GRANDI INTERPRETI
Il concerto inaugurale della 34a edizione di Bologna Festival, 18 marzo ore 20.30 al Teatro Manzoni, presenta la Messa in si minore di Bach nell’elegante interpretazione del New London Consort diretto da Philip Pickett, esperto di prassi esecutive antiche e fondatore di un altro rinomato ensemble di shakespeariana memoria, il Musicians of the Globe. Martha Argerich, da anni fedele al Bologna Festival, ritorna il 26 marzo per suonare in duo con il creativo violinista Gidon Kremer. In programma Beethoven, Strauss e il russo Weinberg, autore prediletto e indagato da Kremer. Il 15 aprile, in esclusiva italiana per Bologna Festival, unica tappa italiana della tournée europea, l’Orpheus Chamber Orchestra insieme al pianista-compositore turco Fazil Say propone il Concerto K.488 per pianoforte e orchestra di Mozart, la Sinfonia n.80 di Haydn e l’Idillio di Sigfrido nella originaria versione cameristica. L’ensemble statunitense, ospite stabile della Carnegie Hall di New York, si distingue per le sue esecuzioni senza direttore d’orchestra, collaborando con importanti solisti. Costantemente impegnato nella valorizzazione degli autori contemporanei, l’Orpheus propone anche un nuovo lavoro commissionato a Fazil Say. Il 24 aprile torna l’inventivo direttore Daniel Harding con la spettacolare Swedish Radio Symphony Orchestra per dirigere la Sinfonia fantastica di Berlioz. Al suo fianco, una giovane violinista norvegese emergente, Vilde Frang, che eseguirà il Concerto per violino di Brahms. La celebre violinista Viktoria Mullova, il 29 aprile, insieme all’Accademia Bizantina di Ottavio Dantone esplora l’universo bachiano, tra rigore filologico e appassionato virtuosismo. Il ventenne Jan Lisiecki, nuova star del pianismo internazionale, impagina un variegato programma che agli Studi op.10 di Chopin accosta Grieg, Mendelssohn, Paderewski e due Preludi-Corali di Bach nella trascrizione di Busoni.
Appuntamento d’eccezione, il 28 maggio, con Riccardo Muti e la sua Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”. Un atteso ritorno per Bologna Festival che – rinnovando la collaborazione con Ravenna Festival nata in occasione della tournée di Muti con la Chicago Symphony Orchestra – offre al pubblico bolognese l’occasione di ascoltare il grande direttore e di apprezzarne le scelte interpretative. Il concerto, fuori abbonamento, è a favore di AIRC, in occasione del suo 50° anniversario.
Il 10 giugno con Murray Perahia, pianista di gusto classicista, si ascoltano pagine scelte di Mozart e Beethoven. La rassegna Grandi Interpreti si conclude il 7 ottobre con un insolito duo che vede impegnato Antonio Pappano, straordinario pianista oltreché direttore di fama, e Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, noto al pubblico bolognese per le sue numerose apparizioni con l’Orchestra Mozart. In programma musiche di Schumann e Brahms.
Il 16 giugno ore 19.30, all’Opera di Firenze, esclusivamente per gli abbonati di Bologna Festival, c’è la possibilità di assistere alla prova generale della nuova produzione del Pelléas et Mélisande di Debussy con la direzione di Daniele Gatti, la regia di Daniele Abbado e i complessi del Maggio Musicale Fiorentino.
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