Paolo Fabbri, Direttore scientifico della Fondazione Donizetti
L’edizione 2014 del BMF offre un quartetto di titoli che non solo bilancia opportunamente grande repertorio e rarità, ma suggerisce connessioni e affinità interne insospettabili.
Le vicende di Lucia e Betly sono accomunate dal rimando, in sottofondo, al millenario istituto giuridico della patria potestà: il padre — o il primogenito maschio — avevano il potere di decidere i destini delle figlie femmine o dei fratelli minori. Per calcolo politico Enrico Ashton non permette le nozze tra sua sorella Lucia e l’amato Edgardo, provocando un dramma. Al contrario, il soldataccio Max Starner tira le fila di una trama comica che induce la riluttante sorella Betly a maritarsi: uno scherzo che cambia la vita di quell’agreste Turandot dell’Appenzell, e funge da monito per le ragazze troppo indipendenti, che non vorrebbero sottomettersi a un marito.
«Vissi d’arte, vissi d’amore»: è Tosca a cantarlo ma,come lei, potrebbe dichiararlo anche Torquato Tasso, almeno secondo la visione ottocentesca che lo vedeva protagonista di un amore impossibile per la sorella del duca di Ferrara. Vittima di una beffa crudele, Tosca scambia l’arte per la vita (Mario non finge di essere morto: lo è). A sua volta, solo nell’arte Tasso troverà quel riconoscimento e quel rango che la società gli nega. Se Donizetti inquadra le sue vicende all’interno del genere semiserio ancora molto in voga ai suoi tempi (si pensi al Furioso del Bergamo Musica Festival 2013), da lì riparte curiosamente anche Puccini: l’atto I di Tosca ne è una declinazione tarda, col ruolo del Sagrestano che contrappunta comicamente gli slanci passionali, i furori civili e le pulsioni torbide dei personaggio maggiori.
Attorno a questi titoli, novità in Casa Natale, i concerti, il ciclo di film sul teatro, i Quaderni del Festival, la Scuola all’opera, i Caffè del Teatro: uno sforzo come sempre notevolissimo, per garantire numero e qualità di appuntamenti all’altezza della storia del Bergamo Musica Festival, nonostante i tempi difficili.