L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Quarant'anni suonati

BOLOGNA FESTIVAL 2021

XL EDIZIONE

La 40ª edizione di Bologna Festival, tra maggio e dicembre, si articola come di consueto nelle sezioni Grandi Interpreti, Talenti e Il Nuovo l’Antico. Nel mese di aprile, come un’ouverture alla stagione, il ciclo di conversazioni-concerto Carteggi musicali.

Programma
«Il programma di questa stagione – spiega Maddalena da Lisca, sovrintendente di Bologna Festival – vede la luce nel clima di incertezza al quale siamo abituati ormai a convivere da molti mesi. La gestazione è stata lunga e laboriosa e la stagione che presentiamo ha visto più e più stravolgimenti e rimodulazioni, rincorrendo di decreto in decreto l’attesa data di apertura delle sale. Ora, di fronte all’accelerazione della campagna vaccinale, possiamo dire di intravedere la luce in fondo al tunnel e una data di inizio della 40a edizione di Bologna Festival è fissata. Siamo consci della precarietà di ogni previsione futura – specie per noi del mondo dello spettacolo, settore che forse più di ogni altro è stato colpito dalla scure del Covid – e siamo pronti a metter mano di nuovo, se sarà necessario, ai nostri concerti e ad affrontare tutte le misure per garantire la massima sicurezza, nella ferma convinzione che bisogna provare a ripartire».

CARTEGGI MUSICALI

Dall’8 aprile al 29 aprile, in streaming, il ciclo di approfondimento culturale Carteggi musicali si trasferisce nei salotti di storiche dimore bolognesi, quali Villa Belpoggio, Villa Contri, Palazzo Gregorini Bingham, Casa Mentasti. Quattro appuntamenti dedicati agli epistolari di Puccini, Čajkovskii, Beethoven e Šostakovič. Conversazioni e letture con intermezzi musicali, curati da stimati musicologi e note voci radiofoniche come Alberto Batisti, Giovanni Bietti, Enzo Restagno, Fabio Sartorelli. Le esecuzioni pianistiche sono affidate ad Albertina dalla Chiara e Stefano Campanini. Ogni incontro è preceduto da una presentazione storico-artistica della sala che ospita la conversazione-concerto, a cura delle storiche dell’arte Jadranka Bentini e Francesca Lui.

QUARANT’ANNI SUONATI

Martedì 4 maggio, in streaming, a segnare l'importante traguardo delle 40 edizioni del festival viene presentato il volume Quarant'anni di Grandi Interpreti. Un percorso attraverso programmi, artisti ospiti e fatti della vita culturale cittadina minuziosamente ricostruito da Nicola Pirrone, a partire proprio da quel 4 maggio 1982, alla Sala Europa del Palazzo della Cultura e dei Congressi. Dialoga con l'autore la giornalista Leonetta Bentivoglio.

GRANDI INTERPRETI

In apertura di stagione, il 16 maggio, al Teatro Manzoni, il doppio concerto di Isabelle Faust, artista molto legata al festival che torna per eseguire l'integrale delle Partite e Sonate per violino solo di Bach, come nel memorabile concerto di nove anni fa. La musica di Bach è al centro della ricerca interpretativa della grande violinista tedesca da diversi anni, un percorso sviluppato sulla base di accurati approfondimenti filologici, un'avventura discografica iniziata nel 2010 proprio con le Sonate e Partite BWV 1001-1006, arricchita negli anni con le Sonate per clavicembalo e violino, Sonate a tre e i Concerti per violino.

Rinaldo Alessandrini con il suo Concerto Italiano e le voci di Silvia Frigato e Carlo Vistoli saranno protagonisti il 25 maggio del concerto ospitato nella Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano. In programma, lo Stabat Mater di Pergolesi, un Concerto di Durante, il Salve Regina di Porpora e di A. Scarlatti che testimoniano del panorama musicale della Napoli di metà Settecento.

Dopo gli appuntamenti estivi della rassegna Talenti, la programmazione Grandi Interpreti riparte il 18 settembre, al Teatro Celebrazioni con la Mahler Chamber Orchestra e Yuja Wang, oggi tra le pianiste più celebrate alivello internazionale, qui impegnata nel Concerto n.2 op.102 di Šostakovič e nel Concerto in fa minore BWV 1056 di Bach. La violinistaLisa Batiashvili, per la prima volta sui palcoscenici della città, il 23settembre al Teatro Manzoni, insieme alla pianista Milana Chernyavska si cimenta con due capisaldi del camerismo ottocentesco: la Sonata in fa maggiore di Mendelssohn e la Sonata in re minore op.75 di Camille Saint-Saëns, pagina intensa, palpitante, attraversata da lampi di pura poesia. Il pianista coreano Seong-Jin Cho, giovane astro del pianismo internazionale, propone i quattro Scherzi di Chopin, autore a lui congeniale che lo portò a vincere il rinomato Concorso di Varsavia nel 2015. A chiusura della rassegna, il 1° dicembre, un appuntamento sinfonico, con la Chamber Orchestra of Europe e András Schiff, artista legato a Bologna Festival da lunga amicizia, direttore e pianista in un programma incentrato su Bach e Mozart.

TALENTI

Si rinnova la collaborazione con Inedita per la Cultura per la realizzazione della rassegna estiva Pianofortissimo Talenti, di cui è parte la serie di concerti Talenti, quest'anno dislocati in diverse sedi di interesse storico culturale di Bologna e dintorni. Sarà la pianista Gile Bae ad aprire la rassegna il 10 giugno, nella consueta sede del Cortile dell’Archiginnasio. Il violoncellista Alessio Pianelli, allievo di Sollima e Demenga che allena la sua verve creativa su autori come Schumann, Prokof’ev e Šostakovič, suona insieme al pianista Mario Montore nel Chiostro della Basilica di Santo Stefano. Nel cortile di Rocca Isolani (Minerbio) la giovane violinista Francesca Bonaita, talentuosa allieva di Sergej Krylov, accompagnata al pianoforte da Martina Consonni, esegue un programma che alterna Čajkovskii a Stravinskij e Schnittke. Nella Chiesa di San Michele in Bosco si ascolteranno due voci cresciute sotto l'ala di Gloria Banditelli, il contralto Ester Ferraro e il soprano Naoko Tanigaki che spaziano tra sacro e profano, da Frescobaldi a Händel. A fine giugno, sempre nel cortile di Rocca Isolani, il violinista Gennaro Cardaropoli, insieme al pianista Alberto Ferro si misura con tre capolavori del violinismo francese di fine Ottocento.

IL NUOVO L’ANTICO

La “storica” rassegna d’autunno di Bologna Festival dedicata alla musica antica e contemporanea con specifici programmi ove spesso i due diversi repertori s’intrecciano, vede in apertura l’opera da camera “In alloro mutò il suo pianto”. Il canto di Dafne sulle spoglie di Orfeo, una nuova produzione commissionata da Bologna Festival che si realizza con il sostegno di Bologna City of Music Unesco. Programmata nella scorsa stagione e rimandata causa emergenza Covid, va in scena in prima assoluta il 15 settembre negli spazi dell’Oratorio di San Filippo Neri. L'opera, su testi e drammaturgia di Guido Barbieri, racconta la faccia nascosta del mito di Orfeo secondo il punto di vista della ninfa Dafne; le musiche del compositore bolognese Luigi Sammarchi intersecano le armonie antiche di Caccini, Frescobaldi e Sances, in un gioco di risonanze e spazializzazioni. La regia del suono è affidata ad Alvise Vidolin. In scena, Ex Novo Ensemble, Roberto Abbondanza, Pamela Lucciarini, Barbara Zanichelli e gli allievi attori della Scuola di Teatro di Bologna "Alessandra Galante Garrone".

Il secondo appuntamento è previsto per il 20 settembre, con la prima esecuzione italiana del lavoro di Georg Friedrich Haas Solstices per 10 strumenti al buio totale. Settanta minuti di musica al buio, un singolare esperimento percettivo in cui ci guida il FontanaMIX ensemble. Ancora un appuntamento sulla musica di oggi è quello intitolato Light Sound Action (5 ottobre) che vede impegnati l’artista multimediale Alberto Novello in Laser Drawing e Otolab in Ex per live elctronics, percussioni e proiezioni laser, un’esperienza di forte impatto per ascoltare e vedere il suono.

Nella sezione “antica” quest’anno si approfondisce la figura del compositore franco-fiammingo Josquin Desprez, nella ricorrenza del 500mo della morte. “Josquin 1521-2021”, progetto coordinato e condiviso con Ferrara Musica, si articola in due concerti e un’esposizione documentaria, Giosquino nelle fonti musicali bolognesi, che mostra le preziose cinquecentine con musiche di Josquin conservate al Museo della Musica (dal 12 ottobre al 12 novembre al Museo della Musica). I programmi dei concerti di Odhecaton Ensemble (13 ottobre) e Astrarium Consort (19 ottobre) percorrono la produzione del princeps musicorum, tra messe e mottetti.

Nell'anno delle celebrazioni dantesche due concerti indagano gli spunti musicali delle opere del sommo poeta: In voce mista al dolce suono con la voce recitante di Moni Ovadia e il gruppo medievale Micrologus (28 settembre); il 24 ottobre Laborintus II di Luciano Berio, basato su testi di Edoardo Sanguineti sviluppati da testi danteschi, è al centro della performance con movimenti di danza che vede impegnati l’Ensemble di Musica Contemporanea del Conservatorio di Bologna diretto da Marcello Panni, la voce recitante di Federico Sanguineti, il soprano Chiara Osella e danzatori della C&C Company di Carlo Massari (coreografie).

BABY BOFE’ E NOTE SUL REGISTRO

Baby BoFe’, la programmazione di Bologna Festival dedicata al pubblico dei più piccoli, torna in scena a partire da giugno, all’aperto, con lo spettacolo Sogno di una notte di mezza estate. Le proposte didattiche di Note sul registro, in questo anno segnato da profondi sconvolgimenti delle attività scolastiche a causa dell’emergenza Covid-19, sono state ripensate secondo i criteri di una didattica a distanza e svolte online.

SOSTENITORI

Bologna Festival 2021 è realizzato con il contributo di: Ministero per la Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, main partner Alfasigma, golden partner Illumia supporters Alternative Group, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, G.D, Valsoia participating partners BPER Banca, Confindustria Emilia, Hera con il contributo di Assintel, Confcommercio Ascom Bologna, Galotti, PIR Group, Maria Luisa Vaccari, Soci benemeriti e sostenitori di Bologna Festival partner tecnico Isolani Meeting media partner RAI Radio3, Rete Toscana Classica, ER Creativa.

«Alfasigma è orgogliosa di confermare il suo supporto a Bologna Festival, che negli ultimi anni si è estrinsecato in particolare a favore delle iniziative di Baby BoFe’, particolarmente in sintonia con le attività di responsabilità sociale d’impresa che da sempre contraddistinguono la nostra azienda». Dottoressa Silvana Spinacci, Corporate Image & Social Responsability

«Siamo davvero felici di essere partecipi di un progetto che dona a Bologna cultura e bellezza. Illumia si occupa di energia elettrica, ma è ben consapevole che l’energia più preziosa è quella che rende visibile all’uomo l’invisibile, come da anni stanno facendo gli amici di Bologna Festival» ha dichiarato Francesco Bernardi, founder di Illumia e sponsor della stagione 2021. «In un momento così complesso abbiamo desiderato dare un segnale tangibile nel supportare la crescita culturale della nostra città e del nostro Paese, crescita che non può e non deve arrestarsi».

SERVIZI DI BIGLIETTERIA

Apertura delle prevendite lunedì 3 maggio. Prezzi e modalità di acquisto dei biglietti verranno comunicati attraverso i canali istituzionali (sito internet, newsletter, social media), secondo l’evolversi delle disposizioni governative sullo spettacolo.

SEDI DEI CONCERTI

Teatro Manzoni, Teatro Celebrazioni, Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano, Cortile dell’Archiginnasio, Chiesa di San Michele in Bosco, Chiostro della Basilica di Santo Stefano, Cortile di Rocca Isolani (Minerbio), Oratorio di San Filippo Neri, Ex Chiesa di San Mattia, Spazio Hera, Museo della Musica.


 

BOLOGNA FESTIVAL 2021

 

CARTEGGI MUSICALI

conversazioni-concerto nei salotti di Bologna in streaming sul sito www.bolognafestival, YouTube e canali social

Giovedì 8 aprile 2021

Salotto di Palazzo Gregorini Bingham

«Solo io mi comprendo...»

Giacomo Puccini fra musica e passioni

conversazione, letture ed esecuzioni al pianoforte a cura di FABIO SARTORELLI introduzione storico-artistica della sala a cura di Francesca Lui

Giovedì 15 aprile 2021

Sala della Musica di Villa Belpoggio

«Al mio migliore amico»

La singolare relazione epistolare tra Čajkovskij e la baronessa Nadežda von Meck

conversazione e letture a cura di ALBERTO BATISTI

introduzione storico-artistica della sala a cura di Jadranka Bentini esecuzioni al pianoforte STEFANO CAMPANINI

Giovedì 22 aprile 2021

Sala Giani di Villa Contri

Tutti gli uomini diventano fratelli: Beethoven e l’Illuminismo

conversazione, letture ed esecuzioni al pianoforte a cura di GIOVANNI BIETTI introduzione storico-artistica della sala a cura di Francesca Lui

Giovedì 29 aprile 2021

Salotto di Casa Mentasti

Šostakovič: trascrivere la vita intera

conversazione e letture a cura di ENZO RESTAGNO introduzione storico-artistica della sala a cura di Jadranka Bentini esecuzioni al pianoforte ALBERTINA DALLA CHIARA

QUARANT’ANNI SUONATI

Martedì 4 maggio

in streaming sul sito www.bolognafestival, YouTube e canali social presentazione del volume

Quarant’anni di Grandi Interpreti

a cura di Nicola Pirrone – Edizioni Pendragon

interviene con l’autore Leonetta Bentivoglio

saranno presenti Federico Stame, Maddalena da Lisca

GRANDI INTERPRETI

Domenica 16 maggio ore 17

Teatro Manzoni

Isabelle Faust violino

Johann Sebastian Bach

Sonata n.1 in sol minore BWV 1001

Partita n.1 in si minore BWV 1002

Sonata n.2 in la minore BWV 1003

Capolavori con cui si sono cimentati tutti i grandi violinisti, le Sonate e le Partite di Bach si rinnovano nell’astratta purezza di suono di Isabelle Faust che ritorna a Bologna Festival per eseguirle integralmente, nell’arco della stessa serata. La musica di Bach è al centro della ricerca interpretativa della grande violinista tedesca da diversi anni, con percorsi sviluppati a partire da accurati approfondimenti filologici: dalle Sonate e Partite per violino solo, alle Sonate per violino e clavicembalo BWV 1014-1019, ai diversi Concerti per violino.

Domenica 16 maggio ore 20.30

Teatro Manzoni

Isabelle Faust violino

Johann Sebastian Bach

Partita n.3 in mi maggiore BWV 1006

Sonata n.3 in do maggiore BWV 1005

Partita n.2 in re minore BWV 1004

“Un violinista dei più grandi mi disse una volta di non conoscere nulla di più perfetto per imparare ad essere un buon violinista”. Così scriveva nel 1774 il devoto figlio Carl Philipp Emanuel Bach al primo biografo del padre: Johann Nikolaus Forkel. Le sonate sono scritte nella forma rigorosa della sonata da chiesa in stile italiano; le partite si aprono alla grazia mondana della suite francese con le sue forme stilizzate di danza. Sul paesaggio di una polifonia virtuale, dove all’orecchio dell’ascoltatore è riservato il compito di ricostruire un accompagnamento assente, torreggia la vetta assassina della celebre Ciaccona: quattro semplici battute di basso che si ramificano in 29 variazioni per un totale di 257 misure.

Martedì 25 maggio ore 20.30

Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano

Concerto Italiano

Rinaldo Alessandrini direttore

Silvia Frigato soprano

Carlo Vistoli controtenore

Francesco Durante Concerto a 4 in sol minore

Alessandro Scarlatti Salve Regina

Nicola Antonio Porpora Salve Regina

Giovanni Battista Pergolesi Stabat Mater

Nella Napoli del Settecento, pullulante di chiese, monasteri e confraternite devote, fiorivano i riti dedicati al culto mariano e alle rievocazioni della Passione. L’odierno programma traccia un affresco del panorama musicale partenopeo attorno alla metà del secolo, quando il magistero dei Conservatorii e le mode cangianti del teatro non disdegnavano di mettersi al servizio della pietà popolare. Espressioni di fede dove l’austera tradizione contrappuntistica cede ormai il passo al vocabolario degli “affetti” operistici e alle forme del virtuosismo solistico.

Il programma verrà eseguito in forma ridotta e replicato due volte (ore 17 e ore 20.30) nel caso perdurino le attuali restrizioni sul numero di spettatori ammessi in sala

Sabato 18 settembre ore 20.30

Teatro Celebrazioni

Mahler Chamber Orchestra

Yuja Wang pianoforte

Franz Joseph Haydn Sinfonia n.31 in re maggiore Hob I:31 "col segnale del corno"

Johann Sebastian Bach Concerto in fa minore BWV 1056

Igor Stravinskij Ottetto per strumenti a fiato

Dmitrij Šostakovič Concerto n.2 in fa maggiore op.102 per pianoforte e orchestra

Solista dal rutilante profilo mediatico, la cinese Yuja Wang ha inaugurato nel 2017 una collaborazione con la Mahler Chamber Orchestra che l’ha portata in tournée per tutta Europa. Il repertorio è quantomai eclettico: dal barocco al classico al Novecento, dal Concerto per clavicembalo e archi di Bach ad una pagina di piacevole intrattenimento come il Concerto n.2 di Šostakovič, composto nel 1957 per il giovane figlio pianista.

Giovedì 23 settembre ore 20.30

Teatro Manzoni

Lisa Batiashvili violino

Milana Chernyavska pianoforte

Felix Mendelssohn-Bartholdy Sonata in fa maggiore per violino e pianoforte Camille Saint-Saëns Sonata in re minore op.75 per violino e pianoforte

Volti cangianti del camerismo ottocentesco: nello spazio di due generazioni la forma elementare della sonata per violino e pianoforte passa dalla nitida eleganza classicista nella prima prova di un Mendelssohn appena undicenne (1820) allo spumeggiante brio ritmico e teatrale della terza (1838), e poi alla bruciante drammaticità dell’op. 75 di Saint-Saëns (1885). Qui l’urgenza dei nuovi mondi sonori brahmsiani e wagneriani si rispecchia nella rete ciclica di temi e motivi, incapsulata entro una struttura architettonica tanto compatta da obliterare la tradizionale suddivisione in quattro movimenti. Tour de force fatto per esaltare la maestria di un duo al femminile venuto dall’Est.

Martedì 23 novembre ore 20.30

Teatro Manzoni

Seong-Jin Cho pianoforte

Leóš Janáček Sonata “1° Ottobre 1905”

Maurice Ravel Gaspard de la nuit

Fryderyk Chopin Scherzo n.1 op.20

Fryderyk Chopin Scherzo n.2 op.31

Fryderyk Chopin Scherzo n.3 op.39

Fryderyk Chopin Scherzo n.4 op.54

Ricorda un poco Stanislav Bunin, questo coreano che col suo aristocratico predecessore russo ritiratosi in volontario esilio giapponese ha in comune il primo podio al Concorso Chopin di Varsavia; ma l’uno nel 1985, l’altro nel 2015. Coi quattro Scherzi di Chopin c’è invero poco da scherzare: per tono emotivo, dimensione e impegno tecnico esigono ben altro che non l’eleganza di fraseggio e lo spontaneo abbandono al cantabile che il giovane Cho si è visto accreditare fin dal suo debutto. Vale tanto più per la Sonata di Janáček, incandescente martirologio politico di una rivoluzione.

Mercoledì 1 dicembre ore 20.30

Teatro Manzoni

Chamber Orchestra of Europe

András Schiff pianoforte

Johann Sebastian Bach Suite n.2 in si minore BWV 1067

Wolfgang Amadeus Mozart Concerto per pianoforte (in via di definizione)

Johann Sebastian Bach Concerto Brandeburghese n.5 in re maggiore BWV 1050

Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n.40 in sol minore KV 550

L’ungherese András Schiff non è il tipico virtuoso che elettrizza le folle con pose esteriori; è piuttosto un filosofo della tastiera che scava il suono e la struttura con risultati rigorosi rispetto alla tradizione. Stratega della complessità, Schiff padroneggia con pari maestria la grande forma e il bozzetto intimistico, trovandosi a suo agio nella trasposizione pianistica da un originale per organo o clavicembalo. Schiff si è esibito per la prima volta a Bologna Festival nel 1986 ed è tornato ospite in diverse edizioni, divenendo artista di riferimento per il festival.

TALENTI

Giovedì 10 giugno ore 20.30

Cortile dell’Archiginnasio

Gile Bae pianoforte

Johann Sebastian Bach Fantasia e fuga in la minore BWV 904 Wolfgang Amadeus Mozart Sonata in la minore KV 310 Fryderyk Chopin Mazurke (selezione) Robert Schumann Humoreske op.20

Il concerto inaugurale della rassegna Pianofortissimo & Talenti, realizzata in collaborazione con Inedita per la Cultura, vede protagonista Gile Bae, raffinata pianista che ha perfezionato le sue doti interpretative all’Accademia Pianistica di Imola. Nel suo programma si susseguono cronologicamente i fondamenti della letteratura pianistica: il Bach più teoretico e austero della Fantasia e fuga in la minore e il Mozart più drammatico e profondo della Sonata KV 310, espressione di quello spirito Sturm und Drang che scuote anche il genio di Salisburgo. In una seconda parte dedicata al pianismo romantico figurano il poetico Schumann che nella sua Humoreske dà forma alla mutevolezza degli stati d’animo e alcune mazurke di Chopin, scelte tra le 57 composte nell'intero arco della sua carriera.

Domenica 13 giugno ore 20.30

Chiostro della Basilica di Santo Stefano

Alessio Pianelli violoncello

Mario Montore pianoforte

Robert Schumann Phantasiestücke op.73

Sergej Prokof’ev Sonata op.119

Robert Schumann Adagio e Allegro op.70

Dmitrij Šostakovič Sonata op.40

Tra i migliori violoncellisti della nuova generazione, alla padronanza tecnica Alessio Pianelli unisce con naturalezza una creatività interpretativa accresciuta dal suo essere compositore. Allievo di Giovanni Sollima e Thomas Demenga, ha vinto numerosi concorsi internazionali e collabora con orchestre di fama come solista. Nel suo programma Ottocento e Novecento si specchiano: il nostalgico lirismo dei tre Pezzi di fantasia e l’appassionata eloquenza dell’Adagio e Allegro di Schumann si rifrangono sulla cantabilità rassicurante del violoncello di Prokof’ev e sull’originalità stilistica della Sonata di Šostakovič, pagina in cui passato e presente coesistono in un ambiguo e sarcastico raffronto. Al pianoforte siede Mario Montore, rinomato camerista.

Giovedì 17 giugno ore 20.30

Rocca Isolani – Minerbio

Francesca Bonaita violino

Martina Consonni pianoforte

Alfred Schnittke Sonata n.1

Pëtr Il’ič Čajkovskij Sérénade mélancolique op.26

Igor Stravinskij Divertimento (dal balletto Le Baiser de la Fée)

Pëtr Il’ič Čajkovskij Valse-Scherzo op.34

Alexander Rosenblatt Carmen Fantasy

A diciannove anni Francesca Bonaita si è esibita alla Carnegie Hall di New York suonando il Concerto per violino e orchestra di Čajkovskij, autore congeniale che trova posto nel suo repertorio insieme a compositori del Novecento e della contemporaneità. Allieva di Sergei Krylov, ha vinto diversi concorsi internazionali. Nell'esecuzione di uno dei capisaldi del repertorio violinistico del XX secolo, qual è la prima Sonata di Schnittke, la accompagna al pianoforte Martina Consonni, un talento precoce coltivato con studi all'Accademia Pianistica di Imola sotto la guida di Franco Scala ed Enrico Pace. La sua inclinazione per la musica da camera l'ha vista esibirsi insieme ad artisti come Enrico Dindo e Francesco Dillon.

Mercoledì 23 giugno ore 20.30

Chiesa di San Michele in Bosco

Naoko Tanigaki soprano

Ester Ferraro contralto

Valeria Montanari clavicembalo e organo

Cantate, arie e duetti di Monteverdi, Cavalli, Frescobaldi, Mazzocchi, Pasquini, Monferrato, Gabrielli, Händel

Voci cresciute sotto l'ala di Gloria Banditelli, interprete di riferimento per la vocalità barocca, Naoko Tanigaki ed Ester Ferraro affrontano con slancio espressivo e abilità tecnica cantate, arie e duetti dal repertorio sacro e profano del Seicento e del Settecento. Le accompagna all’organo e al clavicembalo Valeria Montanari, musicista di vasta esperienza come continuista e come solista. Debuttano a Bologna nell'ambito della rassegna Talenti, dislocata per questa stagione in diverse sedi di interesse storico culturale di Bologna e dintorni.

Martedì 29 giugno ore 20.30

Rocca Isolani - Minerbio

Gennaro Cardaropoli violino

Alberto Ferro pianoforte

César Franck Sonata in la maggiore

George Enescu Sonata n.2 op.6

Camille Saint-Saëns Introduzione e Rondò capriccioso op.28

Due giovani interpreti già assai affermati si misurano con tre capolavori del violinismo francese di fine Ottocento, tra le opere più amate da generazioni di violinisti. La seconda Sonata di Enescu, rumeno di nascita molto legato all'ambiente musicale parigino, si rivela nel tempo una pagina sempre "nuova, accattivante e mai banale". Gennaro Cardaropoli, allievo di Pavel Berman, Salvatore Accardo e Shlomo Mintz, a 17 anni si è aggiudicato il primo premio al Concorso Internazionale Arthur Grumiaux; Alberto Ferro, vincitore del Premio Venezia e del Concorso Beethoven di Bonn, ha perfezionato gli studi pianistici con Elisso Virsaladze, Vladimir Ashkenazy e Jörg Demus. Entrambi si esibiscono oggi in tutta Europa, per festival e istituzioni musicali di rilievo.

IL NUOVO L’ANTICO

Mercoledì 15 settembre ore 20.30

Oratorio di San Filippo Neri

In alloro mutò il suo pianto

Il canto di Dafne sulle spoglie di Orfeo

opera da camera per soli e voci recitanti, piccolo ensemble, live electronics

testi e drammaturgia di GUIDO BARBIERI

musiche originali di LUIGI SAMMARCHI

e musiche di Giulio Caccini, Girolamo Frescobaldi, Giovanni Felice Sances

Ex Novo Ensemble, Roberto Abbondanza baritono, Pamela Lucciarini soprano e clavicembalo Barbara Zanichelli soprano, Allievi attori della Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”, Alvise Vidolin regia del suono, Angelo Generali disegno luci

prima esecuzione assoluta

commissione di Bologna Festival

L’opera da camera In alloro mutò il suo pianto racconta la faccia nascosta del mito di Orfeo scegliendo il punto di vista di una testimone sgomenta: Dafne, l’amica prediletta di Euridice, anche lei presa dalla “follia d’amore” per il cantore degli dei. Se si ritorna alle fonti antiche il mito di Orfeo rivela un cuore cruento, barbaro, feroce: Euridice muore per fuggire la violenza di Aristeo, Orfeo, tornato dagli inferi, viene fatto a pezzi dalle Furie e la sua testa naviga fino all’isola di Lesbo prima di ricongiungersi al proprio corpo. Le musiche create da Luigi Sammarchi sono concepite come un unico flusso di suono dove le armonie antiche ispirate al mito di Orfeo emergono e si immergono nel “continuum” musicale contemporaneo. L’opera è dedicata a Mario Messinis, direttore artistico di Bologna Festival dal 1992 al 2019 e scomparso nel 2020.

Lunedì 20 settembre ore 20.30

Ex Chiesa di San Mattia

FontanaMIX ensemble

Francesco La Licata concertazione

Georg Friedrich Haas

Solstices per 10 strumenti al buio totale

prima esecuzione italiana

Settanta minuti di buio per 10 musicisti, guidati da un pianoforte a coda radicalmente modificato nell'accordatura. Sulla superficie di blocchi sonori in lento movimento fioriscono giochi e variazioni culminanti in un accordo di quattro minuti. Autore del singolare esperimento percettivo è Georg Friedrich Haas (classe 1953), compositore austriaco noto per le sue imprese sonore e sperimentalismi azzardati, oggi docente alla Columbia University di New York. Per Haas l’ascolto “è una pratica simile alla meditazione” in cui occorre rimuovere qualsiasi altro elemento di disturbo.

Martedì 28 settembre ore 20.30

Oratorio di San Filippo Neri

Ensemble Micrologus

Moni Ovadia voce recitante

In voce mista al dolce suono

letture dantesche con musiche di autori coevi al sommo poeta

Nell’àmbito della sua formazione accademica Dante aveva senza dubbio studiato musica nella sua accezione più astratta e speculativa: quella che secondo Tommaso d’Aquino nel commento a Boezio «considera i suoni non in

quanto tali, ma in quanto dipendono da proporzioni numeriche». Amava anche “i suoni in quanto tali”? Pare di sì. Nel Convivio egli descrive l’ascolto musicale con parole tanto calorose da tradire una partecipazione esperienziale simile ad un’estasi mistica: «La Musica trae a sé gli spiriti umani, che sono vapori del cuore, sicché quasi cessano da ogni operazione: si è l’anima intera, quando l’ode, e la virtù di tutti quasi corre a lo spirito sensibile che riceve lo suono».

Martedì 5 ottobre ore 20.30

Spazio HERA

Alberto Novello live electronics e proiezioni laser

Otolab percussioni, live electronics e proiezioni laser

Light Sound Action

Alberto Novello Laser Drawing

Otolab Ex

Alberto Novello utilizza i segnali elettrici del suo sintetizzatore per modulare la luce laser in colorate forme sinuose. Un’improvvisazione completamente analogica che fonde audio ed immagini, connettendo i sensi del pubblico in un’unica esperienza sinestesica. L'ha definito “Visual Listening”: per ascoltare il suono più profondamente tramite la visualizzazione della luce laser. Novello è un artista multimediale, tecnologo e compositore. Il suo principale ambito di attività sta nella creazione di architetture multimediali probabilistiche, al limite fra instabilità ed errore.

JOSQUIN 1521 - 2021

Martedì 12 ottobre ore 18.30

Museo della Musica

Sulle tracce di Josquin in Italia

conversazione introduttiva all’esposizione documentaria e ai concerti del progetto “Josquin 1521 – 2021”, nella ricorrenza del cinquecentenario della morte del compositore franco-fiammingo. Intervengono lo storico della musica Carlo Vitali e i musicisti Carlo Centemeri e Paolo Da Col.

JOSQUIN 1521 - 2021

12 ottobre – 12 novembre

Museo della Musica

Giosquino nelle fonti musicali bolognesi

Esposizione delle cinquecentine con musiche di Josquin Desprez conservate al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna.

in collaborazione con Museo della Musica

JOSQUIN 1521 - 2021

Mercoledì 13 ottobre ore 20.30

Oratorio di San Filippo Neri

Odhecaton Ensemble

Paolo Da Col direttore

Josquin, princeps musicorum

Missa Hercules dux Ferrariae e mottetti di Josquin Desprez nelle fonti musicali emiliane

Fra il 1483 e il 1504 Josquin Desprez soggiornò a lungo in Italia, dove la scuola polifonica franco-fiamminga era considerata all’avanguardia e ai maestri d’oltralpe si offrivano impieghi prestigiosi. Fra le tappe accertate dei suoi viaggi (Milano, Roma, Ferrara) e quelle ipotizzate dei biografi (Mantova, Firenze) non figura invece Bologna, benché sotto la signoria di Giovanni II Bentivoglio la città felsinea brillasse per fasto e mecenatismo fra le corti rinascimentali del Norditalia. Una vera e propria scuola musicale bolognese fiorirà solo a partire dal 1512, con la nomina di Giovanni Spataro a “maestro di canto” presso la basilica di San Petronio. Nel frattempo le Messe, i mottetti e le “frottole” di Josquin, grazie anche alle stampe di Ottaviano Petrucci (1502-1504 e 1514), imponevano il suo magistero in tutte le forme sacre e profane fruttandogli l’epiteto di princeps musicorum.

JOSQUIN 1521 - 2021

Martedì 19 ottobre ore 20.30

Oratorio di San Filippo Neri

Astrarium Consort

Carlo Centemeri direttore

Stile antico, stile moderno, stile concertato

Mottetti di Josquin Desprez e Salmi brevi di Giovanni Paolo Colonna

Confronto a distanza fra giganti della polifonia: Josquin Desprez, di cui quest’anno si celebra il 500mo della morte, e il bolognese Colonna (1637-1695). Gran viaggiatore il primo, sedentario il secondo benché le sue partiture fossero avidamente ricercate in tutta Europa: non a caso le loro maggiori collezioni si conservano a Vienna, Parigi, Oxford e Londra. Nucleo comune ad entrambi è il contrappunto canonico “osservato” che Colonna continua a coltivare a Barocco avanzato, innestando però sul suo tronco bisecolare le grazie dello stile concertante, l’armonia verticale fondata sul basso continuo, un più libero vocabolario degli “affetti” ereditato dal madrigale maturo e dai nuovi generi rappresentativi: cantata e opera.

Domenica 24 ottobre ore 20.30

Spazio HERA

Ensemble di Musica Contemporanea del Conservatorio di Bologna

Marcello Panni direttore

Chiara Osella soprano

Federico Sanguineti voce recitante

Danzatori della C&C Company, Carlo Massari coreografo

Da divino intelletto e da sua arte

Luciano Berio Laborintus II

Luciano Berio Visage

Claudio Monteverdi Combattimento di Tancredi e Clorinda (trascrizione di Luciano Berio)

in coproduzione con IUC – Roma e Ferrara Musica

Composto nel 1965 per celebrare il 700mo della nascita di Dante, Laborintus II prende il titolo dall’omonima raccolta poetica di Edoardo Sanguineti. Il testo sviluppa temi della Vita nuova, del Convivio e della Commedia combinandoli con citazioni bibliche e con scritti di Ezra Pound e T. S. Eliot. Antecedente di qualche anno è Visage per suoni elettronici e la voce di Cathy Berberian, fissato su nastro magnetico. Il lavoro “non propone un testo e una lingua significanti in quanto tali, ma ne sviluppa le sembianze”, alla ricerca di equivalenti musicali delle articolazioni linguistiche. Il Combattimento di Tancredi e Clorinda è uno dei lavori monteverdiani più sperimentali. «In questa mia edizione – scrive Berio – ho cercato di mantenermi il più vicino possibile alle convenzioni originali della rappresentazione e dell’orchestrazione: tenore (narratore), soprano (Clorinda), baritono (Tancredi), tre viole, violoncello e basso continuo».

 

 


 

 

 
 
 

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