L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Un secolo dalla marcia su Roma

DOMENICA 23/10/2022

Domenica per - La marcia su Roma (con Emilio Gentile)

“Domenica Per”: il nuovo appuntamento con la Storia e con i suoi protagonisti: personaggi, testimoni e avvenimenti presentati e commentati in studio da storici ed esperti, introdotti da Emanuela Lucchetti. La domenica pomeriggio, dalle 14.00 alle 24.00 scorre il lungo racconto della storia: un alternarsi tra filmati e approfondimenti degli ospiti in studio, la narrazione di eventi ed anniversari.

LUNEDI’ 24/10/2022

Passato e Presente Caporetto, la battaglia

La battaglia di Caporetto centocinque anni dopo. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Marco Mondini a “Passato e presente”, il programma di Rai Cultura in onda lunedì 24 ottobre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Il 24 ottobre 1917, alle due del mattino, la XIV Armata del generale Otto Von Below, composta da sette divisioni tedesche e otto austroungariche, investe con un massiccio bombardamento il fronte italiano stanziato sul fiume Isonzo. L’attacco si concentra sui trenta chilometri compresi fra le conche di Plezzo e di Tolmino, in direzione di Cividale e di Udine. E’ un’offensiva in grande stile. Nella tra il 26 e il 27 ottobre, Cadorna ordina la ritirata generale, che si conclude il 9 novembre sulla riva destra del Piave. I numeri della sconfitta sono impressionanti: 11mila morti, 30mila feriti, 300 mila prigionieri, 350mila militari sbandati, 400 mila profughi civili, le tre linee dello schieramento sfondate. L’Italia è sull’orlo della capitolazione. Cadorna viene sollevato dall’incarico. “Passato e presente” ricostruisce i fatti di quei giorni con le interviste al generale Tota, Capo V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell’Esercito e al colonnello Dechigi, capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito.

Italia. Viaggio nella bellezza I bronzi di Riace: storia di un mito

16 agosto 2022: è da poco trascorso il cinquantenario dalla scoperta dei bronzi di Riace, due magnifiche statue greche del V secolo a.C. recuperate grazie a un ritrovamento fortuito nelle acque del piccolo borgo calabrese. Per la Calabria i due guerrieri sono stati subito simbolo di identificazione culturale e speranza di riscatto. A loro è dedicato il nuovo appuntamento, firmato da Brigida Gullo con la regia di Federico Cataldi, con “Italia. Viaggio nella bellezza”, in onda lunedì 24 ottobre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Giunti a Firenze per il primo restauro durato cinque anni, dal loro esordio presso il Museo archeologico, il 15 dicembre 1980, i bronzi hanno attratto, per armonia di forma e espressione folle di turisti e visitatori. Sandro Pertini, allora presidente della Repubblica le ha ospitate al Quirinale, nell’estate del 1981, per una seconda mostra, a consacrare il grande evento della loro scoperta. Con le esposizioni a Firenze e Roma le statue erano oramai entrate nel discorso pubblico. Gli ingredienti per la nascita di un mito erano a portata di mano: la bellezza classica dei due guerrieri, il ritrovamento in mare del tutto fortuito, e il fascino dell’antico, hanno fatto breccia su un mondo che a inizio anni ’80 si lasciava alle spalle un periodo turbolento e si avviava verso un decennio di spensieratezza e edonismo. La loro destinazione finale, nell’estate del 1981, è stata l’allora Museo Nazionale di Reggio Calabria, oggi Museo Archeologico, che continua a custodirli e valorizzarli. I bronzi di Riace non sono semplicemente due statue greche del V secolo avanti Cristo. Sono molto di più: le vicende che li hanno riguardati, se da un lato ne hanno decretato la trasformazione in mito, dall’altro hanno rischiato di soffocarli, replicandone eccessivamente l’immagine e trasformandoli in feticci. Per capire chi siano davvero i due bronzi, occorre tralasciare il loro aspetto esteriore e guardarli da dentro. È nel buio delle cavità che ne costituiscono struttura e anima che abitano i loro segreti. Grazie ai restauri ai quali sono stati sottoposti nel corso di cinquant’anni e alle nuove tecnologie, che oggi sono in grado di esaminare anche le più piccole tracce fuori e dentro le due statue, oggi si può iniziare a ipotizzarne la provenienza e a ricercarne l’identità. Mentre il dibattito scientifico sui bronzi di Riace è destinato a continuare, il loro fascino rimane intatto: diventate, come avrebbe detto Roland Barthes, un mito d’oggi, sono destinati a incantare chiunque cerchi in loro il simbolo di un passato in cui bellezza e armonia erano virtù supreme e assolute. Intervengono Vinzenz Brinkmann (Liebieghaus Skulpturensammlung - Francoforte sul Meno), Pietro Giovanni Guzzo (Accademia dei Lincei), Mario Iozzo (Direttore Museo Archeologico Nazionale di Firenze) , Carmelo Malacrino (Direttore Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria), Marcello Miccio (restauratore chimico) , Mario Micheli (Università degli Studi Roma Tre), Maurizio Paoletti (Università della Calabria), Giuseppe Zurzolo (sindaco di Riace 1970-1980).

Travelogue. Destinazione Italia Mary Shelley

Per lei il Nord Italia fu la porta d’accesso al nostro Paese, ma anche la via di ripartenza verso la sua patria, l’Inghilterra, al termine del suo singolare e tragico Grand Tour nel 1823. È Mary Shelley la protagonista di “Travelogue, destinazione Italia”, in onda lunedì 24 ottobre alle 22.10 su Rai Storia. Molti conoscono Mary Shelley per aver scritto “Frankenstein”, ma pochi conoscono il forte legame che esiste tra l’Italia e la scrittrice che fu testimone del clima politico durante i Moti Risorgimentali. Partendo dal Cimitero Acattolico di Roma, dove sono sepolti un figlio, il marito e alcuni amici intimi di Mary Shelley, Tobias Jones, attraverso le pagine dei Travelogue e delle opere letterarie della scrittrice inglese, segue le sue tracce a Genova e sulla costa ligure-toscana (Sarzana, San Terenzo, Viareggio): ultime tappe del suo Grand Tour, finito tragicamente con la morte di suo marito Percy B. Shelley per mare proprio mentre cercava di raggiungere con la sua barca il “Golfo dei Poeti”.

MARTEDI’ 25/10/2022

Passato e Presente Adelaide di Borgogna, la prima imperatrice

Adelaide di Borgogna è una figura di primo piano nella storia europea del X secolo. Un personaggio analizzato da Paolo Mieli e dalla la professoressa Tiziana Lazzari a “Passato e Presente, in onda martedì 25 ottobre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Figlia di Rodolfo II, re di Borgogna, una delle realtà geopolitiche nate dalla frammentazione dell’Impero carolingio, sposa Lotario II, sovrano del regno d’Italia e, rimasta vedova, si unisce in seconde nozze con Ottone I di Germania. Regina italica e prima imperatrice d’Occidente, incoronata con Ottone nel febbraio del 962, nella sua lunga e intensa esistenza dimostra l’importanza e il potere assunti dalle donne nel suo tempo. Adelaide, intelligente, risoluta e tenace, esprime un’azione pubblica determinante che sarà sempre intrecciata alle sue vicende personali e familiari. Rimasta vedova per la seconda volta nel 983, sarà reggente dell’impero in nome di suo nipote ancora minorenne, Ottone III, dapprima con Teofano, madre dell’erede, poi, da sola, dal 991. Solo quando Ottone III raggiungerà la maggiore età, si ritirerà a vita privata, per finire i suoi giorni nel conforto della fede.

Storie della TV Brando Giordani ed Emilio Ravel

Due protagonisti del piccolo schermo Rai, Emilio Ravel (1933-2017) e Brando Giordani (1931-2012), che hanno cominciato entrambi dal Telegiornale delle origini, che hanno ricoperto più ruoli in una lunghissima carriera e sono riusciti a ritagliarsi un ruolo di primo piano nella costruzione del linguaggio televisivo, inventando, con Tg2 Odeon, la formula del “tutto quanto fa spettacolo”. A loro è dedicato il secondo appuntamento con la nuova serie di “Storie della TV”, con Aldo Grasso, in onda martedì 25 ottobre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.

L’abbraccio Storia di Antonino e Stefano Saetta

È la notte del 25 settembre 1988, una notte più luminosa delle altre: la luna è piena e irradia la Statale 640, quella che da Agrigento conduce a Caltanissetta; un'auto è in corsa quando, all'altezza del viadotto Giurfo, è attaccata da un commando di sicari che esplode una gragnola di piombo contro gli ignari passeggeri del veicolo. I corpi, straziati e irriconoscibili, appartengono ad Antonino Saetta, di anni 65, presidente della prima sezione della Corte d’Assise d’Appello di Palermo, e al figlio Stefano, trentacinquenne. Entrambi diretti nel capoluogo siciliano, senza blindaggio né scorta, dopo avere partecipato al battesimo di un nipotino a Canicattì. Una storia ripercorsa da “L’abbraccio”, in onda martedì 25 ottobre alle 22.10 in prima visione su Rai Storia.

Antonino, condannato a morte da Cosa nostra perché impassibile al compromesso ma donato alla causa della Giustizia e Stefano, martire inconsapevole di una realtà spregevole che non risparmia nessuno. Dal processo alle Brigate Rosse, a Genova, a un altro che fa epoca, quello del naufragio della nave mercantile Seagull, cui esito condurrà a una svolta legislativa. Ma Nino Saetta è anche il giudice che emana le severe condanne contro mandanti ed esecutori della strage che colpì Rocco Chinnici e dell'assassinio del capitano dei carabinieri Emanuele Basile. Perciò la mafia uccide, per la prima volta, un magistrato giudicante, il più accreditato a presiedere l’appello del famoso Maxiprocesso, e, per la prima volta, insieme a un figlio. Lo stesso che, quella notte di plenilunio, fu ritrovato con il corpo del padre riverso sul suo. Forse, l'ultimo ed estremo tentativo di Antonino di salvargli la vita. Nell'ultimo drammatico abbraccio.

MERCOLEDI’ 26/10/2022

Passato e Presente L'armata S'Agapò: l'occupazione italiana in Grecia

Nel febbraio 1953 il critico cinematografico Renzo Renzi pubblica sulla rivista “Cinema nuovo”, diretta da Guido Aristarco, un soggetto per un film di denuncia sul periodo dell’occupazione italiana in Grecia. I due, entrambi ex militari, vengono arrestati e processati da un tribunale militare per “vilipendio alle forze armate”, con seguito di polemiche sulla libertà di espressione. Una storia ripercorsa da Paolo Mieli e dalla professoressa Isabella Insolvibile a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 26 ottobre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. La Campagna di Grecia comincia nell’ottobre del 1940. Mussolini, insieme alle mire espansionistiche, è ansioso di mostrare le capacità belliche italiane all’alleato tedesco. Ma la guerra si trasforma ben presto in una disfatta militare e solo con l’arrivo delle truppe del Reich Mussolini riesce ad avere il sopravvento sui Greci. Nell’aprile del 1941 inizia un lungo periodo di occupazione da parte delle truppe tedesche, italiane e bulgare. La crisi di produzione agricola, dovuta alla guerra, e il rigido controllo delle risorse alimentari da parte degli occupanti producono una carestia che uccide 300 mila greci. A dispetto del mito del “bravo italiano”, contrapposto a quello del “cattivo tedesco”, durante l’occupazione i militari italiani adottano la strategia di colpire i civili per fare “terra bruciata” intorno ai partigiani. Sono molti gli episodi di violenza efferata, come la strage nel villaggio di Domenikon, dove 140 civili vengono uccisi per rappresaglia.

Il giro del mondo in 72 giorni L’impresa di Nelly Bly

All'età di 19 anni, Nellie Bly iniziò per caso a lavorare su un giornale, poi diventò "la migliore giornalista d'America". Era seria e coraggiosa. Si impegnò a denunciare gli abusi sui malati di mente. Ma quando, nel 1889, compì il giro del mondo in soli 72 giorni, battendo l'avventura immaginaria di Jules Verne, si trasformò in una celebrità mondiale. Una storia ripercorsa da “Il giro del mondo in 72 giorni” in onda mercoledì 26 ottobre, in prima visione, alle 21.10.

La Grande Guerra 100 anni dopo Cosa è stata Caporetto

L’episodio più triste per gli italiani nella Grande Guerra: la disfatta di Caporetto, una tragedia che porta l’esercito a un passo dalla sconfitta e che conta 40 mila tra morti e feriti, 300 mila prigionieri e oltre 400 mila civili in fuga dal Friuli e dal Veneto per sfuggire all’occupazione del nemico. A raccontarla è “La Grande Guerra 100 anni dopo” la serie prodotta da Rai Storia e presentata da Paolo Mieli con la conduzione di Carlo Lucarelli e la consulenza storica di Antonio Gibelli e Mario Isnenghi, in onda mercoledì 26 ottobre alle 22.10 su Rai Storia. Caporetto segna anche un punto di svolta: cambiano la percezione della guerra, la natura del conflitto e l'opinione di intellettuali e gente comune. Cade il governo e finisce l’era Cadorna. L’Italia è arrivata a un soffio dalla capitolazione, ma trova la forza di ricostruire il proprio esercito e riprendere l’offensiva proprio sulla linea del Piave, sotto il comando del generale Armando Diaz.

GIOVEDI’ 27/10/2022

Passato e Presente Enrico Mattei, la sfida del petrolio

Enrico Mattei è stato uno dei grandi protagonisti del “miracolo economico” italiano. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Mauro canali nel corso a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda giovedì 27 ottobre alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Nominato commissario liquidatore dell’Agip nel 1945, Mattei si rende conto delle potenzialità dell’azienda e decide di salvarla e rilanciarla, confortato anche dai ritrovamenti di metano in Val Padana. Nel 1953 viene eletto presidente dell’Ente Nazionale Idrocarburi, per la cui creazione si è molto battuto, e gestisce di fatto la politica energetica dell’Italia. Con l’ENI, negli anni ’50, Mattei cerca di opporsi al cartello delle “sette sorelle” per l’approvvigionamento petrolifero nei paesi arabi. Il 27 ottobre 1962, Mattei muore in un misterioso incidente aereo in provincia di Pavia. Un incidente su cui si sono addensati molti dubbi ma su cui le autorità giudiziaria non è riuscita a stabilire una verità certa.

L'epoca d’oro dei pirati dei Caraibi Il prezzo della lealtà

Per a.C.d.C., con Alessandro Barbero, prosegue il racconto dell’epoca d’oro dei pirati dei Caraibi, giovedì 27 ottobre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. A Nassau le cose cambiano. Il pirata emergente “Black Sam” Bellamy assume il comando del gruppo dopo una votazione democratica. Il deposto Hornigold si unisce al pirata Edward Thatch, che sarà presto noto con il soprannome di “Barbanera”, per recuperare prestigio e fortuna. Mentre i pirati si ribellano ai loro vecchi padroni britannici creando scompiglio nel lucroso e brutale commercio degli schiavi, i finanzieri di Londra cercano una soluzione. Si rivolgono ad un corsaro molto particolare, il capitano Woodes Rogers. Un uomo che vive per Dio e per la vendetta.

a.C.d.C. Amsterdam, Londra, New York. Tre città alla conquista del mondo Lo shock della modernità

Il XIX secolo a Londra e New York le prime città a diventare metropoli: le descrive “Amsterdam, Londra, New York. Tre città alla conquista del mondo”, in onda giovedì 27 ottobre alle 22.10 su Rai Storia per “a.C.d.C.” con l’introduzione del professo Alessandro Barbero. Lo sviluppo tecnologico, l’esplosione demografica, gli edifici prefabbricati, l’ascensore, i primi grattacieli: nelle due metropoli si sperimentano gli avanzamenti della civiltà ed allo stesso tempo le forme più estreme di povertà, disagio, inquinamento. Ma nasce anche l’urbanistica di domani e l’idea stessa di un nuovo tipo di urbanistica.

VENERDÌ 28/10/2022

Passato e presente I giovani e la marcia su Roma

Nell’Italia del primo dopoguerra, in un contesto politico e sociale attraversato da crisi e tensioni, molti giovani sono alla ricerca di nuovi ideali da contrapporre al vecchio sistema politico liberale che appare ormai al tramonto. Lo raccontano Paolo Mieli e il professor Marco Mondini a “Passato e Presente”, in onda giovedì 28 ottobre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Il mito della Grande Guerra e della cosiddetta vittoria mutilata rappresenta una forte attrazione per non pochi giovani italiani che perseguono la strada del rinnovamento e intendono continuare a combattere per la Patria. Molti di loro risponderanno alla chiamata del fascismo, il movimento fondato da Mussolini nel 1919, che proprio nei giovani individua il proprio serbatoio di consenso, di attivisti e anche di squadristi, pronti a scatenare la loro violenza contro gli avversari politici. E saranno molti di quei giovani a ingrossare le file della marcia che il 28 ottobre 1922 giunge a Roma.

Schindler. La vera storia

Era un bon viveur, un contrabbandiere e un giocatore d’azzardo, un bevitore e un donnaiolo. Per i tedeschi era un fidato agente dei Servizi Segreti Militari. Il suo nome era Oskar Schindler, l’uomo che durante il nazismo salvò migliaia di ebrei. Sotto Adolf Hitler, diventò un uomo di successo, accumulando una grande ricchezza. Fu una spia al servizio dell'esercito tedesco in Cecoslovacchia e in Polonia e la sua fabbrica di munizioni contribuì allo sforzo bellico dei nazisti. Ma fu lui, costruendo un proprio campo di concentramento e correndo molti rischi, l’unico tedesco nella storia della guerra a salvare più di mille ebrei dai campi di sterminio. Un personaggio, raccontato anche dalla voce dei testimoni, al centro del documentario “Schindler. La vera storia”, che Rai Cultura propone venerdì 28 ottobre alle 21.10 su Rai Storia. Proposto nella versione rimasterizzata, il documentario – del 1983 – ha vinto il British Academy Award e ha preceduto di dieci anni il film "Schindler's List" di Steven Spielberg.
Nulla del passato del trentunenne Schindler lo aveva preparato in qualche modo a interpretare il ruolo dell’eroe: nato nella piccola città industriale di Zwittau, in Boemia, ai confini con la Cecoslovacchia, viene cresciuto secondo una rigida educazione cattolica, nonostante ci siano ebrei nella sua classe e il suo vicino di casa sia un rabbino con due figli. Il giovane Oskar è un ragazzo estroverso, studia poco e ama stare al centro dell’attenzione. Fin da ragazzo sviluppa una passione per le automobili da corsa e le motociclette, assecondato dal padre. Nel 1928 sposa Emilie, una ragazza molto religiosa di un paese vicino. Durante gli anni ’30, da mediocre venditore diventa una spia nazista. I cecoslovacchi lo arrestano nell’agosto del 1938, ma viene rilasciato dopo che Hitler annette il Territorio dei Sudeti.

La grande storia La marcia su Roma – ore 22.10

SABATO 29/10/22

Le storie di Passato e presente Gli imperi medievali

I grandi imperi del Medio Evo: li rievoca Paolo Mieli in “Le storie di Passato e presente”, in onda sabato 29 ottobre alle 20.30 su Rai Storia. Un viaggio nel tempo tra l’impero carolingio, con Carlo Magno e il suo tentativo di restaurazione dell’Impero Romano d’Occidente; l’Impero bizantino, che prosegue la storia dell’Impero Romano d’Oriente dopo la caduta di quello d’Occidente; e il Sacro Romano Impero di Federico II, che vede una rinascenza culturale e un nuovo dialogo tra il mondo Cristiano è quello musulmano.

Cinema Italia Roma ore 11

In fila per ottenere un posto di dattilografa, decine di donne si accalcano sulle scale di una palazzina, provocandone il crollo. Da un fatto di cronaca, un dramma corale sulla condizione femminile nell'Italia del dopoguerra. E’ il film “Roma ore 11”, un capolavoro del tardo neorealismo firmato da Giuseppe De Santis, in onda sabato 29 ottobre alle 21.10 su Rai Storia. Nel cast, Lucia Bosè, Carla Del Poggio, Delia Scala, Lea Padovani, Maria Grazia Francia, Raf Vallone, Massimo Girotti.

Documentari d’autore Camorra

Nei 90 giorni del sequestro Cirillo, con inquietanti connessioni tra pezzi dello Stato e l'organizzazione camorristica, il documentario ha come tema la camorra. In particolare, quella di Raffaele Cutolo che negli anni '70 e '80 cercò di dare vita ad un'unica grande organizzazione in contrapposizione alla mafia e ai suoi affari, unendo i giovani violenti dell'hinterland con quelli dei vicoli e delle periferie di Napoli. Una storia che Francesco Patierno racconta in “Camorra”, in onda sabato 29 ottobre in seconda serata su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”.
La Nuova Camorra Organizzata è un paradosso del crimine, un ibrido. È camorristica perché trasforma l'estorsione in un fenomeno di massa, è mafiosa perché tenta di centralizzare tutte le attività in un unico comando militare ed economico, è terroristica perché dà una motivazione sociale al ribellismo dei giovani criminali che assolda, mentre Cutolo recita la figura del leader carismatico. E' dunque una organizzazione criminale e gangsterismo urbano, violenza giovanile e aspirazioni sociali, criminalità spettacolo e "ideologica", e violenza pura.

 


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