L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

La giornata del Teatro su Rai5

Programmazione dedicata alla Giornata del Teatro il 27 marzo su Rai5

I Cinque Sensi del Teatro. Teatro delle forme semplici - Peter Brook

Il regista inglese Peter Brook parla della sua esperienza teatrale dalle sue prime regie ad Oxford fino alla fondazione di una compagnia di attori internazionali provenienti da culture e preparazione attoriale diverse. Spiega come lavorare per mettere in scena uno spettacolo, lasciando agli attori la possibilità di creare il loro spazio scenico a partire da uno “spazio vuoto”. In onda domenica 27 marzo alle 06.00 su Rai 5.

A seguire

In cammino attraverso il teatro - Eugenio Barba e l'Odin Theatre

Il regista Eugenio Barba ripercorre la sua esperienza teatrale a partire dalla fondazione dell'Odin Theatre, nel 1964. Ha cominciato a sperimentare con un gruppo di attori, che erano stati rifiutati dall'accademia d'arte drammatica, un nuovo modo di fare teatro, che abbatte la separazione fisica fra attore e concepisce il teatro come pothlac, come baratto, come scambio tra culture diverse. Negli anni '70 fonderà ISTA, l'istituto internazionale di antropologia teatrale.

Gli imbianchini non hanno ricordi

Un atto unico grottesco e divertente in cui si rincorrono motivi di circo e clownerie, spunti di vecchie comiche alla Charlot e gag da rivista. Il tutto impastato da una folle gelosia e situazioni portate all'estremo del surrealismo. Con Dario Fo e Franca Rame. In onda domenica 27 marzo alle 07.55 su Rai5.

Jacques Lecoq. Viaggio in Italia

Il documentario “Jacques Lecoq, viaggio in Italia”, in onda domenica 27 marzo alle 8.20 su Rai 5, ripercorre la cruciale esperienza italiana dell'artista, fondamentale per la formulazione teorica e pratica della sua pedagogia. Durante il suo lungo soggiorno in Italia, infatti, tra il 1948 e il 1966, Lecoq si è trovato a partecipare ad alcune delle più rilevanti ed innovative temperie culturali del dopoguerra. Il film documentario allinea le vicende di quegli anni intrecciando testimonianze di sodali ed epigoni del metodo lecoquiano e immagini di repertorio, in modo da contestualizzare la cronologia degli avvenimenti e rendere conto della profondità delle influenze che la cultura del nostro Paese ebbe sul percorso intellettuale e teatrale di Lecoq. A cura di Giulia Morelli produttore esecutivo Alessia Viscardi progetto editoriale Felice Cappa sono intervenuti Adriana Asti, Gianfranco De Bosio, Pascale Lecoq, Kuniaki Ida, Paola Rizza, Marina Spreafico, Nicoletta Ramorino, Andrée Ruth Shammah, Jean-Gabriel Carasso, Jean-Noel Roy

Il Mercante di Venezia

Il nobile Bassanio chiede all'amico Antonio, ricco mercante di Venezia, 3.000 ducati per corteggiare degnamente Porzia, ereditiera di Belmonte. Antonio, che ha investito tutte le sue risorse in traffici marittimi, si fa prestare il denaro dall'usuraio ebreo Shylock che pretende come obbligazione il diritto di prendere una libbra di carne sul corpo di Antonio. Bassanio accompagnato dall'amico Graziano, ottiene la mano di Porzia superando una prova stabilita dal padre di lei. Arriva la notizia che le navi di Antonio hanno fatto naufragio e che egli non ha pagato il debito alla scadenza. Shylock, pretendendo la libbra di carne, porta Antonio davanti al Doge, che non può rifiutare il pagamento del debito. Porzia travestita da avvocato perora la causa di Antonio riuscendo a risparmiare anche la vita di Shylock, a patto che egli si faccia cristiano. Di William Shgakespeare, regia di Gianfranco De Bosio, traduzione Sergio Perosa con Gianrico Tedeschi, Massimo Foschi, Sergio Fantoni, Ilaria Occhini, Massimo Dapporto, Andrea Giordana, Lina Sastri. (1979). In onda domenica 27 marzo alle 9.30 su Rai 5

Apprendisti Stregoni. Il Metodo Strehler

Puntata di repertorio, in onda domenica 27 marzo alle 12.10 su Rai 5, dedicata al metodo teatrale elaborato dal regista Giorgio Strehler (1921 – 1997). Voce narrante: Ottavia Piccolo. Di Marco Odetto progetto editoriale Felice Cappa produttore esecutivo Serena Semprini a cura di Giulia Morelli.

Memorie di Adriano. Ritratto di una voce

Lo spettacolo teatrale, in onda domenica 27 marzo alle 13.10 su Rai 5, pensato, basato sul ritratto letterario dell'imperatore Adriano eseguito da Marguerite Yourcenar nel suo romanzo-capolavoro, e allestito nel 1990 da Maurizio Scaparro nello scenario incantevole di villa Adriana a Tivoli, per altro ispirò la stessa scrittrice fedelmente ripropone la forma della lettera scritta da Adriano a quello che sarà il suo successore. Un testo di grande spiritualità e rimpianto, affidato al talento del Grande Giorgio Albertazzi. Frammenti dal romanzo di Marguerite Yourcenar regia Maurizio Scaparro con Giorgio Albertazzi

In cerca d'autore

Luca Ronconi porta in scena una nuova ed inedita lettura del celebre testo di Luigi Pirandello, in onda domenica 27 marzo alle 14.10 su Rai 5, con i giovani attori diplomati all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, “In cerca d’autore”, studio sui “Sei personaggi”. Il grande maestro della scena teatrale contemporanea rivisita i “Sei personaggi in cerca d’autore” per consegnare al pubblico un inedito Pirandello, rinnovato e liberato dalle abusate formule convenzionali del “teatro nel teatro” e dai paradossi retorici sull’ “essere e apparire”. Incrostazioni sedimentate lungo un intero ecolo che hanno replicato i labili confini tra “finzione e realtà”, “persona e personaggio”, “vita e forma”. Registrato al Centro Teatrale Santacristina di Gubbio per la regia televisiva di Felice Cappa. Da Luigi Pirandello regia Luca Ronconi Scene: Bruno Buonincontri Luci: Sergio Ciattaglia Interpreti: Rita De Donato, Fabrizio Falco, Davide Gagliardini, Lucrezia Guidone, Elisabetta Mandalari, Luca Mascolo, Paolo Minnielli, Elisabetta Misasi, Massimo Odierna, Alice Pagotto, Sara Putignano, Andrea Sorrentino, Remo Stella, Andrea Volpetti, Elias Zoccoli

Apprendisti Stregoni. Il Metodo Costa

Puntata di repertorio, in onda domenica 27 marzo alle 15.50 su Rai 5, dedicata al metodo teatrale elaborato dal regista e pedagogo Orazio Costa (1911 – 1999). Voce narrante: Ottavia Piccolo con Gabriele Lavia regia Marco Odetto progetto editoriale Felice Cappa produttore esecutivo Serena Semprini a cura di Giulia Morelli

Dolore sotto chiave | Sik Sik L'artefice magico

Un dittico con la regia di Carlo Cecchi che riunisce due atti unici di Eduardo De Filippo: Dolore sotto chiave e Sik-Sik, l’artefice magico, in onda domenica 27 marzo alle 16.45 in prima visione su Rai 5. Due piccoli gioielli della tradizione eduardiana che sono una riflessione sul mondo del teatro come metafora della vita.

Dolore sotto chiave nasce come radiodramma nel 1958, andato in onda l’anno successivo con Eduardo e la sorella Titina nel ruolo dei protagonisti, i fratelli Rocco e Lucia Capasso. Viene portato in scena due volte con la regia dell’autore, con Regina Bianchi e Franco Parenti nel 1964 (insieme a Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello) per la riapertura del Teatro San Ferdinando di Napoli e nel 1980 (insieme a Gennareniello e Sik-Sik) con Luca De Filippo e Angelica Ippolito.

Lucia, sorella di Rocco, per molti mesi nasconde al fratello – nel timore che questi possa compiere un atto inconsulto - l’avvenuta morte della moglie Elena e finge di occuparsi delle cure della donna, gravemente malata. Lucia impedisce a Rocco di vedere la moglie, con la scusa che la sua sola presenza potrebbe causare emozioni che potrebbero esserle letali. Rocco, esasperato dalla interminabile agonia di lei, in una crisi di rabbia entra a forza nella stanza della malata e la scopre vuota. Lucia gli rivela l’amara verità: la moglie è morta da tempo, mentre lui era in viaggio per lavoro. Comincia qui un alternarsi di responsabilità e accuse fra i due fratelli; si presentano, non voluti da Rocco, i vicini, per sostenerlo nel lutto; infine Rocco rivelerà alla sorella i suoi segreti. Torna in scena il tema della morte, affrontato da Eduardo in tante sue opere, in chiave comica, seria o semiseria: da Requie a l’anema soja, al primo atto di Napoli milionaria! fino al parodistico funerale dell’ultimo lavoro, Gli esami non finiscono mai.

Sik-Sik, l’artefice magico, atto unico scritto nel 1929, è uno dei capolavori del Novecento: «Come in un film di Chaplin – racconta Carlo Cecchi – è un testo immediato, comprensibile da chiunque e nello stesso tempo raffinatissimo. L’uso che Eduardo fa del napoletano e il rapporto tra il napoletano e l’italiano trova qui l’equilibrio di una forma perfetta, quella, appunto, di un capolavoro». Sik-Sik (in napoletano, “sicco” significa secco, magro e, come racconta lo stesso Eduardo, si riferisce al suo fisico) è un illusionista maldestro e squattrinato che si esibisce in teatri di infimo ordine insieme con la moglie Giorgetta, e Nicola che gli fa da spalla. Una sera il compare non si presenta per tempo e Sik-Sik decide di sostituirlo con Rafele, uno sprovveduto capitato per caso a teatro. Con il ripresentarsi di Nicola poco prima dello spettacolo e con il litigio delle due “spalle” del mago, i numeri di prestigio finiranno in un disastro e l’esibizione si rivelerà tragica per il finto mago ma di esilarante comicità per il pubblico. Con più di 450 repliche solo a Napoli, lo spettacolo ebbe un successo enorme. Eduardo reinterpretò Sik-Sik alla fine della sua carriera; recitò per l’ultima volta al Teatro San Ferdinando di Napoli nell’aprile del 1979 e nel 1980, al Manzoni di Milano, affiancato dal figlio Luca e da Angelica Ippolito, si ritirò dalle scene dopo cinquant’anni di carriera. «Partecipai all’edizione del 1980 – ricordava Luca De Filippo in un’intervista – Allora ero giovane, fu un momento bellissimo. Avevo già fatto parti importanti, ma nel ruolo di Rafele riuscii per la prima volta a far ridere mio padre». Registrato al Teatro delle Muse di Ancona nel novembre 2021. Regia televisiva Marco Odetto progetto editoriale Felice Cappa produttore esecutivo Serena Semprini a cura di Giulia Morelli

Zona Limite

Eugenio Barba è uno dei pochi grandi vecchi ribelli viventi del teatro mondiale che il XX secolo ha generato. Nella piccola cittadina danese di Holstebro, sua seconda patria, realizza la Festuge, uno spettacolare progetto teatrale. 100 cavalli provenienti da tutta Europa percorrono insieme la zona di confine della costa danese, irrompono in città, entrano persino in biblioteca... capovolgendo i parametri della vita normale. Ancora una volta il vecchio mago stregone abbatte muri - “Breaking down the Walls”, come disse il suo compagno di viaggio Jerzy Grotowsky. E ancora una volta Barba espande il territorio del teatro. Il film Zona Limite, in onda domenica 27 marzo alle 18.00 in prima visione su Rai 5, offre uno sguardo su un insolito processo teatrale. Per 9 giorni e 9 notti, Eugenio Barba e il suo Odin Teatret riescono nell’ impresa di sottrarre gli abitanti della città alla loro solita vita quotidiana e a portarli con sé in questo viaggio nei regni avventurosi della cultura.

Apprendisti Stregoni.

Il metodo Visconti

Puntata di repertorio, in onda domenica 27 marzo alle 19.00 su Rai 5, dedicata al metodo teatrale elaborato dal regista cinematografico, lirico e teatrale Luchino Visconti (1906 – 1976), ispirato al metodo del regista e teorico russo Konstantin Stanislavskij (1863 – 1938). Voce narrante: Ottavia Piccolo con Umberto Orsini regia Marco Odetto progetto editoriale Felice Cappa produttore esecutivo Serena Semprini a cura di Giulia Morelli

Le donne

Conclude la Maratona Teatrale una signora del teatro italiano, Franca Valeri. In questo one-woman show del 1993, in onda domenica 27 marzo alle 20.00 su Rai 5, l’eclettica attrice ripercorre la vasta galleria dei suoi personaggi femminili, cavalli di battaglia e vere e proprie cartine di tornasole dei mutamenti e delle contraddizioni che hanno costellato il percorso di emancipazione delle donne italiane attraverso i decenni.


 

 

 
 
 

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