L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Tutti pazzi per l'opera

di Irina Sorokina

A Verona un galà celebra il canto lirico attraverso dieci parole chiave da Monteverdi a Puccini.

VERONA, 11 ottobre 2025 - Nel caldo pomeriggio di un sabato in cui tutta Verona, o quasi, usciva di casa con i bambini e animando le strade fra sorrisi rilassati e vivaci conversazioni, al Teatro Filarmonico si poteva assistere ad un evento musicale che dopo le prime note si è trasformato in una vera festa della musica. Sotto il simpatico titolo Pazzi per l’opera si nascondeva un bel concerto in grado di far godere e divertire . Sottotitolato come “evento straordinario per celebrare il Canto Lirico patrimonio dell’Umanità”, offriva una parata dei brani più o meno famosi di Monteverdi, Vivaldi, Cimarosa, Rossini, Bellini, Verdi e Puccini, tutti compositori che hanno lasciato segni indelebili nella musica mondiale. Dieci parole (Amore, Riso, Società, Virtuosismo, Dio, Censura, Lacrime, Patria, Cantante, Critica) sono state collegate a dieci brani musicali per presentare e raccontare quest’arte unica che dall’Italia del Seicento si estese in molti paesi del mondo.

La conduzione è stata affidata a due personaggi ben noti, la sovrintendente e direttrice artistica della Fondazione Arena di Verona Cecilia Gasdia e il critico musicale Alberto Mattioli, con la partecipazione dell’attore Matteo Martari. A Gasdia e Mattioli sono state riservate due postazioni colorate ai lati del palcoscenico, da lì la diva e il critico hanno intrattenuto il pubblico con conversazioni spiritose e istruttive, mai fuori posto e sopra le righe, calandosi con ironia nei panni dei melomani un po’ agé che si possono trovare ancora nelle sale dei teatri dell’opera. Sempre discreti, hanno giustamente dato la priorità ai sei artisti (Carmela Remigio ed Eleonora Bellocci, soprani, Caterina Piva, mezzosoprano, Carlo Vistoli, contraltista, Ruzil Gatin, tenore, Carlo Lepore, basso-baritono): visto il cast, era chiaro che si sarebbe trattato di un puro godimento. Sei voci eccellenti sono state accompagnate dall’Orchestra della Fondazione Arena affidata al maestro Enrico Lombardi e il coro di cui l’impresa lirica veronese da sempre è orgogliosa è stato preparato di modo impeccabile da Roberto Gabbiani.

La Toccata dall’Orfeo, suonata in modo preciso e grintoso, apriva un pomeriggio musicale entusiasmante, giusto per ricordare al pubblico il valore dal grande Claudio Monteverdi e l'opera del Seicento con il duetto finale (non composto dal Cremonese, anche se il suo nome compare in locandina...) dall'Incoronazione di Poppea interpretato da Carmela Remigio (parola chiave: Amore). A seguire, Carlo Lepore ha unito la propria grandezza artistica a un senso dell’umorismo unico, entrambe qualità perfette per l’aria di Geronimo dal Matrimonio segreto di Cimarosa, con effetti comici letteralmente esilarante (parola chiave: Riso). Il tenore Ruzil Gatin, che ricordiamo per la sua interpretazione del ruolo di Arturo nei Puritani al Teatro Comunale Pavarotti Freni di Modena, ha scelto per il concerto veronese “A te, o cara, amor talora” e affascinato per la pulizia del registro acuto, il timbro raro, dal leggero vibrato, come rara è stata la linea del canto, delicatissima e raffinatissima (parola chiave: Società). Caterina Piva, dalla voce vellutata, in “Sorge l’irato nembo” si è trasformata con convinzione e grinta nell’Orlando protagonista dell’opera di Vivaldi (parola chiave: Virtuosismo). Tre belle voci – Carlo Lepore, Ruzil Gatin e Carmela Remigio – si sono unite in perfetta armonia per intonare la sublime preghiera dal Mosè in Egitto rossiniano, accompagnata dal sempre eccellente coro areniano (parola chiara: Dio). Il quartetto da Rigoletto verdiano “Un dì, se ben rammentami… Bella figlia dell’amore” ha rivelato le capacità ammirevoli di Ruzil Gatin come Duca di Mantova, Caterina Piva (Maddalena), Carlo Lepore (Rigoletto) ed Eleonora Bellocci (Gilda), che sfoggiano voci quanto importanti tanto belle e raggiungere un'armonia perfetta (parola chiave: Censura). L’aria di Malcolm “Mura felici… Elena! Oh tu, ch’io chiamo” da La donna del lago di Gioachino Rossini è stato vero momento di gloria per il contraltista Carlo Vistoli che ha raggiunto le vette altissime nell’arte del belcanto (parola chiave: Lacrime). Dopo uno dei pezzi più impegnativi di Rossini è stata l’ora di “Va’ pensiero, sull’ali dorate” che non poteva certo mancare nel programma, essendo uno dei simboli dell’arte di Verdi e il vero cavallo di battaglia del magnifico coro areniano; è stato un momento sublime, forse ilpiù alto del concerto (parola chiave: Patria). Allo scopo di creare un vivace contrasto e immergere il pubblico in un’atmosfera più leggera è riapparso Carlo Lepore con l’aria di Don Magnifico “Sia qualunque delle figlie” (parola chiave: Cantante). In “Sì. Mi chiamano Mimì” Carmela Remigio ha fornito un ritratto della fanciulla pucciniana davvero commovente, il suo declamato ben pensato e i colori dolci e variegati in “Ma quando vien lo sgelo” hanno fatto realmente battere i cuori (parola chiave: Critica).

Una bella conclusione dell’evento musicale speciale è stato “Fra quai soavi palpiti”, finale lieto del Tancredi rossiniano, una vera celebrazione dell’opera italiana. Successo grandioso e applausi a non finire: evviva la Signora Opera e evviva l’opera italiana.

Leggi anche

Martina Franca, Tancredi - Owen Wingrave, 02-03/08/2025

Parma, La bohème, 06/04/2025

Piacenza, Mosé in Egitto, 27/10/2024

Napoli, Il matrimonio segreto, 17/06/2025

Modena, I puritani, 12/05/2024

Firenze, La Cenerentola, 22/09/2024

Macerata, Rigoletto, 19/07/2025

Ravenna, L'incoronazione di Poppea, 21/01/2024


Vuoi sostenere L'Ape musicale?

Basta il costo di un caffé!

con un bonifico sul nostro conto

o via PayPal

 



 

 

 
 
 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.