L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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L’HEURE ESPAGNOLE di Maurice Ravel

GIANNI SCHICCHI di Giacomo Puccini

Un dittico composto da due atti unici, entrambi caratterizzati da forte spirito umoristico e passionale.

Il primo, musicato da Maurice Ravel, vede la commedia L’Heure Espagnole di Franc-Nohain (pseudonimo dello scrittore Maurice-Étienne Legrand) messa in scena con grande spirito ironico e umoristico, grazie al soggetto e alla possibilità di fondere insieme lo stile di conversazione e il lirismo un pò ridicolo che avvolge l'intera storia, ambientata in una orologeria della vecchia Toledo del XVIII secolo. L'Heure espagnole non è un'opera scritta secondo i canoni consueti con arie, recitativi e scene d'insieme a più voci, se si esclude il quintetto finale, pagina di magistrale eleganza compositiva, ma bensì una gustosa commedia brillante, con rime strambe e con arguti doppi sensi, senza tuttavia cadere nella volgarità. La vicenda, introdotta da un’articolata introduzione orchestrale e divisa in ventuno scene e in un quintetto conclusivo, vede protagonista una piacevole e vivace donna, Concepción, moglie insoddisfatta dell'orologiaio Torquemada. Ella aspetta con impazienza i giovedì mattina quando il marito deve uscire di casa per controllare gli orologi pubblici della città e ne approfitta così per accogliere i suoi corteggiatori.

Umorismo, amore, avidità e ricatto sono i temi principali del secondo atto unico. Gianni Schicchi, opera in un atto su libretto di Giovacchino Forzano, basata su un episodio del Canto XXX dell’Inferno di Dante Alighieri, vede sulla scena un grande letto a baldacchino attorno al quale si svolge la furfantesca vicenda del protagonista. L’opera debuttò nel 1918 al Metropolitan di New York insieme a Il tabarro e Suor Angelica, con i quali fa parte del Trittico. Delle tre fu quella che riscosse da subito maggiore successo e proprio per questo iniziò ad avere vita autonoma o in abbinamento ad altri atti unici.

La messa in scena del nuovo allestimento di OperaLombardia sarà firmata da Carmelo Rifici,regista di spicco della scena teatrale italiana di cui ricordiamo l’apprezzata messa in scena de I Puritani nel 2012 sempre per il circuito lombardo, mentre la direzione musicale sarà affidata a Sergio Alapont, giovane ma già affermato direttore d'orchestra, che incarna la perfetta unione dello spirito della natale Spagna con quello dell'Italia, sua terra d'adozione.

Teatro Grande di Brescia - Teatro capofila

Teatro Fraschini di Pavia

Teatro Sociale di Como

Teatro Ponchielli di Cremona

Teatro Donizetti di Bergamo

 


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