L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Fra arti e storia

DOMENICA 02/03/2025

Omaggio a Lou Reed
Il ricordo di Rai Cultura nell’anniversario della nascita

Mario Luzzatto Fegiz e Carlo Massarini intervistano il cantautore statunitense Lewis Allan Lou Reed: in occasione dell’anniversario della sua nascita, il 2 marzo 1942, Rai Cultura ripropone, domenica 2 marzo alle 13.45 su Rai Storia, l’intervista tratta dalla puntata del 25 maggio 1982 del programma televisivo Mister Fantasy, a cura del giornalista Paolo Giaccio. Si approfondiscono aspetti come il contributo della fortuna e del talento al successo, i temi dell'ultimo disco The Blue Mask, il rapporto con il simbolismo, l'ispirazione per la propria produzione musicale, la personale interpretazione del concetto di sogno americano e la figura dell'ex Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy, l'esperienza delle tournée realizzate in Italia nel 1975 e nel 1979.

Passato e Presente
Pio XII e gli ebrei, i nuovi documenti degli Archivi Vaticani

Come preannunciato un anno prima da Papa Francesco, il 2 marzo 2020 i documenti riguardanti il pontificato di Pio XII, custoditi presso l’Archivio Storico della Segreteria di Stato del Vaticano, sono stati aperti e resi accessibili agli studiosi. Una vicenda approfondita dal professor Matteo Luigi Napolitano e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda domenica 2 marzo alle 20.30 su Rai Storia. Queste nuove carte stanno dimostrando come, dall’emanazione delle leggi razziali e per tutta la durata del secondo conflitto mondiale, gli ebrei italiani ed europei si siano rivolti al Vaticano per chiedere aiuto e come Papa Pacelli, attraverso il suo staff e una fitta rete di contatti tra religiosi e civili, abbia agito incessantemente per tentare di strapparli alla barbarie nazista. I documenti, ora finalmente accessibili, gettano una luce nuova sulla “leggenda nera” che ha avvolto il pontificato di Pio XII, testimoniando l’impegno profuso dalla Santa Sede per salvare ogni essere umano, a prescindere dal colore e dal credo.

Binario cinema
Freaks out

Roma, 1943. Durante la Seconda Guerra Mondiale, quattro freaks dotati di poteri eccezionali cercano una via per sfuggire alle truppe naziste che occupano la città. E’ il film di Gabriele Mainetti “Freaks out”, in onda domenica 2 marzo alle 21.10 per il ciclo “Binario cinema”. Nel cast, Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini.

LUNEDI’ 03/03/2025

La maschera è lo specchio
Il carnevale ladino

Il film, realizzato nel 1983 dal regista Renato Morelli, racconta il carnevale ladino di Fassa nel borgo di Penia, che ha conservato inalterate alcune caratteristiche proprie del rito tradizionale. Lo ripropone Rai Cultura lunedì 3 marzo alle 17.00 su Rai Storia. Personaggi indispensabili alla formazione di un corteo mascherato sono il Bufon, il Laché, i Marascons. La scultura delle splendide maschere lignee facères, opera di artigiani locali, occupa le settimane precedenti l'apertura del carnevale (16 gennaio). L'annuncio della mascherèda (che può essere ripetuta più volte senza date fisse ad eccezione del martedì e Giovedì Grasso) viene portato dal Laché e dal Bufon in tutte le case di Alba e Penia. A Campitello il carnevale ha luogo nella piazza, su un palcoscenico dove la comunita presenta se stessa ad un pubblico composto in larga misura da estranei e che quindi priva il Bufon del suo ruolo rituale. Accanto ai tradizionali Bufon, Marascons, Laché (questi ultimi tengono in mano una maschera lignea dall'ambiguo carattere di giovane asessuato), partecipano alla sfilata la mascherata degli aratori, dei mestieri, le facéres da bel e da burt, i strions e la stries, e alcuni personaggi della tradizione fassana come, ad esempio, il Re de Sobèna protagonista del rituale della Baschia. Il corteo si conclude con il Molin da la veies (un vecchio mulino dove alcuni diavoli gettano delle vecchie che usciranno trasformate in graziose fanciulle). A Moena, altro paese fassano dove il carnevale è in funzione, oltre ai Lonc' - maschere alte e bianche che spaventano i passanti - esistono degli arlecchini violenti ed aggressivi, mascherati con un velo al modo delle latine “larvae ”` precedenti dunque alle trasformazioni che a questa maschera ha imposto la commedia dell'arte. A Vigo di Fassa è stata allestita la mascherada del fum, un'antica pratica secondo la quale i giovani del paese affumicano ritualmente l'ex fidanzato in occasione delle nozze del partner che lo ha abbandonato. L'imminente fine del carnevale è annunciata in serata da un grande falò, preparato in precedenza dai ragazzi del paese i quali danzano in festa attorno al fuoco incendiato a gara con quello dei paesi vicini.

Passato e presente
Hatshepsut, la regina d'Egitto

Hat, ovvero “prima” – sheps, “nobile” – u, terminazione plurale – t, desinenza femminile: Hatshepsut, “la più nobile, tra le nobili”. Nel suo nome c’è il destino di una donna destinata a cambiare la Storia. È lei la protagonista di “Passato e Presente; in onda lunedì 3 marzo alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. In studio, con Paolo Mieli, la professoressa Paola Buzi. Quello di Hatshepsut è un nome che per secoli dalla Storia è stato bandito, colpito da una damnatio memoriae i cui motivi sono ancora oggetto di dibattito tra gli studiosi. È stato l’archeologo francese Jean Francois Champollion a restituirne la memoria: nel 1829, è riuscito a decifrare le iscrizioni che testimoniano l’esistenza della regina. Figlia del grande Tuthmosi I, quinta sovrana della XVIII dinastia, Hatshepsut, proclamatasi faraone per diritto di nascita e discendenza divina, sedette incontrastata sul trono di Tebe per circa un ventennio e traghettò l’Egitto in un’epoca di pace e di prosperità.

Storia della costiera amalfitana

Le città di Amalfi, Ravello, Positano e l'isola di Capri attraggono magicamente attori e artisti, belli e ricchi da decenni. Questi luoghi sono il palcoscenico di storie abbaglianti e stravaganti. È “Storia della costiera amalfitana”, il nuovo speciale Rai Cultura, con la contestualizzazione dello storico dell’arte Giovanni Carlo Federico Villa, in onda lunedì 3 marzo alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.

Alcuni hanno trovato qui un rifugio per un amore che altrimenti non avrebbero potuto vivere apertamente, altri hanno dettato nuove tendenze della moda e scoperto una sorta di libertà che non si potrebbe trovare da nessun'altra parte. Molte celebrità che sono venute qui sono rimaste per sempre o hanno lasciato il segno sulla costa con il loro stile di vita

La bussola e la clessidra
Preistoria

Una piacevole “passeggiata” nei secoli passati, rispondendo alle numerose curiosità e domande che la serie di Roberto e Renzo Rossellini, “La lotta dell'uomo per la sua sopravvivenza”, trasmessa in precedenza, ha suscitato tra gli spettatori. È quanto propone il professor Alessandro Barbero a "La bussola e la clessidra", da lui firmata con Davide Savelli, che cura anche la regia con Agostino Pozzi, in onda lunedì 3 marzo alle 22.10 su Rai Storia. Obiettivo sull’alba dell’umanità, quando gli umani ancora ignoravano la scrittura, la “preistoria” appunto. Barbero risponde alle domande del pubblico su come e perché i sapiens siano riusciti a sopravvivere ad alcune glaciazioni e sulle origini di miti che si sono trasformati nel corso dei secoli, come quelli relativi ai draghi. Il “disgelo” porta a nuovi quesiti dei telespettatori, come quelli sulla “magia della fermentazione”, sulla nascita del pane come alimento, ma anche della birra e della pizza. Anche la presunta struttura matriarcale delle società primordiali è oggetto di discussione e numerosi distinguo. In appendice, c'è spazio per una risposta “personale”, Barbero svela infatti quali sono stati gli storici che maggiormente hanno contribuito alla sua formazione: Marc Bloch, Lucien Febvre, Fernand Braudel, Georges Duby.

MARTEDI’ 04/03/2025

Omaggio a Lucio Dalla
Il ricordo di Rai Cultura nell’anniversario della nascita

Uno dei più grandi musicisti e cantautori del nostro Paese, e non solo: è Lucio Dalla e, in occasione dell’anniversario della nascita, il 4 marzo 1943, Rai Cultura lo racconta martedì 4 marzo alle 13.00 su Rai Storia con lo speciale di “Italiani” che rende omaggio alla sua vita e alla sua carriera. Un artista straordinario, del quale amici, musicisti e critici musicali tratteggiano un ritratto pieno di affetto e di ricordi indelebili. Nato a Bologna nella fatidica data del 4 marzo 1943, a 15 anni Lucio Dalla è un clarinettista autodidatta ma molto promettente sulla scena del jazz bolognese. Nel 1964, grazie a Gino Paoli, debutta nel mondo della canzone, e nel 1970 arriva il primo successo con la canzone “Occhi di ragazza” scritta per la voce di Gianni Morandi. Da quella data in poi una carriera costellata di successi: “4 marzo 1943“, “Piazza Grande”, “Il gigante e la bambina” e “Anna e Marco”, “L’anno che verrà”, “Attenti al lupo”.

Musicista appassionato e delle grandissime doti canore, Dalla canta con De Gregori, con Ron, e raggiunge uno straordinario successo con l’album “DallAmeriCaruso”, registrato dal vivo al Village Gate di New York, nel 1986, la celebre “Caruso” vende oltre 9 milioni di copie in tutto il mondo. Gli ultimi vent’anni di attività lo vedono impegnato in moltissimi ambiti artistici: compone musiche da film per Antonioni, Monicelli, Verdone e Placido; realizza programmi televisivi; cura regie teatrali e operistiche, è docente di tecniche e linguaggi pubblicitari presso l’Università di Urbino. Negli ultimi anni propone nei maggiori teatri italiani i suoi classici in una versione jazz, ma anche in una versione sinfonica con la Royal Philarmonic Orchestra di Londra. Muore d’infarto a quasi 70 anni, il 1° marzo del 2012 in Svizzera, a Montreux, dove la sera prima aveva tenuto il suo ultimo concerto.

Omaggio a Ennio Flaiano
Il ricordo di Rai Cultura nell’anniversario della nascita

In occasione della nascita di Ennio Flaiano, Rai Cultura propone su Rai Storia un doppio appuntamento.

Martedì 5 marzo alle 15.00 “Oceano Canada”: era il 16 gennaio 1973 e la Rai trasmise la prima delle cinque puntate di “Oceano Canada”, un viaggio alla scoperta di un Paese allora quasi sconosciuto, firmato dal grande scrittore, sceneggiatore e giornalista insieme ad Andrea Andermann. Ma Flaiano, scomparso nel novembre del 1972, non avrebbe mai visto in onda quella serie, una delle sue pochissime incursioni nella tv.

Andrea Andermann si rimette idealmente in viaggio con lui riprendendo in mano quel “taccuino di viaggio, casuale e nemmeno ordinato” – come lo aveva definito Flaiano in questo lungometraggio che non è solo una “sintesi” delle cinque puntate di quella serie, ma di un racconto rinnovato, un “director’s cut” affettuoso in cui l’accento è posto sulla scoperta del rapporto uomo – natura tanto caro a Flaiano. A impreziosire la narrazione, infine, la colonna sonora realizzata con la collaborazione di un grande nome: Leonard Cohen.

Mercoledì 6 marzo alle 17.45 Cesare Garboli apre la puntata intitolata “Un marziano a Roma”, dedicata a Ennio Flaiano, di “Settimo giorno – Attualità Culturali” del 1974: “Siamo qui, Giulio Cattaneo e io per parlare di Ennio Flaiano morto circa due anni fa. Dico parlare e non commemorare, perché forse l’espressione ‘commemorare’ a Flaiano, dispiacerebbe”. In studio con Garboli, che ebbe l’incarico dall’editore di raccogliere gli scritti inediti di Flaiano, c’è Giulio Cattaneo, curatore delle sue opere complete. “Saettatore incomparabile di calembour pungenti, uomo di conversazione brillante e ancora oggi leggendario”, come lo definisce Garboli, è raccontato e ricordato partendo dalle sue opere.

La danza degli ori

Il film, realizzato nel 1988 dal regista Renato Morelli, presenta risultati di una ricerca sul campo, relativa agli aspetti antropologici, etnomusicologici ed etnocoreutici del carnevale di Ponte Caffaro, frazione di Bagolino, un comune di frontiera fra le province di Brescia e Trento. Lo ripropone Rai Cultura martedì 4 marzo alle 17.15 su Rai Storia. In questi due piccoli centri di montagna si tramanda un carnevale che costituisce una singolare sintesi, non solo di quelli più arcaici dell'arco alpino e dell'Europa centrale, ma anche di quello, più galante, di Venezia.

Elemento centrale di questo carnevale è la Compagnia dei ballerini, che si esibisce per le vie del paese soltanto nelle giornate di lunedì e Martedì Grasso. Contrapposti ai belli ed eleganti ballerini, i mascher, (altra presenza fondamentale del carnevale bagosso) brutti e licenziosi, effettuano parodie ed aggressioni di valenza sessuale.

Passato e Presente
L'America di James Dean

Settanta anni fa, il 30 settembre del 1955, a 24 anni, moriva James Dean. La sua luce aveva brillato appena più di un anno, il tempo sufficiente a girare tre film memorabili. Ma la coincidenza tra l’esistenza spericolata e fragile di questo bellissimo ragazzo e i personaggi tormentati che aveva interpretato al cinema, lo consacra eroe immortale. Simbolo di una gioventù americana insoddisfatta ma che brucia e si ribella contro il bigottismo della società americana, chiusa nel suo conformismo durante gli anni della guerra fredda. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Ferdinando Fasce a Passato e presente, in onda martedì 4 marzo alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Il declino di Hitler
Battaglia di Stalingrado

È la battaglia più cruenta e decisiva della Seconda guerra mondiale. Lo scontro all’ultimo sangue tra le armate di due spietati dittatori, pronti a tutto per conquistare e difendere la città di Stalingrado, dall’estate 1942 al febbraio 1943. Ma perché fu tanto importante? Cosa rese quella città della Russia meridionale sul fiume Volga così decisiva per le sorti dell’intero conflitto? E come riuscì alla fine ai sovietici l’impresa di fermare la VI Armata del generale Paulus? Che ruolo ebbero sui due fronti i generali Zukhov e von Paulus e come reagirono agli ordini perentori di Stalin e Hitler? Sono solo alcune delle domande a cui risponde “La battaglia di Stalingrado”, la serie della Bbc sulla storia di Hitler, introdotta per Rai Cultura dallo storico Emilio Gentile, in onda martedì 4 marzo alle 21.10 su Rai Storia.

1939 – 1945: La Seconda guerra mondiale
Anche l’Italia in Russia

Giugno 1941, Mussolini decide di inviare in Russia il C.S.I.R, Corpo di spedizione italiano in Russia. Circa 60.000 uomini agli ordini del Generale Messe, schierati in Ucraina lungo la linea del fronte attestata sul fiume Dnepr. Nel 1942 Mussolini invia altre truppe sul fronte orientale creando l’A.R.M.I.R, l’Armata Italiana in Russia. Tra il dicembre del 1942 e il gennaio 1943 l’Armata rossa scatena la grande offensiva d’inverno travolgendo l’esercito italiano. Molte divisioni, in particolare la Julia, la Tridentina e la Cuneense, furono completamente accerchiate dai sovietici e dovettero aprirsi la strada della ritirata combattendo. Il bilancio della Campagna di Russia è drammatico: circa 90.000 le vittime italiane tra caduti e dispersi. Questi gli eventi al centro del decimo appuntamento con la serie “1939 - 1945 – La seconda guerra mondiale” in onda martedì 4 marzo alle 22.10 su Rai Storia. La serie presentata da Paolo Mieli, con l’avvincente narrazione di Carlo Lucarelli, e l’analisi e l’approfondimento di illustri storici scelti a seconda del tema trattato e alla luce delle nuove interpretazioni storiografiche, è arricchita da un racconto per immagini con materiali di repertorio “restaurati” in alta definizione ed edizioni di grandi documentari provenienti dalle Teche Rai con rare interviste a protagonisti e testimoni ormai scomparsi. Tra i consulenti della serie, gli storici Giovanni Sabbatucci, Nicola Labanca, Lutz Klinkhammer.

MERCOLEDI’ 05/03/2025

Omaggio a Pier Paolo Pasolini
Il ricordo di Rai Cultura nell’anniversario della nascita

Nel giorno dell’anniversario della nascita di Pier Paolo Pasolini, il 5 marzo 1922, Rai Cultura gli dedica un doppio appuntamento mercoledì 5 marzo su Rai Storia.

Alle 13.00, “III B Facciamo l'appello: Pier Paolo Pasolini”, trasmissione registrata nel maggio 1971 e trasmessa il 3 novembre 1975 il giorno dopo la morte di Pasolini. Ospite del programma di Enzo Biagi, il regista e poeta incontra i vecchi compagni di classe del Liceo Calvani di Bologna, e con un loro professore. La ‘rimpatriata’ diventa l’occasione per gli ospiti di rivivere gli anni adolescenziali in periodo fascista, per parlare di alcuni aneddoti da studenti, per ricordare gli altri compagni di classe e per rafforzare la loro amicizia nata a scuola e proseguita nell' età adulta.

A seguire, alle 17.30, il doc della serie “Io e...Pasolini e la forma della città”, di Anna Zanoli, Regia di Paolo Brunatto in cui Pasolini commenta gli sfregi dell’edilizia moderna sugli antichi paesaggi laziali.

Passato e presente
Il massacro di Katyn. La verità negata

Il 13 aprile 1943, in un momento cruciale del II conflitto mondiale, Radio Berlino diffonde la notizia del ritrovamento di diverse fosse con migliaia di cadaveri nella foresta di Katyn, nell’attuale Bielorussia: ufficiali, soldati e funzionari amministrativi, tutti polacchi. Il massacro è al centro dell’appuntamento con Passato e presente in onda mercoledì 5 marzo alle 13.15 su Ri3 e alle 20.30 su Rai Storia. In studio, con Paolo Mieli, il professor Ernesto Galli Della Loggia. Secondo i tedeschi sono i sovietici gli autori del massacro. Per i russi invece sono stati i nazisti. Inizia una difficile ricerca della verità che solo nel 1990 a cinquant’anni dalla strage, vedrà il leader sovietico Gorbaciov ammettere la responsabilità di Stalin e Berija dell’atroce crimine di Katyn.

Mai più trasmessi
1973: Serata con Carla Fracci

Numero unico di Antonello Falqui registrato a colori premiato con la Rosa di Bronzo a Montreaux, non va in onda integralmente dal maggio 1973, ma solo a frammenti in varie Techetè. Lo ripropone “Mai + trasmessi”, la nuova trasmissione Rai Cultura con il commento di Simona Vanni in onda mercoledì 5 marzo alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Suggestivi il “passo a tre” della Fracci con le gemelle Kessler e gli interventi di Franca Valeri, che finge di essere la sua insegnante.

GIOVEDI’ 06/03/2025

Omaggio a Carlo Mazzarella
Il ricordo di Rai Cultura nell’anniversario della scomparsa

Per l’anniversario della scomparsa di Carlo Mazzarella, il 7 marzo 1993, Rai Cultura ripropone giovedì 6 e venerdì 7 marzo alle 17.00 su Rai Storia “Servizio Speciale. Inghilterra a due voci”, il suo documentario in due puntate sulla società inglese degli anni Sessanta, sulla condizione e le mode dei giovani. “A due voci” perché Mazzarella coinvolge sin da subito il suo amico giornalista Marco Montaldo, che viveva a Londra ormai da anni, per un racconto che abbia il punto di vista di chi ormai ama e conosce approfonditamente, dall’interno, la società inglese e di chi, come lui, ne ha una conoscenza superficiale. Mazzarella conduce il telespettatore alla scoperta della musica beat di Liverpool e del fenomeno del gruppo musicale The Beatles, della pop art del pittore Peter Blake. Non solo: si racconta l'urbanistica di Londra e la frequentazione dei pub; la letteratura; i luoghi di culto e il tempo libero; la Londra del regista e attore Charlie Chaplin.

Nella seconda puntata, in onda venerdì 7 marzo alle 17.00, Carlo Mazzarella passa in rassegna molteplici aspetti della società inglese, dalla vita nella city di Londra, il centro finanziario nella città al teatro inglese e alla vita del drammaturgo irlandese George Bernard Shaw. Dalla moda inglese tra tradizione e controtendenza alla nuova musica e università inglese, fino al quartiere londinese di Soho e la sede della rivista bisettimanale inglese Private Eye di Londra.

Passato e presente
I Giusti fra le Nazioni, storie di soccorritori

Come si salvarono gli ebrei in Italia dopo il 1943 e l’occupazione tedesca? Nel Paese diviso in due lungo la linea del fronte, nascono spontaneamente azioni in soccorso degli ebrei destinati alla deportazione. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Bruno Maida Ai loro a “Passato e Presente”, in onda giovedì 6 marzo alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, in occasione della Giornata dei Giusti. I “soccorritori” appartengono a ogni grado sociale, sono uomini e donne, ecclesiastici e civili, poliziotti e contadini. Come Giuseppina Gusmano, che nasconde in casa propria 16 bambini ebrei e la loro insegnante, e il dottor Carlo Angela, che stila false diagnosi per ricoverare nella sua clinica ebrei ed antifascisti in fuga. Yad Vashem, l’Istituto per la Memoria della Shoah di Gerusalemme, conferisce il titolo di Giusto fra le Nazioni ai “gentili” che rischiarono le loro vite per salvare gli ebrei e, al 1° gennaio 2022, sono 714 gli italiani che hanno ottenuto questo riconoscimento.

Omaggio a Michelangelo Buonarroti
Una programmazione dedicata di Rai Cultura a 550 anni dalla nascita dell’“artista universale”

Il 6 marzo 1475 nasceva Michelangelo Buonarroti. In occasione dei cinquecentocinquanta anni dalla nascita dell’”artista universale”, Rai Cultura propone giovedì 6 marzo un triplo appuntamento su Rai Storia.

Si inizia alle 20.00 con “Iconologie quotidiane” e con lo storico dell’arte Rodolfo Papa che illumina i lati della volta della Cappella Sistina dove Michelangelo raffigura sette Profeti e cinque Sibille, disposti alternativamente. Sono Zaccaria, Gioele, la Sibilla Delfica, la Sibilla Eritrea, Isaia, Ezechiele, la Sibilla Cumana, la Sibilla Persica, Daniele, Geremia, la Sibilla Libica, Giona. Perché Michelangelo ha raffigurato questi personaggi? I profeti hanno anticipato la venuta di Cristo per il popolo di Israele, mentre le Sibille, pur appartenendo al mondo pagano, con le loro doti divinatorie testimoniano la continua attesa della Redenzione da parte dell’umanità.

Si prosegue alle 21.10 con Giorgio Zanchini e il suo “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”, dove ci si immerge nella Roma del XVI secolo, anni irripetibili per la città eterna che diventa il centro di un’intensa attività artistica e culturale, ospitando tra gli altri, oltre a Michelangelo, anche Leonardo da Vinci, Raffaello Sanzio. I tre maestri, tra rivalità reciproche, difficoltà esistenziali e straordinarie ispirazioni, lasceranno una traccia indelebile nella storia dell’arte. Ospite in studio, Tommaso di Carpegna Falconieri.

A seguire, alle 22.10, “La croce e la spada”, con una puntata dedicata alla basilica di San Domenico uno dei più prestigiosi luoghi di culto di Bologna, sede principale dell'ordine dei frati predicatori. Il primo nucleo fu costruito nel 1267 ad opera di Nicola Pisano e dei suoi allievi, che decorarono il nuovo sarcofago marmoreo con sei pannelli descriventi i maggiori episodi della vita del santo. La basilica subì ulteriori ampliamenti e rimaneggiamenti nei secoli XIV-XVIII, munendosi di cappelle e di un campanile. Nel corso del tempo si accumulò al suo interno una vasta collezione di opere di grandi artisti. Tra loro rientrano Michelangelo Buonarroti, Niccolò dell'Arca, Filippino Lippi, Guido Reni, Ludovico Carracci e il Guercino.

VENERDÌ 07/03/2025

Omaggio ad Anna Magnani
Il ricordo di Rai Cultura nell’anniversario della nascita

In teatro e al cinema, nell’Italia fascista e in quella dopo guerra. Anna Magnani ha cominciato a vent’anni e fino alla fine dei suoi giorni non ha mai smesso di lavorare, dando testimonianza del sostanziale cambiamento del Paese. Anna Magnani è la protagonista di “Italiani” di Simona Fasulo, che Rai Cultura ripropone venerdì 7 marzo alle 16.00 su Rai Storia in occasione dell’anniversario della nascita, il 7 marzo 1908. Ha dato voce e volto alle donne italiane, in patria e negli Stati Uniti, incarnando la popolana e la ribelle, la sciantosa, la prostituta e la madre di famiglia. Nella vita – come dice suo figlio Luca – “ha combattuto come un maschio in un mondo maschilista come quello del cinema di allora”, restando fedele a se stessa, coraggiosa e anticonformista. Jurij Gagarin, il primo cosmonauta russo, le dedicò un saluto speciale dallo spazio, a conferma che lei, e solo lei, in tutto il mondo, aveva diritto ad essere ricordata in un viaggio tra le stelle. Era il 1961, e Anna Magnani aveva già vinto l’Oscar come miglior attrice (1956) con “La rosa tatuata”, scritto per lei da Tennessee Williams, che l’aveva vista al cinema in “Roma città aperta” e nel “Miracolo”, due film di Rossellini esportati oltreoceano – come molti lavori del neorealismo all’epoca. Lo speciale ripercorre la sua vita professionale attraverso interviste televisive e radiofoniche dell’epoca che ci permettono di rivederla e di sentire la sua voce in vari momenti della sua carriera, che fu luminosa e tormentata allo stesso tempo. Le voci e i volti dei suoi compagni d’arte, da Visconti a Rossellini, da Eduardo a Pasolini, da Totò a Gassman, si mescolano alle voci e ai volti di chi la ricorda oggi. Per primo il figlio Luca, che tratteggia la figura di una madre moderna e indipendente per l’epoca; la giornalista Patrizia Carrano, che racconta i momenti salienti della sua carriera; Osvaldo Ruggieri, che le fu compagno di vita e di teatro negli anni Sessanta. Tutti parlano di Anna attrice, ma anche della donna forte e fragile al tempo stesso, piena di contraddizioni, appassionata e sempre pronta a lottare per le persone che amava e per la sua professione. La storica Silvia Salvatici e lo sceneggiatore Morando Morandini jr guardano il percorso di vita della Magnani e ne offrono una lettura dalle loro diverse carriere ed esperienze.

Omaggio ad Alessandro Manzoni
Per i 240 anni dalla nascita “L’Italia chiamò” di Leandro Castellani con Piero Badaloni

1785 – 2025. A duecentoquarant’anni dalla nascita di Alessandro Manzoni, Rai Cultura ripropone venerdì 7 marzo alle 18.00 la puntata a lui dedicata di “Italia chiamò”, serie del 1992 sui personaggi significativi del Risorgimento scritta e diretta da Leandro Castellani con il commento e il racconto in studio del giornalista Piero Badaloni. Attraverso sceneggiati e testimonianze di storici, il programma approfondisce gli avvenimenti che hanno portato all’unità d’Italia. Si introduce lo scrittore – interpretato nella parte sceneggiata da Arnoldo Foà - contestualizzando la scrittura de “I Promessi Sposi” nell’ambito del contesto risorgimentale e si affronta in primis il Manzoni politico. Nel 1860 Manzoni era stato nominato senatore per nomina regia su proposta di Camillo Benso di Cavour. Lo storico Gian Paolo Romagnani pone l’accento su alcuni aspetti poco conosciuti dello scrittore: ad esempio, Manzoni aveva partecipato poco all’attività senatoriale in quanto non si sentiva in grado di parlare in pubblico: era balbuziente e pieno di nevrosi. Nonostante ciò, e nonostante l’età avanzata, nel dicembre 1864 si reca nuovamente a Torino dove si vota per Roma Capitale, causa in cui crede fermamente. Il giornalista Badaloni prosegue nell’illustrare come nell’ideologia politica manzoniana affondino le radici della sua attività letteraria e nello specifico del romanzo storico de “I Promessi sposi”. Manzoni ha però portato avanti anche un’altra battaglia, quella per il rinnovamento della lingua e della letteratura italiana.

Passato e Presente
Jane Eyre, la vita sognata di Charlotte Bronte

Il sodalizio affettivo e spirituale che matura tra le quattro mura della canonica di campagna in cui le sorelle Charlotte, Emily ed Anne Brontë trascorrono gran parte della loro esistenza produce alcune delle opere letterarie più originali dell’epoca vittoriana.  Charlotte, che è la sola a superare la soglia dei trent’anni, è anche la scrittrice più prolifica delle tre. “Jane Eyre”, il primo dei suoi romanzi ad essere pubblicato, è il suo capolavoro. Lo rileggono a Passato e presente, in onda venerdì 7 marzo alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e la professoressa Carlotta Sorba. Grazie a una scrittura diretta, immediata e straordinariamente immaginifica e una capacità di analisi psicologica che non concede nulla ai luoghi comuni, Charlotte crea un personaggio che sfida tutte le regole e le convenzioni del modello femminile vittoriano.

Le ragazze” con Francesca Fialdini
Barbara Alberti e Antonietta Porcelli

Nella puntata de "Le ragazze", in onda venerdì 7 marzo alle 21.10 su Rai Storia e condotto da Francesca Fialdini, ci saranno le storie di due donne che raccontano il secondo dopoguerra e il fermento degli anni Sessanta da punti di vista completamente diversi. Una si chiama Antonietta Porcelli e ha lavorato come commessa presso la Standa di Latina dal giorno dell’apertura fino alla pensione. La seconda protagonista è Barbara Alberti, scrittrice, sceneggiatrice e giornalista. Racconta l’ebbrezza del dopoguerra, l’amore tra i suoi genitori, la figura di una nonna ultracattolica che, terrorizzandola con i suoi racconti, l’ha resa atea. Dopo la laurea in Filosofia, sposa il produttore Amedeo Pagani e diventa madre di due figli. Pur essendo separata da molti anni da Amedeo, i due vivono insieme e condividono una quotidianità fatta di affetto e complicità.

Lo spazio delle donne

Scienziate che hanno fatto dell’esplorazione spaziale la loro vita professionale, donne che si sono conquistate uno “spazio” nello Spazio: in occasione della Giornata Internazionale della Donna, Rai Cultura dedica loro lo speciale “Lo spazio delle donne”, di Antonella Zechini, in onda venerdì 7 marzo alle 22.00 in prima visione su Rai Storia. Sempre più numerose sono infatti le matematiche, astrofisiche, ingegnere ed astronaute che, a partire dalla gara tra Stati Uniti ed Unione Sovietica per la conquista dello spazio, iniziata in piena guerra fredda, hanno svolto un ruolo decisivo, permettendo alla nostra conoscenza di avvicinarsi a realtà altrimenti lontanissime. L’Italia occupa un posto di prima linea nella ricerca scientifica ed industriale, con scienziate conosciute e richieste a livello internazionale. Nello speciale è presente l’intervista, tra le altre, a Amalia Ercoli Finzi, prima donna ingegnere aeronautico in Italia e ricercatrice di fama mondiale, protagonista della missione Rosetta, con Barbara Negri, dirigente dell’Agenzia spaziale italiana, responsabile del volo umano e sperimentazione scientifica e con Immacolata Donnarumma, responsabile scientifico dell’Agenzia spaziale italiana.

Verranno raccontate le missioni spaziali dalle origini ai giorni nostri, la collaborazione internazionale, il traffico e la pulizia spaziale, la vita nello spazio, lo studio delle stelle e dei pianeti, il ritorno sulla luna, con gli occhi di chi lavora costantemente a queste esperienze straordinarie.

SABATO 08/03/2025

Passato e Presente
Piccole donne, Louisa Alcott e l'utopia femminile

La saga della quattro sorelle March, adolescenti che cercano la loro strada nel mondo tra momenti di sconforto e slanci di creatività, allegria e frustrazioni. Louisa May Alcott accettò di scriverlo per pochi dollari e divenne invece il racconto in cui si riconobbero intere generazioni di donne. Con Jo, Meg, Beth e Amy, nel 1868, era iniziata una fortuna arrivata fino a oggi. A “Passato e Presente” in onda sabato 8 marzo alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Daniela Daniele.

Cinema Italia
"Gli ordini sono ordini"

Andrea e Giorgia sono sposati. Lui è un direttore di banca, preso esclusivamente da sé stesso e dalla propria reputazione, lei è una casalinga infelice e stanca del proprio matrimonio. Un giorno, una voce misteriosa le ordina di ribellarsi al marito facendole compiere gesti del tutto inaspettati, fino a farsi cacciare di casa da Andrea. È il film di Franco Giraldi “Gli ordini sono ordini”, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia, che Rai Cultura propone sabato 8 marzo alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Tra gli interpreti, Monica Vitti, Gigi Proietti, Corrado Pani e Orazio Orlando. 
Nonostante le insistenze della madre che la spinge a ricucire il rapporto con il marito, Giorgia decide di proseguire per la sua strada. Libera finalmente dal giogo di un rapporto soffocante, si concede a Mario, spregiudicato scultore che però si comporterà esattamente come Andrea. Disavventura dopo disavventura, Giorgia non tornerà più indietro, decisa oramai a tracciare il proprio cammino e a vivere una vita indipendente.  

Documentari d' autore
Illuminate: Oriana Fallaci. Il lato oscuro della luna”

Per il ciclo “Documentari d’autore”, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, sabato 8 marzo alle 22.45 su Rai Storia, andrà in onda il doc “Illuminate: Oriana Fallaci. Il lato oscuro della luna”, in onda. A guidare il racconto è l'attrice Sabrina Impacciatore che, attraverso la raccolta di preziose testimonianze, si immerge in una ricerca attenta e sentita sulle tracce della personalità di Oriana Fallaci e degli eventi più significativi della sua carriera, descrivendo anche gli aspetti più umani e privati di una scrittrice che con il suo carattere forte e solitario ha vissuto con coraggio e determinazione.


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