L’Ape musicale

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Gian Paolo Minardi presenta Schumann e Brahms

L’incontro si tiene giovedì all’Auditorium Paganini

Impariamo il concerto: racconti e ascolti dal grande repertorio sinfonico , il ciclo di conferenze e prove aperte presentato dalla Fondazione Toscanini lo scorso anno, giunge al suo terzo appuntamento giovedì 1 dicembre. L’anteprima al concerto (ore 15 presso l’Auditorium Paganini con accesso dall’ingresso principale) sarà seguita conferenza tenuta da Gian Paolo Minardi alle 18 presso la sala prove dello stesso Auditorium. L’accesso al duplice appuntamento è possibile acquistando il singolo biglietto alla cifra simbolica di 1 euro.

I brani presentati dalla Filarmonica Toscanini diretta da Marcus Bosch alla giovane violinista Anna Tifu daranno l’occasione al pubblico di conoscere, attraverso aneddoti e ascolti, la vita e le opere di due giganti della storia della musica, Robert Schumann (1810-1856) e Johannes Brahms (1833-1897), che l’agire del destino legò indissolubilmente l’uno all’altro. E’ noto infatti che Schumann, compositore e critico musicale di uguale e straordinario talento, conoscendo il ventenne Brahms nel 1853 lo riconobbe immediatamente come un genio assoluto e lo indicò nella sua Neue Zeitschrift für Musik come il musicista del futuro; il rapporto con i due sarà fondamentale nella vita di Brahms, che considerò Schumann il suo unico e vero maestro, restandogli vicino con devozione fino alla morte.

Il programma dell’incontro inizierà con l’Ouverture dall’opera Genoveva, unanimemente considerata la parte migliore dell’unico melodramma che Schumann scrisse all’interno della sua produzione musicale. L’opera, del 1850, fu prima accolta con tiepido consenso e poi affossata dai giudizi poco lusinghieri di Wagner e Liszt. Proseguirà con lo splendido e virtuosistico Concerto per violino di Johannes Brahms, assoluto capolavoro della letteratura per strumento solista e orchestra, dotato di formidabili requisiti tecnici per gli assolo, e si concluderà con la Seconda Sinfonia di Schumann, frutto doloroso di anni tormentati (1845/46), nei quali Schumann soffriva di depressioni, insonnia, rumori ossessivi nell'orecchio, ma di eccezionale stato di grazia creativo del compositore, come dimostra questo celebre lavoro.

Gian Paolo Minardi non ha bisogno di presentazioni. Dal 1972 critico musicale della Gazzetta di Parma, per molti docente di musicologia all’Università di Parma, pittore di talento, operatore culturale a tutto tondo, ospite abituale del Festival di Salisburgo, dirigente di alto livello della Barilla, è profondo conoscitore del repertorio romantico.

Come noto, Impariamo il Concerto si articola in una serie di diciotto conferenze pubbliche, ospitate prima dalla Sala Prove dell’Auditorium Paganini (le prime cinque, previste nel 2016), e successivamente (le successive tredici del 2017) nella  Sala Conferenze del Centro di Produzione Musicale “Arturo Toscanini”. Ciascuna conferenza presenta al pubblico storia, aneddoti e caratteristiche di un singolo programma musicale che il pubblico avrà ascoltato durante la precedente prova d’orchestra.

I biglietti possono essere prenotati all’URP della Fondazione Toscanini, situato  presso l’Auditorium Niccolò Paganini (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.0521-200145, oppure 0521-391322) e a disposizione anche per ulteriori informazioni. E’ anche possibile sottoscrivere abbonamenti per gli appuntamenti 2017 (11 euro per 13 conferenze). Il programma completo è sul sito www.fondazionetoscanini.it. L’iniziativa è realizzata anche grazie a Cedacri, Banca Mediolanum Parma e Dallara Automobili. Hera Comm è partner istituzionale della Filarmonica Toscanini, così come Cepim lo è della Fondazione Toscanini.


 

 

 
 
 

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