L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Dive e divine

DOMENICA 01/10/2023

Passato e Presente Le quattro giornate di Napoli

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 i nazisti occupano Napoli imponendo un regime di durissima repressione. Il nuovo comandante, il colonnello Walter Scholl, impone lo stato d’assedio, e ordina a tutti i cittadini la consegna delle armi. A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 1° ottobre alle 20.30 su Rai Storia Paolo Mieli e la professoressa Isabella Insolvibile partono da questo momento per raccontare la storia della prima città in Europa che si è liberata da sola dall’occupazione nazista. Il colonnello Scholl Fa anche sgomberare l’intera fascia costiera, lasciando senza casa 200.000 abitanti, in una città già provata da anni di guerra e di bombardamenti aerei da parte degli alleati. Ma il provvedimento più duro è l’obbligo, per tutti gli uomini abili, di presentarsi per il lavoro obbligatorio. Questo avrebbe significato diventare schiavi dei tedeschi e rischiare la deportazione in Germania. Tutta la città cerca di nascondere i suoi uomini e, quando scattano i rastrellamenti da parte tedesca, la popolazione insorge. Dal 28 settembre al 1° ottobre la battaglia delle Quattro giornate trasforma Napoli in un teatro di guerra. Combattono per le strade uomini, donne anche molti ragazzi. Si uniscono ai civili anche diversi militari, che dopo lo sbandamento successivo all’armistizio hanno deciso di lottare contro gli occupanti. Alla fine, i napoletani riescono a mettere in fuga i tedeschi, che abbandonano il capoluogo campano dirigendosi verso nord.

Binario cinema Stalingrad

Amore e guerra: un intreccio diffuso tanto al cinema quanto in letteratura. È il binomio che ha ispirato “Stalingrad” ambizioso colossal del 2013 di Fedor Bondarchuk che è stato prodotto e realizzato in Russia, nel luogo dove si è svolta la battaglia di Stalingrado, in onda domenica 1° ottobre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”. Nel cast, Thomas Kretschmann, Yanin Studilina, Philippe Reinhard, Mariya Smolnikova.

Autunno del 1942, al culmine dello scontro tra russi e tedeschi: un gruppo di soldati dell’Armata rossa, dopo un’azione andata male, si rifugia in uno stabile sulle rive del fiume Volga, giudicato strategico per l’esito del combattimento. Nell’edificio vive ancora Katya, una giovane donna rimasta sola che ha deciso di non abbandonare la città e la sua casa. Fra la ragazza e i cinque soldati si stabilisce una forte solidarietà, che con uno di loro è destinata a trasformarsi in un sentimento importante. Intorno, la guerra divampa, e lo scontro è imminente: ma anche sul fronte opposto, quello nazista, è nato un amore, fra un capitano tedesco e la bella Masha. “Stalingrad” è una fastosa produzione con i pregi di una minuziosa ricostruzione storica, l’originalità dell’intreccio e una profondità delle figure femminili non molto comune nelle pellicole sulla Seconda guerra mondiale. Il film è stato selezionato per rappresentare la Russia agli Oscar 2014 nella categoria per il miglior film straniero.

LUNEDI’ 02/10/2023

Passato e Presente Il rosso e il nero, la Francia della Restaurazione

Dentro la Restaurazione. Scritto in parallelo con lo svolgersi degli eventi della Rivoluzione di Luglio del 1830, Il Rosso e il Nero di Stendhal, oltre a narrare l’universo del giovane popolano, Julien Sorel, descrive la Francia post-rivoluzionaria e post-napoleonica soggiogata da una Restaurazione che ridà spazio agli alti ceti nobiliari, burocratici e clericali. A “Passato e Presente”, in onda lunedì 2 ottobre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e il professor Alessandro Barbero, attraverso il capolavoro di Stendhal, ripercorrono la storia della Francia della Restaurazione dove, tra speranze tradite e nuovi equilibri, l’eredità di Napoleone è ancora viva e complessa.

Italia. Viaggio nella bellezza L’ombra lunga del colonialismo

Inferiori e da civilizzare. Per lungo tempo la propaganda, già in epoca post-unitaria, ha descritto così le popolazioni da colonizzare. Il delicato tema della decolonizzazione del patrimonio culturale italiano è al centro del nuovo appuntamento con “Italia. Viaggio nella bellezza” in onda in prima visione lunedì 2 ottobre alle 21.10 su Rai Storia. Un patrimonio difficile, perché ci riporta alla memoria il nostro passato coloniale. Gli allestimenti dei musei sono stati per lungo tempo il riflesso della narrazione propagandistica e le collezioni coloniali sono ancora oggi fortemente connotate da questa funzione che per decenni hanno svolto. Come liberarle da questo pesante carico? Quali allestimenti adottare per dare loro nuovi significati, condivisi e in linea con la contemporaneità? Ed infine, come rispondere alle richieste di restituzione relative agli oggetti appartenenti a queste collezioni? Queste sono alcune delle domande a cui cercheremo di dare una risposta, grazie al contributo di curatori museali e storici in questa puntata dal titolo “Un’eredità controversa – Patrimonio culturale e colonialismo”.

Cronache dall’Antichità Olimpia, i giochi degli dèi

Ogni quattro anni il mondo greco si ferma, le guerre vengono interrotte, le cause legali e le condanne a morte sospese, tutti si riuniscono a Olimpia, nel santuario di Zeus, per celebrare il dio con cinque giorni di gare sportive. La cronaca di quei giorni ci farà scoprire quali erano le gare, chi erano i campioni, se baravano o erano onesti, se erano dilettanti o professionisti, e ci rivelerà che anche le donne avevano i loro giochi, in onore di Era, la sposa di Zeus. Appuntamento con Cristoforo Gorno e con “Cronache dall’Antichità” lunedì 2 ottobre alle 22.10 su Rai Storia.

Officina patrimonio Avventura

Prosegue il viaggio di Officina patrimonio, il nuovo programma realizzato da Rai Cultura in collaborazione con la Direzione generale Educazione ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, in onda lunedì 2 ottobre alle 22.40 in prima visione su Rai Storia (e in replica: martedì 3 ottobre alle 11.15, mercoledì 4 ottobre alle 08.15 e giovedì 5 ottobre alle 16.30 su Rai Storia). In questa puntata, dedicata al tema dell’avventura, si farà tappa a Genova, Spoleto, Campobasso e Bitonto. Ai giovani partecipanti saranno proposti dei percorsi nei quali dare spazio all’espressività, all’interpretazione e al gioco. Mettendosi alla prova sperimenteranno competenze, svilupperanno abilità e creatività, affineranno la loro capacità inventiva e l’attitudine alla progettualità. Con il supporto dei Servizi educativi e di specifici laboratori, comprenderanno meglio storie e valori, come anche singole opere, palazzi, reperti archeologici e carte d’archivio. Si immergeranno nell’atmosfera di un palazzo nobiliare genovese del ‘700. Ricostruiranno il profilo di un importante storico spoletino. Realizzeranno un gioco da tavolo elaborando elementi della storia e dei costumi dei Sanniti. Trasformeranno infine le scene di tre dipinti, esposti in una galleria nazionale, in quadri viventi.

MARTEDI’ 03/10/2023

Passato e Presente Alle radici dell'immigrazione

Quando è iniziata l'immigrazione straniera di massa verso l'Italia? È la domanda al centro di questa puntata di "Passato e Presente" in onda martedì 3 ottobre alle 13.15 su Rai3 e in replica alle 20.30 su Rai Storia in occasione della Giornata nazionale delle vittime dell’immigrazione. Ospite di Paolo Mieli, la professoressa Silvia Salvatici che ripercorre le tappe fondamentali della storia dell'immigrazione in Italia. I flussi in arrivo nel nostro Paese non sono un fenomeno recente. L'analisi storica rivela una dinamica consolidata da almeno cinquant'anni, con una crescita esponenziale negli ultimi venticinque. Il racconto inizia quando, a partire dalla fine degli anni Sessanta, si insedia in Sicilia una folta comunità di pescatori e braccianti tunisini. Le forti tensioni sociali scaturite da quella prima immigrazione portano ai primi interventi legislativi in tema di cittadinanza e accesso al lavoro, accompagnati dai primi respingimenti. Nel 1988 l’uccisione a Villa Literno del sudafricano raccoglitore di pomodori Jerry Masslo suscita un moto di indignazione popolare e segnala nascita dei movimenti antirazzisti in Italia. La legislazione si adegua ai cambiamenti della società e cerca di regolare la materia dei flussi migratori. L'arrivo della nave Vlora al porto di Bari l'8 agosto del 1991, carica di oltre 10mila albanesi, segna l'inizio di una nuova fase migratoria e un mutamento profondo nella percezione che gli italiani hanno degli immigrati.

5000 anni e +. La lunga storia dell'umanità La nascita Del Brasile Moderno Leopoldina D’Asburgo

Nel settembre 1822, Dom Pedro I e sua moglie Leopoldina fondarono l'Impero del Brasile, liberando così il paese dal colonialismo portoghese e ponendo fine allo sfruttamento e all'influenza straniera. È una mossa coraggiosa che sorprende e fa arrabbiare le potenze europee, ma senza di essa il Brasile moderno non esisterebbe. La regione si sarebbe disintegrata in una serie di repubbliche minori, impegnate in guerre su due fronti, contro i nemici nelle loro immediate vicinanze e nell'Europa continentale. La forza visionaria e trainante del progetto è Leopoldina d'Austria, membro della dinastia degli Asburgo che continua ad essere venerata nel Brasile dei giorni nostri. A tutt’oggi è considerata la "Madre della Nazione". Ne parlano Giorgio Zanchini e il professor Luigi Mascilli Migliorini nel nuovo appuntamento con “5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità” in onda in prima visione martedì 3 ottobre alle 21.10 su Rai Storia.

TelemacoLungo le strade della Liberazione

Nell’80° anniversario dello sbarco degli alleati in Sicilia, Emanuela Lucchetti e Carla Oppo a “Telemaco”, in onda martedì 3 ottobre alle 22.10 in prima visione su Rai Storia, ripercorrono alcune tappe simbolo in cui le forze alleate hanno combattuto per liberare l’Italia dal Nazifascismo. Lo faranno a bordo di jeep Willys dell’epoca, condotte da collezionisti e appassionati di storia. Emanuela Lucchetti si fermerà al monastero di Montecassino, teatro di grandi scontri, di inaudite distruzioni, di schieramenti alleati composti da soldati provenienti da tutto il mondo, come i soldati della leggendaria armata del generale Anders, che riposano nel cimitero polacco vicino al monastero. Lungo le provinciali che attraversano la val di Chiana e la Val d’Orcia, Carla Oppo proseguirà nel viaggio con il convoglio militare, passando per Siena, liberata il 3 luglio 1944 e che riuscirà, grazie a un colonnello francese, a evitare la distruzione del suo patrimonio artistico. Il convoglio si fermerà a San Michele a Torri, chiamata anche la “piccola Cassino”, per la violenza degli scontri tra la seconda divisione neozelandese e la Wehrmacht. Battaglia che permetterà alle truppe alleate di aprirsi la strada verso Scandicci e poi verso Firenze che verrà liberata il 1° settembre 1944.

MERCOLEDI’ 04/10/2023

Passato e Presente Arturo Bocchini, l'ombra di Mussolini

Ombra di Mussolini, numero due del Duce, “Grand Commis” del regime. Sono solo alcune delle “etichette” che nel corso degli anni hanno preceduto il nome di Arturo Bocchini, potente capo della polizia dello Stato fascista per 14 anni, dal 1926 fino al 1940, quando è costretto a cedere il comando solo a causa di una morte prematura. A “Passato e Presente”, in onda giovedì mercoledì 4 ottobre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, ne parlano Paolo Mieli e il professor Mauro Canali. Bocchini non è solo un prefetto che ha saputo fare carriera sfruttando il nuovo corso mussoliniano, è la mente dell’Ovra, l’Organismo volontari repressione antifascista, o meglio la polizia segreta che spia e dà la caccia ai dissidenti politici, che si intrufola nelle case degli italiani attraverso un reticolo di delatori per stanare gli umori e i malumori del popolo del Duce. Ed è molto altro ancora.

Illuminate Maria Callas

Per tutti “Divina”. Silvia D’Amico racconta la grande Maria Callas portando sullo schermo il suo immenso talento e la sua carismatica personalità nell’appuntamento di "Illuminate", la docuserie prodotta da Anele in collaborazione con Rai Cultura e dedicata a grandi protagoniste del Novecento. In onda in prima visione mercoledì 4 ottobre alle 21.10 su Rai Storia.

Preparandosi a mettere in scena un monologo teatrale ispirato a Maria Callas, Silvia D’Amico esplora il suo animo, ripercorrendo il vissuto della grande artista e la continua lotta tra le sue due anime: la donna e la diva, il suo trasformarsi artisticamente e fisicamente, il costante lavoro che ha dovuto fare su sé stessa per far convivere il "corpo pubblico" dell’artista con il "corpo privato" della persona, rivoluzionando al tempo stesso il mondo della lirica.

Amata e odiata con la stessa intensità, paragonata a volte ad una tigre, altre volte ad una colomba, chi conosceva veramente Maria Callas riconosceva la sua consapevolezza artistica e il suo perfezionismo inarrestabile, che però non era sempre da tutti concepito positivamente. Nel corso del docufilm, l’attrice Silvia, la donna Maria e la diva Callas, si incontrano sul palco teatrale, dove si svolge una partita a scacchi e dove prende corpo una metaforica partita attraverso cui Silvia mossa dopo mossa conduce i telespettatori verso l’ascesa della Callas, che si trasforma da brutto anatroccolo in cigno, divenendo la Divina che tutti conosciamo.

Verona, Sirmione, Roma e Il Teatro Olimpico di Vicenza fanno da sfondo al viaggio nella vita del celebre soprano, in cui si ripercorrono le tappe fondamentali attraverso cui è diventata una delle voci più conosciute al mondo, capace di cambiare aspetto repentinamente ma senza perdere la sua vera essenza: un insieme di forza, fragilità, perfezionismo ed emozione.

Parallelamente alle sequenze di fiction, il racconto si arricchisce anche di materiali di archivio e dei contributi di testimoni illustri, tra cui il biografo e collezionista di oggetti appartenuti alla cantante Michele Nocera, il soprano Selene Zanetti, la Responsabile archivio Fondazione Zeffirelli Caterina D’Amico, il Direttore d’Orchestra Massimiliano Stefanelli e, infine, Enrico Stinchelli e Michele Suozzo, autori e speaker radiofonici, per restituire un ritratto intimo e inedito della regina del melodramma mondiale e una delle stelle immortali dell’arte.

1939 – 1943. La Seconda guerra mondiale D-Day (p.15)

Nella notte tra il 5 e il 6 giugno 1944 scatta l’Operazione Overlord: lo sbarco alleato in Normandia. Si tratta di un gigantesco piano d’invasione dell’Europa nord-occidentale: circa 3 milioni di uomini, 1200 navi da guerra, 6.500 mezzi anfibi e 13.000 aerei. È il D-Day, la Germania nazista ha le ore contate. Questi gli eventi al centro del quindicesimo appuntamento con la serie “1939 - 1945 – La seconda guerra mondiale” in onda mercoledì 4 ottobre alle 22:10 su Rai Storia. La serie presentata da Paolo Mieli, con l’avvincente narrazione di Carlo Lucarelli, e l’analisi e l’approfondimento di illustri storici scelti a seconda del tema trattato e alla luce delle nuove interpretazioni storiografiche, è arricchita da un racconto per immagini con materiali di repertorio “restaurati” in alta definizione ed edizioni di grandi documentari provenienti dalle Teche Rai con rare interviste a protagonisti e testimoni ormai scomparsi. Tra i consulenti della serie, gli storici Giovanni Sabbatucci, Nicola Labanca, Lutz Klinkhammer.

GIOVEDI’ 05/10/2023

Passato e Presente Macerie di guerra

Che fine hanno fatto decine di milioni di metri cubi di macerie lasciate a terra dai bombardamenti sull’Italia nella Seconda Guerra Mondiale? A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda giovedì 5 ottobre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, la professoressa Barbara Bracco e Paolo Mieli raccontano le rovine del dopoguerra in Italia, un Paese che oltre a piangere la morte di almeno 70 mila persone a causa dei bombardamenti aerei avvenuti tra il 1940 e il 1945, conta la distruzione di circa 3 milioni di abitazioni e un quantitativo di macerie inestimabile in termini complessivi. Decine di milioni di metri cubi, probabilmente, se si considerano le poche stime azzardate su singoli casi di studio. A Milano, ad esempio, si stima che per ogni abitante giacciano a terra 3 metri cubi di macerie. Con il destino di questi materiali e degli edifici danneggiati devono misurarsi i primi governi dell’Italia post-fascista che vogliono guidare il Paese verso la rinascita e la ricostruzione.

La bussola e la clessidra La battaglia di Maratona e la battaglia di Canne

Una delle battaglie più note della storia antica: Maratona. A ricostruirla è il professor Alessandro Barbero in “La Bussola e la clessidra”, in onda giovedì 5 ottobre alle 21.10 su Rai Storia. Con la battaglia di Maratona si torna all’estate del 490 a.C. sulla piana omonima: la prima invasione persiana della Grecia si infrange contro il coraggio e la tenacia degli opliti ateniesi. Con un esercito frettolosamente mobilitato, le forze di Atene e un manipolo di opliti di Platea, in un solo pomeriggio, mettono in fuga il più numeroso esercito persiano, distruggendo il sogno del re Dario I di sottomettere le città-stato greche. A seguire, alle 22.10, la grande battaglia che si svolse nei pressi dell'antica città di Canne, in Puglia, nell’agosto del 216 avanti Cristo, ai tempi delle guerre puniche. A Canne il generale cartaginese Annibale riportò una schiacciante vittoria sui romani e i confederati italici condotti dai consoli Gaio Terenzio Varrone e Lucio Emilio Paolo. Decisiva la manovra a tenaglia dell'esercito cartaginese che accerchiò i romani con la fanteria ai lati e la cavalleria alle spalle.

VENERDÌ 06/10/2023

Passato e Presente Le donne e lo sport

L’emancipazione femminile è passata dalle conquiste politiche a quelle sociali ed economiche, ma è anche grazie alla scoperta e alla pratica dello sport che ha raggiunto traguardi importanti. Il mondo sportivo per molte donne è diventato nel corso del tempo un vero e proprio spazio di libertà. A “Passato e Presente”, in onda venerdì 8 ottobre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Patrizia Gabrielli.

Nel periodo che va dalla seconda metà dell’Ottocento al fascismo, lo sport diventa un mezzo diretto e indiretto d’emancipazione. Durante il ventennio poi, i vari circoli come l’Opera nazionale balilla, il Dopolavoro, i gruppi universitari fascisti agevolano la donna sportiva, ma prevale un approccio propagandistico mentre sul piano culturale il regime che continua ad ammonire le donne a essere innanzitutto buone mogli e buone madri. L’Italia del dopoguerra cerca di cambiare passo e di riconoscere allo sport femminile un pieno e libero sviluppo anche se le conquiste rimangono parziali e discontinue.

Fino agli anni ‘60 e soprattutto ’70 del Novecento. Sono questi gli anni di grandi, duraturi e definitivi cambiamenti nello sport femminile, che vedono l’affermazione di donne capaci di vincere anche in ambito internazionale e di strappare ai campioni maschi un crescente spazio di visibilità in televisione e sui giornali.

Storie contemporanee Culto e regime. La Madonna di Loreto nel Ventennio p.5

Il Santuario della Madonna di Loreto, patrona degli aeronauti, è uno dei principali luoghi di culto dedicati alla Vergine Maria e uno tra i più importanti e visitati della Chiesa cattolica. È meta di pellegrinaggi dall’inizio del Trecento, e oltre 50 papi hanno confermato, con la loro presenza in questo luogo, la devozione alla Madonna Lauretana, e nel ventennio fascista questo è il più importante santuario mariano italiano. La sua popolarità diviene oggetto della mobilitazione di un culto di massa crescendo sempre di più quando il capo del governo, Benito Mussolini, decreta che i pellegrinaggi degli italiani devono essere solo nazionali. Culto e regime sono al centro di questo nuovo appuntamento con “Storie contemporanee”, in onda in prima visione venerdì 6 ottobre alle 21.40 su Rai Storia.

Reali in guerra Monarchie e totalitarismi pt.1

Le strategie utilizzate dalle famiglie reali d'Europa dal 1918 fino alla Seconda guerra mondiale di fronte a partiti nazionalisti sempre più potenti. Unite da legami familiari, sono state testimoni dell'ascesa al potere del fascismo e del nazismo e si sono trovate, volontariamente e involontariamente, al centro delle trame politiche di Hitler. “Reali in guerra”, in onda da venerdì 6 ottobre alle 22.10 su Rai Storia, racconta in due episodi i rapporti ambigui e difficili delle varie dinastie con questi regimi. Dopo un lungo tergiversare, quando scoppiò la guerra, ogni famiglia reale dovette prendere una decisione decisiva per il proprio paese: resistere o collaborare.

SABATO 07/10/23

Passato e Presente La battaglia di Okinawa

Una delle grandi battaglie della Seconda Guerra Mondiale e un passo decisivo dell’esercito Alleato prima dell’attacco finale al Giappone: La battaglia di Okinawa. A “Passato e Presente”, in onda sabato 7 ottobre alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli la ricostruisce con il professor Ernesto Galli della Loggia. Saranno le grandi perdite in termini di vite umane e la prospettiva di una lunga guerra contro un nemico pronto a combattere fino alla morte a cambiare le carte in tavola al Presidente americano Harry Truman. Nell’estate del 1945, quando la guerra in Europa è ormai finita, Truman giocherà la mossa decisiva per la fine della Seconda guerra mondiale: la bomba atomica.

Cinema Italia Il generale Della Rovere

Giovanni Bertone è un truffatore che vive di espedienti al tempo dell'occupazione nazista. Viene arrestato dalle SS perché accusato di essersi fatto versare delle somme dai parenti dei fucilati e dei deportati, vantando inesistenti aderenze presso il Comando tedesco. Per salvarsi, accetta di diventare una spia dei tedeschi nel carcere di San Vittore nei panni del generale Della Rovere, ma l'incontro con i prigionieri politici lo trasformerà. David e Nastro d'Argento nel 1960. Di Roberto Rossellini, con Vittorio De Sica, Hannes Messemer, Vittorio Caprioli, Nando Angelini, Herbert Fischer, Maria Greco, Bernardino Menicacci, Lucia Modugno, Luciano Pigozzi, Giuseppe Rossetti, Linda Veras, “Il generale Della Rovere” andrà in onda sabato 7 ottobre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”.

Documentari d’autore Diva!

Otto grandi attrici Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Carolina Crescentini, Silvia D’Amico, Isabella Ferrari, Anna Foglietta, Carlotta Natoli, Greta Scarano, assieme a Michele Riondino ripercorrono la vita di Valentina Cortese interpretando le sue stesse parole tratte dall’autobiografia “Quanti sono i domani passati” pubblicata in occasione dei suoi 90 anni. Un viaggio attraverso i suoi ricordi e le sue interpretazioni. Un’analisi pensata per lasciare un segno indelebile sul suo stile, sul cinema e sul costume delle varie epoche che ha rappresentato. Di Francesco Patierno, “Diva!” andrà in onda sabato 7 ottobre alle 23.20 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”.


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