L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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WEEK END L'AUTORE

ANNIBALE RUCCELLO

Annibale Ruccello è considerato uno tra i maggiori drammaturghi della cosiddetta "area napoletana". Nei suoi personaggi egli ricrea il loro "tragico" nella dimensione della scena, in un piano illusorio a se stante, in una dimensione artistica senza tempo che spinge lo spettatore a misurarsi con questa illusione scenica, a entrare nel vissuto soggettivo dell'autore. Nasce a Castellammare di Stabia nel 1956 e si laurea con il massimo dei voti in Filosofia a Napoli nel 1977 con una tesi sulla Cantata dei Pastori di Andrea Perrucci. Il suo interesse si rivolge fin da subito alla cultura popolare della Campania e al lavoro di ricerca che da anni Roberto De Simone stava realizzando con la Nuova Compagnia di Canto Popolare. Inizia a recitare a Torre del Greco presso la fondazione del Teatro del Garage di Gennaro Vitiello, luogo di esordio di altri noti artisti come Mario Martone ed Enzo Moscato. Nel 1978 fonda la cooperativa Il Carro e, in collaborazione con Lello Guida comincia a scrivere e a mettere in scena i suoi primi lavori teatrali, ispirati in gran parte a materiali della cultura popolare. La sua prima opera è Il Rione, una commedia in due tempi scritta nel 1973. Il suo primo lavoro autonomo risale invece al 1980: Le cinque rose di Jennifer. Dal sodalizio tra Il Carro e il Teatro Nuovo di Napoli prende vita nel 1982 la cooperativa Teatro Nuovo - Il Carro che risulterà essere tra le migliori produzioni teatrali di quegli anni. Nel 1983 scrive e mette in scena Weekend, con il quale vince il premio IDI under 35, e Notturno di donna con ospiti. Il suo capolavoro arriva nel 1985 con la commedia Ferdinando, con la quale vince due premi IDI, uno nel 1985 come testo teatrale e un secondo nel 1986 come miglior messinscena, allestita personalmente da Ruccello. Nel 1985 elabora una riduzione teatrale del romanzo La ciociara di Alberto Moravia. Completano la sua commediografia Anna Cappelli e Mamma: piccole tragedie minimali presentato al Premio Gennaro Vitiello nel maggio del 1986. Nel settembre dello stesso anno, tornando da Roma, muore in un drammatico incidente automobilistico sull'autostrada Roma - Napoli. Annibale Ruccello è a tutt'oggi considerato una delle voci più interessanti e originali del teatro italiano della seconda metà del XX secolo.


 

 

 
 
 

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