L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Bergamo Musica Festival atto nono

Ai blocchi di partenza la nuova edizione della più prestigiosa manifestazione internazionale dedicata al compositore di Borgo Canale.

Tre i “suoi” titoli in programma: si va dalla celeberrima Lucia di Lammermoor, con cui il Festival torna alle origini, a quel 2006 che ne segnò gli esordi con accoglienza trionfale da parte di pubblico e critica in Città, in Italia e nel mondo, alle rarissime Betly e Torquato Tasso, che il solo Bergamo Musica Festival  programma per il prossimo biennio. Altro omaggio al compositore il Festival renderà in occasione del suo  compleanno, il 29 novembre, con la tradizionale cerimonia di deposizione della corona d’alloro sulla  tomba in Santa Maria Maggiore e un concerto celebrativo. Ma torniamo ai titoli donizettiani. Si tratterà, come sempre, di produzioni bergamasche, “costruite” a partire  dallo studio delle fonti originali, in edizioni rivedute e curate dalla Fondazione Donizetti, che conferma il  suo ruolo “di servizio” al Festival, grazie alla preparazione di edizioni appunto, ma anche di tutti gli  apparati posti a corredo dei singoli titoli lirici. Spiccano i «Quaderni della Fondazione», che la stampa  internazionale recensisce al pari dei titoli. «Rien n’est laissé au hasard par les organisateurs, que ce soit la  conception du programme de salle, d’une richesse et d’une qualité exceptionnelles, la préparation de l’édition critique des partitions utilisées ou bien la réalisation musicale», scriveva Jean-François Candoni lo scorso 22 settembre su Asopera.fr. Il compositore bergamasco, quindi, al centro del cartellone del Festival, come contenuto forte e come elemento di attrattiva per il pubblico cittadino ed estero. Di qui la decisione di cambiare le modalità di distribuzione dei titoli. Chi (soprattutto i tanti stranieri che seguono il Festival) sceglie Bergamo per un fine settimana potrà trovarvi programmati due titoli lirici, posti l’uno di seguito all’altro. È così che Betly sarà calendarizzata il sabato pomeriggio (27 settembre e 8 novembre) tra le due recite di Lucia di Lammermoor nel mese di settembre (venerdì 26 e domenica 28) e tra le due recite di Torquato Tasso nel mese di novembre (venerdì 7 e domenica 9). Oltre la parte monografica, il cartellone 2014 vedrà la programmazione di un altro titolo celeberrimo: Tosca di Giacomo Puccini, in coproduzione con il Teatro Sociale di Rovigo (10 e 12 ottobre). Non poteva mancare la danza. E anche in questo caso si tratta di un titolo amato e richiesto dal grande pubblico: Lo schiaccianoci di Pëtr Il'ič Čajkovskij (22 e 23 novembre), nell’interpretazione del Balletto di Milano. Come sempre, oltre i titoli lirici, molti gli eventi programmati nei fine settimana: concerti, proiezioni cinematografiche, Reading alla Casa Natale del compositore, in collaborazione con il Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo; Caffè del Teatro al Salone Riccardi del Teatro Donizetti; il progetto La Scuola all’Opera.


Lucia di Lammermoor

Una storia di ordinaria follia

L’armonico a bicchieri e la nuova cadenza

Il 26 settembre, 179 anni dopo … Napoli, Teatro San Carlo 26 settembre 1835 Bergamo, Teatro Donizetti 26 settembre 2014 179 anni separano la prima napoletana di Lucia di Lammermoor, titolo inaugurale della IX edizione del Bergamo Musica Festival –titolo con cui la manifestazione torna alle origini, a quel 2006 che ne segnò gli esordi con accoglienza trionfale da parte di pubblico e critica in Città, in Italia e nel mondo– dall’attuale allestimento. «Ascolteremo una Lucia in edizione critica – racconta il Direttore artistico Francesco Bellotto e regista del presente allestimento. Tutti i numeri saranno riportati alle tonalità originali, più acute rispetto a quelle della lezione tradizionale. Diverso lo strumentario: corni naturali e tromboni a pistoni, oltre all’armonico a bicchieri, che, proprio come nel 2006 in occasione della Lucia di Lammermoor del primo Bergamo Musica Festival, sarà affidato alle cure di Gianfranco Grisi. Verrà eseguita una nuova cadenza, più breve di quella tradizionale, appositamente preparata su materiali originali e senza accompagnamento strumentale». Le scelte organologiche, che caratterizzeranno la Lucia del Festival 2014, non potranno non avere ricadute sulla tipologia di spettacolo che Francesco Bellotto andrà a costruire. Inevitabili le ricadute anche sulla scelta di interpreti che rispondano alle esigenze musicali della partitura in edizione critica: «Conseguenza immediata dell’utilizzo in tutti i numeri delle tonalità originali – prosegue Bellotto – la scelta di un’interprete femminile giovane, Bianca Tognocchi, nello sforzo di sfruttarne la caratterizzazione vocale come elemento drammaturgico: idea di base quella di descrivere Lucia con tratti adolescenziali, come fosse una sorta di Gilda ante litteram. Anche il ruolo di Edgardo sarà ricoperto da un giovane interprete selezionato durante le audizioni. Diversamente per il ruolo di Enrico: a debuttarlo il celebre baritono Christian Senn. Anche il ruolo di Raimondo sarà affidato a un cantante, Gabriele Sagona, che ha seguito un articolato percorso all’interno del Festival bergamasco, avviando proprio al Teatro Donizetti un’importante carriera internazionale». Venendo al côté visuale dell’allestimento, è ancora Francesco Bellotto a chiarire quali elementi si siano voluti sottolineare dal punto di vista della connotazione iconografica e come si sia scelto di tratteggiare i singoli personaggi, di cui si è teso ad esaltare il carattere di universalità. Come se i protagonisti di Lucia fossero tutti tipi psicologici riconoscibili in ogni tempo, capaci di superare le barriere del momento storico proprio della vicenda che li vede coinvolti. «Dal punto di vista della connotazione iconografica – prosegue quindi Francesco Bellotto – si sono voluti sottolineare essenzialmente due elementi. Il primo mira a evidenziare la situazione “bellica” dell’ambiente: Lucia è la sola figura femminile che si muove in una società a tratti primordiale, sicuramente tribale, composta di maschi guerrieri. Il secondo tende invece a mettere in risalto l’aspetto “climatico” di quello stesso ambiente, a cui Lucia pare estranea; un ambiente caratterizzato da ghiaccio, neve, freddo, clima quindi rigido; un ambiente dominato da un lato dall’assenza artificiosa di spazi chiusi e protetti, dall’altro dalla presenza altrettanto artificiosa di elementi architettonici feriti dal conflitto. Non dobbiamo dimenticare che i protagonisti si muovono sullo sfondo di una guerra, meglio di una faida, che dura da almeno cinquant’anni. In questo ambiente si dipana il percorso registico, che fondando narrativamente sulla circolarità della trama, parte dall’evocazione di un fantasma e si chiude in mezzo alle tombe dei Ravenswood. In questo stesso ambiente si muovono i protagonisti della vicenda, intesi come archetipi psicologici, capaci di esistere al di là di qualsiasi barriera temporale. Di qui l’ulteriore scelta – continua Francesco Bellotto – di mescolare nel disegno dei costumi che i singoli personaggi indosseranno diverse epoche storiche. Accade così che Raimondo si muove in palcoscenico indossando un saio trecentesco; Enrico indossa una veste rinascimentale con elementi militari; il coro ed Edgardo portano i segni delle lunghe battaglie e raccontano la loro tribalità con citazioni di Tartan; Lucia, vestita con abiti chiari, appartiene alle corti gotiche del Nord; Arturo, sposo “estraneo” alla composita società a cui appartengono gli altri personaggi, è uomo del Rinascimento italiano col suo corteggio di pugnali e intrighi “alla Capuleti”». Volutamente pensato per allontanare la vicenda dal momento storico su cui si fonda, ma anche dal momento storico vissuto dall’ascoltatore, «questo rimescolamento di epoche non disdegna un affondo nella modernità, che – conclude Francesco Bellotto – connota la scena, una sorta di ambiente post bellico sfatto, rovinato, come sfatti e rovinati sono i personaggi che vi si muovono».

TEATRO DONIZETTI

Venerdì 26 settembre ore 20.30 Domenica 28 settembre ore 15.30

LUCIA DI LAMMERMOOR

Dramma tragico in tre atti di Salvatore Cammarano

Musica di GAETANO DONIZETTI

Personaggi - interpreti

Lucia – Bianca Tognocchi

Lord Enrico Ashton - Christian Senn

Sir Edgardo di Ravenswood - Raffaele Abete

Lord Arturo Bucklaw - Riccardo Gatto

Raimondo Bidebent - Gabriele Sagona

Alisa - Daniela Giazzon

Normanno - Francesco Cortinovis

Maestro concertatore e Direttore d’orchestra Roberto Tolomelli

Orchestra e coro del Bergamo Musica Festival

Direttore del coro Fabio Tartari

Regia Francesco Bellotto

Assistente alla regia Luigi Barilone

Scene Angelo Sala

Costumi Alfredo Corno

Luci Claudio Schmid

Nuova produzione Bergamo Musica Festival Gaetano Donizetti


Betly

Die Schweizer Hütte

Un resort nell'Appenzell

Una rarità: è Betly, secondo titolo del Bergamo Musica Festival 2014, che in 178 anni di storia, dalla sua prima rappresentazione al Teatro Nuovo di Napoli nel 1836, solo tre volte ha calcato le scene del maggior teatro bergamasco, nel 1948, nel 1968 e nel 1983. Torna quindi quest’anno, dopo 21 di assenza, per una lunga serie di rappresentazioni diversamente distribuite nei mesi tra settembre e novembre, ora al Sociale, ora al Donizetti, in quest’ultimo caso a favore del pubblico del progetto La Scuola all’Opera. Si comincia al Sociale, sabato 27 settembre con due rappresentazioni (alle ore 15.30 in abbonamento per gli abbonati del Turno C; alle ore 18.00 anche nell’ambito dello specifico progetto UNDER 30 che prevede agevolazioni per i giovani fino ai 30 anni), inserite a incastro tra le due recite di Lucia di Lammermoor, programmate per venerdì 26 e domenica 28 settembre al Teatro Donizetti. Nuovo quindi il criterio di distribuzione dei titoli del Bergamo Musica Festival: in un solo fine settimana il pubblico della manifestazione potrà da quest’anno assistere alle recite di ben due titoli donizettiani. Ma torniamo al titolo e alle sue precedenti rappresentazioni bergamasche: in tutti e tre i casi Betly è rappresentata a Bergamo nella versione in due atti, quella “ampliata” dal compositore nel 1837, l’anno successivo la prima napoletana. Non solo: in tutte e tre le occasioni Betly è abbinata a un altro titolo, nel 1948 e nel 1993 al Campanello dello speziale, altra farsa donizettiana; proprio come Il giovedì grasso, titolo a cui Betly va abbinata nel 1968. La rappresentazione di quest’anno si presenta quindi con caratteristiche completamente differenti dalle precedenti: il titolo è in sé preso e non accostato ad altri. Di più: viene proposto in edizione critica, secondo la primissima versione napoletana, che prevede i dialoghi in prosa invece dei recitativi secchi; recitativi che l’autore pure appronterà per le rappresentazioni del titolo successive a quelle napoletane della prim’ora. Nel caso di Betly Donizetti è infatti sia il compositore della musica che l’estensore del libretto, adattato a partire dal libretto «elaborato da Scribe e Mélesville per Le chalet di Adam, a sua volta derivato dal Singspiel di Goethe Jery und Bätely». Al regista Luigi Barilone abbiamo chiesto di raccontare come sarà questa Betly del terzo millennio: «Dopo gli anni di privazione e paura della Grande Guerra, gli anni 20 si aprono come una nuova epoca di benessere ed ottimismo. La società è pervasa da un nuovo senso di libertà e speranza, che porterà a chiamare quel decennio gli Anni ruggenti. Betly la vedo proprio così: una piccola tigre ruggente. Una donna che vive da sola, e sola intende rimanere; in una capanna isolata tra le montagne svizzere deve essere una donna molto forte, dinamica ed indipendente. Ho trasformato la sua capanna nel resort di lusso Die Schweizer Hütte e ho trasposto la vicenda proprio negli Anni Ruggenti. La migliore società del tempo si ritrova sulle montagne dell'Appenzell per le vacanze sulla neve e il resort di Betly è il posto più à la page. Tra i clienti di questo lussuoso resort un ragazzetto ricco e un po' viziato che ogni anno sale sull'Appenzell per rincorrere il suo sogno d'amore: Betly, spirito troppo libero, troppo indipendente, troppo razionale per cedere all'Amore. L'arrivo di Max e del suo esercito, più vicino ai moderni giocatori di Softair che ad un Marchbattaillon, crea lo scompiglio tra la sofisticata clientela e sovverte l'ordine quasi maniacale di Betly. Sarà Max a risvegliare il giovane cliente dal suo torpore e a convincere Betly a sposare un rinnovato Daniele. Le nozze si faranno, ma Betly sarà davvero cambiata?». Per conoscere la risposta alla domanda lasciata aperta da Luigi Barilone non si potrà quindi che assistere al corso di recite del titolo donizettiano proposto dal Bergamo Musica Festival 2014, peraltro in collaborazione con il Conservatorio cittadino. L’Orchestra che eseguirà Betly sarà infatti composta, su modello di quanto esperito lo scorso anno in occasione delle rappresentazioni della Finta semplice di Michele Varriale, oltre che dalle prime parti dell’Orchestra del Bergamo Musica Festival, da giovani allievi del Conservatorio cittadino, nell’ambito del più ampio progetto di formazione, battezzato con il nome di Bergamo Musica Festival Academy. Specificamente da quest’anno il Festival e appunto il Conservatorio hanno dato vita all’Accademia Donizetti: singole recite e produzioni i cui organici sono composti anche da allievi dello stesso Conservatorio.

TEATRO SOCIALE

Sabato 27 settembre ore 15.30/18.00 Sabato 8 novembre ore 18.00/21.00

BETLY

Opera comica in un atto di GAETANO DONIZETTI

Versione originale con i dialoghi (Napoli 1836)

Prima esecuzione in tempi moderni

Personaggi e interpreti:

Betly, sorella di Max - Linda Campanella/Elisa Maffi

Daniele, giovane possidente - Oreste Cosimo/Angelo Scardina

Max, sergente svizzero - Paolo Ingrasciotta/Vittorio Prato

Maestro concertatore e Direttore d’orchestra Giovanni Battista Rigon

Orchestra e coro Progetto Academy

Direttore del coro Fabio Tartari

Regia Luigi Barilone

Assistente alla regia Piera Ravasio

Scene Luca Dalbosco Luci Renato Lecchi

Nuova produzione Bergamo Musica Festival Gaetano Donizetti

Le recite di Betly programmate nell’ambito del progetto La Scuola all’Opera 2014 si terranno martedì 14, mercoledì 15, giovedì 16 e venerdì 17 ottobre, alle ore 9.00 e alle ore 11.00, al Teatro Donizetti.

Sabato 20 ore 17.00 Inaugurazione della IX edizione del Festival Casa Natale di Gaetano Donizetti

Domenica 21 ore 15.00 Proiezione dell’opera Belisario (Teatro Donizetti, 2012) Il teatro al cinema Casa Natale di Gaetano Donizetti

Mercoledì 24 ore 19.00 LUCIA DI LAMMERMOOR GAETANO DONIZETTI Anteprima UNDER30 Teatro Donizetti

Giovedì 25 ore 18.00 Presentazione di Lucia di Lammermoor e Betly I caffè del Teatro Il Conservatorio Donizetti in concerto Salone Riccardi

Venerdì 26 ore 20.30 LUCIA DI LAMMERMOOR GAETANO DONIZETTI Prima recita Teatro Donizetti

Sabato 27 ore 15.00 Proiezione del film Quartet (Dustin Hoffman, 2012) Il teatro al cinema Casa Natale di Gaetano Donizetti

Sabato 27 ore 15.30 BETLY GAETANO DONIZETTI Prima recita Teatro Sociale Sabato 27 ore 18.00 BETLY GAETANO DONIZETTI Seconda recita Teatro Sociale

Domenica 28 ore 11.00 Il Conservatorio Donizetti in concerto Casa Natale di Gaetano Donizetti

Domenica 28 ore 15.00 Proiezione del film Quartet (Dustin Hoffman, 2012) Il teatro al cinema Casa Natale di Gaetano Donizetti

Domenica 28 ore 15.30 LUCIA DI LAMMERMOOR GAETANO DONIZETTI Seconda recita Teatro Donizetti

INFORMAZIONI ( - Scarica tutte le Informazioni di biglietteria dettagliate - ) Ingresso alle recite di Lucia di Lammemoor da euro 16.00 a euro 70.00. Ingresso alle recite di Betly da euro 22 a euro 51.00. Anteprima di Lucia di Lammermoor BMF UNDER 30 ingresso UNDER 30 euro 10.00. Recita di Betly 27 settembre ore 18.00 BMF UNDER 30 ingresso UNDER 30 euro 10.00. Abbonamenti BMF 2014 da euro 61.00 a euro 234. Prenotazioni abbonamenti e biglietti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Acquisto nuovi abbonamenti: da martedì 9 settembre a venerdì 26 settembre per gli spettacoli del TURNO A, da martedì 9 settembre a sabato 27 settembre per gli spettacoli del TURNO C. Acquisto biglietti: online sul sito www.bergamomusicafestival.it; alla biglietteria del Teatro Donizetti dal 16 settembre, aperta da martedì a sabato dalle ore 13.00 alle ore 20.00, tel. 035.4160601/602/603. www.bergamomusicafestival.it Piazza Cavour 15, Bergamo TEL +39.035.244483 FAX +39.035.4160685 www.donizetti.org - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

BMF CAFÈ I CAFFÈ DEL TEATRO e RACCONTARE LA MUSICA narrano le opere in cartellone e le attività della Fondazione Donizetti attraverso concerti, conferenze, incontri con gli artisti e reading. Preziosi salotti d’arte che esplorano - attraverso la viva voce dei protagonisti - itinerari di cultura e bellezza. BMF ACADEMY La Fondazione Donizetti si pone da sempre come strumento di congiunzione tra il mondo accademico e l’attività professionale, tra la ricerca musicologica e la sua applicazione pratica. Da quest’anno il Festival e il Conservatorio hanno dato vita all’Accademia Donizetti: singole recite e produzioni i cui organici sono composti da allievi del Conservatorio e degli Istituti d’Arte cittadini. LA SCUOLA ALL’OPERA è il progetto che utilizza un titolo del cartellone per creare percorsi formativi con itinerari specifici per le diverse fasce scolastiche. IL CONSERVATORIO DONIZETTI IN CONCERTO consente ai giovanissimi musicisti della scuola di esibirsi come concertisti, artisti del coro e professori d’orchestra. Le ANTEPRIME sono recite riservate esclusivamente ai giovani fino ai 30 anni. BMF MOVIE È una rassegna dedicata a Ermanno Comuzio (1923 - 2012), importante giornalista, saggista, critico musicale e cinematografico nato a Bergamo. Il BMF insegue le sue passioni e i suoi interessi attraverso una serie di proiezioni - tematicamente collegate alle opere in cartellone - che legano le pratiche del palcoscenico a quelle del set cinematografico. Il titolo della rassegna è IL TEATRO AL CINEMA.


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