L’Ape musicale

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La rarità di Marinuzzi inaugura la Stagione 2020

Libretto 

Locandina

Venerdì 31 gennaio alle 20.30 si alza il sipario sulla Stagione lirica e di balletto 2020 del Teatro Lirico di Cagliari. Una stagione attesa dal numeroso pubblico che propone un ricco cartellone di opere e balletto. Nello specifico sono previste sette opere ed un balletto per i nove turni di abbonamento (oltre alle recite mattutine rivolte alle scuole), a dimostrazione della continua crescita della produzione e delle alzate di sipario. I titoli delle sette opere sono: Palla de’ Mozzi, Pagliacci, West Side Story, La rondine, La Bohème, Luisa Miller, Aida ed il classico Spartacus per il balletto. Due saranno le nuove produzioni, alle quali va aggiunta un’importante acquisizione dal Teatro alla Scala di Milano.

Anche la Stagione 2020 è tesa a valorizzare la grande Opera italiana con i più significativi compositori dell’Ottocento e Novecento: Verdi, Puccini e Leoncavallo. Un cartellone di equilibrio tra la musica di repertorio e quella più “nascosta” e sconosciuta, alla quale il Teatro Lirico di Cagliari pone sempre molta attenzione nel rendersi attivo nella sua promozione culturale e non solo nella sua tutela e salvaguardia. Due infatti sono le novità assolute e riguardano le figure diGino Marinuzzi, compositore da molti ritenuto anche uno dei più grandi direttori d’orchestra del Novecento, e di Leonard Bernstein, geniale compositore, pianista e direttore d’orchestra statunitense, uno dei musicisti più noti e amati della seconda metà del secolo scorso.

Dopo le inaugurazioni dedicate alla musica del Novecento italiano (La campana sommersa nel 2016 e La bella dormente nel 2017, entrambe di Respighi, Turandot di Busoni nel 2018), la Stagione 2020 vede un’altra preziosa rarità musicale questa volta di Gino Marinuzzi(Palermo, 1882 - Milano, 1945) che vieneeseguita per la prima volta in tempi moderni: Palla de’ Mozzi, melodramma in tre atti, su libretto di Giovacchino Forzano. L’opera che venne rappresentata per la prima volta il 5 aprile 1932 al Teatro alla Scala di Milano, diretta dallo stesso compositore (con un cast all’epoca stellare che vedeva, nei ruoli principali, Benvenuto Franci, Galliano Masini e Gilda Dalla Rizza), è da considerarsi un autentico capolavoro, sia per la scrittura orchestrale (nella quale Marinuzzi è ritenuto un genio assoluto), sia per la bellissima e fortissima trama. Lo stesso Marinuzzi la diresse per l’ultima edizione nota al Teatro dell’Opera di Roma nel 1942.

Palla de’ Mozzi viene rappresentata in un nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari, firmato per regia, scene e video da Giorgio Barberio Corsetti e Pierrick Sorin, che hanno già lavorato per il Teatro Lirico di Cagliari in occasione dell’apprezzatissima Pietra del paragone di Rossini (Stagione lirica 2016 e “Premio Abbiati” 2007), per i costumi da Francesco Esposito e per le luci da Gianluca Cappelletti.

L’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari e il Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari sono guidati da un grande nome: il maestro Giuseppe Grazioli, direttore specialista nel repertorio novecentesco, in particolare proprio di Marinuzzi. Il maestro del coro è Donato Sivo, mentre il maestro del coro di voci bianche è Enrico Di Maira.

Di prim’ordine anche il cast che prevede: Elia Fabbian (31, 2, 5, 7, 9)/Angelo Veccia (1, 4, 6, 8) (Palla de’ Mozzi), Leonardo Caimi (31, 2, 5, 7, 9)/Lorenzo Decaro (1, 4, 6, 8) (Signorello), Francesco Verna (31, 2, 5, 7, 9)/Andrea Vincenzo Bonsignore (1, 4, 6, 8) (Il Montelabro), Francesca Tiburzi (31, 2, 5, 7, 9)/Astrik Khanamiryan (1, 4, 6, 8) (Anna Bianca), Cristian Saitta (31, 2, 5, 7, 9)/Luca Dall’Amico (1, 4, 6, 8) (Il Vescovo), Luca Dall’Amico (31, 2, 5, 7, 9)/Cristian Saitta (1, 4, 6, 8) (Niccolò), Murat Can Güvem (Giomo), Matteo Loi (Spadaccia), Andrea Galli (Il Mancino), Giuseppe Raimondo (Straccaguerra), Alessandro Busi (Il capo dei Lanzi), Elena Schirru (Una suora), Lara Rotili (Un’altra suora). In questo nuovo allestimento è presente anche Julien Lambert, in una particolare ed originale doppia veste di attore e acrobata.

Attraverso le parole di Paolo Isotta, noto critico musicale, ecco in breve la trama dell’opera: «Palla de’ Mozzi si svolge subito dopo il 1526, anno della morte di Giovanni dei Medici, detto Giovanni delle Bande Nere. Il protagonista è Signorello (tenore), il ventenne figlio di un condottiero delle disciolte milizie, Palla de’ Mozzi (baritono). Egli viene condannato a morte dal padre per aver fatto fuggire un prigioniero e amatone la figlia (Anna Bianca, soprano) dopo averla salvata dallo stupro da parte degli ufficiali: il giovane lo ha fatto, consapevole della ventura condanna, per redimersi dal mestiere delle armi che esercita contro i suoi principi. Quando i soldati ne chiedono la grazia, il crudele padre, per l’umiliazione, si uccide, ma Signorello annuncia che il suo compito sarà di lottare per un’Italia unita.»

L’opera, della durata complessiva di 3 ore circa compresi due intervalli, viene rappresentata ovviamente in lingua italiana e il pubblico, come ormai tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, ha anche l’ausilio dei sopratitoli che, scorrendo sull’arco scenico del boccascena, favoriscono la comprensione del libretto.

Grande è l’interesse da parte della critica specializzata: giornalisti della carta stampata, della radio, della televisione e del web, in rappresentanza delle maggiori testate regionali, nazionali ed estere, seguiranno la “prima” e le repliche dell’opera.

Palla de’ Mozzi viene replicata: sabato 1 febbraio alle 19 (turno G); domenica 2 febbraio alle 17 (turno D); martedì 4 febbraio alle 20.30 (turno F); mercoledì 5 febbraio alle 20.30 (turno B); giovedì 6 febbraio alle 19 (turno L); venerdì 7 febbraio alle 20.30 (turno C); sabato 8 febbraio alle 17 (turno I); domenica 9 febbraio alle 17 (turno E).

Le recite per le scuole che prevedono l’esecuzione in forma ridotta dell’opera della durata complessiva di 60 minuti circa, sono: martedì 4 febbraio alle 11 e venerdì 7 febbraio alle 11.

La campagna abbonamenti per la Stagione lirica e di balletto 2020 del Teatro Lirico di Cagliari, è iniziata, venerdì 6 dicembre 2019, con le conferme e variazioni su posti disponibili possibili fino a mercoledì 22 gennaio 2020.

I nuovi abbonamenti saranno in vendita da giovedì 23 gennaio 2020.

Da sottolineare, inoltre, la possibilità di acquistare da venerdì 24 gennaio 2020 i biglietti per tutti gli spettacoli della Stagione lirica e di balletto; lo stesso servizio è possibile anche online attraverso il circuito di prevendita www.vivaticket.it.

La Stagione lirica e di balletto 2020 prevede nove turni di abbonamento: gli ormai consueti otto (A, B, C, D, E, F, G, I), più il turno L creato lo scorso anno, per sette serate di lirica ciascuno e il balletto.

Come ormai consuetudine i posti in teatro sono identificati per ordine (platea, prima e seconda loggia) e per settore (giallo, rosso e blu). Ad ogni settore corrisponde un prezzo, secondo il diverso valore dei posti.

Prezzi abbonamenti: platea da € 300,00 a € 245,00 (settore giallo), da € 265,00 a € 225,00 (settore rosso), da € 235,00 a € 185,00 (settore blu); I loggia da € 250,00 a € 190,00 (settore giallo), da € 215,00 a € 165,00 (settore rosso), da € 190,00 a € 145,00 (settore blu); II loggia da € 160,00 a € 130,00 (settore giallo), da € 140,00 a € 110,00 (settore rosso), da € 110,00 a € 85,00 (settore blu).

Prezzi biglietti: platea da € 75,00 a € 50,00 (settore giallo), da € 60,00 a € 40,00 (settore rosso), da € 50,00 a € 30,00 (settore blu); I loggia da € 55,00 a € 40,00 (settore giallo), da € 45,00 a € 30,00 (settore rosso), da € 40,00 a € 25,00 (settore blu); II loggia da € 35,00 a € 25,00 (settore giallo), da € 25,00 a € 20,00 (settore rosso), da € 20,00 a € 15,00 (settore blu).

Ai giovani under 30 sono applicate riduzioni del 50% sull’acquisto di abbonamenti e biglietti. Ulteriori agevolazioni sono previste per gruppi organizzati.

La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13, il martedi, giovedì e venerdì anche dalle 16 alle 20, e nell’ora precedente l’inizio dello spettacolo. I giorni festivi solo nell’ora precedente l’inizio dello spettacolo.

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, telefono 0704082230 - 0704082249, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.teatroliricodicagliari.it.

Il Teatro Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube, Instagram, Linkedin. Biglietteria online: www.vivaticket.it.


 

Stagione lirica e di balletto 2020

venerdì 31 gennaio, ore 20.30 - turno A

sabato 1 febbraio, ore 19 - turno G

domenica 2 febbraio, ore 17 - turno D

martedì 4 febbraio, ore 20.30 - turno F

mercoledì 5 febbraio, ore 20.30 - turno B

giovedì 6 febbraio, ore 19 - turno L

venerdì 7 febbraio, ore 20.30 - turno C

sabato 8 febbraio, ore 17 - turno I

domenica 9 febbraio, ore 17 - turno E

Palla de’ Mozzi

melodramma in tre atti

libretto Giovacchino Forzano

musica Gino Marinuzzi

personaggi e interpreti

Palla de’ Mozzi Elia Fabbian (31, 2, 5, 7, 9)/Angelo Veccia (1, 4, 6, 8)

Signorello Leonardo Caimi (31, 2, 5, 7, 9)/Lorenzo Decaro (1, 4, 6, 8)

Il Montelabro Francesco Verna (31, 2, 5, 7, 9)/Andrea Vincenzo Bonsignore (1, 4, 6, 8)

Anna Bianca Francesca Tiburzi (31, 2, 5, 7, 9)/Astrik Khanamiryan (1, 4, 6, 8)

Il Vescovo Cristian Saitta (31, 2, 5, 7, 9)/Luca Dall’Amico (1, 4, 6, 8)

Niccolò Luca Dall’Amico (31, 2, 5, 7, 9)/Cristian Saitta (1, 4, 6, 8)

Giomo Murat Can Güvem

Spadaccia Matteo Loi

Il Mancino Andrea Galli

Straccaguerra Giuseppe Raimondo

Il capo dei Lanzi Alessandro Busi

Una suora Elena Schirru

Un’altra suora Lara Rotili

attore e acrobata Julien Lambert

maestro concertatore e direttore Giuseppe Grazioli

Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari

Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari

maestro del coroDonato Sivo

maestro del coro di voci bianche Enrico Di Maira

regia, scene e video Giorgio Barberio Corsetti e Pierrick Sorin

costumi Francesco Esposito

luci Gianluca Cappelletti

assistenti alla regia Fabio Condemi, Raquel Silva

direzione tecnica video Eric Perroys

assistenti video e manipolazioni sceniche Nicolas Sansier, Martin Pageot

nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari

prima esecuzione in tempi moderni

 


Stagione lirica e di balletto 2020

Palla de’ Mozzi

musica Gino Marinuzzi

gli interpreti

Giorgio Barberio Corsetti - Regia, scene e video

Regista, attore e autore italiano, è nato a Roma nel 1951. Interessato alle nuove tecnologie, al video ed alle varie forme di espressione corporea, dall’esercizio acrobatico alla danza, ha fondato nel 1975 il gruppo “La Gaia Scienza”, con il quale ha realizzato spettacoli imperniati sulla scomposizione del linguaggio teatrale e sull’assenza del testo (La rivolta degli oggetti, Sogni proibiti, Cuori strappati). Dopo lo scioglimento del gruppo, ha fondato la compagnia “Fattore K” ed ha proseguito la ricerca sull’immagine, spesso utilizzando il video come supporto scenografico, accostandosi tuttavia sempre più a testi letterari (La camera astratta, Il legno dei violini, Descrizione di una battaglia e America - entrambi da Kafka -, La dodicesima notte, Faust, La nascita della tragedia, Notte, La tempesta di Shakespeare, Graal, Paradiso da Milton). Il suo viaggio tra classico e contemporaneo è proseguito con spettacoli come Metafisico Cabaret (2004) e Argonauti da Apollonio Rodio (2005) nella Cavea dell’Auditorium di Roma, La vita bestia (di e con Filippo Timi) al Teatro India di Roma. Sono del 2006 Il colore bianco, tratto dai racconti sui miti nordici, e Dioniso nato tre volte ispirato all’opera di Nonno di Panopoli (Ortigia Festival a Siracusa) e Porto Palo. Nomi su tombe senza corpi, ispirato al naufragio del 1996 (Auditorium Parco della Musica a Roma). Negli anni successivi ha portato in scena Dionisiache, ispirato al poema epico Le Dionisiache di Nonno di Panopoli (Festival di Villa Adriana a Tivoli) e La storia di Ronaldo il Pagliaccio del Mc Donald’s, un testo provocatorio di Rodrigo Garcia (Festival Benevento Città Aperta). Nel 2008 ha presentato al Festival di Benevento Città Spettacolo Tra la terra e il cielo, di cui è autore e regista, e al Teatro Piccolo Eliseo Epistola ai giovani attori di Olivier Py. Nelle stagioni successive ha realizzato La città di Pietra a Matera e il monologo Commedia, da lui scritto, diretto e interpretato, con l’accompagnamento al pianoforte di Danilo Rea all’Auditorium Parco della Musica di Roma, Il Castello. Trittico e Il Castello. Tre parti senza fine da Kafka al Festival dei Due Mondi di Spoleto, ha portato in scena Gospodin di Philipp Lhöle, interpretato da Claudio Santamaria al Romaeuropa Festival, ha progettato e realizzato Pier Paolo!, uno spettacolo, in forma di partita di calcio, dedicato a Pier Paolo Pasolini. Nel 2015 ha elaborato uno studio per inaugurare il primo collegamento in fibra ottica tra luoghi antichi di Roma, come il Colosseo, la Cripta Balbi e l’Aula Ottagona, e i centri di ricerca scientifica come l’INFN di Frascati: è nata così La Nave Argo, la macchina del Tempo, parole e musica su testi dello stesso Corsetti, Alex Barchiesi, Seneca, Rutilio Namaziano e Bhagavadgītā. La sua attività all’estero comprende Don Giovanni di Molière al Théâtre National di Strasburgo, La Bottega del caffé di Goldoni al Teatro Nacional São João di Porto, Gertrude di Howard Barker e La Ronde du carré di Dimitri Dimitriadis per il Teatro Odéon di Parigi, Le città visibili di Chay Yew a Singapore in prima mondiale (poi riallestito a Napoli, in prima italiana, nel cortile a stella del Real Albergo dei Poveri di Napoli), Un chapeau depaille d’Italie di Eugéne Labiche alla Comédie-Française di Parigi, Le Prince de Hombourg di Heinrich von Kleist al Festival di Avignone con una suggestiva messinscena nella Corte d’onore del Palazzo dei Papi, La Famille Shroffenstein prodotta da ERAC con la Friche Belle de Mai sempre ad Avignone. Dopo il debutto nella regia operistica nel 1999 con Maria di Rohan di Donizetti al Teatro La Fenice di Venezia, ha lavorato nei teatri di tutta Europa. Tra i suoi lavori si ricordano: La voix humaine di Poulenc/Cocteau e Erwartung di Schönberg per il Teatro Massimo di Palermo, La Bohème per il Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Medea di Adriano Guarnieri alla Fenice di Venezia, Il letto della storia di Fabio Vacchi al Maggio Musicale Fiorentino, Estaba la madre di Luis Bacalov all’Opera di Roma, Gesualdo considered as a murdered di Luca Francesconi per l’Holland Festival, Le Luthier de Venise di Gualtiero Dazzi al Théâtre du Chatelet di Parigi, Falstaff all’Opéra du Rhin di Strasburgo, L’Orfeo di Monteverdi per l’Opéra di Lille, La pietra del paragone al Teatro Regio di Parma, allo Châtelet di Parigi e al Teatro Lirico di Cagliari (2016), Zelmira al Rossini Opera Festival di Pesaro, La sonnambula a San Gallo in Svizzera e al Petruzzelli di Bari, Turandot e Macbeth al Teatro alla Scala di Milano, Don Carlos al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e, più di recente, La belle Hélène allo Châtelet e La Cenerentola al Massimo di Palermo. La sperimentazione sull’opera musicale è proseguita con composizioni contemporanee come l’opera-balletto di Luis Bacalov Y Borges cuenta que..., commissionata dall’Accademia Chigiana di Siena (2008), Le streghe di Venezia di Philip Glass con libretto di Vincenzo Cerami, in scena all’Auditorium Parco della Musica (2009) e Nineteen Mantras con musiche di Riccardo Nova e coreografie di Shantala Shivalingappa (2012). A Parigi nel 2012 porta in scena Pop’pea (produzione dello Châtelet), tratta dall’opera omonima di Monteverdi ed adattata in forma di opera rock con la drammaturgia di Ian Burton e le musiche di Michael Torke. Nella Stagione 2014-2015 firma la regia del songplay di John Adams I Was Looking at the Ceiling and Then I Saw the Sky, in scena allo Châtelet e, in prima nazionale italiana, all’Opera di Roma.

Andrea Vincenzo Bonsignore - Il Montelabro (baritono)

Intraprende giovanissimo gli studi musicali, conseguendo il diploma accademico di 1° livello, con la votazione di 110 e lode, al Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano con Margaret Hayward e Marina Giorgio; in seguito si perfeziona con Roberto Coviello ed attualmente studia con Bianca Maria Casoni. Si è dedicato anche allo studio della musica antica partecipando a seminari di stile, canto e gestualità tenuti da: Mara Galassi, Deda Cristina Colonna, Marinella Pennicchi, Elisabeth Boeke. È vincitore di numerosi concorsi lirici internazionali, tra cui la IV edizione del Concorso Lirico Internazionale Magda Olivero, e ha frequentato l’Accademia del Rossini Opera Festival diretta da Alberto Zedda conseguendo una borsa di studio, grazie alla quale è stato invitato per la produzione di Il viaggio a Reims interpretando il ruolo di Lord Sidney. Inizia subito una brillante carriera che lo vede impegnato con: La Calisto (Giove) di Francesco Cavalli all’Auditorium Lattuada di Milano per un progetto di Mara Galassi; Le nozze di Figaro (Conte di Almaviva) al Conservatorio di Milano, all’Auditorio di Tenerife, al Teatro di Kiel, al Comunale di Bologna; La serva padrona (Uberto) e Livietta e Tracollo (Tracollo) al Teatro Sociale di Canzo (Como) ed alla Palazzina Liberty di Milano; Francesca da Rimini al Teatro Verdi di Trieste per la direzione di Fabrizio Maria Carminati; Il Barbiere di Siviglia (Fiorello) e Così fan tutte (Guglielmo) per As.Li.Co. e il Circuito lombardo; La Bohème (Schaunard) per la direzione di Donato Renzetti al Teatro Verdi di Trieste, al Teatro Regio di Parma, all’Opera di Firenze, al Comunale di Bologna con la regia di Graham Vick e (Marcello) al NCPA di Mumbai con la direzione di Carlo Rizzi; Don Giovanni (Leporello) al Festival di Aix-en-Provence e, con la direzione di Stefano Montanari, nella produzione di Damiano Michieletto, al Teatro La Fenice di Venezia; L’amico Fritz (Hanezò) di Mascagni per la direzione di Fabrizio Maria Carminati al Verdi di Trieste; Il signor Bruschino al Rossini Opera Festival; Don Carlo al Maggio Musicale Fiorentino con la direzione di Zubin Mehta; Carmen (Moralès) per il Circuito toscano al Teatro del Giglio di Lucca, al Teatro Goldoni di Livorno, al Teatro di Pisa e al Teatro della Fortuna di Fano con la direzione di Marco Boemi; La vedova allegra (Bogdanowitsch) con la regia di Gino Landi al Filarmonico di Verona; Il Barbiere di Siviglia (Fiorello/Ufficiale) al Rossini Opera Festival di Pesaro; L’elisir d’amore (Belcore) con la regia del baritono Leo Nucci al Municipale di Piacenza, ripresa poi al Teatro Alighieri di Ravenna; La Gazzetta (Monsù Traversen) al Rossini Opera Festival di Pesaro; Il Turco in Italia (Prosdocimo) al Municipale di Piacenza, al Teatro Alighieri di Ravenna ed al Teatro Luciano Pavarotti di Modena; La Cenerentola (Dandini) al Teatro Massimo di Palermo con la direzione di Gabriele Ferro; Nina o sia la Pazza per amore (Giorgio) di Giovanni Paisiello a Taranto e all’Opera Giocosa di Savona; Erismena (Argippo) di Cavalli al Festival di Aix-en-Provence, all’Opéra Royal du Château de Versailles, al Théâtre Gérard-Philipe de Saint Denis (Parigi) ed a Lisbona; L’Italiana in Algeri (Haly) a Bologna ed in tournée con il Teatro Comunale al Théâtre des Champs-Elysées con la direzione di Michele Mariotti e (Taddeo) alla Fenice di Venezia; Il campanello (Enrico) di Donizetti al Teatro Lirico di Cagliari. Tra i suoi impegni futuri figurano: La Cenerentola (Dandini) al Comunale di Bologna; La Bohème (Marcello) al Teatro Lirico di Cagliari e, con la regia di Graham Vick, al Comunale di Bologna; Manon Lescaut (Lescaut) al Teatro Massimo di Palermo.

Alessandro Busi - Il capo dei Lanzi (basso)

Di origine modenese, inizia gli studi di canto con il baritono bolognese Tito Turtura, perfezionandosi nel repertorio del buffo donizettiano e rossiniano con il soprano fiorentino Marta Taddei ed il maestro Leone Magiera. Si diploma in canto al Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze. Risulta vincitore di concorsi lirici internazionali fra i quali: “Enrico Caruso” (Caserta), “Pietro Mascagni” (Foggia), “Giuseppe Di Stefano” (Trapani). In seguito partecipa ad importanti masterclass tenute da Leo Nucci, Giuseppe Taddei e Alberto Zedda. Lavora con direttori d’orchestra quali: Niksa Bareza, Bruno Bartoletti, Piero Bellugi, Semyon Bychkov, Romano Gandolfi, Daniele Gatti, Will Humburg, Nicola Luisotti, Riccardo Muti, Renato Palumbo, Evelino Pidò, Stefano Ranzani, Christian Thielemann, e con registi quali: Henning Brockhaus, Liliana Cavani, Hugo De Ana, Beppe De Tomasi, Alberto Fassini, Werner Herzog, Lorenzo Mariani, Luca Ronconi, Bob Wilson. È salito sui palcoscenici dei più importanti teatri italiani, fra i quali: Scala di Milano, Comunale di Bologna, Regio di Parma, Regio di Torino, Lirico di Cagliari, Massimo Bellini di Catania e nei teatri di tradizione di città quali: Adria, Aosta, Arezzo, Ascoli Piceno, Asti, Bergamo, Bolzano, Ferrara, Foggia, Lecce, Livorno, Lodi, Lucca, Messina, Modena, Novara, Piacenza, Pisa, Rovigo, Salerno, Sassari, Trento, Udine. All’estero ha cantato inoltre a: Atene, Bregenz, Chur, Yokohama, La Valletta (Malta), Solothurn, Tokyo, Toronto, Vienna. Annovera nel suo repertorio i ruoli da basso-buffo rossiniano e donizettiano quali: Bruschino Padre, Don Annibale Pistacchio, Don Bartolo, Dulcamara, Don Magnifico, Don Pasquale, Mustafà, Gasparo, Taddeo, Sulpice, oltre ai mozartiani: Bartolo e Don Alfonso, e ai verdiani: Melitone e Falstaff. Ricopre anche ruoli di caratterista, come Scarpia (Tosca), Raimondo (Lucia di Lammermoor), Ferrando(Il Trovatore), Monterone e Conte di Ceprano(Rigoletto). Il suo repertorio sacro comprende: Messiah (Händel), Requiem (Donizetti), Requiem (Mozart), Messa di Gloria (Puccini), Petite Messe solemnelle e Stabat Mater (Rossini). Tra i suoi più grandi successi si segnalano: Andrea Chénier (Mathieu), Tosca (Sciarrone) e La Bohème (Benoit) al Comunale di Bologna, La Bohème (Benoit) e Don Carlo (Deputato fiammingo) al Regio di Torino, Rigoletto (Monterone) e Il Trovatore (Ferrando) al Teatro Rossini di Lugo e Gianni Schicchi (Ser Amantio) nei teatri di Modena, Piacenza e Ferrara. Successivamente interpreta Andrea Chénier (Mathieu) e Manon Lescaut al Massimo Bellini di Catania, Gianni Schicchi (Ser Amantio) nei teatri di Lucca, Bolzano, Pisa, Livorno e Lecce, Tosca (Sagrestano) nei teatri di Modena e Ferrara, Andrea Chénier al Teatro Lirico di Cagliari, Tosca (Sagrestano) a Trento, Rovigo e Pisa, I vespri siciliani (Sire di Bethune) al Comunale di Modena. Recentemente canta nei ruoli di: Immacolata Patanè in Divorzio all’Italiana, Sacrestano in Tosca di Puccini e Yamadori in Madama Butterfly di Puccini al Comunale di Bologna. Incide Andrea Chénier, a fianco di Andrea Bocelli e Violeta Urmana, per Decca.

Leonardo Caimi - Signorello (tenore)

Celebrato per la bellezza vellutata del timbro e l’elegante musicalità, nonché per le straordinarie capacità attoriali, si è imposto come uno dei tenori più applauditi della sua generazione, invitato in prestigiosi teatri d’opera e festival quali: Royal Opera House di Londra, Scala di Milano, Real di Madrid, Bayerische Staatsoper di Monaco, Colón di Buenos Aires, Deutsche Oper di Berlino, Festival di Salisburgo. Gli impegni della Stagione 2018-2019 includono il debutto alla Royal Opera House nel ruolo di Don José in Carmen, Calaf in Turandot e Don José in un nuovo allestimento di Carmen all’Opera di Lipsia, Roberto in Le villi di Puccini al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Gustavo III in un nuovo allestimento di Un ballo in maschera allo Staatstheater di Darmstadt, Henri in un un nuovo allestimento di Les vêpres siciliennes al Teatro di Bonn, Cavaradossi in Tosca all’Alto-Theater di Essen, Pinkerton in Madama Butterfly al Teatro Villamarta in Jerez. Gli impegni della Stagione 2019-2020 e oltre prevedono il debutto nel ruolo di Des Grieux in Manon di Massenet alla Israeli Opera di Tel Aviv; Calaf in Turandot alla Oper Köln e alla Opernfestspiele St. Margarethen; Cavaradossi in Tosca e Hoffmann in un nuovo allestimento de Les contes d’Hoffmann alla Royal Opera House di Londra. Fra gli impegni di rilievo della Stagione 2017-2018 si ricordano il debutto alla Bayerische Staatsoper di Monaco nel ruolo di Henri in un nuovo allestimento di Les vêpres siciliennes, Carmen (Don José) al Real di Madrid, Simon Boccanegra (Adorno) al San Carlo di Napoli, Cavalleria rusticana (Turiddu) a La Monnaie di Bruxelles, Turandot (Calaf) all’Opera Wielki di Varsavia, Un ballo in maschera (Riccardo) al Teatro Municipal di Rio de Janeiro, Tosca (Cavaradossi) al Teatro Municipal di Santiago del Cile. Altri momenti salienti della carriera di Leonardo Caimi includono Carmen (Don José) alla Deutsche Oper di Berlino e il debutto nel ruolo di Calaf in Turandot alla Leipzig Opernhaus in cui riscosse molto successo, nonché La Bohème (Rodolfo) al Maggio Musicale Fiorentino, Madama Butterfly (Pinkerton) a Seoul e a La Monnaie, Adriana Lecouvreur (Maurizio di Sassonia) al Teatro Colón di Buenos Aires, una recita in forma oratoriale di Le villi (Roberto) per la RTVE al Teatro Monumental di Madrid, Tosca (Cavaradossi) all’Opera di Francoforte e La rondine (Ruggero) al Festival Pucciniano di Torre del Lago. Leonardo Caimi collabora regolarmente con molti fra i più stimati direttori d’orchestra fra cui: Riccardo Muti, Lorin Maazel, Gianluigi Gelmetti, Daniel Oren, Carlo Rizzi, Evelino Pidò, Stefano Ranzani, Miguel Ángel Gómez-Martínez, Jean-Claude Cadadesus, Alain Lombard, Massimiliano Stefanelli, Eve Queler, Roberto Rizzi Brignoli; e registi quali: Franco Zeffirelli, Robert Lepage, Stefano Vizioli, Walter Pagliaro, Maurizio Scaparro, Lorenzo Mariani, Mario Martone, Damiano Michieletto, Willy Decker, Ettore Scola. Diplomato in Canto e in Clarinetto, studia composizione e, in seguito, si laurea in Filosofia all’Università degli Studi di Messina con il massimo dei voti e la lode. Leonardo Caimi ha inoltre ottenuto una laurea cum laude in Filosofia conseguita all’Università degli Studi di Messina.

Murat Can Güvem - Giomo (tenore)

Nato ad Ankara (Turchia), nel 2011 entra a far parte del Turkish Music Choir di cui diviene cantante solista. Studia il canto lirico in Turchia con Mehmet Ortac e si perfeziona in Italia con il mezzosoprano Bruna Baglioni. Insieme allo studio del canto lirico nel 2015 si laurea alla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Istanbul. Da settembre 2015 è iscritto in Italia al Conservatorio di Musica di Santa Cecilia di Roma. Nel 2014 partecipa al Progetto Opera Studio LTL con Les contes d’Hoffmann (Nathanael e Spalanzani) nei teatri di Lucca, Livorno, Pisa e Novara e, negli stessi teatri, interpreta il ruolo del Remendado in Carmen di Bizet. A dicembre 2014 inaugura il Teatro Maria Caniglia di Sulmona con il ruolo di Borsa in Rigoletto. In ottobre 2015 è vincitore del Premio “Salvatore Licitra” al Concorso omonimo e, nello stesso anno, è premiato quale migliore interprete straniero dalla Comunità Radiotelevisiva Italofona. Nel 2015 interpreta il ruolo di Don Luigino in Un viaggio a Reims al Teatro Coccia di Novara. Per la Fondazione Musicale Tito Gobbi Murat Can Güvem interpreta Peppe/Arlecchino in Pagliacci nel 2014, Don José in Carmen nel 2015 (Teatro Brancaccio di Roma) e Don Ramiro in La Cenerentola a maggio 2016. Nel 2016 è Un messaggero in Aida al Teatro Coccia di Novara diretto da Matteo Beltrami, per la regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, Abdallo in Nabucco di Verdi diretto da Daniel Oren, Torquemada in L’Heure espagnole di Ravel all’Ente Luglio Musicale Trapanese, Altoum in Turandot all’Arena di Verona diretto da Jader Bignamini, per la regia di Filippo Tonon. Nel 2017 è il Lampionaio in Manon Lescaut al Petruzzelli di Bari, Arturo in Lucia di Lammermoor al Teatro Lirico di Cagliari e al Petruzzelli di Bari, Fenton in Falstaff per la Royal Liverpool Philharmonic. A giugno-luglio 2017 è Don Ottavio in Don Giovanni di Mozart per il Progetto Opera Camion dell’Opera di Roma ripreso a gennaio e aprile 2018, a luglio-agosto 2017 è Spiridione in Il campanello di Donizetti all’Ente Luglio Musicale Trapanese. Da gennaio 2018 fa parte del Progetto Fabbrica - Young Artist Program dell’Opera di Roma. Nella Stagione 2018 è stato Gastone in La Traviata alle Terme di Caracalla per l’Opera di Roma diretto da Yves Abel per la regia di Lorenzo Mariani, produzione ripresa nell’estate 2019, Don Curzio in Le nozze di Figaro all’Opera di Roma diretto da Stefano Montanari e per la regia di Graham Vick, Matteo Borsa in Rigoletto al Petruzzelli di Bari diretto da Giampaolo Bisanti e per la regia di Arnaud Bernard. A febbraio 2019 si è esibito all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretto da Mikko Franck. Ha inaugurato la Stagione concertistica 2020 del Teatro Lirico di Cagliari, in un concerto sinfonico-corale diretto da Donato Renzetti.

Gianluca Cappelletti - Luci

Nasce a Velletri (Roma) nel 1974. Dal 2000 al 2003 lavora come capo elettricista al Teatro Comunale Manzoni di Pistoia. La sua carriera inizia seguendo tournée per molte compagnie di prosa. Nel 2005 il fortunato incontro con Giorgio Barberio Corsetti, darà inizio ad un nuovo capitolo della sua professione, che lo porterà ad essere conosciuto ed apprezzato in Italia e all’estero. Sono molti i disegni luce da lui realizzati per gli spettacoli di Giorgio Barberio Corsetti da “Argonauti”, prodotto dall’Auditorium Parco della Musica di Roma nel 2005, fino ad oggi. Fra questi spettacoli si ricordano: “Gertrude (le cri)” prodotto dal Teatro Odeòn di Parigi; “Epistola ai giovani attori” di Olivièr Py, prodotto dal Teatro Eliseo di Roma; “Visibles Cities” di Chay Yew, co-prodotto dal National Art Council of Singapore ed il Napoli Teatro Festival Italia; “Gospodin” con Claudio Santamaria (produzione Fattore K, 2014). Oltre che nella prosa Gianluca Cappelletti realizza le luci per Giorgio Barberio Corsetti anche nella lirica: La pietra del paragone di Rossini che vince il Premio Abbiati 2007, prodotta dal Teatro Regio di Parma e dal Thèâtre du Châtelet di Parigi; Zelmira di Rossini al Rossini Opera Festival di Pesaro (2009); La belle Helene di Offenbach rappresentata e prodotta dal Thèâtre du Châtelet di Parigi (2015); La Cenerentola di Rossini rappresentata e prodotta dal Teatro Massimo di Palermo (2016). Tra i progetti recenti figurano: nel 2017-2018, al Teatro Argentina di Roma, firma il disegno luci per lo spettacolo “Re Lear” con Ennio Fantastichini e per la regia di Giorgio Barberio Corsetti; nel 2018 è docente all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma per il progetto “Involucri” ed è Direttore tecnico del 54° Festival Pontino di Musica organizzato dal Campus Internazionale di Musica. Nella Stagione 2018-2019 firma il disegno luci e segue, come operatore alla consolle luci, la tournée teatrale “Coast to Coast” di e con Rocco Papaleo. Nel 2019 è docente all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma per il progetto “Cechov” degli allievi registi del II Anno Accademico diretti dal regista Giorgio Barberio Corsetti, recentemente nominato direttore del Teatro di Roma. Insegna Illuminotecnica Teatrale tenendo diversi workshop in tutta Italia.

Coro del Teatro Lirico di Cagliari

Protagonista di un’importante attività che, a partire dal dopoguerra, lo ha portato ad eseguire oltre cento titoli di lirica, si qualifica anche per la capacità di affrontare il repertorio sinfonico. Ha avuto tra i suoi direttori Bonaventura Somma, Roberto Benaglio, Giorgio Kirschner e, in anni recenti, è stato diretto dal 1997 al gennaio 2005 da Paolo Vero, dal giugno 2005 al dicembre 2007 da Andrea Faidutti, dal gennaio 2008 al dicembre 2011 da Fulvio Fogliazza, dal gennaio 2012 al novembre 2014 da Marco Faelli, dal dicembre 2014 al luglio 2017 da Gaetano Mastroiaco e, dal settembre 2017, da Donato Sivo. La disponibilità e la capacità di interpretare lavori di epoche e stili diversi in lingua originale sono caratteristiche che lo hanno reso tra le compagini più duttili ed apprezzate da direttori d’orchestra e registi. Il complesso ha avuto particolare cura per le opere di compositori del Novecento, tra cui Le Roi David di Honegger, Stabat Mater di Poulenc, Assassinio nella cattedrale di Pizzetti, Sinfonia di Salmi di Stravinskij, Coro di morti di Petrassi, La visita meravigliosa di Rota, Stabat Mater di Szymanowski. Tra le interpretazioni delle ultime stagioni hanno particolare rilievo il Te Deum di Berlioz con la direzione di Gabor Ötvös, la Seconda Sinfonia di Mahler con Alun Francis, il Requiem e la Messa dell’Incoronazione di Mozart con Ton Koopman, il Requiem di Cherubini diretto da Frans Brüggen, il Requiem tedesco di Brahms e La Creazione di Haydn con Gérard Korsten, la Passione secondo Giovanni e la Passione secondo Matteo di Bach con Peter Schreier, le opere Sebastian, tratta da Le martyre de Saint-Sébastien di Debussy (prima produzione italiana), con la direzione di Georges Prêtre, Čerevički di Čajkovskij diretta da Gennadi Rozhdestvensky. Negli anni scorsi ha collaborato con registi quali Dario Fo, Beni Montresor, Stefano Vizioli, Lorenzo Mariani, Filippo Crivelli, Luca Ronconi, Hennings Brockhaus, Alberto Fassini, Denis Krief, José Carlos Plaza, Stephen Medcalf, Pier Luigi Pizzi, Graham Vick. Sotto la guida di Lorin Maazel ha eseguito con successo la Nona Sinfonia di Beethoven nel 1999, e l’anno successivo in un’apprezzata versione multimediale. Nel 2002 il Coro, insieme all’Orchestra del Teatro Lirico, ha rappresentato l’Italia nell’ambito della rassegna Italienische Nacht, organizzata dalla Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese. Particolarmente apprezzate sono state, inoltre, le esecuzioni della Liturgia di San Giovanni Crisostomo di Čajkovskij e il Vespro in memoria di S. Smolenskij di Rachmaninov. Nel giugno 2003 ha eseguito, con la New York Philharmonic diretta da Lorin Maazel, brani da Porgy and Bess di Gershwin. Per la casa discografica Dynamic ha inciso Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da “Musica e Dischi” quale miglior disco operistico italiano del 1997, e da “Opéra International” col “Timbre de Platine” - gennaio 2001), Čerevički di Čajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Goyescas di Granados e La vida breve di De Falla, la Passione secondo Giovanni di Bach, Euryanthe di Weber, Opričnik di Čajkovskij, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Die Vögel di Braunfels, Lucia di Lammermoor di Donizetti. È in preparazione l’edizione discografica di A Village Romeo and Juliet di Delius. Per la Rai ha registrato, nel 1998, La Bohème (con Andrea Bocelli nel ruolo di Rodolfo), trasmessa in tutto il mondo, e, nel 2003, Don Pasquale (edito in dvd da Rai Trade).

Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari

Il Coro di voci bianche nasce per integrare l’organico corale in produzioni operistiche e sinfoniche del Teatro Lirico di Cagliari. Negli ultimi anni, diretto da Enrico Di Maira, ha partecipato a produzioni operistiche di prestigio, tra le quali Carmen (2000), Tosca (2001), Opricnik (trasmessa in diretta radiofonica da Rai Radio Tre nel 2003 e incisa per la casa discografica Dynamic), Otello (2003), La Bohème (nell’edizione del 1998, trasmessa in tutto il mondo, con Andrea Bocelli nel ruolo di Rodolfo, e nella produzione del 2003), Lo schiaccianoci (2004), Turandot (2004) ed Hans Heiling (trasmessa in diretta Euroradio nel 2004), produzione nella quale il coro ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica. In ambito concertistico hanno particolare rilevanza il Concerto di Natale della Stagione 2000-2001, con la Sinfonietta del Teatro Lirico ed il tenore Giuseppe Sabbatini, diretti da Marco Boemi, e le interpretazioni della Spring Symphony di Britten diretta da Gérard Korsten e della Matthäus Passion di Bach, diretta da Peter Schreier. Nel dicembre 2004, al Teatro Lirico di Cagliari, è stato protagonista del Concerto di Natale, interpretando A Ceremony of Carols di Benjamin Britten ed i più celebri brani natalizi. In seguito ha cantato nei Carmina Burana di Carl Orff con il Coro del Teatro Lirico. Alcuni componenti hanno inoltre sostenuto ruoli solistici in Atlantida di Manuel de Falla diretta da Rafael Frühbeck de Burgos, Elena Egizia e Tosca, entrambe per la direzione di Gérard Korsten. Attualmente è diretto da Enrico Di Maira.

Luca Dall’Amico - Niccolò/Il Vescovo (basso)

Nato a Vicenza, è uno fra i più importanti bassi italiani della sua generazione. Nel 2009, scelto da Riccardo Muti, interpreta Agamennon in Iphigenie en Aulide all’Opera di Roma e, successivamente, debutta alla Scala di Milano in Assassinio nella Cattedrale. Inizia quindi una regolare collaborazione con Riccardo Muti che lo porta ad intraprendere: Macbeth, Nabucco, I due Foscari, Simon Boccanegra, Attila, I Concerti dell’Amicizia 2011 e 2013, Concerto al Quirinale 2015 in diretta su Rai1. ll suo repertorio comprende i ruoli principali di opere quali: Don Giovanni (protagonista), Così fan tutte, Le nozze di Figaro, La clemenza di Tito, Il Turco in Italia, L’Italiana in Algeri, La Cenerentola, Norma, La sonnambula, Lucia di Lammermoor, La Bohème, Turandot, Attila, Aida, Rigoletto, Simon Boccanegra, Macbeth. Luca Dall’Amico canta in teatri e festival quali: Scala di Milano, Rossini Opera Festival di Pesaro, Fenice di Venezia, San Carlo di Napoli, Sferisterio di Macerata, Olimpico di Vicenza, Del Monaco di Treviso, Alighieri di Ravenna, Arena di Verona, Festival Puccini di Torre del Lago, Regio di Parma, Opera di Roma, Real di Madrid, Chicago Symphony, Salzburger Festspiel, Théâtre des Champs-Élysées di Parigi, Opera Royal de Wallonie di Liegi, Art Center di Seul, Bunka Kaikan di Tokyo, Royal Opera House di Muscat, St. Margarethen Opera, Wexford Opera Festival, Opernhaus di Graz, São Carlos di Lisbona, Rossini Opera Festival di Wildbad, Théâtre de la ville de Luxembourg. Collabora con i più importanti direttori e registi tra cui: Riccardo Muti, James Conlon, Christoph Eschenbach, Myung-whun Chung, Gianluigi Gelmetti, Stefano Ranzani, Speranza Scappucci, Pier Luigi Pizzi, Maria Cristina Mazzavillani Muti, Francesco Micheli, Damiano Michieletto, Josè Cura, Lorenzo Regazzo. Ha studiato canto sotto la guida di Sherman Lowe, Roberto Scandiuzzi, Stefano Gibellato. È diplomato in Organo, Composizione organistica e Trombone.

Lorenzo Decaro - Signorello (tenore)

Nato a Noicattaro (Bari), inizia gli studi musicali (clarinetto e sassofono) alla Scuola della Banda cittadina. Si diploma al Conservatorio di Musica “Niccolò Piccinni” di Bari prima in sassofono con Claudio Ceschini e, successivamente, in canto, con Katia Angeloni. Ha debuttato nei seguenti ruoli: Calaf in Turandot di Puccini; Arrigo in I vespri siciliani di Verdi; Turiddu in Cavalleria rusticana di Mascagni; Canio in Pagliacci di Leoncavallo; Radamès in Aida di Verdi; Pollione in Norma di Bellini; Pinkerton in Madama Butterfly di Puccini; Cavaradossi in Tosca di Puccini; Rodolfo in La Bohème di Puccini; Alfredo in La Traviata di Verdi; Duca di Mantova in Rigoletto di Verdi; Riccardo in Un ballo in maschera di Verdi; Oronte e Arvino in I lombardi alla prima crociata di Verdi; Aenea in Dido and Aeneas di Purcell; Des Grieux in Manon Lescaut di Puccini; Giasone in Medea di Cherubini; Macduff in Macbeth di Verdi; Ismaele in Nabucco di Verdi. È finalista al Concorso Internazionale di Canto “Città di Brescia 2006” (Presidente di Giuria il baritono Giorgio Zancanaro). La sua carriera inizia con l’interpretazione del ruolo di Cavaradossi in Tosca, andata in scena al Teatro Pergolesi di Jesi, al Teatro Comunale di Treviso ed al Teatro Comunale di Pordenone. In seguito prende parte, con grande successo personale, al Gala Lirico al Teatro Filarmonico di Verona. Debutta, con altrettanto successo di pubblico e critica, al Teatro Comunale di Modena ed al Teatro Municipale di Piacenza, in Manon Lescaut (Des Grieux) di Puccini. Sulla scia del successo ottenuto, il Carlo Felice di Genova lo scrittura per il ruolo di Cavaradossi in Tosca. Il Teatro di San Carlo lo invita, subito dopo, a cantare il medesimo ruolo di Cavaradossi nell’allestimento di Tosca al Teatro Grande di Pompei, spettacolo inserito nella rassegna “Campania Teatro Festival” 2010. Negli ultimi anni, diversi sono stati gli appuntamenti che hanno visto protagonista l’artista, in particolare: il debutto alla Scala di Milano; Tosca (Cavaradossi)al Regio di Parma (direttore Fabrizio Maria Carminati, regia Joseph Franconi Lee); Messa da Requiem di Verdi, nel Duomo di Modena, in occasione del decennale della scomparsa di Luciano Pavarotti (direttore Stefano Ranzani); Macbeth (Macduff) al Comunale di Bologna (direttore Roberto Abbado, regia Robert Wilson); Aida (Radames) al Massimo di Palermo (direttore Stefano Ranzani, regia Elisabetta Marini); Nabucco (Ismaele) all’Arena di Verona (direttore Julian Kovatchev, regia Gianfranco de Bosio); Tosca (Cavaradossi) al Teatro alla Scala (sostituzione del tenore Marcelo Alvarez, 22 aprile 2012, direttore Nicola Luisotti, regia Luc Bondy); La Bohème (Rodolfo) all’Opera di Nizza (direzione Derrick Inouye, regia Maurizio Scarparro); Medea (Giasone) di Cherubini, nei teatri di Cremona, Como, Pavia e Brescia (direttore Antonio Pirolli, regia Carmelo Rifici); Manon Lescaut (Des Grieux) al Filarmonico di Verona (direttore Riccardo Frizza, regia Graham Vick); Macbeth (Macduff) nei teatri di Modena, Piacenza e Bolzano (direttore Aldo Sisillo, regia Giancarlo Cobelli); Madama Butterfly (Pinkerton) al Petruzzelli di Bari (direttore Boris Brott, regia Daniele Abbado); La Traviata (Alfredo) e La Bohème (Rodolfo) a Bari con l’Orchestra della Provincia di Bari (direttore Giovanni Rinaldi, regia Carlo d’Ursi); Norma (Pollione) al Teatro Verdi di Sassari (direttore Sergio Alapont, regia Andrea Cigni); La Bohème (Rodolfo) al Comunale di Firenze (direttore Carlo Montanaro, regia Mario Pontiggia); Tosca (Cavaradossi) al Regio di Torino (direttore Gianandrea Noseda, regia Jean-Louis Grinda); Cavalleria rusticana (Turiddu) di Mascagni, al Comunale di Bologna (direttore Alberto Veronesi, regia Liliana Cavani); Macbeth (Macduff) al Teatro Municipal di São Paolo in Brasile (direttore Abel Rocha, regia Robert Wilson); Norma (Pollione) all’Opera di Rouen (direttore Fabrizio Maria Carminati, regia Frédéric Roels). Nell’attività concertistica si è distinto in particolare in: Messa di Gloria in Fa maggiore di Mascagni; Messa in La maggiore di Franck; Messa di Gloria di Puccini; Petite Messe solennelle di Rossini; Nona Sinfonia di Beethoven. La naturale evoluzione vocale lo porta ad affrontare un repertorio di tenore lirico e lirico spinto. I prossimi impegni lo vedono impegnato a: “Gala Concert” al Palazzo Nazionale delle Arti di Kiev ed al Teatro dell’Opera di Odessa; La Traviata con l’Orchestra della Città Metropolitana di Bari; Nona Sinfonia di Beethoven con la New Jersey Simphony Orchestra al Teatro Performing Art Center di Newark (New Jersey, Usa) ed allo State Theatre di New Brunswick (New Jersey, Usa); Norma al Teatro dell’Opera di Rouen; “Doppio Gala Concert” al Teatro Degollado di Guadalajara (Messico); “Gala Concert” a Muscat (Oman).

Enrico Di Maira - Maestro del coro di voci bianche

Nato a Trieste, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano, dove ha proseguito la sua formazione musicale, studiando composizione con Bruno Bettinelli e Nicolò Castiglioni. È stato maestro collaboratore all’Arena di Verona, al Teatro alla Scala di Milano e, dal 1984, al Teatro Lirico di Cagliari, dove, dal 1997 agli inizi del 2005 ha ricoperto il ruolo di aiuto maestro del coro. Si occupa di voci bianche e, da diversi anni, prepara e dirige il Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Ha diretto il Coro di voci bianche in produzioni di prestigio, tra le quali Carmen (2000), Tosca (2001), Opricnik (trasmessa in diretta radiofonica da Rai Radio Tre nel 2003 e incisa per la casa discografica Dynamic), Otello (2003), La Bohème (nell’edizione del 1997, trasmessa in tutto il mondo, con Andrea Bocelli nel ruolo di Rodolfo, e nella produzione del 2003), Lo schiaccianoci (2004), Turandot (2004), Hans Heiling (trasmessa in diretta Euroradio nel 2004), Carmen (2011) ed Otello (2013) produzioni nelle quali il coro ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica. In ambito concertistico hanno particolare rilevanza il Concerto di Natale della Stagione 2000-2001, con la Sinfonietta del Teatro Lirico e il tenore Giuseppe Sabbatini, diretti da Marco Boemi, e le interpretazioni della Spring Symphony di Britten diretta da Gérard Korsten e della Matthäus Passion di Bach, diretta da Peter Schreier.

Francesco Esposito - Costumi

Nato nel 1983 a Castellammare di Stabia (Na), si diploma nel 2008 in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli, iniziando subito la sua collaborazione, come scenografo, con il Teatro Bellini di Napoli e, dal 2010, per la regia di Manuela Cherubini, cura scene e costumi di “Bizarra” (Premio Ubu, miglior testo straniero), “La modestia” e “La stupidità” di Rafael Spregelburd. Realizza i costumi per “Il castello” di Franz Kafka, per la regia Giorgio Barberio Corsetti, sancendo così l’inizio della cooperazione con il regista romano che continua, negli anni successivi, con “I was looking at the ceiling and then i saw the sky” di John Adams al Thèâtre du Châtelet di Parigi e con scene e costumi di “Famille Schroffenstein” di Heinrich von Kleist a La Friche-Théatre du Marseille e al Festival d’Avignon. Firma i costumi per “I duellanti” di Joseph Conrad, con la regia di Alessio Bonie Roberto Aldorasie del cortometraggio “The prince of Venusia” diretto da Silvio Giordano. Ritorna al Teatro Bellini di Napoli curando le scene di “Odissé - In assenza del padre” con la regia di Gabriele Russo, che debutta al Napoli Teatro Festival. Continua la collaborazione con Giorgio Barberio Corsettiper il quale firma i costumi di “Gospodin” di Philippe Lohle, per Romaeuropa Festival con Claudio Santamaria e per La Cenerentola di Rossini al Teatro Massimo di Palermo. Per il Teatro di Roma cura scene e costumi di “Re Lear” di William Shakespeare, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti, con Ennio Fantastichini e al Teatro Greco di Siracusa, sempre con il regista romano, firma i costumi per “Le Rane” di Aristofane, con Ficarra e Picone. Al Teatro Bellini di Napoli realizza le scene di “Glob(e)al Shakespeare”, sei spettacoli nati dalla riscrittura delle opere di William Shakespeare e diretti da sei registi: Andrea De Rosa, Gabriele Russo, Francesco Saponaro, Serena Sinigaglia, Punta Corsara, Compagnia Nest. Torna a collaborare con Roberto Aldorasi, firmando i costumi di “Don Chisciotte” di Miguel de Cervantes, conAlessio Boni e Serra Yilmaz per il Teatro Nuovo Roma. Il ritorno all’opera lirica è con Don Pasquale di Donizetti, per il quale cura scene e costumi per la regia di Giorgio Barberio Corsettial Latvian National Opera di Riga e con Fra Diavolo di Daniel Auber, al Teatro dell’Opera di Roma ed ancora con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, dove cura i costumi. Disegna scene e costumi per “La Grande Magia” di Eduardo De Filippo,con la regia Lluis Pasqual, per il Teatro Stabile di Napoli. Firma i costumi di Cavalleria rusticana di Mascagniper il Teatro di San Carlo a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti. Dal 2017 è docente all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma nel corso di Progettazione scenografica e del costume per il teatro.

Elia Fabbian - Palla de’ Mozzi (baritono)

Nato a Castelfranco Veneto, vincitore di numerosi concorsi, si è perfezionato all’Accademia del Teatro alla Scala con Leyla Gencer, Luigi Alva, Teresa Berganza e Luciana Serra. Dopo i primi anni dedicati al repertorio buffo, nel 2012 passa definitivamente al repertorio serio debuttando in ruoli come Jago, Simon Boccanegra, Rigoletto, Nabucco, Germont, Conte di Luna, Falstaff, Scarpia, Jack Rance, Marcello, Lescaut e Carlo Gèrard, sui più importanti palcoscenici internazionali come: Scala di Milano, Deutsche Oper di Berlino, Opéra Royal de Wallonie di Liegi, Savonlinna Festival, Opéra National du Rhin di Strasburgo, Mozarteum di Salisburgo, Fenice di Venezia, Regio di Parma, San Carlo di Napoli, Regio di Torino, Massimo di Palermo, MacerataOpera, Arena di Verona e collaborando con prestigiosi direttori fra i quali: Myung-whun Chung, Renato Palumbo, Stefano Ranzani, Yves Abel, Paolo Carignani, Pinchas Steinberg. Tra i recenti e futuri impegni si segnalano: Madama Butterfly alla Fenice di Venezia, Pagliacci e Gianni Schicchi al Regio di Parma, Aida allo Sferisterio di Macerata, L’amico Fritz all’Opéra National di Rhin di Strasburgo, Madama Butterfly alla Deutsche Oper di Berlino, Trittico e Aida a Seoul, Luisa Miller all’Opera di Graz, La Traviata alla Fenice di Venezia, Falstaff al San Carlo di Napoli, Paolo in Simon Boccanegra - al fianco di Placido Domingo - al Liceu di Barcellona, Otello a Savonlinna, Pagliacci e Manon Lescaut al Filarmonico di Verona, Aida e Falstaff al Petruzzelli di Bari, Francesca da Rimini alla Scala di Milano, Otello al Savonlinna Festival con il Bolshoi di Mosca, Le villi al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Tosca a Liegi.

Andrea Galli - Il Mancino (tenore)

Nato a Codogno (Lodi), studia canto lirico al Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Nicolini” di Piacenza, seguito da Adelisa Tabiadon e da Corrado Casati. Attualmente studia a Parma con Isako Tanaka. Debutta recentemente in Lucia di Lammermoor nel ruolo di Normanno nella Sala dei Teatini di Piacenza, in una produzione organizzata dalla Tampa Lirica, in occasione dell’Estate Opera Festival 2019. Il 17 novembre 2018 debutta invece nel ruolo di Lord Arturo, sempre in Lucia di Lammermoor, al Teatro Magnani di Fidenza, con la direzione di Carla Delfrate. Inoltre ha l’occasione di cantare nella Messa di Requiem di Donizetti, organizzata dalla Tampa Lirica di Piacenza, con la direzione di Michele Viselli. Al Teatro Municipale di Piacenza canta nelle opere per ragazzi: Riccioli d’oro e i Tre Orsi (2017) e Cappuccetto Rosso (2018) di Stefano Guagnini, dirette da Camillo Mozzoni, con la regia di Davide Garattini Raimondi. Alla Sala dei Teatini di Piacenza prende parte al concerto dell’Orchestra Giovanile della Via Emilia diretta da Antonio De Lorenzi, cantando brani da L’elisir d’amore e Rigoletto, in collaborazione con il Conservatorio di Piacenza. Vince la Borsa di studio Bricchi e nell’occasione tiene un concerto di arie d’opera al Teatro di Castel San Giovanni (Piacenza). Nel 2017 si aggiudica la Borsa di studio Gianni Poggi al Conservatorio di Piacenza. Prende parte a numerose produzioni d’opera, con il Coro del Teatro Municipale di Piacenza diretto da Corrado Casati. Inizia a studiare recitazione a 5 anni con Gerardo Placido, prendendo parte a numerosi spettacoli teatrali, mostrando fin da subito grande passione e interesse per l’opera e il teatro. Nel 2019 interpreta il ruolo di Flavio in Norma di Bellini al Ravenna Festival ed al Teatro Amintore Galli di Rimini. Ha inaugurato la Stagione concertistica 2020 del Teatro Lirico di Cagliari, in un concerto sinfonico-corale diretto da Donato Renzetti.

Giuseppe Grazioli - Maestro concertatore e direttore

Si diploma in pianoforte con Paolo Bordoni, in composizione con Niccolò Castiglioni e studia direzione d’orchestra con Gianluigi Gelmetti, Leopold Hager, Franco Ferrara, Peter Maag e Leonard Bernstein. Ha diretto le principali orchestre italiane fra le quali: Accademia di Santa Cecilia di Roma, Orchestra Rai di Roma e Napoli, Orchestra Haydn di Bolzano, orchestre dei teatri Comunale di Bologna, Opera di Roma, Giuseppe Verdi di Trieste, Arena di Verona. Dal 1995, anno in cui debutta a Saint-Etienne, svolge un’intensa attività in Francia, dove dirige più di 50 produzioni operistiche a Metz, Rennes, Avignone, Lille, Lione, Tours, Bordeaux, Marsiglia, Nantes, Angers e Parigi. Nel giugno 2002 dirige, al Thèâtre du Châtelet di Parigi, il concerto finale del Concorso di canto “Operalia”, in seguito al quale Placido Domingo lo invita a dirigere Lucia di Lammermoor e Les pêcheurs de perles all’Opera di Washington. Nel maggio 2003 dirige, per il Teatro alla Scala, la prima mondiale di Vita di Marco Tutino. Negli ultimi anni è stato presente nel cartellone dei seguenti teatri: Regio di Torino (Orphée aux Enfers, La Tempesta, Le nozze di Figaro), Comunale di Bologna (The Beggar’s Opera), San Carlo di Napoli (Mysterium di Nino Rota), Massimo di Palermo (Orphée et Eurydice), Opéra de Nantes et Angers (Il cappello di paglia di Firenze), Opéra National de Montpellier (La Traviata), Università di Yale (A Midsummer Night’s Dream), Grand Théâtre de Luxembourg (Il Turco in Italia). Nel 2010 inaugura il Festival della Valle d’Itria di Matina Franca con l’opera Napoli Milionaria di Nino Rota, pubblicata, in prima registrazione mondiale, su dvd. Nell’estate 2011 inizia a registrare l’integrale delle opere sinfoniche di Nino Rota con l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi per Decca e nel 2016 viene pubblicato un nuovo cd dedicato a L’opera da tre soldi di Weill ed a musiche di scena di Nino Rota e Fiorenzo Carpi; nel 2017 un omaggio a Gino Marinuzzi con la Sinfonia in La e la prima registrazione mondiale della Suite siciliana. Nell’aprile 2019 viene nominato Direttore principale dell’Opéra de Saint-Etienne. Fra gli impegni recenti e futuri figurano: Tosca a Montreal, L’Italiana in Algeri a Nancy, Semiramide a Saint-Etienne, Il Barbiere di Siviglia e La Cenerentola a Firenze, Cosi fan tutte alla Yale University, Carmen e Nabucco a Québec City, L’opera da tre soldi al Piccolo Teatro di Milano, Lucia di Lammermoor ad Ancona, il debutto a Santiago del Cile con La forza del destino dove tornerà per Macbeth.

Astrik Khanamiryan - Anna Bianca (soprano)

Soprano armeno Astghik Khanamiryan si diploma in canto e pianoforte al Conservatorio di Yerevan, dove viene ammessa anche all’Opera Studio, per poi trasferirsi a Vienna, dove si specializza in canto. Si afferma in importanti concorsi lirici vincendo il Primo Premio al Concorso Grandi Voci di Salisburgo (2016), il Primo Premio ai concorsi di canto “Marcello Giordani” a Noto e al “Voci dal Mondo” a Torino (2018). Esordisce in titoli d’operetta e progetti per ragazzi nei teatri tedeschi ed austriaci, per poi interpretare Edile in Abenteuerlust di Nicolas Isouard a Neuburg, Antonia in Les contes d’Hoffmann a Bad Orb, Mimì in La Bohème ad Amerang e Braunfels e, più recentemente, Santuzza e Nedda in Cavalleria rusticana e Pagliacci al Festival Oper im Berg a Salisburgo. Attiva anche sul versante concertistico è stata protagonista del Concerto di Capodanno a Solothurn in Svizzera e di concerti lirici a Darmstadt e Niederösterreich. Astghik Khanamiryan ha appena debuttato al Teatro Massimo di Palermo, nel ruolo della protagonista, in una nuova produzione di Turandot. Il suo prossimo impegno prevede Giovanna d’Arco (protagonista) a Biel/Bienne e a Tours.

Julien Lambert - Attore e acrobata

Nato in Francia nel 1979, impara l’arte circense dai 13 fino ai 19 anni. Lavora con diversi circhi come “Archaos” e si definisce come attore e acrobata, lavorando con diversi registi prima di incontrare Giorgio Barberio Corsetti, con cui collabora per dieci anni in diversi spettacoli. Nel 2008 forma, con i suoi fratelli di strada, il “Cirque Chrome”.

Matteo Loi - Spadaccia (baritono)

Nato a Cagliari nel 1987, svolge gli studi musicali nella sua città e consegue il diploma di violoncello nel 2009. Si è, in seguito, perfezionato alla Scuola di Musica di Fiesole e all’Accademia di Imola. Ottiene il diploma di canto al Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze nel 2015, sotto la guida di Gianni Fabbrini. Nel corso degli studi canta il ruolo di Leporello in Don Giovanni di Mozart all’Accademia Liszt di Budapest con la regia di Francesco Torrigiani. Per due anni consecutivi si perfeziona con Alessandro Corbelli nelle masterclass organizzate a Firenze da “Gli Amici della Musica”. Nel 2013 viene selezionato da Alberto Zedda per l’Accademia Rossiniana di Pesaro, dove debutta in Don Alvaro e Antonio in Il viaggio a Reims di Rossini (direzione Daniel Smith, regia Elisabetta Courir). Nel 2014 partecipa all’Opera Studio di Tenerife debuttando in Dandini in La Cenerentola (direzione Matteo Pagliari, regia Silvia Paoli). È stato membro dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino nella Stagione 2015-2016, dove canta Overall in Der Kaiser von Atlantis di Victor Ullmann (direzione Roberto Misto, regia Pier Paolo Pacini), Taddeo in L’Italiana in Algeri (direzione Giuseppe La Malfa, regia Manu Lalli), la parte solistica nel Requiem di Mozart (direzione Daniele Rustioni) al 79° Maggio Musicale Fiorentino, il Marchese d’Obigny in La Traviata (direzione Fabrizio Maria Carminati, regia Alfredo Corno). Matteo Loi ha anche un’affinità particolare con il repertorio del XVII e XVIII secolo ed è stato acclamato nel 2015 dalla giuria del Concorso Internazionale Cesti a Innsbruck, esperienza coronata da una serie di appuntamenti artistici per le Stagioni 2016-2017 e 2017-2018 a Vienna, dove fa parte di diverse produzioni del Theater an der Wien e della Wiener Kammeroper. I suoi ruoli a Vienna nel 2016-2017 sono: Blasio in La scuola dei gelosi di Salieri, (direzione Stefan Gottfried, regia Jean Renshaw), Toante in Oreste di Händel (direzione Rubén Dubrovsky, regia Kay Link) e nuovamente Overall in Der Kaiser von Atlantis (direzione Julien Vanhoutte, regia Rainer Vierlinger). Nella Stagione 2017-2018, Matteo Loi è Piritóo in Arianna in Nasso di Porpora (direzione Markellos Chryssicos, regia Sergej Morozov), Malatesta in Don Pasquale (direzione Tscho Theissing, regia Marcos Darbyshire), Helmesberger in Der Besuch der alten Dame di von Einem (direzione Michael Boder, regia Keith Warner), Golaud in Pelléas et Mélisande (direzione Thomas Guggeis/Claire Levacher, regia Thomas Jonigk), Guglielmo in Così fan tutte (direzione Stefan Vladar, regia Valentin Schwarz). Nel giugno 2018 riprende il ruolo di Toante in Oreste di Händel all’Händel Festspiele di Halle. Ha interpretato, nell’autunno 2018, il ruolo del Signor La Rocca in Un giorno di regno di Verdi per il Teatro Regio di Parma (direzione Francesco Pasqualetti, regia Massimo Gasparon). Successivamente ha ricoperto il ruolo di Cleo de Merode in di Mascagni, unica operetta del compositore, al Teatro Goldoni di Livorno (direzione Valerio Galli, regia Vivien Hewitt). Seguono i ruoli di Schaunard e Marcello in La Bohème al Goldoni di Livorno, al Verdi di Pisa ed al Teatro del Giglio di Lucca in gennaio, febbraio e marzo 2019 (direzione Gianna Fratta, regia Bruno Ravella). In marzo e aprile, è nuovamente Blasio in La scuola dei gelosi all’Opera di Köln. Nel luglio 2019 interpreta Don Alfonso in Così fan tutte con l’Opéra de Chambre de Genève (direzione Franco Trinca, regia Cataldo Russo e Nicola Fanucchi), segue il ruolo di Aeneas in Dido and Aeneas di Purcell al Luglio Musicale Trapanese (direzione Piergiorgio Del Nunzio, regia Isa Traversi) e il ruolo di Masetto in Don Giovanni all’Opera di St-Etienne (direzione Giuseppe Grazioli, regia Laurent Delvert). Ha inaugurato la Stagione concertistica 2020 del Teatro Lirico di Cagliari, in un concerto sinfonico-corale diretto da Donato Renzetti.

Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari

È stata fondata nel 1933 e ha consolidato, negli anni, un fecondo rapporto con i maggiori direttori italiani, tra cui Tullio Serafin, Vittorio Gui, Antonino Votto, Guido Cantelli, Franco Ferrara, Franco Capuana, Willy Ferrero, e con compositori quali Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, Ermanno Wolf Ferrari, Riccardo Zandonai, Alfredo Casella. Risalgono agli anni ‘50-’60 le apparizioni sul podio di Lorin Maazel, Lovro von Matacic, Claudio Abbado, Sergiu Celibidache, Riccardo Muti, e le collaborazioni con Gioconda De Vito, Leonid Kogan, Henryk Szering, Andrés Navarra, Dino Ciani, Maria Tipo, Nikita Magaloff, Wilhem Kempff, Martha Argerich. In questi ultimi anni l’Orchestra ha collaborato, tra gli altri, con direttori come Lorin Maazel, Georges Prêtre, Emmanuel Krivine, Mstislav Rostropovich, Ton Koopman, Iván Fischer, Frans Brüggen, Carlo Maria Giulini, Gennadi Rozhdestvensky, Rafael Frühbeck de Burgos, Neville Marriner, Christopher Hogwood, Hartmut Haenchen e con solisti come Martha Argerich, Aldo Ciccolini, Kim Kashkashian, Viktoria Mullova, Misha Maisky, Truls Mørk, Sabine Meyer, Yuri Bashmet, Salvatore Accardo. Dal 1999 al 2005 Gérard Korsten ha ricoperto il ruolo di direttore musicale e ha, fra l’altro, diretto in prima esecuzione nazionale, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber e A Village Romeo and Juliet di Delius, mentre nella stagione 2007-2008 George Pehlivanian è stato direttore ospite principale. Negli ultimi anni l’Orchestra ha collaborato regolarmente con Lorin Maazel, compiendo nel 1999 una tournée in Europa ed eseguendo con successo una serie di concerti. Nel 2002 ha rappresentato l’Italia nella rassegna “Italienische Nacht”, organizzata dalla Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese. Nel 2005 ha suonato in un concerto in onore del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2010 ha partecipato al 98° Festival di Wiesbaden con Lucia di Lammermoor per la direzione di Stefano Ranzani e la regia di Denis Krief, riscuotendo un grande successo. Recentemente, nell’ambito di un progetto di internazionalizzazione del Teatro Lirico di Cagliari, realizzato e promosso in collaborazione con l’Unione Europea, il Governo Italiano e la Regione Sardegna, l’Orchestra è stata invitata dalla New York City Opera per l’esecuzione di La campana sommersa di Respighi, ricevendo il plauso del pubblico e della critica. Negli ultimi anni, anche nell’ambito della rassegna “Cinque passi nel Novecento”, ha eseguito, in prima assoluta, composizioni per orchestra che il Teatro Lirico di Cagliari ha commissionato a compositori come Sylvano Bussotti, Giorgio Tedde, Azio Corghi, Fabio Nieder, Alberto Colla, Carlo Boccadoro, Franco Oppo, Francesco Antonioni, Ivan Fedele, Michele Dall’Ongaro, Filippo Del Corno, Vittorio Testa, Sergio Rendine, Orazio Sciortino. Per la casa discografica Dynamic ha inciso opere in prima esecuzione in Italia, quali: Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da “Musica e Dischi” quale miglior disco operistico italiano del 1997, e da “Opéra International” col “Timbre de Platine” - gennaio 2001), Čerevički e Opričnik di Čajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Lucia di Lammermoor di Donizetti. Ha inciso, inoltre, Goyescas di Granados e La vida breve di De Falla, La Passione secondo Giovanni di Bach, La sonnambula di Bellini, I Shardana di Porrino per la Dynamic, Don Pasquale per Rai Trade e La leggenda della città invisibile di Kitež e della fanciulla Fevronija di Rimskij-Korsakov per Naxos. Per la Rai ha registrato, nel 1998, La Bohème trasmessa in tutto il mondo.

Giuseppe Raimondo - Straccaguerra (tenore)

Intraprende lo studio del canto nel 2012 con il soprano Angelica Frassetto, partecipando inoltre a percorsi formativi con Anna Maria Chiuri, Marco Berti, Fiorenza Cedolins, Valeria Esposito, Maurizio Barbacini, Federico Longhi. Dal 2009 al 2012 lavora stabilmente come attore per la compagnia “Torino Spettacoli”, affiancando grandi artisti tra i quali Piera Cravignani, Ugo Gregoretti, Filippo Crivelli, Piero Nuti e Adriana Innocenti. Debutta in Il flauto magico di Mozart (As.Li.Co., 2012-2013) nei teatri Comunale di Bologna, Sociale di Como, Fraschini di Pavia, Grande di Brescia, Comunale di Bolzano, Coccia di Novara, (regia Stefano Simone Pintor, direzione Salvatore Percacciolo). Vincitore LTL Opera Studio 2015 in La vedova allegra (Danilo) di Lehár nei teatri Verdi di Pisa, Giglio di Lucca, Goldoni di Livorno, Coccia di Novara (direzione Nicola Paszkowski, regia Fabio Sparvoli). Nel 2017 canta Flammen in Lodoletta di Mascagni (regia Daniele De Plano, direzione Fabrizio Da Ros), Edmondo in Manon Lescaut di Puccini (regia Lev Pugliese, direzione Alberto Veronesi/Beatrice Venezi), Alfredo Germont in La Traviata di Verdi (regia Alberto Paloscia, direzione Jacopo Sipari di Pescasseroli), Tony in West Side Story (direzione Jacopo Sipari di Pescasseroli, regia José Perez) al Teatro Romano di Benevento. Nell’autunno 2017 prende parte, nel ruolo di Ubaldo, alla produzione Pia de’ Tolomei di Donizetti nei teatri Verdi di Pisa, Goldoni di Livorno e Giglio di Lucca (regia Andrea Cigni, direzione Christopher Franklin) e debutta, nel ruolo di Ismaele, in Nabucco, titolo di apertura del Teatro Goldoni di Livorno, (regia Matteo Anselmi, direzione Marco Severi). Nel marzo 2019 canta Pinkerton in Madama Butterfly al Teatro Goldoni di Livorno (regia Alberto Paloscia, direzione Stefano Romani). Ha in preparazione i seguenti ruoli: Edgardo in Lucia di Lammermoor, Duca di Mantova in Rigoletto, Roberto Devereux, Rinuccio in Gianni Schicchi, Maurizio in Adriana Lecouvreur.

Lara Rotili - Un’altra suora (mezzosoprano)

Inizia giovanissima lo studio della danza classica e del pianoforte. Nel 2005 si laurea alla Facoltà di Discipline dell’Arte della Musica e dello Spettacolo (DAMS) di Bologna. Nel 2007 si diploma in Canto Lirico e, nel 2008, si laurea in Pianoforte al Conservatorio di Musica “Luigi Canepa” di Sassari. Ha studiato, inoltre, con Luciana Serra, Roberto Scandiuzzi e, attualmente, si perfeziona con Bernadette Manca di Nissa e Umberto Finazzi. Ha debuttato nei ruoli di Dorabella, Cherubino, Lola, Fenena (Circuito Opera Domani As.Li.Co. 2011), Lucilla (La scala di seta di Rossini per Ticino Musica) e preso parte alle produzioni di Rappresentazione di Anima et Corpo di Emilio De Cavalieri, Festino nella sera del Giovedì Grasso avanti cena di Adriano Banchieri, Maestro di Musica di Pergolesi, Il piccolo spazzacamino di Britten. Parallelamente si è dedicata al repertorio cameristico. Tra le sue partecipazioni musicali in festival e teatri figurano: Festival dei due Mondi di Spoleto, Chamber-Choir Festival of Miskolc Hungary, Time in Jazz Berchidda, Gaulitana, Festival of Music Gozo-Malta, Teatro Sociale di Como, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Regio di Torino, Teatro Grande di Brescia, Teatro Comunale di Bolzano, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Sociale di Bergamo, Teatro degli Arcimboldi di Milano, Teatro Olimpico di Roma. Al Teatro Verdi di Sassari per la Stagione lirica 2011 dell’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” ha cantato in I due timidi e La notte di un nevrastenico per la regia di Marco Spada. Per il Circuito As.Li.Co., tra il 2011 e 2012, è stata impegnata per Nabucco e La Traviata di Verdi; per la Stagione 2011 e 2012 dell’Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico “Giuseppe Verdi” di Milano, ha debuttato in Andrea Chènier di Giordano con Marcello Giordani e Alberto Gazale e ha preso parte a La Traviata di Verdi al Festival Pucciniano di Torre del Lago per la direzione di Fabrizio Maria Carminati. A ottobre è stata Gertrude in Roméo et Juliette e Fenena in Nabucco al Teatro Comunale di Sassari per la Stagione lirica e sinfonica 2012 e poi Annina in La Traviata di Verdi a Pisa e Livorno diretta da Bruno Aprea, Giovanna in Rigoletto di Verdi al Teatro Antico di Taormina e la Signorina Bracco in Il piccolo spazzacamino di Britten al Macerata Opera Festival 2013 diretta da Francesco Lanzillotta e con la regia di Henning Brockhaus, Meg in Falstaff di Verdi per la Stagione lirica 2013 di Sassari, Mercédès in Carmen di Bizet diretta da Carlo Goldstein, regia di Francesco Esposito (Livorno, Pisa, Lucca 2013 e Fano 2014 diretta da Marco Boemi), Giovanna in Rigoletto di Verdi diretta da Francesco Ivan Ciampa e regia di Alesandro Talevi (Ancona e Fano 2014), Seconda Dama in Il flauto magico di Mozart (Teatro Lirico di Cagliari maggio-giugno 2014), Mercédès in Carmen di Bizet e Berta in Il Barbiere di Siviglia di Rossini (Trapani luglio-agosto 2014), Mad.lla Dangeville in Adriana Lecouvreur di Cilea (Circuito As.Li.Co. 2014), Armelinde in Cendrillon di Pauline Viardot (Luglio Musicale Trapanese 2015), Fenena in Nabucco di Verdi e Anghilesa Furitta in La Jura di Gavino Gabriel (Teatro Lirico di Cagliari 2015), Medoro in Orlando di Händel (Teatro San Giorgi di Catania, per la Stagione del Bellini), Strega in La campana sommersa di Respighi (Teatro Lirico di Cagliari 2016), Maddalena in Rigoletto di Verdi (Teatro Regio di Parma e Galina Vishnevskaya Opera Centre di Mosca), Mercédès in Carmen di Bizet (Teatro Aurora di Gozo, Malta), Quickly in Falstaff di Verdi e Ines in Il Trovatore di Verdi (Teatro Lirico di Cagliari 2016), i ruoli di Cuculo, Fata Verde, Gatto e Duchessa in La bella dormente di Respighi, Alisa in Lucia di Lammermoor con la regia di Denis Krief, Marcellina in Le nozze di Figaro di Mozart con la regia di Jonathan Miller e direttore Stefano Montanari, Maria Sciortino in La Ciociara di Marco Tutino (prima esecuzione europea) (Teatro Lirico di Cagliari 2017), Olga in La vedova allegra di Franz Lehàr con la regia di Gino Landi al Filarmonico di Verona, Adelma in Turandot di Busoni e La badessa in Suor Angelica di Puccini (Teatro Lirico di Cagliari 2018), Dorabella in Così fan tutte di Mozart, Azucena in Il Trovatore di Verdi, Cupido in Orphèe aux enfers di Offenbach, Santuzza in Cavalleria rusticana di Mascagni nei matinèe del Petruzzelli di Bari. Ha inaugurato la Stagione concertistica 2020 del Teatro Lirico di Cagliari, in un concerto sinfonico-corale diretto da Donato Renzetti.

Cristian Saitta - Il Vescovo/Niccolò (basso)

Nato nel 1991 a Bucarest, si trasferisce in Sicilia, dove studia canto al Conservatorio di Musica di Messina, e, attualmente, si perfeziona con Mariano Buccino. Nel 2012 partecipa al Concorso “Riccardo Zandonai”, vince una borsa di studio con Mietta Sighele e canta in Falstaff al Festival di Riva del Garda. Vince il Secondo Premio al Concorso “Iris Adami Corradetti” e due borse di studio, dalla Fondazione “Lucia Valentini Terrani” e dal Club Lirico di Padova. Nel 2017 è Zio Bonzo in Madama Butterfly, Il Re in Aida al Macerata Opera Festival e Sparafucile in Rigoletto a Cagliari. Nel 2018 è in Madama Butterfly a Venezia, Simon Boccanegra e Il corsaro a Piacenza e Modena, Monterone in Rigoletto a Cagliari, Ramfis in Aida a Ravenna con la direzione di Riccardo Muti. Recentemente canta in: Un ballo in maschera a Napoli, Don Giovanni (Commendatore) a Cagliari, Tosca a Venezia, Madama Butterfly a Venezia e Verona, Aida (Ramfis) a Trieste. Tra i debutti più significativi si ricordano anche: Timur in Turandot a Bari, Oroveso in Norma a Padova, Bassano e Rovigo.

Elena Schirru - Una suora (soprano)

Studia con Elisabetta Scano, sotto la cui guida si è diplomata nel 2015 al Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari con il massimo dei voti. Durante questo percorso ha debuttato il ruolo di Carolina in Il matrimonio segreto di Cimarosa, diretto da Gianluca Medas. Ha eseguito, in prima assoluta per Radio Vaticana, il brano Alah di Christian Cassinelli. Ha collaborato con il Dipartimento di Strumenti Antichi, con il quale ha eseguito in diverse occasioni lo Stabat Mater di Pergolesi e lo Jephte di Carissimi nel ruolo di Filia, diretti da Riccardo Leone. Ha eseguito numerosi concerti in collaborazione con L’Associazione Musiceverywhere. Ha eseguito il brano Khoom di Giacinto Scelsi all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari diretta da Aldo Brizzi. Si è perfezionata con Peggy Bouveret, Luciana Serra, Gloria Banditelli, Bernardette Manca di Nissa, Jaume Aragall, Mariella Devia, Manuela Custer, Enedina Lloris, David Menendez, Gianluca Belfiori Doro. Collabora col fratello Andrea Schirru in un duo pianoforte e soprano, con il quale tiene diversi concerti dedicati alla liederistica tedesca ed alle canzoni di Gershwin. Ha collaborato con il trío vocale “The Longuettes” che poi ha dovuto lasciare nel 2016 per dedicarsi alla lirica. Nel 2017 è arrivata in semifinale al Concorso Toti Dal Monte, presentando il ruolo a Concorso di Lucia, dalla Lucia di Lammermoor di Donizetti. Nello stesso anno è stata selezionata, con 14 colleghi scelti su circa 180, per il Centro di Perfezionamento Plácido Domingo al Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia che ha frequentato, per un anno, fino al luglio 2018. In questo contesto ha eseguito numerosi concerti e debuttato il ruolo di Flaminia in Il mondo della luna di Joseph Haydn, diretto da Jonathan Brandani, regia di Emilio Sagi. Ha debuttato al Teatro Lirico di Cagliari con la Petite Messe solennelle di Rossini (luglio 2018, decentramento estivo), proseguito con Le felicità, la nuova composizione di Nicola Campogrande (ottobre 2018), ha cantato poi lo scorso giugno nel ruolo di Zerlina in Don Giovanni (regia di Daniela Zedda e direzione di Gérard Korsten) e, lo scorso mese, ha intepretato la Dama di Lady Macbeth in Macbeth (regia di Daniele Abbado e direzione di Paolo Arrivabeni). Ha inaugurato la Stagione concertistica 2020 del Teatro Lirico di Cagliari, in un concerto sinfonico-corale diretto da Donato Renzetti.

Donato Sivo - Maestro del coro

Nato a Bari nel 1963, consegue il Diploma in Direzione d’orchestra, con il massimo dei voti, al Conservatorio Statale di Musica “Egidio Romualdo Duni” di Matera, il Diploma in Musica corale e quello in Direzione di Coro al Conservatorio Statale di Musica “Domenico Cimarosa” di Avellino, il Diploma in Pianoforte al Conservatorio di Musica “Niccolò Piccinni” di Bari, il Diploma di compimento medio di composizione ed il Diploma in Direzione d’orchestra all’Accademia Musicale Pescarese (con Donato Renzetti) e al Meisterkurse fur Musik di Vienna (con Julius Kalmar). È titolare della cattedra di Esercitazioni Orchestrali al Conservatorio di Musica “Nino Rota” di Monopoli. Nel 2013 è stato Maestro del Coro della Radio Svizzera in Norma di Bellini, eseguita sia al Festival di Pentecoste che al Festival estivo di Salisburgo, con Cecilia Bartoli, Michele Pertusi, John Osborn e per la direzione di Giovanni Antonini. La stessa opera è stata replicata ad ottobre e novembre 2016 al Théâtre des Champs-Elyseés di Parigi ed al Festspielhaus di Baden-Baden. Sempre alla guida del Coro della Radio Svizzera, nel 2016, esegue Meerestille und glückliche Fahrt op. 112 e Fantasia in do minore per pianoforte, soli, coro e orchestra op. 80 di Beethoven, con solista al pianoforte Martha Argerich. Nel settembre 2015 prepara il Coro della Radio Svizzera per l’inaugurazione del LAC (Lugano Arte Cultura) con la Nona Sinfonia di Beethoven e l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana diretta da Vladmir Ashkenazy. È dal 1998 che collabora stabilmente con Diego Fasolis, direttore del Coro della Radio Svizzera, in: Johannes Passion e integrale dei Mottetti di Bach; Lobgesang di Mendelssohn; Membra Jesu Nostri di Dietrich Buxtehude; Vespro della Beata Vergine di Monteverdi; The Messiah di Haendel; Requiem di Schumann; Requiem di Verdi; Ein Deutsches Requiem di Brahms, incidendo per la casa discografica ARTS. Parallelamente è stato altro Maestro del coro del Teatro Petruzzelli della sua città, dal 2008 al 2013, collaborando con direttori d’orchestra, quali: Lorin Maazel, Roberto Abbado, Daniel Oren, Stefan Anton Reck, Evelino Pidò, Renato Palumbo, in opere come: Otello di Verdi, Carmen, Il Barbiere di Siviglia, Tosca, Don Giovanni, L’Italiana in Algeri, Cavalleria rusticana, Madama Butterfly, Il crepuscolo degli Dei di Wagner, Turandot, La Bohème, La Cenerentola, Falstaff, La clemenza di Tito, Rigoletto, Nabucco. Nel 2003, partecipando al III Concorso Nazionale di Cori Polifonici a Benevento, la Giuria gli conferma, per il secondo anno consecutivo, un Premio speciale per la Miglior Direzione, ricevendo anche la medaglia del Presidente della Repubblica e il Terzo Premio con il Coro Orffea, da lui fondato. Nel novembre 1997 vince il Secondo Premio (primo non assegnato) dirigendo il Coro Orffea al XIV Concorso Polifonico Nazionale “Guido d’Arezzo”, oltre al Premio F.E.N.I.A.R.C.O. quale miglior coro del concorso (Presidente di Giuria Romano Gandolfi, già maestro del coro della Scala di Milano). Come direttore d’orchestra ha diretto solisti di chiara fama come Wolfang Schulz, primo flauto solista dei Wiener Philharmoniker nell’integrale dei Concerti per flauto e orchestra di Mozart; Francesco Manara, primo violino solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, nel Concerto per violino e orchestra di Beethoven, e in Schumann, Brahms, Čajkovskij e Sibelius.

Pierrick Sorin - Regia, scene e video

Nato a Nantes, è videoartista, scenografo e regista. É autore di cortometraggi e progetti visuali nei quali si prende gioco dell’esistenza e si interroga sulle problematiche della creazione artistica. Appassionato di autoripresa, spesso è l’unico attore delle sue storie. Ispirandosi a Méliès, crea piccoli “teatri ottici”, combinazioni di ingegnosi bricolage e nuove tecnologie, forme che compaiono magicamente come ologrammi tra oggetti tangibili in spazi reali. Le sue opere sono state presentate nelle più importanti esposizioni d’arte contemporanea: Fondation Cartier e Centre Georges Pompidou a Parigi, Tate Gallery a Londra, Guggenheim Museum di New York, Museo della Fotografia di Tokyo. La sua espressione artistica contemporanea ed intellettuale è comunque accessibile ad un vasto pubblico: Pierrick Sorin ha realizzato numerose opere per grandi marchi commerciali (Chanel, Cartier, Vuitton, Les Galeries Lafayette). Dal 2007 lavora tra teatro ottico in miniatura e spettacolo dal vivo. Collabora con il regista Giorgio Barberio Corsetti, realizzando regie e scenografie di opere liriche, tra le quali: La pietra del paragone al Teatro Regio di Parma e al Théâtre du Châtelet di Parigi, Turandot al Teatro alla Scala di Milano, Pop’pea, versione pop-rock dell’Incoronazione di Poppea di Monteverdi allo Châtelet, Die Zauberflöte all’Opéra di Lione, La belle Hélène allo Châtelet. Le sue regie, sempre umoristiche, si basano sull’uso diretto dei video: per Pierrick Sorin la scena è in primo luogo uno spazio di creazione cinematografica in tempo reale.

Francesca Tiburzi - Anna Bianca (soprano)

Nasce a Bergamo, dove inizia gli studi di canto lirico a quattordici anni conseguendo poi, parallelamente agli studi musicali, la maturità artistica. Nel 2005 segue corsi di musica antica all’Accademia Internazionale della Musica di Milano ed entra a far parte della Cappella Mauriziana di Milano e della Cappella Musicale del Duomo di Bergamo, dirette da Mario Valsecchi, eseguendo musiche tratte dal repertorio sacro di Palestrina, Cavalli, Rossi, Monteverdi, Bach, Mozart. Ha seguito corsi di perfezionamento in vocalità francese con François Ogéas, di liederistica tedesca con Mary Lindsey, di tecnica ed interpretazione vocale con Rosanna Lippi, seminari di approfondimento sulla fisiologia della voce cantata tenuti da Franco Fussi e masterclass di alto perfezionamento artistico con Katia Ricciarelli, Francesca Patanè, Mariella Devia, Yva Barthelemy e Angelo Gabrielli. Nel luglio 2011 consegue il Diploma accademico di I livello all’Istituto Superiore di Studi Musicali “Gaetano Donizetti” di Bergamo con il massimo dei voti e la lode. Attualmente si sta perfezionando con Giuseppina Cortesi. È vincitrice assoluta del Concorso “Salice d’Oro” (2015), affermandosi poi in prestigiosi concorsi lirici internazionali tra cui: “Rosa Ponselle”; IV Concorso “Marcello Giordani”; “Marcella Pobbe” e vince il Premio Studio 18° edizione del Rotary Club Bergamo Città Alta (2012) come migliore allieva dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Gaetano Donizetti”. Dal 2007 al 2010 collabora con il Coro Lirico di Bergamo, con il Teatro Coccia di Novara e con il Bergamo Musica Festival al Teatro Donizetti, partecipando a numerose produzioni operistiche, tra cui la tournée in Giappone del 2010. Tra gli impegni degli esordi si ricordano inoltre recital solistici ai teatri Donizetti e Sociale di Bergamo, al Ponchielli di Cremona, al Massimo Bellini di Catania, in occasione della chiusura del Festival Belliniano, e in Germania alla Hochschule fur Musik di Tressingen. Debutta nel 2013 interpretando Violetta in La Traviata, a cui seguono importanti ingaggi: Tosca (protagonista) all’Opera di Roma, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro Lirico di Cagliari e a Trieste, Udine, Pordenone; Anna Bolena e La Straniera al Bellini di Catania; Amelia in Un ballo in maschera all’Opera di Metz dove poi è tornata per Pagliacci, Il Tabarro, Tosca; La campana sommersa al Teatro Lirico di Cagliari; Pia de’ Tolomei (Pia) al Teatro del Giglio di Lucca, al Goldoni di Livorno, al Verdi di Pisa; Manon Lescaut (protagonista) al Filarmonico di Verona, città dove poi partecipa alla produzione di Aida (Sacerdotessa) per il festival areniano 2018; Mala Vita (Cristina) al Wexford Festival Opera. Attiva anche sul versante concertistico è stata protagonista nella Nona Sinfonia di Beethoven a Sassari, nella Petite Messe solennelle al Filarmonico di Verona e in una serie di concerti lirici a Taormina.

Angelo Veccia - Palla de’ Mozzi (baritono)

Nato a Roma, studia all’Accademia di Santa Cecilia di Roma ed alla Juillard School of Music di New York, dove debutta in Le nozze di Figaro. Vince il Concorso “Mattia Battistini” e, successivamente, canta in diversi teatri e sale da concerto negli Stati Uniti, tra cui: New York Concert Opera, in occasione della prima esecuzione di Il viaggio a Reims; Newport Festival; Connecticut Grand Opera. Debutta all’Alice Tully Hall del Lincoln Center nella Paukenmesse di Haydn con la New York City Symphony. Nel 1990 canta in Il Barbiere di Siviglia (Figaro) ad Adria, seguito poi da Le preziose ridicole di Lattuada a Lugo. Nello stesso anno registra Tosca (Il sagrestano), con la direzione di Giuseppe Sinopoli, insieme a Placido Domingo, Mirella Freni e Samuel Ramey per la Deutsche Grammophon. Dopo il debutto al Teatro alla Scala di Milano con Lo frate ‘nnamorato, canta nei maggiori teatri d’Europa con direttori quali: Semyon Bitchkov, Riccardo Chailly, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Nello Santi, Daniel Oren, Giuseppe Sinopoli, Marcello Viotti. Interpreta regolarmente, nei maggiori teatri mondiali, numerose opere fra cui: Il Barbiere di Siviglia (Figaro) a Napoli, Firenze, Roma, Zurigo, Las Palmas, Tel Aviv, Tokyo, Bologna, Amsterdam, Lussemburgo, Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza; La Bohème (Marcello) a Roma, Firenze, Verona, Napoli, Venezia, Zurigo, Dresda, Parma; Madama Butterfly (Sharpless) a Firenze, Bologna, Milano, Venezia, Zurigo, Berlino, Tokyo, Las Palmas, Amsterdam; Manon Lescaut (Lescaut) a Firenze; Turandot (Ping) a Firenze, Tel Aviv, Amsterdam (con il finale scritto da Berio), Milano; Gianni Schicchi (protagonista) a Zurigo, Dresda, Milano; Macbeth (protagonista) a San Paolo del Brasile, Bologna, Trieste; Aida (Amonasro) a Marsiglia, Amsterdam, Essen, Düsseldorf, Cagliari, Atene; La Traviata (Germont) a Lione, Zurigo, Yokohama, Nagoya, Aix-en-Provence, Rouen, Cosenza, Torino; Falstaff (Ford) a Zurigo; Luisa Miller (Miller) a Como, Pavia, Cremona, Brescia; Il Trovatore (Conte di Luna) a Como, Pavia, Roma (Caracalla), Bologna; Rigoletto (protagonista) a Pavia, Brescia, Como, Cremona, Bergamo, Jesi; Adriana Lecouvreur (Michonnet) a Milano; Lucia di Lammermoor (Enrico) a Jesi, Milano, Zurigo, Monte-Carlo, Bruxelles, Genova; L’elisir d’amore (Belcore) a Zurigo, Tokyo; Pagliacci (Silvio) a Verona (Arena), Firenze, Amsterdam (Concertgebouw); Nina, o sia la pazza per amore (Giorgio) a Zurigo (con incisione Sony); I Puritani (Sir Riccardo) a Zurigo; Mayerling (Arciduca Giovanni Salvatore) a Roma; Il gallo d’oro (Afròn) a Roma; Cavalleria rusticana (Alfio) a Brescia, Cremona, Pavia, Como, Venezia, Torino, Napoli; Teneke (Medico) a Milano; Ernani (Don Carlo) a Trieste; Carmen (Escamillo) a St. Gallen; Amica (Giorgio) a Roma; Assassinio nella Cattedrale a Milano; Tosca (Scarpia) a Cagliari, Venezia, Genova, Trieste, Torre del Lago, Firenze, Parma; Un ballo in maschera (Renato) a Pavia, Como, Cremona, Brescia; Otello (Iago) a Como.

Francesco Verna - Il Montelabro (baritono)

Nato a Paternò, inizia giovanissimo gli studi artistici perfezionandosi in canto lirico con Sara Pastorello. A diciannove anni si aggiudica il Premio speciale “Giovane Promessa” al Concorso “Vincenzo Bellini” di Caltanissetta e si classifica secondo al Concorso “Ruggero Leoncavallo” di Montalto Uffugo (Cosenza). Nel 2002 si classifica al Primo posto al Concorso “Francesco Cilea” di Reggio Calabria. Debutta nel ruolo di Uberto in La serva padrona di Pergolesi al Teatro Municipal di Santiago de Cali in Colombia. Nel 2003 vince il Concorso per Giovani Cantanti Lirici Comunità Europea di Spoleto, debuttando i ruoli di Figaro in Le nozze di Figaro e Dottor Grenvil in La Traviata, che interpreterà anche in una tournée giapponese. Seguono Dulcamara in L’elisir d’amore con As.Li.Co. a Milano, Torino, Trento, Cremona, Pavia, Bergamo e Brescia; Mustafà in L’Italiana in Algeri, Colline in La Bohème al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto; Figaro in Le nozze di Figaro al Teatro Comunale di Treviso. Nelle stagioni passate canta Il cappello di paglia di Firenze (Emilio) al Maggio Musicale Fiorentino; Pagliacci (Silvio) al Filarmonico di Verona; L’amico Fritz (Davide) al Teatro Lirico di Cagliari; Il campanello (Enrico), La Bohème (Marcello) e Roméo et Juliette (Mercutio) con la direzione di Fabio Luisi e la regia di Jean-Louis Grinda, Turandot (Ping) e Don Giovanni (Masetto) al Carlo Felice di Genova. Si è in seguito esibito in Le Roi de Lahore e La Bohème alla Fenice di Venezia; in Il viaggio a Reims (Barone di Trombonok e Don Prudenzio) al Rossini Opera Festival di Pesaro ed alla Monnaie di Bruxelles; Le nozze di Figaro (Figaro) e Don Giovanni (Masetto) alla Scala di Milano; La Bohème (Schaunard) al Comunale di Bologna e anche a Treviso, Jesi, Fermo e al Teatro Malibran di Venezia. Collabora con direttori quali: Zubin Mehta, Fabio Luisi, Yuri Temirkanov, Marcello Viotti, Gustavo Dudamel, Gérard Korsten, Kazushi Ono, Sergio Alapont, Maurizio Arena, Daniele Callegari, Fabrizio Maria Carminati, Marco Guidarini; fra i registi si ricordano: Giorgio Pressburger, Maurizio Scaparro, Peter Mussbach, Jean-Louis Grinda, Lorenzo Mariani, Andrea Cigni, Stefano Vizioli, Mario Pontiggia, Franco Ripa di Meana, Luca Ronconi. Recentemente Francesco Verna ha debuttato il ruolo di Ford in Falstaff a Sassari e Jesi. Successivamente è ritornato a Verona (al Filarmonico) come Barone Zeta in La vedova allegra e poi Faust (Valentin) a Skopje e il debutto all’Arena di Verona come Morales in Carmen. E ancora, La Cenerentola (Alidoro) a Savona, La Bohème (Schaunard) ancora al Filarmonico di Verona e a Catania e La rondine a Lucca, Modena e Livorno. Fra le ultime apparizioni si segnalano: Sharpless in Madama Butterfly all’Opera di Firenze e al Festival di Glyndebourne; La Bohème (Schaunard) al Petruzzelli di Bari e al Festival di Torre del Lago; La fanciulla del West (Happy) al Teatro alla Scala (con la direzione di Riccardo Chailly); Don Giovanni, La vedova allegra, Andrea Chénier, La Capinera e La Traviata al Massimo Bellini di Catania; Requiem di Donizetti a Taranto e Roma (con la direzione di Gianluigi Gelmetti); Un ballo in maschera (Silvano) e Il Barbiere di Siviglia (Don Bartolo) al Teatro Lirico di Cagliari; Andrea Chénier (Mathieu) al Teatro alla Scala; La Bohème a Napoli; Madama Butterfly a Firenze. I prossimi impegni lo vedranno interprete di Pagliacci a Genova, Madama Butterfly a Firenze; Il Pirata a Catania.


Stagione lirica e di balletto 2020

Palla de’ Mozzi

musica Gino Marinuzzi

La trama

Atto primo

Palla de’ Mozzi comanda un’armata mercenaria che da un mese assedia invano un castello presso Siena. L’Opera incomincia in un monastero colla cerimonia del Mattutino. Un giovane bellissimo, vestito di ferro, piange dirottamente: le monache vorrebbero consolarlo ma egli, disperato, rivela l’orrore del mestiere delle armi al quale è votato: e vuole espiare colla morte. È Signorello, il figlio ventenne di Palla. Durante la celebrazione della Messa lontani suoni militareschi invadono vieppiù lo spazio sonoro: Palla giunge colle sue milizie. Egli ritiene che la scomunica papale che l’ha colpito porti cattivo augurio alle sue gesta: il castello del Montelabro non cede; e vorrebbe che il Vescovo gli benedicesse le insegne. Quando questi con orrore si rifiuta e all’anatema papale aggiunge il suo, Palla gli fa violenza e abbandona la chiesa. L’atto si chiude con una pagina sinfonica che narra il seguito della celebrazione eucaristica.

Atto secondo

Il secondo atto si svolge in una torre all’interno della rocca assediata. Dopo una scena di apocalittica violenza vediamo gli ultimi momenti di libertà del Montelabro insieme colla figlia Anna Bianca. Quando giunge Palla gli ordini della Repubblica di Siena sono che il castellano vinto non debba essere ucciso né il castello saccheggiato; Palla lo fa prigioniero e, solo premio concessogli per i suoi ufficiali, dà loro Anna Bianca perché la posseggano. Il Montelabro gli maledice; poi Palla affida il prigioniero alla custodia di Signorello, che ne risponderà colla vita, e si reca a prendere ordini a Siena. Quando gli uomini giungono per fare strazio della vergine ella, che in un luogo segreto custodisce un tesoro, riesce a corromperli offrendo loro quarantamila fiorini affinché facciano fuggire il padre. Alle obiezioni degli ufficiali, esser ciò impossibile per la vigilanza di Signorello, Anna Bianca risponde: che la cedano a lui ed ella saprà inebriarlo con tali arti di cortigiana da far cadere la sua vigilanza. Nessuno si accorge che Signorello è penetrato nella torre e, nascosto, ha tutto ascoltato. Quando gli uomini fanno luogo al figlio del capola ragazza tenta ogni lusinga per invogliare Signorello ma questi la rassicura: sa tutto e l’ammira per il suo sacrificio: egli per redimersi ne vuol compire uno analogo giacché sa che il padre lo condannerà a morte per la fuga del Montelabro. Come Anna Bianca mai ha conosciuto l’uomo così mai egli ha conosciuto la donna; i due ragazzi puri si accorgono di amarsi intanto che la notte cala: ed estaticamente si confessano l’un l’altro.

Atto terzo

Il terzo atto incomincia all’alba al campo di Palla de’ Mozzi. Questi rientra e ordina al boia l’esecuzione del Montelabro; allora i suoi si accorgono che questi è fuggito e che a farlo fuggire è stato Signorello. L’ira del capitano prorompe: egli convoca le milizie per giudicare il figlio e lo condanna a morte. Anna Bianca prende la parola e svela la verità; Palla vieppiù si incrudelisce; ne nasce un tumulto giacché parte delle truppe vorrebbe che Signorello venisse graziato. Di fronte all’insubordinazione delle truppe Palla ritiene di aver perso l’onore e si ferisce mortalmente; ma prima che spiri Signorello dichiara che le milizie debbono attuare il vero fine di Giovanni dei Medici, la lotta per la Patria italiana. Palla morendo offre al figlio la sua spada riconsacrandolo.

(da: Paolo Isotta, “Altri canti di Marte. Udire in voce mista al dolce suono”, Marsilio, 2015)

 


Stagione lirica e di balletto 2020

Palla de’ Mozzi di Gino Marinuzzi

complessi artistici

Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari

Orchestra sul palcoscenico

flauto

Stefania Bandino*

ottavino

Lisa de Renzio

clarinetto in mi bemolle

Cristina Mannu

corni

Luca Maria Leone*

Miriam Picciau

Alessandro Ferrari

Beatrice Melis

trombe

Vinicio Allegrini*

Davide Xompero

Dario Zara

Mattia Sotgiu

Matteo Faggiani

tromboni

Pierandrea Congiu*

Antonello Congia

Elina Veronese

campane

Alessandro Beco

percussioni

Simone Galuppo

(*) prima parte

Coro del Teatro Lirico di Cagliari

maestro del coroDonato Sivo

pianista di sala Andrea Mudu

Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica

Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari

maestro del coro di voci bianche Enrico Di Maira

Lucilla Adamo

Viola Bozzano

Alice Caffiero

Gaia Catalano*

Alice Cocco*

Gloria Diamante Corda

Bianca Fischetti

Olga Floris

Maimouna Gaye

Noa Lisci

Miranda Maio

Flavia Marceddu

Ella Mundula

Chiara Orrù

Francesco Luciano Gherardini Pibiri

Beatrice Pisano

Marianna Pisano

Chiara Ponticelli

Maria Margherita Secci

Virginia Trovato

(*) voce solista

Figuranti

Giuseppe Casula

Enrico Chiama

Maria Letizia Cucinotta

Simone Lecca

Erika Meloni

Riccardo Montanaro

Rachele Montis

Eleonora Schievenin

Giulia Vacca

Jakub Adam Zielinski


Stagione lirica e di balletto 2020

Palla de’ Mozzi

di Gino Marinuzzi

31 gennaio - 1, 2, 4, 5, 6, 7, 8, 9 febbraio

tempi di spettacolo

I atto

40 minuti circa

intervallo

20 minuti circa

 

II atto

55 minuti circa

intervallo

20 minuti circa

 

III atto

45 minuti circa

durata totale dello spettacolo

3 ore circa

 

 


 

 

 
 
 

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