L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Napoleone e il Golpe Borghese

DOMENICA 05/12/2021

Domenica con Simonetta Agnello Hornby

Dalla Palermo arabo-normanna ad Andrea Camilleri, da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino all’omaggio alle donne di Sicilia: è un ritorno alle proprie radici e alle storie della sua terra quello proposto dalla scrittrice Simonetta Agnello Hornby che sceglie e commenta per i telespettatori il palinsesto della “Domenica Con”, lo spazio curato da Giovanni Paolo Fontana ed Enrico Salvatori, in onda domenica 5 dicembre dalle 14 alle 24 su Rai Storia. Un palinsesto in cui nel pomeriggio trovano spazio il doc su Palermo in “Italia, viaggio nella bellezza” e nel documentario “La Sicilia del Gattopardo”, firmato da Ugo Gregoretti nel 1960, ma anche il ricordo di uomini e donne che hanno perso la vita in una Sicilia insanguinata dalla mafia in “Falcone e Borsellino: c’era una volta a Palermo”. E ci sono poi la terra raccontata come una dichiarazione d’amore da John Turturro nel 2009 in “Prove per una tragedia siciliana”, i ritratti femminili della cantautrice Rosa Balestreri, la prima cantante folk della regione, e della fotoreporter Letizia Battaglia, oltre all’omaggio alla lunga battaglia delle donne per il diritto al voto in “Volere Votare”. In prima serata, Simonetta Agnello Hornby propone la Sicilia del grande schermo, quella raccontata da Elio Petri, traendo ispirazione da Leonardo Sciascia, nel film di impegno sociale “A ciascuno il suo” con Gian Maria Volontè, Irene Papas, Gabriele Ferzetti e Salvo Randone. A seguire, il ricordo affettuosissimo di una grande amicizia, quella con “Andrea Camilleri”, che rivive nel doc “Vigàta nel cuore”. La “Domenica Con” della Hornby si chiude affrontando un altro tema a lei molto caro, la disabilità, attraverso il doc “Io & George”, la storia del viaggio da lei fatto con il figlio, affetto da sclerosi multipla, dall’Inghilterra alla Sicilia.

LUNEDI’ 06/12/2021

Le storie di Passato e Presente. Hollywood va alla guerra

Dopo l’attacco a Pearl Harbour, il 7 dicembre 1941, e l’ingresso nel secondo conflitto mondiale, il governo degli Stati Uniti stringe un’alleanza con Hollywood per combattere la guerra anche sul fronte della comunicazione e della propaganda. Tutti i film devono rispettare le regole stilate dall’Office of War Information per stimolare lo spirito patriottico ed educare la popolazione americana ai comportamenti da adottare in tempo di guerra. Temi al centro di “Le storie di Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura condotto da Paolo Mieli, in onda lunedì 6 dicembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Ospite, la professoressa Silvia Cassamagnaghi, esperta di Storia Contemporanea. Il regista Frank Capra realizza "Why We Fight", una serie di documentari che spiega agli americani che, prima di essere uno scontro tra nazioni, il conflitto è una lotta tra la democrazia e la tirannide. Molti attori si arruolano, e quelli che rimangono a casa girano il Paese per favorire le campagne di arruolamento e l’acquisto dei war bond, i buoni di guerra con cui si finanzia lo sforzo bellico. Oltre a Capra, altri grandi registi di Hollywood indossano la divisa. John Ford, William Wyler, George Stevens e John Huston si recano sui principali fronti di guerra e realizzano documentari in cui sono fissate le immagini dei momenti più memorabili e drammatici della Seconda guerra mondiale.

Magnifiche. Storia e storie di università. Roma - La Sapienza

Dalla sua fondazione è stata sempre al centro della storia di Roma e del Paese, prima come ateneo legato ai papi, poi come università autonoma, meta di studiosi provenienti da ogni parte del mondo. La Sapienza di Roma – raccontata da Eliana Billi ricercatrice di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo - è la protagonista di “Magnifiche. Storia e storie di università”, in onda lunedì 6 dicembre alle 21.10 su Rai Storia. È a Roma che per la prima volta in Europa vengono introdotte materie come i simplicia medicamenta, base della spagirica, un sistema di cure che a partire dall’energia presente nell’uomo cerca di ristabilirne l’equilibrio turbato dalla malattia. Qui, inoltre, viene istituito l'insegnamento di botanica medica, con la prima cattedra di botanica, quasi 20 anni prima di altre università italiane.

La nuova sede dell’Università progettata da Marcello Piacentini, fedelissimo architetto di Mussolini viene inaugurata nel 1935. E’ un complesso grandioso di stampo razionalista con le sedi di giurisprudenza, lettere, scienze politiche, gli istituti di fisica, chimica, mineralogia, biologia e il palazzo del rettorato. Le costruzioni sono realizzate in cemento armato, una novità assoluta per l’epoca, e sfruttano l’illuminazione naturale.

Per il grande affresco nell’aula magna del rettorato viene chiamato Mario Sironi che realizza “l’Italia tra le arti e le scienze del 1934”, una opera murale di 100 mq di superficie.

Nel 1946 è a Roma Pietro Valdoni con la cattedra di patologia chirurgica presso l'università la sapienza. E’ un chirurgo già famoso e apprezzato, pioniere della tecnica chirurgica che si rende protagonista di interventi eccezionali al cuore. Con lui si formeranno decine di grandi chirurghi come Paolo Biocca e Gianfranco Fegiz, che saranno anch'essi presidenti della società italiana di chirurgia.

Tra i docenti della Sapienza si annoverano molti premi Nobel come Daniel Bovet nel 1957 per la medicina e fisiologia, Emilio Segrè nel 1959 per la fisica, Giulio Natta nel 1963 per la chimica, Carlo Rubbia nel 1984 per la fisica e Franco Modigliani, nel 1985 per l’economia. Quest’anno, si è aggiunto Giorgio Parisi, per la fisica, premiato per le sue ricerche sui sistemi complessi.

Italia: viaggio nella bellezza. Sulle tracce di Ercole

È stato senza dubbio il primo “supereroe global” della storia. Un eroe destinato all’Olimpo. Non c’è civiltà del mondo antico mediterraneo che non l’abbia inserito nel suo pantheon. Si tratta di Ercole, l’eroe delle dodici fatiche, celebrato ancora oggi da film e fumetti. Chi non conosce questo possente semidio armato di clava e vestito con la pelle di leone? Ma cosa sappiamo veramente di lui? Quali sono le tracce archeologiche che ha lasciato in Italia? Interrogativi al centro dell’appuntamento con “Italia: viaggio nella Bellezza” di Marta Saviane, con la regia di Eugenio Farioli Vecchioli e la consulenza scientifica di Giulio Fratini e Francesco Moriconi, in onda lunedì 6 dicembre alle 22.10 su Rai Storia. Il percorso incrocia le aree sacre e i santuari dedicati a Ercole, dall’Abruzzo sino a Roma. Luoghi meravigliosi e poco noti, situati lungo il tragitto dell’antica via Tiburtina. Veri e propri paesaggi archeologici incastonati tra gli Appennini come i santuari di Sulmona, Corfinio, Ocriticum, e Alba Fucens. In un percorso che arriva sino al maestoso Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli, per poi concludersi nel Foro Boario a Roma. Un viaggio affascinante che ci farà conoscere un Ercole diverso da quello distante della mitologia, un eroe protettore delle greggi e della transumanza e del commercio. Insomma, una divinità che in realtà coglie le esigenze più intime dell’uomo, quelle della lotta quotidiana per l’esistenza.

MARTEDI’ 07/12/2021

Le storie di Passato e presente. Padre Gemelli e l’Università Cattolica

Fondatore dell’Università Cattolica, di cui quest’anno ricorre il centesimo anniversario dalla nascita, padre Gemelli, al secolo Edoardo Gemelli, ha lasciato un segno profondo nella storia della cultura e della Chiesa.

Un personaggio protagonista di “Le storie di Passato e Presente”, in onda martedì 7 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Ex militante socialista, laico e positivista, studente brillante di medicina e psicologia, a 24 anni Gemelli compie una scelta radicale: entra nel convento di Rezzato, veste il saio francescano e prende il nome di fra Agostino. Da quel momento in avanti la sua vita oscillerà tra l’impegno religioso e quello di scienziato con ricerche importanti nelcampo della psicologia. Ma al centro della sua biografia c’è l’istituzione, il 7 dicembre 1921, a Milano, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di cui sarà Rettore a vita.

Speciali Storia. Pearl Harbor

Dicembre 1941: l’attacco giapponese alla base navale americana di Pearl Harbor, nelle Hawaii, è l’evento che determina l’ingresso degli Stati Uniti nel secondo conflitto mondiale, nonché l’improvviso rovesciamento degli equilibri in favore delle forze alleate. Lo Speciale “Pearl Harbor”, in onda martedì 7 dicembre alle 21.10 su Rai Storia, racconta quel fondamentale momento storico, partendo dalle sue premesse, per ricostruire l’intreccio di alleanze e incidenti diplomatici che caratterizzano lo scontro USA-Giappone per il controllo del Pacifico.

"Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte"

Se un personaggio come lui oggi fosse vivo, sicuramente avrebbe un profilo social pieno di frasi celebri (come “c’è solo un passo dal sublime al ridicolo”) e centinaia di migliaia di follower in tutta Europa, anche se non tutti “amici”. Inevitabile, con quel nome: Napoleone. A immaginare quel profilo, oggi, è il professor Alessandro Barbero che –in quel famoso “5 maggio” immortalato da Manzoni – racconta anche così Napoleone nel docufilm scritto con Davide Savelli per la regia di Graziano Conversano “Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte”, in onda in prima visione martedì 7 dicembre su Rai Storia alle 22.10. Un viaggio – dall’infanzia alla fine dei suoi giorni - nella vita del primo grande protagonista dell’era contemporanea. Anzi, stando ai manuali scolastici, di colui che ne ha provocato l’inizio. Un uomo nato su un’isola, la Corsica, luogo remoto di quell’impero che lui stesso fonderà, esportando, paradossalmente, idee rivoluzionarie nell’intera Europa; incendiando gli animi di milioni di individui in tutto il continente, dividendone e spaccandone l’opinione pubblica, al suo tempo come anche ai nostri giorni.

Il racconto è tutto basato sulle fonti storiche - documenti, biografie, memoriali – ed è arricchito dalle testimonianze di alcuni grandi testimoni, interpretati da attori, che in alcuni casi erano fan sfegatatati o caustici detrattori, e in altri casi commentatori imparziali: Alessandro Manzoni; Luciano Bonaparte, Madame De Stael, Giuseppina Bonaparte, Maria Luisa d’Austria, il duca di Wellington, e alcuni dei suoi soldati, pronti a seguirlo sempre e ovunque.
La narrazione di Alessandro Barbero è interamente ambientata sull’isola d’Elba, in alcuni luoghi del primo esilio napoleonico, come la Palazzina dei Mulini, la Villa di San Martino, il Santuario della Madonna del Monte e i forti Falcone e della Linguella.

MERCOLEDI’ 08/12/2021

Le storie di Passato e presente Il golpe Borghese

La notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970 il principe Junio Valerio Borghese, capo dell’organizzazione di estrema destra Fronte Nazionale, guida un tentativo di colpo di Stato. I golpisti riescono a penetrare nel Ministero dell’Interno, con l’intento di catturare il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e il capo della Polizia Angelo Vicari, ma, prima che riescano a completare l’operazione, sopraggiunge una telefonata che li blocca. A “Passato e Presente”, in onda mercoledì 8 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e il professor Guido Panvini ricostruiscono quella notte. A cinquant’anni di distanza dai fatti, il tentato Golpe Borghese è ancora oggetto di interrogativi irrisolti sul piano della ricostruzione storica. Si trattò solo di un golpe da operetta messo in cantiere da qualche vecchio nostalgico, o di un vero e proprio tentativo di colpo di Stato fermato all’ultimo momento per ragioni rimaste oscure?

Storie della TV. Raffaella Carrà

La vita di una grande figura del piccolo schermo, declinata nelle varie fasi della sua carriera televisiva: cantante, ballerina, autrice, conduttrice, talent scout. In due parole, Raffaella Carrà. “Storie della Tv”, il programma di Rai Cultura con la consulenza e la partecipazione di Aldo Grasso, in onda mercoledì 8 dicembre alle 21.10 su Rai Storia, propone un viaggio nella carriera della regina della tv e nelle emozioni che ha regalato agli italiani in 60 anni di carriera.

I Kennedy. La Via Del Potere

Carisma, vitalità, una moglie presente e adorante: John Fitzgerald Kennedy sembrava il candidato perfetto per la corsa alla Casa Bianca. Ma sotto la superficie nascondeva oscuri segreti. Lo racconta la seconda puntata della serie prodotta dalla CNN e distribuita dalla BBC “I Kennedy”, in onda mercoledì 8 dicembre alle 22.10 su Rai Storia. JFK ha avuto tutto ciò che la sua famiglia poteva offrirgli – glamour, soldi, potere – per vincere la presidenza degli Stati Uniti d’America, ma nel cammino verso la Casa Bianca JFK si è dovuto anche confrontare con importanti questioni in materia di salute, fiducia e lealtà.

GIOVEDI’ 09/12/2021

Il “Passato e Presente” di Paolo Mieli. Dal 9 dicembre la quinta edizione

Dal passato al presente: le vicende afghane degli ultimi 25 anni fino al recente ritorno dei Talebani a Kabul. Le analizza, con il professor Gastone Breccia, Paolo Mieli che torna con la quinta edizione di “Passato e Presente”, il programma di approfondimento storico quotidiano prodotto da Rai Cultura, in onda da giovedì 9 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Il nuovo ciclo prevede 90 puntate che saranno realizzate con il coinvolgimento degli storici del comitato, di storici delle più illustri accademie italiane e di tre giovani studiosi di storia che, in collegamento, interverranno con loro riflessioni e approfondimenti sul tema trattato. Inoltre, in ogni puntata, un giovane storico racconterà gli snodi del percorso narrativo, muovendosi all’interno degli spazi virtuali dello studio.

I temi spazieranno dalla storia greco-romana alla storia contemporanea, passando per l’epoca medioevale e moderna. Sullo sfondo della grande storia collettiva emergeranno le storie personali e generazionali, le contaminazioni e il ripetersi ciclico di alcuni fenomeni, facendo emergere le continue connessioni tra il passato e il presente.

Ad accompagnare lo spettatore lungo un progressivo percorso di conoscenza saranno, come sempre, filmati, documenti d’archivio e interviste. Elementi che si alterneranno al dibattito in studio nell’arco dei 40 minuti, e la cui combinazione fornirà ricchezza e profondità ad ogni pagina di storia proposta.

Il rigore scientifico verrà garantito, oltre che dalla collaudata competenza del gruppo di autori, dalla supervisione dell’autorevole e ricco comitato scientifico del programma: Alessandro Barbero, David Bidussa, Daniela Caglioti, Mauro Canali, Franco Cardini, Ernesto Galli della Loggia, Agostino Giovagnoli, Alberto Melloni, Maria Giuseppina Muzzarelli, Gilles Pecout, Francesco Perfetti, Giovanni Sabbatucci, Silvia Salvatici, Alessandra Tarquini, Lucio Villari.

a.C.d.C. I costruttori di castelli. Sogni e fiabe

Il momento in cui il castello, da struttura prettamente difensiva, si trasforma in vera e propria residenza di nobili e Re: lo “fotografa” l’ultimo appuntamento con “I costruttori di castelli”, in onda giovedì 9 dicembre alle 21.10 su Rai Storia per “a.C.d.C.”, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero.

Questa trasformazione ovviamente implica un cambiamento della sua funzione: il castello diventa un luogo dove mostrare il proprio potere, ma anche luogo di rappresentanza, dove si svolgono feste e banchetti. Dal famoso castello di Windsor e quelli altrettanto celeberrimi della Loira, andremo fino a meno conosciuti castelli della Germania, tutti luoghi, in ogni caso, ormai entrati nell'immaginario collettivo e ancora capaci di affascinare ogni visitatore.

Petra, la città nella roccia I segreti svelati

Al culmine del suo splendore, Petra controllava una rete di commerci basati su incenso e mirra, e ospitava più di 30 mila persone in uno dei deserti più aridi della Terra. Come è riuscito questo antico popolo a portare sul posto acqua sufficiente per un’intera città, e come hanno scolpito queste magnifiche strutture a grandi altezze su queste rupi? Dopo duemila anni, il professor Alessandro Barbero svela i suoi segreti presentando “Petra, la città nella roccia”, in onda giovedì 9 dicembre alle 22.10 su Rai Storia. Si va alla scoperta dell’antica città nabatea, situata nell’odierno regno di Giordania e riportata all’attenzione degli studiosi solo nell’Ottocento dall’esploratore svizzero Johann Burckhardt, e della civiltà che la edificò.

VENERDI’ 10/12/2021

Passato e Presente Guglielmo Marconi. L’invenzione del futuro

Alla fine del XIX secolo, un giovane bolognese di madre irlandese, con la passione per il mare e per l’elettrotecnica, ha una straordinaria intuizione: sfruttando le onde elettromagnetiche da poco studiate da Hertz, si può arrivare a trasmettere un segnale a distanza, senza bisogno di cavi. Questo geniale autodidatta è Guglielmo Marconi. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Lucio Villari a “Passato e Presente”, in onda venerdì 10 dicembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Trovato sostegno nel Regno Unito, Marconi investe tutti i suoi risparmi nel progetto e, nel 1901, dimostra al mondo di avere ragione, inviando il primo segnale radio transatlantico, dalla Cornovaglia al Canada. In pochi anni, grazie alle sue apparecchiature, chi s’imbarca per traversare l’Oceano avrà finalmente una possibilità di salvezza, in caso di naufragio. Celebrato in tutto il mondo, Marconi non smette di sperimentare, aprendo la strada alla radiofonia e alla telefonia. Mette a punto anche un sistema di trasmissione ad onde corte, fino ad immaginare l’uso del radar e la radio-navigazione cieca. Con il suo intuito e il suo coraggio traghetta il mondo dall’epoca delle macchine a quella delle comunicazioni, disegnando il nostro presente e il nostro futuro. in onda

Cinecittà Babilonia. Quando Hollywood era sul Tevere

La nascita dell’industria cinematografica italiana e il sogno hollywoodiano del fascismo, la nascita di Cinecittà e i rapporti con la produzione americana, in un documentario che racconta la storia del cinema nostrano degli anni Trenta e Quaranta dal punto di vista delle attrici che lo vissero in prima persona. E’ Cinecità Babilonia”, in onda venerdì 10 dicembre alle 21.10 su Rai Storia. Attraverso le memorie di quelle attrici - che rivivono nell’interpretazione di giovani colleghe del Centro Sperimentale di Cinematografia – e con documenti di archivio, filmati, fotografie,e testimonianze, Il documentario mette insieme Storia e gossip, indagando sui rapporti tra creatività ed eccessi, arte e vizi, potere e comunicazione, di quella che verrà ribattezzata “la Hollywood sul Tevere. Un omaggio alle Dive di ieri, talvolta dimenticate, protagoniste con la loro bellezza, talento, coraggio degli albori del cinema italiano.

L’ombra del muro Vite spiate

La seconda parte del documentario che si sviluppa a partire dagli anni della costruzione del Muro di Berlino nel 1961, fino all’abbattimento il 9 novembre 1989. Un viaggio costruito su un background fatto di intrecci di immagini di repertorio che descrivono la divisione delle due Germanie e di testimonianze sulla memoria esistente oggi intorno al Muro. Venerdì 10 dicembre alle 22.10 su Rai Storia

SABATO 11/12/2021

Le storie di Passato e Presente. Le forme della Resistenza

In questa puntata di “Le Storie di Passato e Presente”, in onda il 18 novembre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia viene raccontato l’armistizio dell’8 settembre 1943. E’ il momento che segna l’occupazione nazista dell’Italia e l’inizio di una stagione di violenze per il nostro Paese, ma è anche il momento in cui si liberano energie a lungo represse dal fascismo in Italia, e prendono vita le più disparate “forme” di resistenza, contro i tedeschi occupanti e gli alleati repubblicani. Alcune di queste “forme” sono molto note e studiate, basti pensare ai Comitati di liberazione nazionale o alle più strutturate formazioni partigiane. Altre “forme” sono invece ancora oggi per lo più sconosciute e meritano di essere approfondite: in questa puntata di “Le Storie di Passato e Presente” Paolo Mieli ne ripercorre tre, tutte nate nelle settimane immediatamente successive al proclama diffuso dal Maresciallo Badoglio. In compagnia della prof.ssa Isabella Insolvibile ricostruirà l’avventura del "Battaglione Mario", una formazione partigiana multietnica e multiculturale attiva nelle Marche costituita da ex prigionieri alleati, slavi ed ebrei. Con il prof. Agostino Giovagnoli si parlerà delle frange dell’associazionismo giovanile cattolico ostili al regime, come le esperienze scout clandestine attive soprattutto a Roma. Infine, insieme alla prof.ssa Silvia Salvatici, racconterà l’esperienza cruciale delle radio ufficiali e soprattutto di quelle clandestine.

Al Cinema Italia con Maurizio Nichetti. Ratataplan +

Neolaureato, l'ingegnere Colombo si presenta ad un concorso dove, essendo l'unico che ha realizzato un test valido, non viene assunto. Allora si dà da fare come inserviente barista e attraversa l'intera città di Milano per portare un bicchiere d'acqua al moribondo presidente di una assemblea industriale. L'acqua, corrotta per cento avventure, diviene miracolosa e, di conseguenza, al bar accorrono impediti di ogni genere che guariscono. Altri rubano l'invenzione e ne sfruttano il successo. Colombo organizza una cooperativa teatrale - Quelli di Grock - con i tanti disoccupati della decrepita casa proletaria in cui abita. In un cascinale da "Albero degli zoccoli", il Magic Show della compagnia non soddisfa e tutti sono costretti a fuggire inseguiti dai villici rabbiosi. L'ingegnere, allora, comincia a pensare alla ragazza più bella del palazzo che, tuttavia, non lo prende in considerazione. Creato un Robot con le proprie sembianze, Colombo lo dirige in maniera da farlo ballare con "la Bella" alla moda di un irresistibile Travolta. Tutto fila bene sino a che un elemento del complicato sistema elettronico non si inceppa e il Robot si ubriaca volgarmente. Allora Colombo accetta l'invito della "Bruttina" e con lei si reca a fare allegre pazzie in un variopinto deposito di stracci. Sabato 11 dicembre alle 21.10 su Rai Storia

Documentari d’autore. Ultimina

Il ritratto di Ultimina Capecchi, 86enne che vive sola nei dintorni di Sovana, in Maremma. Una donna che il doc “Ultimina”, in onda sabato 11 dicembre alle 23.00 su Rai Storia per “Documentari d’autore, segue nella sua quotidianità e nella sua storia, anche con l'aiuto delle fotografie di famiglia, di un passato dove comandavano le leggi di uomini violenti, veri padri padroni. Lei, che doveva essere l'ultima di tanti figli ma che fu seguita dalla sorellina Finis, ha attraversato il secolo a testa alta, lavorando e combattendo. Un ritratto di una donna forte che ha il dono della parola limpida e l'amore per il racconto di un mondo rurale al femminile che sta scomparendo, la memoria di una vita priva di benessere e di istruzione, scandita dai ritmi delle stagioni e dei raccolti, dove non era facile nascere donna.


 

 

 
 
 

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