L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Fra Mendelssohn, Šostakovič e Verdi

È balzato agli onori delle cronache nel 1991 con la vittoria del Concorso Regina Elisabetta di Bruxelles. Ha vinto un Gramophone Award per la registrazione delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven con la violinista Isabelle Faust. Recentemente è stato protagonista di una tournée con il curioso progetto “Many Pianos”, nel quale ha suonato pianoforti diversi a seconda dell’epoca di composizione dei brani proposti. È il pianista russo Alexander Melnikov, protagonista del terzo dei “Concerti d’autunno” dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in diretta giovedì 11 novembre alle 20.30 su Radio3 e in live streaming su RaiPlay dall’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino 
Insieme alla prima tromba dell’Orchestra Rai Roberto Rossi, Melnikov interpreta il Concerto in do minore per pianoforte, tromba e archi op. 26 di Dmitrij Šostakovič, scritto nel 1933 con l’intenzione di ampliare il repertorio strumentale sovietico, ma con un orecchio volto verso il mondo del cinema, la musica popolare e la danza.  
Sul podio è impegnato James Feddeck, recentemente nominato Direttore Principale dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano e frequente ospite delle più prestigiose orchestre europee, come BBC Symphony Orchestra, Radio-Symphonieorchester di Vienna, Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino e la Sinfonica di Amburgo.
In apertura e chiusura di concerto Feddeck propone due pagine di Felix Mendelssohn-Bartholdy: si inizia con l’Ouverture da concerto in si minore op. 26 “Le Ebridi”, conosciuta anche come “La grotta di Fingal” e scritta dal compositore dopo una visita all’arcipelago scozzese delle Ebridi nell’agosto del 1829. Lo stesso viaggio che tredici anni dopo, tra il 1841 e il 1842, lo avrebbe ispirato nella creazione della sua ultima sinfonia, la n. 3 in la minore op. 56 detta “Scozzese”, che conclude la serata. 

Al di là del sipario, alla scoperta dei diversi elementi che compongono la messa in scena di un'opera. “Prima della Prima”, in onda giovedì 11 novembre alle 22.15 su Rai5, racconta l’Aida e il suo doppio anniversario: l’opera ha infatti debuttato al Cairo nel 1871 ed è l'opera verdiana scelta nel 1921 per aprire alla musica lo Sferisterio di Macerata. L’opera è tornata nella città marchigiana per il Macerata Opera Festival la scorsa estate con la direzione di Francesco Lanzillotta e la regia di Valentina Carrasco, tra dune del deserto, tende e giacimenti petroliferi. La regia tv è di Roberto Giannarelli.


 

 

 
 
 

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