L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

 

Fondazione Teatro G. Donizetti

BERGAMO

Fondazione Teatro Grande

BRESCIA

Teatro Sociale

COMO

Fondazione Teatro A. Ponchielli

CREMONA

Fondazione Teatro Fraschini

PAVIA

UN GRANDE TEATRO DA 4.200 POSTI

OPERALOMBARDIA

STAGIONE D’OPERA 2019

Promosso e sostenuto da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo OperaLombardia costituisce, di fatto, la solarealtà nazionale che programma e realizza sistematicamente e con continuità una stagione d’opera con la procedura della coproduzione, riuscendo così a ottimizzare i costi artistici e tecnici, con la concreta possibilità di garantire spettacoli di qualità e un abbattimento dei costi dei biglietti d’ingresso in modo da permettere una maggiore fruizione e un ampliamento del pubblico.

Da alcuni anni le stagioni di OperaLombardia, al quale partecipano i Teatri Donizetti di Bergamo, Grande di Brescia, Sociale di Como, Ponchiellidi Cremona e Fraschini di Pavia, tendono a delineare un progetto artistico mirato, il cui intento è quello di valorizzare e preservare la ricca tradizione operistica dei teatri della Regione, attraverso un’equilibrata sintesi fra tradizione e innovazione, con titoli sia del grande repertorio che di più rara esecuzione, con aperture al Barocco e al contemporaneo.

Conclusasi con successo la Stagione 2018 - che con il suo variegato cartellone ha raccontato la storia dell’opera per capisaldi di indiscussa bellezza - la Stagione 2019 di OperaLombardia proporrà cinque titoli del grande repertorio operistico italiano (e straniero), con un’impronta particolarmente forte, un fil rouge sotteso che conferisce una certa unitarietà.

La sonnambula e Guglielmo Tell, Macbeth e Aida, Gianni Schicchi e L’heure espagnole hanno innumerevoli richiami ed echi, da una opera all’altra, affinità e tratti che donano alla stagione una forte identità: capolavori che onorano il belcanto (Rossini e Bellini) e il grande melodramma ottocentesco (Verdi); opere tragiche con ineluttabili finali (Macbeth e Aida), opere con una ambientazione pastoral-bucolica (Guglielmo Tell e Sonnambula, peraltro coeve); opere che celebrano figure femminili iconiche (Lady Macbeth, Amina, Mathilde, Aida, Amneris, Lauretta, Concepción); opere che raccontano il dilemma tra amore e sete di potere (Gianni Schicchi), tra amor di patria e passione, tra vita e morte, tra sonnambulismo e veglia, tra verità e finzione (L’heure espagnole).

Sono tutte opere mature dei compositori – nel caso di Guglielmo Tell, addirittura l’ultima delle opere rossiniane – con importanti modelli letterari alle spalle (Schiller, Scribe, Shakespeare), già pregne di un linguaggio musicale e di una drammaturgia compiuta e stringente. Sono capolavori musicali per l’affezionato pubblico degli abbonati, che torna a teatro per risentire le celebri arie di Rossini, Bellini, Verdi e Puccini, ma anche per un pubblico neofita, curioso, che entra in teatro per la prima volta, come nel caso di Ravel. Un cartellone contribuisce da un lato alla valorizzazione del patrimonio musicale tradizionale popolare, dall’altro al consolidamento di un pubblico sempre più ampio e diversificato.

Tradizione e innovazione, passato e futuro, preservare senza diventare un polveroso museo ed innovare senza tradire la propria storia: questo lo yin e yang della prossima stagione lirica che presenta spettacoli molto diversi l’uno dall’altro, ma tutti di alto pregio artistico, firmati da registi seri, profondi conoscitori dell’opera: da un’astratta visione a tinte forti di Macbeth (Elena Barbalich) ad una lettura lucida del Guglielmo Tell da parte del regista Arnaud Bernard. La tradizionale e sontuosa Aida (Franco Zeffirelli) cede il passo ad una delicata Sonnambula, allestita da Raul Vazquez, per una lettura moderna e coinvolgente e l’audace dittico composto da Gianni Schicchi e L’heure espagnole che porterà la firma di Carmelo Rifici, fra i registi di spicco del panorama teatrale italiano.

La bacchetta esperta dei direttori di comprovata esperienza, il profondo studio della partitura, l’adesione ad una prassi esecutiva storicamente informata contribuiscono ad una alta qualità delle scelte musicali.

Il ricambio generazionale sarà ben rappresentato dai giovani cantanti scritturati nella stagione lirica e provenienti per lo più dal Concorso AsLiCo, creando in questo modo un eccellente bacino di interpreti in continua maturazione artistica.


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