L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Giornata universale del bambino e dei diritti dell’infanzia

DOMENICA 20/11/2022 (Giornata mondiale dell’infanzia)

Il giorno e la storia (Ore 00.10 e in replica 8.30, 11.30, 13:30 ca., 20.10 ca.)

Il 20 novembre si celebra la “Giornata universale del bambino e dei diritti dell’infanzia”. La data ricorda il giorno in cui l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato, nel 1989, la “convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, il più importante tra gli strumenti per la tutela dei diritti dei bambini. Le Nazioni Unite hanno affidato all'UNICEF il compito di garantire e promuovere l'effettiva applicazione della Convenzione nei quasi 200 stati che l'hanno ratificata.

Domenica per - 1^TX (Dalle 14 alle 24)
Benedetto Croce ed Ennio Flaiano

Un’unica data, due grandi figure di riferimento della cultura italiana: rispettivamente a 70 anni, e a 50 anni dalla scomparsa, a Domenica Per, Emanuela Lucchetti e i suoi ospiti, lo storico Francesco Perfetti e il regista Andrea Andermann, raccontano il grande intellettuale liberale Benedetto Croce e il giornalista, scrittore, protagonista del mondo del cinema internazionale Ennio Flaiano.

Si parte alle 14 con Benedetto Croce e con il professor Francesco Perfetti: dal profilo politico e civile del filosofo, tratteggiato dal nipote e Presidente della Fondazione Croce Piero Craveri in Passato e presente, a “Benedetto croce quasi un ritratto” (a cura di Enzo Siciliano), con le interviste ad Eugenio Montale, allo storico francese Fernand Braudel, l’economista ed amico Raffaele Mattioli, lo storico inglese Arnold Toynbee, fino alla puntata di “Italiani” che lo racconta ripercorrendone i luoghi e le strade.

Dalle 17.25 è di scena Ennio Flaiano: da “Settimo giorno 1974 – Un marziano a Roma”, indimenticabile “faccia a faccia” del 1974 tra due collaboratori e amici dello scrittore di Pescara, Cesare Garbol e Giulio Cattaneo, all’ultima grande commedia di Flaiano “Teatro di Roma la conversazione continuamente interrotta”, regia teatrale e televisiva di Luciano Salce”. Infine, in prima serata, “Fuga in Francia”, film di Mario Soldati del 1948, di cui Flaiano co-firmò la sceneggiatura, e “Oceano Canada”, ultima grande collaborazione con il regista Andrea Andermann.

“Domenica Per”: il nuovo appuntamento con la Storia e con i suoi protagonisti: personaggi, testimoni e avvenimenti presentati e commentati in studio da storici ed esperti, introdotti da Emanuela Lucchetti. La domenica pomeriggio, dalle 14.00 alle 24.00 scorre il lungo racconto della storia: un alternarsi tra filmati e approfondimenti degli ospiti in studio, la narrazione di eventi ed anniversari.

FILM: Fuga in Francia

Dopo la liberazione, l’ex gerarca Riccardo Torre si procura denaro e abiti civili nel collegio del figlio Fabrizio e si avvia con lui verso la frontiera francese, intenzionato a mettersi al sicuro. In un albergo di Oulx, si imbatte nella sua ex cameriera Pierina e, temendo che questa lo denunci, la uccide, riuscendo a passare inosservato. Prima di raggiungere il confine incontra tre operai già conosciuti nell’albergo e ripara con loro in un rifugio.

LUNEDI’ 21/11/2022 (Giornata mondiale della Televisione)

Il giorno e la storia (Ore 00.10 e in replica 8.30, 11.30, 13:30 ca., 20.10 ca.)

Il 21 novembre si celebra la Giornata Mondiale della Televisione. La ricorrenza, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ricorda il giorno in cui nel 1996 si è svolto a New York il primo “World Television Forum”, evento che ha riunito i principali rappresentanti del mondo televisivo per discutere degli sviluppi presenti e futuri del mezzo.

I bambini e noi – La fatica (Ore 16)

I sei episodi della serie "I bambini e noi" di Luigi Comencini (1916-2007) sono un grande affresco realistico e in presa diretta dell'infanzia italiana a cavallo tra anni '60 e '70. Rai Storia li ripropone in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia. Andato in onda nel 1970, il lavoro di Comencini si snoda in varie località del nostro Paese, da Milano a Napoli, dall'Umbria alla Puglia, da Roma a Torino, restituendoci le voci spontanee, quasi sempre di realtà sociali "basse", di un'Italia sospesa tra modernità e tradizione.

La prima puntata del documentario di Luigi Comencini, in onda lunedì 21 novembre alle ore 16 su Rai Storia, è ambientata a Napoli, i cui bambini, privati del verde dei parchi preesistenti, sono costretti ad accontentarsi dei balconi, come se “il bambino fosse un fenomeno non previsto”. Comencini si addentra dapprima in una fabbrica di vetro piena in cui gli unici i lavoratori adulti rispetto ai bambini sono in rapporto 1 a 7, dopodiché si sposta in una zona dedicata alla produzione di scarpe e pelletteria, poi ancora nelle abitazioni, nelle strade, nei cortili, per raccontare dei bambini napoletani e delle loro vite da adulti.

"Da oggi la Rai" - La nascita della televisione italiana (ore 17)

In occasione della Giornata Mondiale della Televisione, Rai Storia ripropone lo speciale che ripercorre le fasi della sperimentazione televisiva, dagli inizi nel 1949 fino al raggiungimento del collegamento via etere delle sedi di Roma, Milano e Torino, traguardo che la Rai raggiunse nel 1954. “Da oggi la Rai” condotto da Massimo Bernardini, in onda su Rai Storia il 21 novembre alle 17 racconta il periodo in cui, sotto la guida di Sergio Pugliese, dagli studi di Torino (dal 1949), Milano (dal 1952) e Roma (dal 1953), tecnici, registi e attori presero confidenza con il nuovo mezzo di comunicazione, davanti ad un pubblico incredulo di poche migliaia di telespettatori, destinato a crescere in modo esponenziale in pochi anni. Si assiste, in quegli anni, alla costruzione della rete dei trasmettitori e dei ripetitori del segnale televisivo, spesso in condizioni di disagio ambientale: il 3 gennaio 1954 è già raggiunto dal segnale tv il 43 per cento del territorio, dove vive il 36 per cento della popolazione italiana. C’erano stati esperimenti televisivi nel 1939/1940, quando nel palazzo dell’Eiar di Roma si parlava di “radiovisione”, ma è con la fine delle ostilità che si riprende lentamente il cammino verso televisione in Italia. Costruito con materiali d’epoca, notizie e filmati inediti, anche a colori, il documentario – condotto da Massimo Bernardini e firmato da Michele Astori, Alessandro Chiappetta e Enrico Salvatori, con la regia di Graziano Conversano – ospita anche le testimonianze dell’attore Giorgio Albertazzi, di Nicoletta Orsomando (nel 1953 annunciatrice e volto della Tv da Roma), l’attrice Isa Barzizza, prima diva del cinema a prestarsi al nascente mezzo, ed Elda Lanza, la prima presentatrice della Tv e poi diventata giallista di successo.

Passato e Presente
Gli antipapi medievali

La storia della Chiesa si è sempre concentrata sul ruolo e sulle azioni del pontefice, il Vicario di Cristo in terra. In realtà, questi duemila anni hanno visto emergere accanto a quella del papa, numerose altre figure che a loro modo si sono ritagliate una parte da protagoniste nelle complesse vicende che caratterizzano il papato: cardinali, vescovi, santi, eretici e persino “antipapi”. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Tommaso Di Carpegna nell’appuntamento con “Passato e Presente”, in onda lunedì 21 novembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. L’antipapa, eletto al soglio di Pietro in modo non canonico, determina un vero e proprio scisma tra i fedeli. Definito invasor, schismaticus e antichristus, è l’antagonista del legittimo pontefice cui si oppone per motivi dottrinali, ideologici o politici, sorretto da famiglie aristocratiche o da sovrani e imperatori che se ne servono come una mera pedina del potere laico. Tra l’età tardoantica e quella medievale, si contano circa quaranta antipapi, tutti assai diversi tra loro: a partire da Natalio, vissuto nel 200 d.C., per finire con Felice V, duca di Savoia, nel 1439.

Italia. Viaggio nella bellezza
Volterra, la città che si rigenera

Nel 2022 Volterra diventa la prima città Capitale della Cultura della Toscana. Il riconoscimento di un percorso culturale straordinario che unisce la fondazione etrusca, lo sviluppo dell'epoca romana, le innovazioni rinascimentali e le sperimentazioni in campo culturale e sociale che ancora oggi la vedono protagonista. Italia. Viaggio nella bellezza”, in onda in prima visione lunedì 21 novembre alle 21.10 su Rai Storia, racconta questa città attraverso alcune storie esemplari di eccezionale bellezza: lo scavo in corso dell'anfiteatro romano, la storia della riscoperta del teatro romano, la Compagnia della Fortezza nata all'interno del carcere, il graffito di NOF 4 realizzato nell'ex manicomio, la Deposizione dalla croce di Rosso Fiorentino che ammaliò anche Pier Paolo Pasolini.

Italiani. Laura Bassi

Laura Maria Caterina Bassi Verati, o Veratti, nata a Bologna il 29 ottobre 1711, è la più illustre tra le donne salite in cattedra. Nel 1732, il Senato e l’Università di Bologna, dopo averle conferito una laurea in Filosofia, le assegnano una cattedra universitaria per l'insegnamento della Fisica (allora denominata filosofia naturale), in tempi in cui le donne sono escluse dagli studi e dalle professioni intellettuali. Nello stesso anno viene cooptata come socia nell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, fino ad allora solo maschile. Una storia raccontata da “Italiani” nella puntata in onda lunedì 21 novembre alle 22.10 su Rai Storia. Laura Bassi conduce un’instancabile lotta per ottenere pari condizioni nell’insegnamento e percorre una carriera intellettuale e professionale nell’ambito di istituzioni pubbliche di ricerca e insegnamento in un periodo in cui, in Italia e non solo, le università e le accademie sono mondi senza donne. I numerosi studi, che negli ultimi anni le sono stati dedicati, hanno messo in risalto l’importante ruolo da lei svolto nella diffusione in Italia della filosofia naturale newtoniana e delle ricerche, allora pionieristiche, sull’elettricità. Brillante lettrice di filosofia, continua l'attività accademica e nel 1776 ottiene la cattedra di fisica sperimentale nell'Istituto delle Scienze fondato da Marsili. Viene considerata dai contemporanei una donna di eccezionale ingegno, egualmente esperta in latino, logica, metafisica, filosofia naturale, algebra, geometria, greco, francese ed entra in contatto con i più importanti studiosi del suo tempo, da Volta a Voltaire e altri illustri personaggi dell'epoca. Le dissertazioni di Laura Bassi, conservate all'Accademia delle Scienze di Bologna (una di chimica, tredici di fisica, undici di idraulica, due di matematica, una di meccanica e una di tecnologia) rimangono a testimoniare il ruolo di questa studiosa nella discussione scientifica del suo tempo.

MARTEDI’ 22/11/2022

I bambini e noi – Educati e gentili (Ore 16)

Luigi Comencini si sposta a Milano, partendo dalla scuola elementare statale di Via della Spiga, di cui il regista intervista il Preside: la scuola è frequentata prevalentemente dai ragazzi della zona della Spiga, un quartiere residenziale di Milano. Si tratta dunque di un ambiente composto per lo più da ragazzi figli di genitori abbienti, coi quali convivono pochissimi bambini di provenienza più umile. Gli alunni della scuola sono estremamente competitivi e desiderosi di primeggiare. Comencini domanda al direttore: “Lei pensa che i genitori di questi bambini manderebbero i loro figli alla scuola pubblica anche se fosse frequentata da altre classi sociali, come ad esempio immigrati e figli di operai?”. Il secondo episodio della serie “I bambini e noi” andrà in onda martedì 22 novembre alle ore 16 su Rai Storia.

Passato e Presente L’impero del mare dell’Italia fascista

Il regime fascista mette il mare al centro del suo progetto politico, convinto della necessità per l’Italia di guadagnare una sicurezza militare e commerciale nel Mediterraneo. Una strategia riletta da Paolo Mieli e dal professor Fabio De Ninno a “Passato e Presente”, in onda martedì 22 novembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Durante il regime di Mussolini viene dato grande impulso al settore marittimo e alla cantieristica navale attraverso ingenti sostegni economici e incentivi. Negli anni Trenta l’Italia si afferma come il secondo esportatore al mondo di armamenti navali, un successo celebrato dalla propaganda fascista attraverso eventi, manifestazioni e missioni navali in tutto il mondo. Contemporaneamente viene potenziata anche la flotta della Regia marina in vista di uno scontro militare fra potenze per il dominio del Mediterraneo.

Storie della TV – Sanremo, Italia

Ha più di 70 anni il Festival di Sanremo, ma sta benissimo. Eppure, quello che oggi è l’evento televisivo per antonomasia, ha attraversato stagioni in cui il successo non arrivava. La puntata, ultimo appuntamento con “Storie della TV”, in onda in prima visione martedì 22 novembre alle 21.10 su Rai Storia, è un racconto di come nasce e cresce la macchina del festival, come è cambiato nel corso dei decenni, come si scelgono i conduttori, e che impatto ha avuto nel tempo sul pubblico televisivo e l’opinione pubblica in genere. Con le testimonianze di Amadeus, Claudio Cecchetto, Mario Maffucci (storico capostruttura di Raiuno), Gino Castaldo, e dei musicologi Serena Facci e Paolo Soddu.

Ultime notizie: giornalisti e leggi razziali –

Speciale dedicato ai giornalisti triestini di religione ebraica radiati dall’Albo professionale ed espulsi dal Circolo della Stampa in seguito alle leggi razziali annunciate proprio a Trieste da Mussolini nel 1938 e reintegrati con una cerimonia ufficiale solo nel 2020. Di Sabrina Benussi, “Ultime notizie: giornalisti e leggi razziali” andrà in onda martedì 22 novembre alle ore 22.10 in prima visione su Rai Storia.

MERCOLEDI’ 23/11/2022

Passato e Presente
Il mito di Spartaco

Spartaco, lo schiavo ribelle che capeggiò la rivolta degli schiavi contro Roma: lo raccontano da Paolo Mieli e la professoressa Elena Papadia a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 23 novembre alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Spartaco è diventato una figura metaforica di chiunque voglia lottare per affrancarsi dalla condizione servile ed è un personaggio evocato in tutta Europa a partire dalle rivolte popolari e indipendentiste del 1848. Lo esaltano Garibaldi e Marx, lo raffigurano grandi scultori e ne narrano le gesta autori letterari di successo. Nel XX secolo a portarlo sugli schermi del cinema è un terzetto che ha fatto la fortuna di tante pellicole: è lo “Spartacus” interpretato da Kirk Douglas, diretto da Stanley Kubrick e sceneggiato da Dalton Trumbo.

La città dei gladiatori –

La scuola dei gladiatori di Carnuntum, città romana sul Danubio, trasformò schiavi, prigionieri e anche volontari come il nostro eroe Atticus in abili e brutali intrattenitori che potevano essere mandati in tutto l'Impero. Precisione, velocità e tecnica spettacolare li resero delle vere star dello sport, mantenuti in condizioni ottimali dalla loro dieta vegetariana e da un allenamento rigoroso. I gladiatori guadagnavano bene e ricevevano visite private da facoltose ammiratrici. Ma la perdita di concentrazione di un momento nell'arena poteva rivelarsi fatale e, anche nella morte, il perdente non doveva mostrare alcuna emozione. La città dei gladiatori è al centro dello speciale in onda mercoledì 23 novembre alle ore 21.10 su Rai Storia.

Elaborati CGI ricostruiscono gli alloggi dei combattenti romani. La struttura di addestramento, che copre circa 11.000 metri quadrati, era probabilmente occupata da 40 a 60 gladiatori - la scuola di gladiatori di epoca romana meglio conservata, di dimensioni paragonabili alle famose scuole di Roma o di Pompei. Una visione nuova dei brutali giochi di combattimento e riflessioni su quanti parallelismi si possono trovare con il mondo dello sport di oggi.

14-’18: LA GRANDE GUERRA CENTO ANNI DOPO
Come finisce sul fronte occidentale

Nel marzo 1918 le truppe italiane sono pronte per trasferirsi in Francia. Quello che Cadorna non aveva voluto considerare, ovvero l'esistenza di un fronte di guerra diverso da quello italiano, sotto il comando di Diaz diventa una possibilità militare e un'opportunità politica: ricambiare il favore fatto all'Italia dagli alleati, con l'invio di artiglieria sul Piave, e consolidare l'alleanza militare in vista delle trattative di pace. Fatti al centro dell’appuntamento con “’14 – ’18: La Grande Guerra cento anni dopo”, in onda mercoledì 23 novembre alle 22.10 su Rai Storia. Sul fronte francese arrivano 25.000 soldati italiani che si faranno onore nella seconda battaglia della Marna, lasciando sul campo 5.000 caduti e 4.000 feriti, ma risultando decisivi per la vittoria finale sui tedeschi.

GIOVEDI’ 24/11/2022

I bambini e noi – Tante case (Ore 16)

La terza puntata del documentario, in onda su Rai Storia giovedì 24 novembre alle ore 16, parte da alcune case isolate in Umbria, in cui i bambini per arrivare a scuola devono attraversare boschi e dirupi fino ad arrivare alla frazione di Corposano. In totale, gli alunni della scuola sono 7, considerate tutte le varie classi. I bambini campagnoli, taciturni, abituati al silenzio delle loro valli, non hanno mai visto un telefono e guardano con terrore l’ambiente misterioso e caotico chiamato “città”. Comencini ci porta quindi a Roma, nel quartiere di Primavalle, dove invece i bambini hanno ben poco spazio per giocare e non hanno mai visto neanche un nido.

Passato e Presente
Suppliche e petizioni, il popolo scrive al potere con la prof.ssa Enrica Asquer

Da sempre le persone comuni scrivono appelli, suppliche, petizioni alle autorità, cercando, nel rapporto diretto con i governanti, di ottenere favori o rivendicare quel che ritengono spettargli di diritto. Da qualche decennio, la storiografia ha mostrato un crescente interesse per questo tipo di fonti, e ha utilizzato questi materiali come chiavi di lettura per studiare fenomeni o periodi storici. A “Passato e Presente”, in onda giovedì 24 novembre alle ore 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e la professoressa Enrica Asquer analizzano in particolare tre momenti: un primo approfondimento riguarda le lettere che gli ebrei italiani scrivono a Mussolini – oltre che alla Direzione generale per la Demografia e la Razza – dopo la promulgazione delle leggi razziali del 1938 da parte del governo fascista. Chi scrive, quasi mai discute o contesta la nuova legislazione, ma chiede la deroga per la propria situazione, adducendo le più svariate motivazioni. Un secondo capitolo è dedicato alle lettere che molti ex partigiani, soprattutto comunisti - arrestati per atti di violenza compiuti nel contesto della guerra civile, prima e dopo la Liberazione - scrivono a Palmiro Togliatti e ai dirigenti del Partito comunista per rivendicare il loro comportamento di combattenti per la libertà. E infine, le lettere che gli italiani scrivono, dopo il 1946, al Presidente della Repubblica, considerato un po’ come il padre di tutti gli italiani. Nelle loro lettere si legge l’evoluzione della società italiana, dalla miseria del periodo della Ricostruzione al benessere degli anni del miracolo economico.

a.C.d.C. - Gli Stuart. Un regno di sangue 
Ep. 1 Giacomo I, Re di Scozia e d’Inghilterra

Via a un nuovo viaggio di a.C.d.C.: con la consueta introduzione prof. Alessandro Barbero, il racconto in 4 puntate della dinastia Stuart a partire da giovedì 24 novembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Quattro sovrani di questo casato hanno regnato sulle isole Britanniche tra il 1603 e il 1688, un periodo di grandi lotte religiose e di instabilità politica segnato dalla guerra dei Trent’anni, dalla guerra civile inglese e la rivoluzione puritana, dalla peste e dall’incendio di Londra. Dopo la morte della regina Elisabetta I nel 1603, il re Giacomo VI di Scozia rivendica il suo trono con il nuovo titolo di re Giacomo I d’Inghilterra. Deve affrontare numerosi attentati alla sua vita, tra cui la celebre Congiura delle Polveri, mentre sul continente imperversa la Guerra dei Trent’anni.

a.C.d.C
La Via del Ferro

Prima della Via della Seta, un’altra strada attraverso l’Eurasia collegava civiltà lontane: la Via del Ferro. “a.C.d.C.” - in onda giovedì 24 novembre alle 22.10 su Rai Storia con l’introduzione del professor Alessandro Barbero – racconta la storia dei segreti della metallurgia, dei materiali della guerra e insieme della pace e del commercio attraverso questa strada. Recenti scoperte archeologiche, insediamenti urbani, antiche fornaci e straordinari manufatti di arte orafa hanno permesso di ricostruire, dall’Ucraina alla Cina e al Giappone, il percorso attraverso il quale i segreti della metallurgia sono stati trasmessi. Il ferro è l’elemento che più di ogni altro ha segnato l’arte della guerra, ma ha anche incoraggiato la pace ed il commercio, rivoluzionando il modo di viaggiare e di coltivare.

VENERDÌ 25/11/2022 (Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne)

Il giorno e la storia (Ore 00.10 e in replica 8.30, 11.30, 13.30 ca., 20.10 ca.)

All’interno della puntata ci sarà l’almanacco dedicato alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La Giornata, che si celebra il 25 novembre, è stata stabilita dall’assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999. La data è stata scelta in ricordo dell’omicidio di tre donne, le sorelle Mirabal, assassinate il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana. La risoluzione ONU invita quindi i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG ad organizzare il 25 novembre attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica.

Italiani - Tina Lagostena Bassi (ore 12)

"Le donne mi hanno aiutato a capire una cosa molto importante per un avvocato: che la legge non è sufficiente. Può contribuire a modificare un atteggiamento culturale, ma è necessario che fuori dalle aule dei tribunali, nella società, nella mentalità di uomini e donne si modifichino comportamenti e pensiero.” Parole dell’avvocatessa Tina Lagostena Bassi, protagonista del documentario di Silvia Cossu, con la regia Nicoletta Nesler, con l’introduzione di Paolo Mieli, in onda venerdì 25 novembre alle ore 12 su Rai Storia per “Italiani”. Intervengono la regista Loredana Rotondo, la scrittrice Lidia Ravera, il magistrato Paola Di Nicola, la scrittrice Dacia Maraini.
Tina Lagostena Bassi ha segnato con la sua attività la storia civile e giudiziaria di questo paese lasciando un’impronta indelebile nella difesa dei diritti delle donne, culminata con l’approvazione della legge sulla violenza sessuale nel 1996. Divenne famosa per essere stata la prima avvocatessa a pronunciare in un’aula di tribunale la parola ‘stupro’ - durante il processo sul massacro del Circeo dove difese Donatella Colasanti. Poi nel 1979 le riprese effettuate nel corso di un nuovo processo confluirono in un documentario che divenne un caso mediatico: “Processo per stupro”, seguito sulla Rai da oltre 13 milioni di telespettatori (Festival di Berlino, Prix Italia, conservato al MOMA di New York). I suoi racconti, asciutti e dettagliati, di quello che molte ragazze subivano rivoluzionarono non solo la visione della donna e della sua dignità, ma anche il linguaggio usato fino ad allora in tribunale.
Erano gli anni ’70, quelli in cui lo stupro era ancora un reato contro la morale non contro la persona, anni delle prime rivendicazioni di genere, dei cortei e referendum su aborto e divorzio, dei collettivi, l’inizio del percorso di emancipazione. La Lagostena Bassi diventa un’icona delle donne per il suo impegno non solo nelle aule dei tribunali, al Ministero di Giustizia si occupa della riforma del diritto di famiglia; da parlamentare si batte per l’introduzione delle Quote Rosa, e nel 1996 - dopo 20 anni e sei legislature - riesce a far approvare la legge contro la violenza sessuale, grazie a una mobilitazione trasversale delle parlamentari di ogni credo politico.

I bambini e noi – La bicicletta (Ore 16)

Luigi Comencini ci porta a conoscere i bambini del quartiere di Prima Porta, a Roma, per scoprire le problematiche scolastiche e sociali che devono affrontare. La borgata si è molto allargata e ha accolto persone provenienti da molte parti d’Italia, col risultato che le scuole sono sovraffollate. Accanto alle classi ordinarie vi sono delle classi “differenziali”, che accolgono ragazzi con problemi cognitivi e comportamentali: ma queste classi riescono davvero nell'intento del recupero e della risoluzione dei problemi dei ragazzi? Appuntamento con il quarto episodio de “I bambini e noi” venerdì 25 novembre alle ore 16 su Rai Storia.

Passato e Presente - La violenza contro le donne

Nel dopoguerra le donne iniziano il percorso per la conquista della parità dei diritti fondamentali, così come sanciti dalla Costituzione italiana. Ma né l’impianto patriarcale della famiglia né la tradizionale violenza lecita nelle relazioni familiari vengono intaccati. In grande ritardo rispetto ai mutamenti della società, la soggezione giuridica delle donne in famiglia viene smantellata e abolite leggi discriminati nei loro confronti, come lo ius corrigendi e il delitto d’onore. Negli anni Settanta il movimento femminista mette al centro delle rivendicazioni l’autodeterminazione del proprio corpo: la nascita dei centri antiviolenza svela che la violenza domestica è molto diffusa e non è solo sessuale, ma anche psicologica ed economica. Un fenomeno trasversale, che riguarda tutte le classi sociali. Nel 2006 la prima indagine Istat sulla violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia rivela che il 31% delle donne italiane tra i 16 e i 70 anni ha subito violenza fisica o sessuale e che i partner sono responsabili della quota più elevata di tutte le forme di violenza rilevate. Nel Terzo Millennio la brutalità e la varietà con cui si manifesta la violenza contro le donne assume una dimensione allarmante. Uccisioni violente di fidanzate, mogli ed ex compagne riempiono le cronache. La nozione di “violenza domestica” riceve quindi un riconoscimento giuridico nel 2013 con il decreto-legge n.93 che contiene anche l’aggravamento della pena nel caso dello stupro coniugale. La sfera domestica rimane l’ambito privilegiato di espressione e di azione della violenza maschile contro le donne.

La professoressa Silvia Salvatici, ospite di Passato e presente, approfondirà la storia, dal dopoguerra ad oggi, della violenza domestica contro la donna e del percorso giuridico atto a perseguirla.

Bella Ciao”

Da inno dei partigiani a canzone di lotta delle nuove generazioni di tutto il mondo, hit dei più famosi artisti internazionali e colonna sonora della serie Netflix “La casa di Carta”. A quasi un secolo dalla sua nascita, la forza di Bella Ciao non si arresta. Bella ciao è un canto dalle origini mai nettamente chiarite che è divenuto patrimonio mondiale dei movimenti che, nelle più diverse situazioni, lottano contro regimi che sopprimono o vorrebbero sopprimere le libertà fondamentali. Questo documentario, di Giulia Giapponesi in onda venerdì 25 novembre alle ore 21.10 su Rai storia, porta alla luce alcune tra le curiosità meno note che ruotano attorno alla genesi della canzone, approfondendo le motivazioni che hanno portato all'adozione del canto che in Italia si tende a configurare come l'emblema della resistenza al nazifascismo. Il documentario racconta i misteri, la genesi e la storia della canzone della Resistenza, che riappare ovunque si combatta contro l’ingiustizia. Un canto inarrestabile, oggi patrimonio dell’umanità nella lotta per la libertà.

Genio & Sregolatezza. Cinquant’anni di storia d’Italia vista dagli artisti (1950-2000) 
Mister Fantasy: l’immaginazione al potere (1980-1989)

Caratterizzati dal consumo di segni (il logo, la griffe), dalle proteste creative (che sfociano nel graffitismo) e da uno stile postmoderno che in arte provoca il ritorno alla pittura, gli anni ’80 sono al centro della terza puntata di “Genio & Sregolatezza”, di Alessandra Galletta e di Marco Senaldi, in onda venerdì 25 novembre alle 22.40 su Rai Storia. Il critico Achille Bonito Oliva lancia un suo movimento, la Transavanguardia Italiana che fin dal catalogo inneggia a una ri-appropriazione di determinati elementi della cultura nostrana: dal tricolore a Totò, dalla pittura del ‘900 alla Scuola Romana, scatenando una nuova stagione postmoderna che diventa subito polemica culturale e mediatica. Gli esponenti della Transavanguardia (Enzo Cucchi, Nicola De Maria, Mimmo Paladino, Sandro Chia, Francesco Clemente) praticano non solo un ritorno alla pittura, ma anche una serie di simbologie marginali o poco note della storia dell’arte italiana. Nel design, come in architettura si afferma il postmodernismo – una raffinata strategia di citazioni culturali incrociate che si esprimono in oggetti disfunzionali come quelli di designer come Alessandro Mendini e Ettore Sottsass. Il rapporto con la politica cambia: un ruolo chiave viene svolto – a livello di emancipazione del costume – dal Partito Radicale che, nel 1987 elegge deputato la pornostar Ilona Staller (Cicciolina). Proprio la Staller sarà più volte oggetto di interesse artistico, dapprima da parte di Antonio Paradiso (Biennale 1978) e più tardi dell’artista americano Jeff Koons, che ne farà la protagonista del suo intervento alla Biennale del 1990 “Made in Heaven”. Altri interessanti artisti italiani 'citazionisti' di quegli anni sono Salvo, Luigi Ontani e Carlo Maria Mariani. L’anno-chiave è il 1986 – l’anno della catastrofe di Chernobyl, della Biennale di Maurizio Calvesi e della Gare d’Orsay reinventata da Gae Aulenti. Sono intervenuti in “Genio & Sregolatezza” Paolo Baratta, Flavio Caroli, Filippo Ceccarelli, Valérie Da Costa, Giovanni De Luna, Ugo La Pietra, Cristiana Perrella, Maurizio Vetrugno, Francesco Vezzoli.

SABATO 26/11/22

Una giornata particolare – Dacia Maraini - Contro la violenza sulle donne (ore 00.30)

Dacia Maraini va alla scoperta di documenti sulla condizione della donna, soggetto vessato per antonomasia, che aiutano a capire le diverse declinazioni della violenza: da quelle più subdole a quelle più esplicite. Documenti sulle mutilazioni dei genitali femminili, sui femminicidi, sui matrimoni precoci e riparatori, ma anche storie di donne coraggio, ribellatesi alla mafia o alla propria condizione di subordinazione e poi barbaramente uccise.

Una violenza che però non risparmia nessuno e che non colpisce solo le donne, ma riguarda anche uomini, grandi e piccoli, potenti, gente comune e volti noti. Una carrellata di storie e di violenza: dall’omicidio di Pier Paolo Pasolini, ai bambini thailandesi che vivono in situazioni di estrema povertà e costretti a prostituirsi, così come le centinaia di migranti ridotti in schiavitù e a cui sono negati i più basilari diritti umani.

I bambini e noi – Papà lavora (Ore 16)

Nel comune di Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, quasi tutti i papà dei bambini lavorano lontani, spesso in Germania, in alcuni casi da ancor prima che i loro figli nascessero. Dall’inchiesta di Comencini emerge un quadro in cui la figura del padre va scomparendo, nelle famiglie borghesi per ragioni di incomprensione e di distanza fra padri e figli e, nelle famiglie operaie, per via dei lavori dei padri che li portano ad essere stanchi o lontani. Il quinto episodio della serie andrà in onda sabato 26 novembre alle ore 16 su Rai Storia.

Le storie di Passato e Presente. Ritratti di donne del '900

Sibilla Aleramo, Rosa Genoni, Maria Montessori: tre donne che hanno contribuito al percorso di emancipazione femminile e al progresso sociale, culturale e artistico del nostro Paese. Tre storie al femminile che racchiudono percorsi di vita individuali ma anche vaste pagine della nostra storia contemporanea. Paolo Mieli ne ripercorre le biografie, le battaglie, i successi e le sconfitte in “Le storie di Passato e Presente”, in onda sabato 26 novembre alle 20.30 su Rai Storia.
Sibilla Aleramo, agli inizi del ‘900, denuncia la violenza sessuale subita e la pratica del matrimonio riparatore nel romanzo autobiografico “Una donna”, mentre Rosa Genoni, stilista lombarda pioniera del Made in Italy, si fa interprete di un percorso di emancipazione femminile che passa attraverso l’impiego e la tutela della donna nel settore della moda. Maria Montessori, infine, scienziata di fama internazionale, “inventa” un metodo pedagogico applicato nelle scuole di tutto il mondo.

Cinema Italia. Morte di un matematico napoletano

L’ultima settimana di vita del matematico napoletano Renato Caccioppoli . La racconta “Morte di un matematico napoletano”, primo film di Mario Martone, in onda sabato 26 novembre alle 21.10 su Rai Storia. Nel cast Carlo Cecchi, Anna Bonaiuto , Renato Carpentieri, Toni Servillo e Licia Maglietta.

Documentari d’autore. In un futuro aprile - Il giovane Pasolini

Un racconto poetico degli anni giovanili di Pier Paolo Pasolini attraverso la voce del cugino, lo scrittore e poeta Nico Naldini, incentrato soprattutto sul rapporto con la madre e sugli anni trascorsi a Casarsa in Friuli. E’ il doc di Francesco Costabile e Federico Savonitto “In un futuro aprile. Il giovane Pasolini”, in onda sabato 26 novembre in seconda serata su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore”.


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