L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Racconti senza parole


77a STAGIONE SINFONICA

I POMERIGGI MUSICALI
23 CONCERTI

AL TEATRO DAL VERME DI MILANO

DAL 14 OTTOBRE 2021
AL 28 MAGGIO 2022

“RACCONTI SENZA PAROLE” È IL TITOLO DELLA STAGIONE 2021/2022 DEI POMERIGGI MUSICALI

AL TEATRO DAL VERME VENTITRÉ SETTIMANE DI PROGRAMMAZIONE DA OTTOBRE A MAGGIO NEL SEGNO DELLA FRESCHEZZA E DEL RINNOVAMENTO

Inaugurazione il 14 e il 16 ottobre con il direttore principale James Feddeck e il pianista Nicholas Angelich

Tre prime di Andrea Melis, Alessandra Ravera e Paolo Castaldi e tanti giovani interpreti



È forte il desiderio di riattivare definitivamente la consuetudine settimanale che lega I Pomeriggi Musicali al suo pubblico nella sala del Teatro dal Verme. Così dopo gli ultimi tre concerti della 76a stagione finalmente eseguiti in presenza di spettatori, e il nuovo festival di giugno dedicato a Brahms, si presenta la 77a Stagione 2021-2022 dal titolo Racconti senza parole. La musica tra mito, letteratura e poesia preparata dal direttore artistico e generale Maurizio Salerno in cui i concerti seguiranno un filo conduttore immaginifico e narrativo senza confini di genere, luogo, epoca, stile e repertorio.

Una programmazione lungo ventitré settimane, da ottobre 2021 a maggio 2022 – com’è tipico dell’Orchestra milanese – durante le quali si alterneranno, in questa metaforica narrazione, sul podio e fra i solisti, sia celebrità della scena internazionale sia più giovani concertisti, con molti debutti, dei quali scoprire il prorompente talento. La letteratura appare quindi come fonte d’ispirazione per la musica: Eschilo, Ovidio, Goethe, Hugo, Maeterlinck o Shakespeare “riletti” attraverso la musica dal barocco ai nostri giorni che ne rinnova i significati antichi e ne disvela di nuovi, per riscoprire dopo tanti mesi di lontananza il piacere della musica dal vivo, cercando di ricompensare in questo modo l’affetto e la vicinanza che il pubblico non ha mai fatto mancare durante il periodo di isolamento.

«Raccontare una storia in musica evocando parole e immagini di un testo poetico – afferma il direttore generale e artistico Maurizio Salerno – letterario o mitologico, o di una fiaba. Una antichissima tradizione che attraversa la musica dai primordi a oggi, senza conoscere limiti o steccati. Il programma della stagione 2021/22 rivisita il repertorio sinfonico sotto questa luce, dalle fiabe, la cui origine si perde nel tempo, fino alla poesia contemporanea e visionaria di Cristina Campo. Una trama di racconti, fiabe e poesie senza parole, che all’interno della stagione sarà arricchita da due novità, commissionate ad altrettanti compositori, su testi poetici di loro scelta. Questo ampio excursus ci ha anche offerto l’opportunità di proporre alcuni “omaggi d’Autore”, con la Vivaldiana di Malipiero, la Mozartiana di Čajkovskij ed il Pulcinella pergolesiano di Stravinsky. Accanto al filo conduttore poetico e letterario, il programma propone numerose pagine sinfoniche e concertistiche, rinnovando la tradizionale attenzione dei Pomeriggi Musicali per i repertori più ricercati, meno usuali, ma non per questo meno affascinanti».

L’intera stagione è nel segno della freschezza e del rinnovamento, puntando non solo su solisti e direttori giovani e di grandissimo talento (per citarne solo alcuni Alessandro Bonato, Kian Soltani, Andrea Obiso, Natalie Clein, Antonio Alessandri, Tianyi Lu) che esordiscono con l’orchestra milanese, ma anche su una programmazione che, in rapporto al repertorio tipico dell’orchestra, ne rinnova l’offerta e le permette nuovi confronti (è il caso dei brani di Rachmaninov, Bruckner, Komitas, Berio), nella convinzione che questo nuovo inizio debba corrispondere anche a un’occasione di rinnovamento delle abitudini di ascolto.

Come ulteriore gesto simbolico di riconoscenza verso il pubblico più fedele che, anche nei mei più difficili, è rimasto legato agli appuntamenti online, ha scritto incoraggiando gli artisti e l’Orchestra, I Pomeriggi Musicali hanno deciso di istituire un albo degli Abbonati emeriti, ai quali verrà conferito anche un attestato durante tre incontri il 27 e 29 maggio sempre al Dal Verme con la partecipazione dei pianisti Davide Cabassi e Tatiana Larionova.

La 77a Stagione 2021/2022 si inaugurerà il 14 e 16 ottobre con il direttore principale James Feddeck impegnato nel “Sogno di una notte di mezza estate” di Mendelssohn seguito da “Appalachian Spring” di Copland e dal Concerto in sol per pianoforte e orchestra di Ravel, affidato a un solista celebre, molto amato dal pubblico dei Pomeriggi, Nicholas Angelich. La serie di suggestioni sonore continua il 30 ottobre ospitando per la prima volta l’Orchestra del Teatro Carlo Felice – una delle compagini ospiti della Stagione – interprete in pagine di Respighi, Stravinskij e ancora Ravel, diretti da Alessandro Cadario . Il 4 e 6 novembre modernismo e romanticismo dialogano attraverso i propri miti in un programma affidato al direttore Ryan McAdams e al violoncellista Kian Soltani. Quindi 11 e 13 novembre il clarinetto di Alessandro Carbonare, fra i massimi esponenti di questo strumento, affiancherà i Virtuosi Italiani guidati dal primo violino Alberto Martini. Il 19 dicembre, fuori abbonamento, il tradizionale Concerto di Natale diretto da Alessandro Bonato. All’inizio dell’anno nuovo, il 13 e 15 gennaio riprende lo “storytelling” musicale col Concerto per violino di Beethoven, uno dei più ampi e intensi racconti della musica classica, eseguito da Andrea Obiso (giovanissimo primo violino dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e altro duetto rilevante in Stagione) con James Feddeck nuovamente sul podio, anche per il “Pelléas e Mélisande” di Sibelius. Il 20 e 22 gennaio spazio ai “romanzi” sinfonici di Bruckner col direttore finlandese Pietari Inkinen. Il 27 gennaio ancora un’ospitalità: l’Orchestra di Padova e del Veneto con Gabor Takacs-Nagy sul podio e Natalie Clein al violoncello (ancora un debutto). Il 3 e 5 febbraio torna sul podio dei Pomeriggi e al pianoforte Louis Lortie; mentre il 10 e 12 febbraio l’orchestra milanese verrà diretta da Gabor Takacs-Nagy, affiancato da Davide Cabassi al pianoforte per un programma interamente russo. Il 17 e 19 febbraio sarà la volta di Diego Fasolis, altra bacchetta particolarmente affezionata ai Pomeriggi, interprete di Mozart e Beethoven. Il 24 e 26 febbraio un programma musicale ispirato alla danza con James Feddeck sul podio e Giuseppe Gibboni a danzare con l’archetto del suo violino. Il 3 e 5 marzo ancora James Feddeck sarà protagonista di un “Omaggio a Paolo Castaldi”, il compositore milanese recentemente scomparso del quale verranno eseguite due composizioni, una delle quali – “Refrains” per pianoforte e orchestra – in prima esecuzione assoluta (solista Antonella Moretti, autorevole specialista del pianismo novecentesco e di Castaldi in particolare), affiancate alla Sinfonia n. 1 di Schubert. Il 10 e 12 marzo debutta la direttrice Valentina Peleggi con il pianista quindicenne Antonio Alessandri che affrontano un programma di classico romantico tra titoli celebri e rarità, mentre il 24 e 26 marzo, con un programma che narra il rapporto col passato tra Otto e Novecento, torna sul podio Stefano Montanari che, proprio per il concerto a mezzanotte del 2020, ha conquistato con i Pomeriggi Musicali il Premio Abbiati. Il 31 marzo e 2 aprile torna molto atteso Pietari Inkinen con due “Quinte” monumentali, quelle di Mendelssohn e di Beethoven. Il 7 e 9 aprile ancora James Feddeck, con la violoncellista Julia Hagen, impegnati in capolavori del Classicismo aperti da una pagina in prima assoluta di Andrea Melis. Il 21 e 23 aprile George Pehlivanian, apprezzato direttore cosmopolita, insieme a un’altra pianista per la prima volta al Dal Verme, Ingrid Fliter impegnata nel Primo Concerto di Chopin. Tutto Mozart il 28 e 30 aprile per Alessandro Bonato sul podio e Gennaro Cardaropoli al violino. L’impegno di Pehlivanian nella stagione dei Pomeriggi continua quindi il 5 e 7 maggio in un programma tra Romanticismo e Modernismo. Il 12 e 14 maggio una novità assoluta di Alessandra Ravera apre un concerto classico -romantico con due debutti: Tianyi Lu sul podio e il talentuoso Alessandro Deljavan al pianoforte, mentre il 19 e 21 maggio l’Orchestra milanese va a ritroso dal Novecento al Romanticismo con Alessandro Cadario sul podio e l’oboe di Francesco Quaranta. La stagione si conclude con un grandioso programma di sinfonismo russo affidato a James Feddeck e al pianoforte di Benedetto Lupo nel celeberrimo “Rach3”.

I concerti sono programmati come sempre il giovedì alle ore 20 e il sabato alle ore 17 al Teatro Dal Verme. Parte subito la campagna di rinnovo e vendita degli abbonamenti.


 

 

 
 
 

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