L’Ape musicale

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festival donizetti bergamo

DONIZETTI OPERA 2017: I TITOLI OPERISTICI

Il borgomastro di Saardam, musica di Gaetano Donizetti

venerdì 24 novembre ore 20.30

domenica 26 novembre ore 15.30

sabato 2 dicembre ore 20.30

Su libretto di Domenico Gilardoni, andò in scena nel 1827 a Napoli, al Teatro del Fondo, con le parti di basso buffo del Borgomastro in dialetto napoletano e dialoghi recitati, e poi a Milano in una versione senza dialetto e con i recitativi musicati. L’opera consolida tra l’altro un singolare interesse per i “soggetti russi”, già sperimentati da Donizetti nel Falegname di Livonia (1819) e, qualche mese prima del Borgomastro, sempre in coppia con Gilardoni e sempre a Napoli, in Otto mesi in due ore. Personaggio centrale è appunto lo zar Pietro, che trovandosi a lavorare in incognito come carpentiere nella cittadina olandese di Saardam, favorisce l’unione di Flimann con Marietta, figlia del borgomastro. Il libretto è tratto da una commedia in lingua francese del 1818 Le bourgmestre de Sardam, ou Les deux Pierre (Mélésville-Merle-Boirie). Delle due versioni, la Fondazione metterà in scena quella milanese con recitativi musicati, poiché la napoletana non è al momento ricostruibile. Echi rossiniani e collaudate ed efficaci soluzioni musicali, ottenute dalla consuetudine del compositore con la commedia di caratteri, fa di quest’opera un’altra importante riemersione del Donizetti meno conosciuto.

Che originali!, musica di Giovanni Simone Mayr

sabato 25 novembre ore 20.30

venerdì 1 dicembre ore 20.30

domenica 3 dicembre ore 15.30

Andata in scena per la prima volta nell’autunno 1798 al teatro veneziano di San Benedetto, la farsa Che originali! – su libretto di Gaetano Rossi – costituisce uno dei primi grandi successi di Mayr; vi si prendono amabilmente in giro la sfrenata passione di un dilettante filarmonico, fanatico per la musica, e di sua figlia invasata per Metastasio. Le trame amorose consuete alle commedie s’intrecciano così con la satira di costume, tra sentimentalismi e gustosi effetti caricaturali. Che originali! ben rivela la maestria e l’arte che il compositore tedesco avrebbe trasmesso al giovane Gaetano, che aveva appena un anno quando Mayr compose questa farsa. In questo ideale percorso, che esplora gli albori della carriera di Donizetti, la scelta del titolo di Mayr risulta fondamentale per mettere a fuoco il contesto estetico e il linguaggio musicale con i quali Donizetti stesso verrà in contatto in gioventù.

Pigmalione, musica di Gaetano Donizetti

sabato 25 novembre ore 20.30

venerdì 1 dicembre ore 20.30

domenica 3 dicembre ore 15.30

Donizetti compone Pigmalione, in pochi giorni fra la fine di settembre e il 1° ottobre 1816. È il primo esperimento teatrale del giovane musicista, che prevede due soli personaggi: Pigmalione e Galatea. Allievo all’epoca di padre Mattei nel liceo di Bologna, il compositore mette mano a una partitura senza alcuna finalità di messa in scena, tanto che il lavoro verrà rappresentato la prima volta nel 1960 a Bergamo. Pigmalione, composto appena diciott’anni dopo la farsa Che originali! di Mayr, rivela un musicista con uno stile ben definito e con un’incredibile padronanza nel condurre le voci e uno spiccato senso per la scrittura belcantistica. Il soggetto, di impronta mitologica (nello specifico un episodio delle Metamorfosi di Ovidio), ha un diretto antecedente nel Pygmalion di Rousseau (1770), scène lyrique che rientra nell’ambito del mélodrame, ossia teatro di parola con accompagnamento musicale.

Per informazioni

tel. 0354160681 oppure www.donizetti.org / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

 

 
 
 

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