L’Ape musicale

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LA STAGIONE SINFONICA 2022-2023

Dopo il concerto di inaugurazione della stagione diretto da Antonio Pappanoil 18 ottobre (Elektra di Richard Strauss,repliche il 20 e 22)e i suoi appuntamenti del 3, 4, 5 novembre(con Beatrice Ranaalla tastiera per il Concerto per pianoforte di Clara Schumann, prima esecuzione a Santa Cecilia) e del 9, 10e 11 novembre(con la violinista Lisa Batiashvili che suonerà il Concertoper violino di Beethoven), farà ritorno a Santa Cecilia il direttore giapponese Kazuki Yamada(25, 26 e 27 novembre), Direttore Artistico e Musicale della Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo e, a partire dal 2023, Direttore Principale della City of Birmingham Symphony Orchestra, che a Santa Cecilia dirigerà la Sinfonia n. 5 di Schubert, caratterizzata da spontaneità e immediatezza di sentimento e freschezza inventiva, e nella seconda parte la Sinfonia n. 2 “Lobgesang” di Mendelssohn, che prevede anche la partecipazione del Coro di Santa Cecilia istruito da Piero Monti. Il , 2 e 3 dicembresarà la volta di un programma “made in USA” diretto da Gianandrea Noseda, anch’egli ormai statunitense d’adozione, visto il suo incarico di Direttore Musicale della National Symphony Orchestra di Washington. In programma il Concerto in Fa di Gershwin interpretato dal pianista francese Jean-Yves Thibaudet- che con Santa Cecilia vanta un legame avviato nel lontano 1992 -, il Divertimento per orchestra di Leonard Bernstein e in chiusura la Sinfonia in tre movimenti di Igor Stravinskij, che negli Stati Uniti si era trasferito nel 1939 e vi rimase fino alla sua morte. Dopo gli appuntamenti affidati alla bacchetta di Pappano l’8, 9, e 10 dicembre(con il tenore Clay Hilley, musiche di Haydn, Kodály e Dvořák) e il 15, 16 e 17 dicembre(con la Settima Sinfonia di Mahler), il testimone passa a Jakub Hrůša, Direttore Ospite Principale dei complessi ceciliani,per i primi concerti del 2023, in cartellone il 5, 7, 8 gennaio(con Beatrice Rana che interpreterà il Concerto per pianoforte di Schumann) per poi tornare di nuovo a Pappanoper i concerti del 12, 13, e 14 gennaio(musiche di Mendelssohn e Bruckner) e del 19, 20e 21 gennaio(con Martha Argerichche interpreterà uno dei suoi cavalli di battaglia, il Concerto in sol di Ravel).

Il 9, 10e 11 febbraiotorna sul podio di Santa Cecilia, per il primo dei suoi due concerti in cartellone, Daniele Gattiche dirigerà l’oratorio Elias di Mendelssohn. Il 16, 18e 19febbraioappuntamento da non perdere affidato al coreanoMyung-Whun Chung anch’egli, come già Gatti, in passato Direttore Principale dell’Orchestra di Santa Cecilia. Il concerto è interamente dedicato a Johannes Brahms, del quale verranno eseguite la Terza e Quarta Sinfonia. Il 23, 24e 25 febbraiotornerà l’austriaco Manfred Honeck, Direttore Musicale della Pittsburgh Symphony Orchestra e regolarmente ospite di Santa Cecilia dal 2013, che dirigerà un programma tutto mozartiano, con la celebre Sinfonia n. 40 e, nella seconda parte, la Messa in do minore (soprani Rosa Feola e Lea Desandre). Juraj Valčuha,Direttore Musicale del Teatro di San Carlo di Napoli nonché Primo Direttore Ospite della Konzerthausorchester di Berlino, il 2, 3 e 4 marzo alzerà la bacchetta per la Sinfonia n. 8 di Šostakovič, composta nel 1943 e considerata una sorta di "requiem" per i caduti della guerra e, nella prima parte, dirigerà il Concerto per pianoforte n. 2 di Liszt con il pianista italo-svizzero Francesco Piemontesi, ospite delle maggiori orchestre del mondo. Il 9, 10, e 11 marzo, dopo alcuni anni di assenza, avremo di nuovo ospite il direttore spagnolo Pablo-Heras Casadoper un impaginato di musiche del Novecento: in apertura la Sinfonia di Luciano Berio che vedrà impegnato anche il gruppo Theatre of Voices, fondato a Londra nel 1990 e considerato tra i migliori ensemble vocali - e premiato nel 2010 con un Grammy per l’interpretazione del brano The Little Match Girl Passion di David Lang. A seguire, due capolavori di Igor Stravinskij: la Sinfonia di Salmi per coro e orchestra e la seconda suite dell’Uccello di fuoco. Il concerto del 16, 17e 18 marzoè invece affidato all’inglese Thomas Adès, tra i massimi compositori viventi che, a dieci anni dalla sua ultima e unica presenza a Santa Cecilia, dirigerà il più celebre brano di Gustav Holst, la suite The Planets, in cui il compositore inglese ha tradotto in musica i diversi caratteri astrologici di ciascun pianeta, mentre nella seconda parte presenterà in prima esecuzione italiana la propria composizione Paradiso. Il 23 marzo(con repliche il 24e 25) di nuovo Daniele Gatticon un programma tutto russo dedicato alle figure di Romeo e Giulietta, i due amanti che solo nella morte trovano la felicità, ritratti in musica da Čajkovskij (nella ouverture-fantasia Romeo e Giulietta) e da Prokof’ev nella suite tratta dal suo balletto Romeo e Giulietta del 1936. Tra i due brani, risuoneranno le Variazioni su un tema rococò di Čajkovskij che verranno eseguite dal violoncellista spagnolo trentunenne - al suo debutto nella stagione sinfonica – Pablo Ferrández, già vincitore del XV Concorso Internazionale Čajkovskij. Il 30 marzo, con repliche il 31 marzoe il aprile, sarà la volta del direttore russo Tugan Sokhiev, già direttore del Teatro Bolshoi di Mosca e dell’Orchestre National du Capitole de Toulouse, che dirigerà Il canto della terra di Gustav Mahler, composto nel 1907 e definito dall’autore una “sinfonia per voce di contralto, di tenore e grande orchestra” in cui il compositore austriaco ha fuso in un unico blocco il mondo del Lied e della Sinfonia, e la Sinfonia n. 104 di Haydn. Ed è un ritorno anche quello del direttore e violinista Fabio Biondi, ospite dell’Accademia fin dal 1997, in un programma interamente dedicato al “prete rosso” Antonio Vivaldi che chiude con il celebre Gloria e vedrà impegnato anche il Coro di Santa Cecilia, il soprano Marie Lyse il contralto Emőke Baráth.

Il 13, 15 e16 aprilePappanodirigerà l’ottavo e ultimo dei suoi concerti di stagione (prima esecuzione del brano Dosàna nóva di Ambrosini commissionato dall’Accademia di Santa Cecilia, musiche di R. Strauss – con Asmik Grigorian – e Šostakovič), e il 20, 21e 22 aprilenuovo concerto di Hrůšacon musiche di Dvořák e Janáček. Per il 27, 28e 29 aprileè invece previsto il debutto di Antonello Manacorda, Direttore Principale della Kammerakademie Potsdam (il 5 maggio salirà per la prima volta sul podio dei Berliner Philharmoniker)che dirigerà la suite di Richard Strauss tratta dalle musiche di scena composte per Il borghese gentiluomo di Molière, il Concerto per clarinetto di Michael Nyman, scritto appositamente per Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’Orchestra di Santa Cecilia, e la Sinfonia n. 6 di Schubert. Due nuovi debutti anche per gli appuntamenti in calendario il 4, 5 e 6 maggiocon Markus Stenzche in passato ha ricoperto incarichi prestigiosi con diverse orchestre internazionali e teatri d'opera (è stato Direttore Principale della Netherlands Radio Philharmonic Orchestra, Generalmusikdirektor della Città di Colonia e Gürzenich-Kapellmeister e Direttore Principale della London Sinfonietta); il direttore tedesco dirigerà musiche di Fauré (Pavane, Les Djinns, Cantique de Racine), Il poema dell’estasi di Skrjabin e il Terzo Concerto per pianoforte di Rachmaninoff, interpretato dal secondo artista al debutto in questo appuntamento, il pianista Andrei Korobeinikov, nato in Russia nel 1986 e già ospite di orchestre quali la BBC Symphony Orchestra, Budapest Festival Orchestra e Wiener Symphoniker. L’11 maggio (con repliche il 12e il 13) sul palcoscenico di Santa Cecilia farà ritorno una delle più richieste e apprezzate “direttrici” d’orchestra, Mirga Grazynite-Tyla, Direttrice Musicale della City of Birmingham Symphony Orchestra, che torna dopo un’assenza di quattro anni e dirigerà l’ouverture Leonore 3 di Beethoven, la “prima” italiana del Concerto per pianoforte del compositore finlandese Magnus Lindberg (Helsinki, 1958) e, prima esecuzione a Santa Cecilia, la Terza Sinfonia di Weinberg (1919-1996). Tre concerti imperdibili il 18 , 19 e 20 maggio con un vero gigante del podio, il direttore svedese (ma nato negli Stati Uniti nel 1927) Herbert Blomstedt, un “vecchio fanciullo del podio” 94enne tra i più grandi interpreti di sempre delle sinfonie di Bruckner, che ci offrirà la sua lettura della Quarta Sinfonia “Romantica” del compositore austriaco. In apertura, la Terza Sinfonia composta da Franz Schubert nel 1815, all’epoca appena diciottenne. Il 26, 27e 28 maggioè in cartellone il terzo e ultimo appuntamento con Jakub Hrůša(musiche di Richard Strauss e Martinů) affiancato nell’occasione dal violista Antoine Tamestitche interpreterà la Rapsodia-Concerto per viola e orchestra di Martinů. E il , 3 e 4 giugnofa il suo ritorno Sakari Oramo, che si esibirà insieme a Stefano Bollani- pianista, ma anche compositore, cantante, scrittore, attore, umorista, dunque showman a 360 gradi - che insieme a Joo Hyung-ki(è lo “Joo” del celebre duo Igudesman&Joo, tanto per intenderci) eseguirà il Concerto per due pianoforti di Poulenc. A seguire Daphnis et Chloé, per coro e orchestra, di Maurice Ravel.
La stagione sinfonica si chiude con gli ultimi due artisti al debutto ceciliano, Jérémie Rhorer e Alexandre Kantorow. Rhorer, fondatore dell’ensemble Le Cercle de l’Harmonie, ha già diretto orchestre affermate quali l’Orchestre Symphonique de Montréal, Philharmonia Orchestra, Gewandhausorchester di Lipsia, Orchestre de Paris e a Santa Cecilia dirigerà,l’8, 9 e 10 giugno, la Danse macabre e la Terza Sinfonia “con organo” di Saint-Saëns. Tra i due brani, Alexandre Kantorow, definito dalla stampa “il giovane zar del pianoforte” e nel 2019 primo vincitore francese, all'età di 22 anni, della medaglia d'oro al Concorso Čajkovskij, eseguirà il Secondo concerto per pianoforte di Čajkovskij.


 

 

 
 
 

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