L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Indice articoli

Musica Insieme in Ateneo e COntemporanea

 

MIA – Musica Insieme in Ateneo 2019

XXII edizione

Cartolina MIA

MICO – Musica Insieme COntemporanea 2019

XIV edizione

24 gennaio / 4 aprile 2019

Cartolina MICO

Musica Insieme COntemporanea

Guardare avanti. Con questo spirito si rpesnetano le nuove edizioni di MIA – Musica Insieme in Ateneo e di MICO – Musica Insieme COntemporanea, giunte rispettivamente alle ventidue e alle quattordici primavere. E se la primavera è proprio la stagione dei nuovi inizi, dello sbocciare e fluire di nuove energie, tali sono quelle del pubblico a cui ci rivolgono le rassegne e di molti degli artisti che saliranno sul palco. Invitare alla musica, farla conoscere ai giovani e ai giovanissimi, ma anche dar loro una vetrina per esibirsi e farsi conoscere è proprio la filosofia alla base delle tante iniziative realizzateaccanto alla stagione dei Concerti di Musica Insieme: a partire dalle ormai quasi ventennali Musica per le Scuole, che porta a teatro gli studenti degli istituti medi superiori, e Invito alla Musica, per i residenti di oltre trenta comuni della Città metropolitana, fino alla ‘nuova nata’ Che musica, ragazzi!, rivolta ai giovanissimi alunni delle primarie e medie. Musica Insieme accompagna quindi alla scoperta della musica dalle elementari all’università, e proprio MIA – Musica Insieme in Ateneo rappresenta il tassello finale di questo percorso educativo. Seguitissimi dagli universitari bolognesi, ma anche dai molti stranieri che frequentano l'Ateneo, gli appuntamenti di MIA non offrono infatti solo musica, ma anche formazione, con le conversazioni introduttive ai concerti, spesso tenute dagli interpreti stessi, o affidate agli studenti del Corso di laurea magistrale in Discipline della musica, così fornendo loro una vera e propria ‘palestra’ oratoria. Un progetto questo che rinsalda la nostra collaborazione con il Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti, insieme al quale programmiamo anche tradizionalmente uno dei concerti in cartellone. E una piacevole tradizione è poi la presenza in questo stesso cartellone della compagine ufficiale d’ateneo, il Collegium Musicum Almae Matris.

Altra caratteristica fondamentale, i programmi di MIA esplorano capisaldi del repertorio che vanno da Bach a Haydn, da Brahms a Šostakovič, a stabilire i punti cardinali per chi volesse approfondire la conoscenza della musica occidentale. Ed è proprio qui che MICO – Musica Insieme Contemporanea prende a braccetto MIA: ponendo cioè una particolare cura per la divulgazione e la scoperta della musica d’oggi. Questa nuova edizione di MICO completa idealmente i progetti presentati per Bologna Modern #3, concentrando lo sguardo sul pianoforte, con programmi monografici (come l’integrale pianistica di György Ligeti), con il ricorso a ‘media’ differenti e innovativi (video, cinema, live electronics) e con vere e proprie ‘scoperte’, come la Kammersymphonie di Schoenberg nella versione a quattro mani di Alban Berg, presentata dal Duo Fossi-Gaggini in prima italiana. Se per gli studenti infine la partecipazionea tutti i concerti di MIA è gratuita, l’accesso ai concerti di MICO ha il prezzo simbolico di 5 euro.

MIA e MICO si realizzano con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna, e con il sostegno di ConfcommercioAscom Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, UniCredit SpA e SOS Graphics.


MIA – Musica Insieme in Ateneo 2019

XXII edizione

Laboratori delle Arti / Auditorium (Piazzetta P.P. Pasolini 5)

24 gennaio / 4 aprile 2019

Con un pionieristico accordo, fra i primi mai stipulati in Italia fra un’associazione privata e un’istituzione pubblica, nel 1997 Musica Insieme e l’Università di Bologna varavano MIA – Musica Insieme in Ateneo, allo scopo di avvicinare gli studenti all’arte dei suoni con l’aiuto di interpreti riconosciuti e introduzioni mirate, negli spazi della loro quotidianità, com’è oggi l’Auditorium del DAMSLab. Molti maestri si sono succeduti in questi anni, da Ton Koopman e Uri Caine e Maria Perrotta, il Quartetto di Cremona, Salvatore Accardo, Bruno Canino. Oggi le edizioni di MIA giungono a ventidue, ad equiparare l’età media degli studenti universitari, la cui partecipazione è triplice: sono invitati ad ascoltare i concerti, sono essi stessi interpreti dell’appuntamento con la compagine d’Ateneo, e sono chiamati a farsi relatori nelle introduzioni ai concerti, che coinvolgono gli studenti della Laurea magistrale in Discipline della musica.

Il cartellone 2019 rinnova appunto la tradizione che vede ospite il Collegium Musicum Almae Matris, di scena il 21 febbraio sotto la direzione di Roberto Pischedda, con un programma che affianca compositori del Vecchio e del Nuovo continente, da Grieg e Dvořák a Copland, evidenziandone i legami con le rispettive tradizioni popolari.

Il calendario si arricchisce poi di nuovi nomi, ospitando nei primi appuntamenti Rising Stars come Ludovica Rana e Maddalena Giacopuzzi (24 gennaio), perfezionatesi presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola e la Chigiana di Siena sotto la guida di docenti come Sollima, Meneses, Lupo, Margarius. Il duo affronterà le sfaccettature della letteratura per violoncello e pianoforte, incastonando fra le Sonate di Brahms e Šostakovič due rarità di Mario Castelnuovo-Tedesco, dedicate alla sua Firenze.

Il secondo concerto, il 7 febbraio, riunisce in un’ideale Accademia ben tre astri nascenti: il Quartetto Eilat, nato in seno all’Orchestra del Teatro La Fenice, con il celebre Quartetto L’aurora di Haydn, il violoncellista Enrico Mignani, già premiato in numerosi concorsi internazionali, che proporrà una pietra miliare come la Suite n. 3 di Bach, e il violinista Matteo Cimatti, formatosi presso la Scuola di Musica di Fiesole con Pavel Vernikov, che partirà sempre da un imprescindibile Bach per affiancarvi le note tinte di folklore della terza Sonata di Ysaÿe.

Alla promozione dei talenti emergenti Musica Insieme affianca poi da sempre l’invito di interpreti dalla carriera consolidata, com’è il caso di Grazia Raimondi (violino) e MariaGrazia Bellocchio (pianoforte), specialiste della contemporanea già al fianco di Pappano, Piovano, Sitkovetsky e Sollima. Insieme, il 14 marzo ci racconteranno il fascino del Novecento, affiancando due autori fra i più originali del nostro tempo, Petrassi e Kurtág, a due grandi Sonate di Brahms e di Prokof’ev, nel concerto che rinsalda la collaborazione con il Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti.

A concludere la rassegna sarà il 4aprile un’altra solista dalla straordinaria attività: la pianista coreana Ilia Kim, ospite regolare della Carnegie Hall come del Mozarteum, il cui programma riflette sulle corrispondenze fra pittura e musica, dall’Appassionata di Beethoven accostata al Macbeth illustrato da Füssli, a Rachmaninov e Liszt, accostati a Böcklin e Gericault.

Posto unico 7. Studenti e personale docente e tecnico-amministrativo dell’Università di Bologna avranno diritto ad un biglietto gratuito su presentazione del proprio badge. I biglietti saranno disponibili la sera del concerto dalle 19,30 nel foyerdell’Auditorium DAMSLab. Non è prevista prenotazione.


MICO – Musica Insieme COntemporanea 2019

XIV edizione

Oratorio di San Filippo Neri (Via Manzoni, 5 Bologna)

13 febbraio – 28 marzo 2019

Il pianoforte come strumento che dà voce alle immagini, dal cinema muto alle colonne sonore; il pianoforte come oggetto da esplorare sin nel profondo, letteralmente nota per nota; e ancora, il pianoforte come sintesi di un’intera orchestra. L’edizione 2019 di MICO – Musica Insieme COntemporanea, con il significativo titolo de l’altro piano, vuole offrire proprio tre diversi piani d’ascolto, tre prospettive complementari dalle quali ascoltare il pianoforte oggi. Un fil rouge questa XIV edizione di una rassegna ideata da Musica Insieme nel 2006 proprio allo scopo di farsi vetrina delle più interessanti esperienze della nuova musica.

Nel primo caso, il 13 febbraio salirà sul palco dell’Oratorio di San Filippo Neri un artista bolognese che ha fatto della composizione per il cinema la propria cifra distintiva: Daniele Furlati. Premiato per le musiche de Il vento fa il suo giro (Festival Cinema e Musica di Lagonegro) e L’uomo che verrà (Premio Ennio Morricone) di Giorgio Diritti, Furlati parte proprio dal regista bolognese per accompagnarci in un excursus attraverso la musica per immagini, non senza un omaggio a due maestri come Bernardo Bertolucci ed Ennio Morricone, e mostrandoci un’altra affascinante specialità dell’accompagnamento cinematografico: l’improvvisazione, ovvero quella facoltà di creare la musica estemporaneamente, seguendo passo per passo le immagini che scorrono sullo schermo. Immagini che in questo caso saranno tratte dall’Archivio della Cineteca di Bologna, grazie alla collaborazione con l’istituzione bolognese.

Con György Ligeti, scomparso nel 2006, ci troviamo davanti a uno dei più interessanti alchimisti della musica moderna, ironico sperimentatore di tutti i parametri musicali, dal ritmo al timbro, capace di comporre un Poème Symphonique per cento metronomi, o di creare l’illusione del suono elettronico con i soli mezzi acustici di un quartetto d’archi. “Avrei voluto essere un pianista favoloso!”, dichiarava Ligeti, e Musica Insieme ne presenterà il 28 febbraio proprio l’integrale pianistica, da Musica Ricercata agli Studi, universo sonoro inesauribile, che si ispira a Scarlatti e Chopin come alla musica africana o al jazz. in una staffetta che coinvolge nove talentuosissimi pianisti, selezionati dal progetto internazionale Call for Young Performers guidato da Maria Grazia Bellocchio.

È poi la stessa ricchezza timbrica e la generosa estensione del pianoforte a farne lo strumento privilegiato per la trascrizione, ovvero l’arte di riassumere un’orchestra nelle dieci (o venti) dita di un pianista o di un “quattro mani”. È quanto ci propongono il 28 marzo Matteo Fossi e Marco Gaggini, che delle infinite declinazioni del pianoforte hanno fatto un progetto artistico in continua evoluzione, con inedite incisioni ed edizioni critiche, arrivando a scoprire una trascrizione di Alban Berg della Kammersymphonie op. 9 di Schoenberg, che ascolteremo in prima esecuzione italiana, affiancata dalla versione a quattro mani di Petruška, firmata dallo stesso Stravinskij.

I biglietti per tutti i concerti di MICO saranno in vendita pressol’ORATORIO DI SAN FILIPPO NERI il giorno del concerto a partire dalle 19,30.

Posto unico € 15. Abbonati Musica Insieme € 10. Studenti Università e Conservatorio, Under 30 € 5.

Per informazioni: Fondazione Musica Insieme – Galleria Cavour 2, 40124 Bologna www.musicainsiemebologna.itQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – App MusicaInsieme


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