L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Repubblica, rivoluzioni e regine

DOMENICA 29/05/2022

Passato e presente Masaniello e la rivolta di Napoli

Si chiamava Tommaso Aniello D'Amalfi, ma è passato alla storia come Masaniello, reso famoso nel 1647 dalla rivolta del popolo di Napoli contro il sistema fiscale, introdotto dalla monarchia spagnola degli Asburgo. Un sistema di tasse iniquo che scaricava su gran parte del popolo il peso di guerre sempre più lunghe e costose. Ne parlano Paolo Mieli e la professoressa Vittoria Fiorelli a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 29 maggio alle 20.30 su Rai Storia. Nei dieci giorni di luglio che vedono la città di Napoli messa a ferro e a fuoco dai rivoltosi e dal ‘popolo civile', il giovane e scaltro pescivendolo Masaniello assurge a ruolo di capo militare per il coordinamento delle azioni in città. Ma presto il capopopolo entra in conflitto con la corrente borghese e moderata della rivolta, capeggiata dal giurista Giulio Genoino. Masaniello cade vittima di un attentato il 16 luglio 1647. Anche a causa della tragica fine il mito di Masaniello, pescatore e Re di Napoli, si diffonde subito in Europa e anche nei secoli successivi incarna l'archetipo delle rivolte popolari.

BINARIO CINEMA The Eichmann Show. Il processo del secolo

Gerusalemme, 1961. Inizia il processo a carico di Adolf Eichmann, catturato dal Mossad in Argentina l'11 maggio 1960. Milton Fruchtman, geniale produttore televisivo, superate le iniziali ritrosie dei giudici e delle autorità israeliane, riesce a ottenere il via libera alle riprese. Una storia che Paul Andrew Williams racconta in “The Eichmann Show. Il processo del secolo”, in onda domenica 29 maggio alle ore 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Binario cinema”. Nel cast Martin Freeman e Anthony LaPaglia, Fruchtman decide ingaggiare il regista Leo Hurwitz, vero e proprio pioniere nell’uso delle macchine da presa, finito per dieci anni nella lista nera del maccartismo. Questa è la storia di come il processo del secolo divenne una trasmissione televisiva, trasformandosi in un vero e proprio evento mediatico che permise per la prima volta alle persone di prendere coscienza dell’Olocausto.

LUNEDI’ 30/05/2022

Passato e Presente Cleopatra

Alla morte di Alessandro Magno nel 323 a.C., l’Egitto, che aveva conquistato nel 332 a.C., venne spartito tra i suoi generali. Uno di loro, Tolemeo, nel 305 a.C. assunse il titolo di re dando il suo nome a una dinastia di quindici sovrani che avrebbe regnato per tre secoli, fino al 30 a.C., con Cleopatra VII, l’ultima regina della monarchia egiziana. Una sovrana raccontata da Paolo Mieli e dal professor Alessandro Barbero a “Passato e Presente”, in onda lunedì 30 maggio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Cleopatra è una donna colta ed eloquente: formatasi nella biblioteca di Alessandria, conosce la filosofia, la retorica e parla numerose lingue. Venerata come una divinità dopo la sua morte, è l’artefice principale del suo mito autocelebrandosi come Venere, Terra, madre di Sole e Luna, ma anche come signora della flotta, guerriera impavida e padrona dell’Asia. La sovrana, sin dai suoi primi atti, mira a rafforzare il regno e ad accentrare il potere nelle sue mani. Il suo è un progetto ben preciso: fare dell’Egitto una monarchia ancor più vasta di quella di Alessandro, e per farlo sfiderà la potenza di Roma.

Cronache di donne leggendarie Hatshepsut e Nefertiti: l'Egitto delle regine

Via a “Cronache di donne leggendarie”: lunedì 30 maggio alle 21.10 in prima visione su Rai Storia torna Cristoforo Gorno con una nuova serie su alcune delle figure femminili più importanti del mondo antico e tardo antico. Oltre alle vicende personali delle protagoniste, le puntate approfondiranno la condizione femminile, i riti matrimoniali, gli aspetti religiosi, ma anche il ruolo delle altre donne, quelle meno note, il cui contributo è stato comunque decisivo nel definire la civiltà cui appartenevano. Ad arricchire ogni puntata, per la prima volta, il contributo di una professoressa specialista del periodo di riferimento. Nel primo appuntamento, le regine più celebri della XVIII dinastia, l’inizio del Nuovo Regno: Hatshepsut, che resse l’impero in prima persona, unica ad assumere gli attributi maschili della regalità, e Nefertiti, moglie di Akhenaton, al centro di una turbolenta riforma religiosa e di una grave crisi politica. Due regine per raccontare la complessità del mondo femminile egizio. Interviene Paola Buzi, professoressa di Egittologia e Civiltà Copta, Università di Roma La Sapienza.

Cronache dall’impero Le donne di Augusto

La serie di Rai Cultura “Cronache dall’Impero”, in onda su Rai Storia da lunedì 30 maggio alle 21.40, racconta in otto puntate due secoli di storia di Roma indagando, più che i grandi eventi, la personalità degli uomini e delle donne al centro della scena. La grandezza politica di Augusto è indiscutibile, ma la sua storia familiare, piena di scandali, intrighi e morti sospette, dipinge un ritratto diverso e più fosco del primo imperatore. Visitando l’Ara Pacis, la casa di Augusto e quella di sua moglie Livia, Cristoforo Gorno racconta nel primo appuntamento il fallimento di un patriarca.

Travelogue. Destinazione Italia Il Marchese de Sade

Innegabile centro gravitazionale di ogni pellegrinaggio – vero e proprio o inteso come “viaggio” in senso generale – è sempre stato la città di Roma, anche durante l’epoca del Grand Tour. Ma pochi sanno che ne fu attratto anche il controverso scrittore e filosofo libertino Donatien-Alphonse-François de Sade, il Marchese De Sade, il quale divenne scrittore proprio al rientro dal suo Grand Tour d’Italia, intrapreso per conoscere la cultura e le bellezze italiane ma anche per fuggire dall’imminente condanna a morte che pendeva sulla sua testa in patria, la Francia. Lo racconta “Travelogue: Destinazione Italia”, in onda lunedì 30 maggio alle 22.10 su Rai Storia.

L’Italia all’epoca del Grand Tour viene vista attraverso gli occhi di De Sade che è anche testimone dell’avvento al soglio pontificio di Papa Pio VI, destinato a confrontarsi con uno dei momenti più complessi della storia: la Rivoluzione Francese. Lo scrittore britannico Tobias Jones, attraverso le pagine del Travelogue e delle opere letterarie dello scrittore francese, segue le sue tracce a Roma nell’anno giubilare 1775. Qui il Marchese fa i conti con la Chiesa, la religione cattolica e il Barocco, distanti dalla sua Weltanshauung illuminista, ma anche con le innumerevoli attrazioni della Città Eterna: dai “ruderi” romani (Terme di Diocleziano – Porta Asinaria) alle splendide Ville che all’epoca costellavano Roma, alla intatta e selvatica campagna che si estendeva oltre le Mura Aureliane (Parco della Caffarella).

MARTEDI’ 31/05/2022

Passato e Presente Al Capone, Scarface

Alphonse Gabriel Capone nasce a Brooklyn il 17 gennaio 1899. E’ figlio di emigrati italiani e cresce nell’ambiente povero e degradato degli slums. Grazie a John Torrio, un capo banda di Brooklyn, entra nella banda dei Five Pointers e si avvia verso la strada del crimine. Nel 1920, su invito di John Torrio, che gestisce gli affari illeciti del boss Big Jim Colosimo, si sposta a Chicago. Con l’entrata in vigore della legge sul proibizionismo Capone e Torrio mettono in piedi il più grande giro di affari illegale legato alla produzione e allo spaccio degli alcolici. Un personaggio al centro di “Passato e Presente”, in onda martedì 31 maggio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, con Paolo Mieli e il professor Ferdinando Fasce. Nel 1923 scoppia la cosiddetta “guerra della birra” tra le diverse gang che si contendono le varie fette del mercato. Quella che ne scaturisce è una lunga scia di sangue che si concluderà nel 1925 con la presa del potere di Al Capone. Il Federal Bureau di Edgar J. Hoover gli dà la caccia, ma incastrare Capone, per i suoi omicidi o per il contrabbando, non è facile. Dopo un lungo lavoro, gli investigatori del dipartimento del Tesoro riescono a trovare piccole prove e incriminarlo per evasione fiscale. Il 18 ottobre 1931 Capone viene condannato a 11 anni di carcere.

Storia della Medicina. Microbi, la lunga guerra contro l’invisibile

Malaria, peste, vaiolo, colera: come e quando ci siamo sbarazzati dei più oscuri nemici dell’umanità. Il quarto e ultimo episodio della nuova serie “Storia della medicina”, in onda in prima visione martedì 31 maggio alle ore 21.10 su Rai Storia, racconta la storia dei piccoli agenti infettivi o patogeni che hanno funestato i secoli passati e le decisive scoperte che hanno permesso di sconfiggerli o fermarli.

MERCOLEDI’ 01/06/2022

Passato e presente Etiopia dall’indipendenza al regime di Menghistu

Con un trattato siglato a Parigi il 10 febbraio 1947, l’Etiopia riacquista la propria indipendenza dopo essere stata prima occupata dagli italiani sotto il fascismo e poi dalle forze britanniche durante la Seconda guerra mondiale. Lo raccontano Paolo Mieli e la professoressa Silvia Salvatici a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 1° giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. A capo della nazione torna l’imperatore Haile Selassie che guida il paese fino al 1974 quando viene deposto da un colpo di stato. Da quel momento l’Etiopia sarà retta da una giunta militare, il Derg, al cui vertice si impone Menghistu Haile Mariàm che elimina tutti i suoi avversari politici attraverso una campagna di repressione che passerà alla storia con il nome di “terrore rosso”. Il suo regime dittatoriale durerà fino al maggio del 1991 quando verrà rovesciato dai ribelli del Fronte Democratico rivoluzionario del popolo etiope.

2 giugno '46: il giorno che divenne festa

Memorie, ricordi, celebrazioni della giornata fondativa della Repubblica Italiana, il 2 giugno 1946. Quel giorno gli italiani, e per la prima volta le italiane, vennero chiamati alle urne per decidere tra Repubblica e Monarchia e per eleggere i rappresentanti dell'Assemblea Costituente che avrebbe scritto la nuova Costituzione. Sancita la Repubblica con il conteggio dei voti l'11 giugno, con uno scarto di circa due milioni di voti sulla Monarchia, partito per l'esilio il "re di maggio" Umberto II, l'Assemblea si riunisce per la prima volta il 25 giugno 1946. A raccontare quelle settimane la Radio della Rai e i cinegiornali che Enrico Salvatori ripropone in “2 giugno '46: il giorno che divenne festa” andrà in onda mercoledì 1° giugno alle 21.10 su Rai Storia.

Volere Votare

(Ore 22 e in replica giovedì 2 giugno alle ore 17.50)1946: le donne votano e vengono votate per la prima volta in Italia. A settantasei anni dal ritorno delle votazioni amministrative e dal referendum Monarchia - Repubblica, ripercorriamo quei mesi, con la storica Patrizia Gabrielli e le toccanti testimonianze di donne che hanno vissuto in prima persona quel momento storico. Piera Agliardi, classe 1915; Lula Tonini, classe 1923; Liliana Pellegrino, classe 1926; Vincenza Cupini, classe 1922; Marisa Rodano, classe 1921, Assunta Almirante, classe 1925 e Vittorina Sedda, classe 1913: italiane che, ancora oggi emozionate per aver vissuto il primo voto del 1946, trasmettono un entusiasmo e una gioia per quel diritto-dovere conquistato, che dovrebbe far riflettere le generazioni di oggi.

L'Italia della Repubblica - L’Alba della Repubblica

(Ore 22.30 e in replica giovedì 2 giugno alle ore 10.20) Il documentario, di Clemente Volpini, introdotto da Paolo Mieli, ripercorre le tappe fondamentali che dalla caduta del fascismo, il 25 luglio 1943, hanno portato alla nascita della nostra Repubblica, il 2 giugno 1946. Il 2 giugno 1946 infatti venticinque milioni di italiane e italiani vanno al voto per l’Assemblea Costituente e per il referendum istituzionale che dovrà decidere fra Repubblica e Monarchia. La Corte di Cassazione rende noti i risultati definitivi del referendum: Repubblica 12.717.923 voti (54,3%), Monarchia 10.719. 284 voti (45.7%). Viene ufficialmente proclamata la Repubblica. La guerra, il risorgere della politica e l’entusiasmo per la vittoria della repubblica rivivono nei ricordi del Presidente Emerito Giorgio Napolitano, intervistato nel “faccia a faccia” condotto da Michele Astori. La puntata si avvale inoltre del contributo degli storici Davide Grippa e Angelo Ventrone.

GIOVEDI’ 02/06/2022

Storie benemerite. Tutti gli uomini del presidente

(Ore 12 e in replica alle ore 20.05) In occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno, nell'ambito della serie sui Carabinieri "Storie benemerite", una pillola ripercorre la storia dei Corazzieri. Sin dalla loro nascita nel 1868, tutelano l'incolumità del Capo dello Stato: all'epoca il Re, poi, dal 1948, il Presidente della Repubblica. Rivedremo storie poco note, come quella di Calcedonio Giordano - corazziere attivo nella Resistenza, torturato e fucilato alle Fosse Ardeatine - e scopriremo compiti, equipaggio e requisiti dell'attuale Reggimento Corazzieri.

Passato e presente. 1946. La nascita della Repubblica

È dal 1944, a guerra ancora in corso, che in Italia si discute della questione istituzionale; se il Paese, cioè, debba continuare ad essere una monarchia o diventare una repubblica. I partiti che formano il Comitato di Liberazione Nazionale chiedono al re Vittorio Emanuele III di abdicare, per la troppa contiguità avuta con il regime fascista durante il ventennio. A sorpresa è Palmiro Togliatti, appena tornato in Italia dall’Unione Sovietica, a proporre di rimandare la questione istituzionale a dopo la fine della guerra. È la cosiddetta “svolta di Salerno”.Al termine del conflitto si discute se a decidere tra monarchia e repubblica debba essere un referendum a suffragio universale o l’Assemblea costituente, il primo parlamento dell’Italia libera che ha il compito di redigere la nuova Costituzione. Alla fine, prevale l’idea di De Gasperi, che vuole un referendum da tenersi nello stesso giorno in cui si elegge l’Assemblea costituente. La data scelta è il 2 giugno. La nascita della Repubblica sarà al centro dell’appuntamento con “Passato e presente”, in onda giovedì 2 giugno alle 13.15 su Rai3 e in replica alle 20:30 su Rai Storia. In studio la professoressa Isabella Insolvibile e Paolo Mieli. Quel giorno l’89% degli italiani aventi diritto si reca alle urne per votare. Lo spoglio delle schede è lungo e tormentato, ma alla fine la repubblica prevale con oltre 12 milioni e 700 mila voti, due milioni più della monarchia. Una contestazione sul meccanismo di conteggio dei voti crea un contrasto tra la monarchia e il governo, e rischia anche di esasperare le forti divisioni presenti nel paese, soprattutto tra nord e sud. Il 13 giugno, per evitare ulteriori lacerazioni, il re Umberto II decide di lasciare il paese per l’esilio, senza però riconoscere formalmente la repubblica.

a.C.d.C. Apocalissi del passato: la scomparsa del Maya

Con a.C.d.C. e l’introduzione del prof. Alessandro Barbero un nuovo capitolo dell’indagine sulle Apocalissi del Passato In onda in prima visione giovedì 2 giugno alle 21.10 su Rai Storia. Tra il 250 e il 900 d.C. la civiltà Maya fiorisce nel centro America, sfruttando le avanzate conoscenze matematiche ed astronomiche per realizzare imponenti centri urbani ed una complessa organizzazione sociale. Ma a partire dall’ottavo secolo un rapido declino e l’abbandono delle grandi città segnano la fine di quella civiltà. L’archeologia è ancora alla ricerca di una spiegazione esauriente dello spettacolare crollo dei Maya.

a.C.d.C. Versailles. I Misteri del Re Sole

La Reggia di Versailles vista e raccontata in tutto il suo splendore grazie a spettacolari ricostruzioni virtuali in 3D. L’appuntamento con “a.C.d.C.”, in onda giovedì 2 giugno alle 22.10 su Rai Storia, propone un viaggio a ritroso nel tempo per rivivere i fasti del grandioso palazzo voluto da re Luigi XIV e la sua trasformazione nei secoli successivi. Il professor Alessandro Barbero introduce il racconto della crescente ambizione del Re Sole attraverso lo splendore del palazzo che divenne la sede della sua Corte reale.

Venerdì 03/06/2022

Passato e presente. 1944 Roma città occupata

L’8 settembre 1943, il maresciallo Badoglio annuncia alla nazione che l’Italia si è arresa alle forze alleate. Ma la guerra, per gli italiani, è tutt’altro che finita: gli ex nemici, inglesi e americani, sono diventati i nuovi alleati mentre l’ex alleato tedesco è diventato il nuovo nemico. Hitler dispone subito l’occupazione militare di tutta la Penisola a partire da Roma che da quel giorno, e fino alla Liberazione avvenuta il 4 giugno del 1944, vivrà l’incubo delle violenze, delle deportazioni e delle stragi nazifasciste, che culmineranno con l’eccidio delle Fosse Ardeatine. A “Passato e Presente” - in onda venerdì 3 giugno alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia - il professor Amedeo Osti Guerrazzi ricostruisce insieme a Paolo Mieli il clima di quei mesi. Fino alla fuga dei nazifascisti dalla città eterna, che avviene a partire dai primi giorni del giugno ’44 in un’atmosfera spettrale, con i romani che osservano increduli gli avvenimenti, come rivelano le testimonianze dell’epoca. La ritirata dei nazisti da Roma sarà macchiata da un’ultima strage, che si consuma proprio il 4 giugno nei pressi della località La Storta. Dal giorno successivo gli Alleati prendono il controllo della città e circoscrivono i casi di epurazione spontanea. Il furor di popolo sarà solo in parte placato dalla fucilazione di alcuni fascisti riconosciuti colpevoli dei reati più gravi, tra cui il questore Caruso, il delatore Scarpato e il torturatore Koch. Le immagini delle loro esecuzioni resteranno impresse nella pellicola di “Giorni di gloria” di Luchino Visconti, il primo film di montaggio della resistenza datato 1945.

I mondi di ieri. L’alluvione di Firenze secondo Zeffirelli

Nel 1966, poche settimane dopo l’alluvione del 4 novembre che ha devastato Firenze, Franco Zeffirelli realizza il documentario Per Firenze, con la presenza come narratore e voce guida di Richard Burton. Il documentario racconta il dramma della città e i primi sforzi per risollevarsi dall’immane disastro. Rientra anche in un progetto più ampio per far conoscere al mondo la situazione di Firenze e per raccogliere fondi in suo favore. La puntata di I mondi di ieri, in onda venerdì 3 giugno in prima visione alle 21.10 su Rai Storia, parte dal documentario, di cui propone ampi brani, per raccontare la ferita prodotta dallo straripamento dell’Arno alla città, ai suoi abitanti e al suo ricchissimo e inestimabile patrimonio artistico; lo choc e la reazione dei fiorentini, che nel ritardo dei soccorsi ufficiali si organizzano anche da soli; il grande clamore che fa la notizia in tutto il mondo; la gara di solidarietà che si scatena a livello planetario per aiutare Firenze, a cominciare dall’arrivo in città di tanti giovani volontari da ogni parte del mondo, che diventeranno per tutti gli “angeli del fango”. A parlarne in studio con Edoardo Camurri ci saranno gli storici Simonetta Soldani e Guido Crainz.

Inferno nei mari. La vendetta di Hitler

Gennaio 1942. L’audace comandante di un U-boot lascia che il suo equipaggio ammiri la vista di Manhattan. In una missione nazista, è a comando di uno dei cinque sommergibili pronti a portare la guerra alle porte degli Stati Uniti. Lo racconta il quinto appuntamento di “Inferno nei mari”, in onda venerdì 3 giugno alle 22.10 su Rai Storia. Con agguerriti nemici nel Pacifico e nell’Atlantico, e dopo appena un mese dall’inizio di questa battaglia, quanti danni riuscirà ad arrecare l’U-boot prima che gli Stati Uniti reagiscano? “Inferno nei mari è la serie evento basata sul gioco invisibile della guerra dei mari, che ripercorre tutti gli eventi drammatici e le battaglie delle squadre sottomarine della Seconda guerra mondiale. Dall'affermazione della caccia in branco da parte degli U-boot (i "Wolfpack") alle azioni che contribuirono al successo americano nel Pacifico, una storia di tattica e tecnologia e degli equipaggi che resero un incubo costante la vita dei marinai delle flotte di superficie. Le analisi degli esperti e i filmati di repertorio sono intrecciati con rievocazioni basate sulla narrazione che mettono i personaggi al centro dell'azione.

SABATO 04/06/22

Passato e presente. Roma liberata

Domenica 4 giugno 1944. Pomeriggio. Le truppe della Quinta Armata dell’esercito americano entrano a Roma e pongono fine ai 271 giorni di occupazione nazifascista. Un’occupazione che aveva fatto conoscere alla popolazione civile le esperienze peggiori della Seconda guerra mondiale: la fame, le privazioni, le violenze, la morte. I romani vivono finalmente un momento che aspettavano da mesi. In questa puntata di “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda alle 20.30 su Rai Storia, il professor Umberto Gentiloni ripercorre, insieme a Paolo Mieli, le tappe principali dell’avvicinamento degli Alleati alla capitale e della Liberazione di Roma. A partire dal 22 gennaio del 1944 quando, con lo sbarco di Anzio, gli angloamericani avevano cercato di aggirare le forze nemiche e raggiungere rapidamente le mura della città eterna. Ma a causa delle incertezze dei vertici militari e della resistenza dei nazisti bisognerà attendere mesi prima che ciò avvenga. Mesi di lotte al fronte e nelle retrovie, dove si fa strada la Resistenza. L’arrivo degli Alleati viene ripagato da un’accoglienza calorosa ma non da parte di tutti, come rivelano le testimonianze dell’epoca alle quali viene dato ampio spazio nel corso della puntata. I bombardamenti subiti per mesi dalla popolazione civile hanno disseminato lutti e la convivenza con un nuovo esercito si rivela subito difficile in tempi di miseria. L’appuntamento con Paolo Mieli e il professor Umberto Gentiloni è per sabato 4 giugno alle ore 20.30 su Rai Storia.

Cinema Italia. Il cammino della speranza

Favara. Un gruppo di minatori siciliani, a causa della chiusura della solfatara presso cui lavoravano, decide di emigrare in Francia. Le leggi dell’epoca impediscono loro di muoversi in libertà. Così si affidano a una guida che promette di condurli a destinazione al costo di 20 mila lire ciascuno: l’uomo si rivelerà un truffatore, lasciandoli nei guai… Il viaggio verso un futuro migliore di questi emigranti è raccontato nella pellicola del 1950 di Pietro Germi, “Il cammino della speranza”, in onda per il ciclo “Cinema Italia” sabato 4 giugno alle ore 21.10 su Rai Storia. Il film, tratto dal romanzo Cuore negli abissi di Nino Di Maria, è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 1951e ha vinto l'Orso d'argento al Festival di Berlino.

Documentari d’autore. Via della conciliazione

La storia, ormai poco nota, della costruzione di via della Conciliazione, tra materiali di repertorio e testimonianze degli ultimi sfollati, è al centro de “Via della conciliazione”, di Raffaele Brunetti, Piergiorgio Curzi, in onda per il ciclo “Documentari d’autore”, sabato 4 giugno alle 23 su Rai storia. Nel 1929, con la firma dei Patti Lateranensi, Mussolini riconciliò lo Stato italiano con la Santa Sede. Nacque così il più piccolo stato del mondo: la Città del Vaticano. Papa Pio XI ottenne la promessa di far aprire una via monumentale sulla Basilica di San Pietro e per questo si dovette demolire una parte del rione antistante, conosciuta come la Spina di Borgo. Mussolini inaugurò la demolizione, dando la prima picconata. L'8 settembre 1937, meno di un anno dopo, tutti gli edifici erano stati rasi al suolo. La maggior parte degli abitanti fu trasferita nella borgata di Primavalle, costruita proprio per ospitare 'gli sfollati di San Pietro'. Iniziarono così i lavori di costruzione di una nuova grande arteria nel centro di Roma, che prese il nome di Via della Conciliazione proprio per celebrare la riconciliazione tra Stato e Chiesa.


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