mozartiane noi la ritroviamo con le sue 24 ore anche in Barbiere, con Rosina che amando un povero studente di nome Lindoro ha la rivelazione che quel Lindoro è addirittura il Conte d’Almaviva!

Da sempre ho disapprovato la cosiddetta “mano” pesante con la quale si infierisce nel tempo per caricare, sottolineare, arricchire, rendere grotteschi e farseschi (e MAI comici) i nostri personaggi, e la tradizione ha fatto non pochi danni. Ed è con occhio umano che abbiamo voluto privilegiare l’intrigo della vicenda, dando cioè un senso logico e temporale agli attori-cantanti, giustificando le entrate e le uscite di ciascuno, precisando lo scorrere delle ore e i problemi quotidiani che nella giornata possono affiorare. Il nostro obiettivo è raccontare la storia che di per sé è abbastanza complicata: chiarire quindi l’intrico dei sentimenti, gli sviluppi, gli equivoci, e valorizzare in maniera elegante, “leggera” una musica che, entrata ormai

nella memoria popolare, ha acquistato toni e consuetudini troppo plateali. In questo

Barbiere si deve sorridere e anche ridere, ma la risata non deve mai sovrapporsi alla

musica dove l’allegria, la malinconia e l’ironia sono perennemente vitali.

A livello internazionale nel mondo lirico le esasperazioni attuali di spettacolo hanno ormai preso il sopravvento, avallate dalla nuova critica musicale che per proclamarsi

più sapiente applaude e difende “visioni” a volte gratuite e discutibili. Ed è appunto in risposta a questo costume che noi presentiamo un Rossini non grottesco, divertente ma non forsennatamente divertente, dove la commedia non è farsa, dove i recitativi sono trattati e interpretati come prosa, dove gli oggetti e i mobili creati da Luzzati possono provocare situazioni paradossali ma mai inutili… Insomma con questo allestimento nato quindici anni fa noi vogliamo tornare ad una fedeltà musicale rivisitata nell’ottica di un OGGI più libero, ma miracolosamente sempre giovane.

Giugno 2014


 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.