L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

L'orchestra Rai suona Kubrick

Da "2001: Odissea nello spazio" a "Eyes wide shut"

Rai5, giovedì 01/11/2018 - 21:15

Rai5, sabato 03/11/2018 - 11:20

Rai5, domenica 04/11/2018 -18:33

L’incontro tra musica e settima arte attraverso il cinema di un grande maestro del passato: è interamente dedicato alle colonne sonore dei capolavori del regista, sceneggiatore e produttore hollywoodiano Stanley Kubrick il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che Rai Cultura propone in prima tv su Rai5 giovedì 1° novembre alle 21.15. Al centro del concerto, introdotto dal critico cinematografico Steve Della Casa, una scelta di celebri pagine del repertorio sinfonico entrate a far parte dell’universo cinematografico di Kubrick, alle quali sono accostate le proiezioni di alcune celebri immagini tratte dai suoi film, da “2001: Odissea nello spazio” a “Shining”, da “Arancia meccanica” a “Eyes wide shut”. Sul podio dell’Orchestra Rai è impegnato il giovane Min Chung, direttore associato della Tokyo Philharmonic Orchestra e bacchetta fra le più promettenti. 
Sulla valenza estetica della musica per il cinema e sulla preferenza di brani preesistenti a commento dei suoi film Kubrick ha affermato: «Penso che la musica sia uno dei modi più efficaci per preparare il pubblico e sottolineare dei concetti che si vogliono far notare ad esso. L’uso corretto della musica, e ciò include anche il non-uso della musica, è una delle armi più potenti che un regista abbia a disposizione». E ancora: «Per quanto bravi possano essere i nostri compositori di musica per il cinema, essi non sono Beethoven, Mozart o Brahms. Perché usare musica che è meno buona quando c’è una così grande scelta di ottima musica orchestrale disponibile dal passato e dal presente?». 
Il programma comprende Musica ricercata n. 2 di György Ligeti e il Valzer n. 2 dalla Suite per orchestra di varietà di Dmitrij Šostakovič, da Eyes Wide Shut (1999); la sequenza Dies Irae attribuita a Tommaso da Celano e l’Adagio della Musica per archi, percussioni e celesta di Béla Bartók, da Shining (1980); la Sarabanda dalla Suite n. 4 in re minore HWV 437 di Georg Friedrich Händel, la Marcia dell’Intermezzo da Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart e la Danza tedesca n. 1 in do maggiore di Franz Schubert, da Barry Lyndon (1975); Music for the Funeral of Queen Mary di Henry Purcell, gli Allegri delle Sinfonie da La gazza ladra e Guglielmo Tell di Gioachino Rossini e lo Scherzo della Sinfonia n. 9 in re minore di Ludwig van Beethoven, da Arancia meccanica (1971); l’Introduzione di Also sprach Zarathustra (Così parlò Zarathustra) di Richard Strauss, le Atmosphères di György Ligeti e An der schönen blauen Donau (Sul bel Danubio blu) di Johann Strauss Jr., da 2001: Odissea nello spazio (1968). 


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