L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Una settimana di Storia

DOMENICA 20/03/2022

DOMENICA CON NICOLA LAGIOIA

Nicola Lagioia – dalle 14 alle 24 su Rai Storia – propone un percorso tra musica, arte e poesia, sia a ritroso nel Novecento sia guardando al futuro, alla ricerca di visioni letterarie che anticipino i tempi

LUNEDI’ 21/03/2022

Passato e Presente. Il Predicatore e le folle

Prima dell’invenzione della radio, della televisione e dei nuovi media, l’informazione di massa avveniva in larga misura attraverso l’arte della predicazione. Insegnamento collettivo dei costumi e della fede, la predicazione è qualcosa di immediato, connesso al luogo in cui avviene, al pubblico a cui si rivolge e soprattutto all’oratore. A “Passato e Presente”, in onda lunedì 21 marzo alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con l professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli.

I predicatori cercano il loro pubblico per trattare temi religiosi, ma anche per affrontare gli affari pubblici. Con gli ordini Minori, vale a dire con i Predicatori e i Mendicanti, cioè con i Domenicani e i Francescani, nasce la predicazione moderna fatta di vicinanza alla gente e di ricorso a parole e gesti efficaci. Quando le chiese non possono più contenere la folla, si predica nelle piazze e nelle strade. A farlo sono i predicatori più popolari alla fine del medioevo, quali Giordano da Pisa, Antonio da Padova o Bernardino da Siena, veri e propri influencer dell’epoca, assediati e molto seguiti da donne e uomini di ogni ceto sociale. Tutto cambia, molti secoli dopo, con le trasformazioni della comunicazione dovute all’avvento di nuovi mezzi tecnologici.

Italia. Viaggio nella bellezzaLa storia della World Heritage List

Nel pensiero dei padri fondatori doveva essere un elenco ristretto di tesori dell’umanità da salvaguardare: cento luoghi simbolo, o poco più. Ma il successo della World Heritage List creata dall’Unesco è andato oltre ogni aspettativa: oggi sono quasi 1100 i siti del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale distribuiti in tutto il pianeta. Come si è sviluppato questo successo? Quali sono i siti italiani diventati patrimonio dell’Umanità? Come è cambiato in questi anni il concetto stesso di patrimonio mondiale? Interrogativi al centro di “Italia: viaggio nella bellezza”, in onda lunedì 21 marzo alle 21.10 su Rai Storia. Il doc ospita gli interventi dei più accreditati esperti nazionali e internazionali del patrimonio culturale: Mechtild Rössler, direttore Unesco World Heritage Centre; Alessandro Balsamo, responsabile Candidature del Patrimonio Mondiale Unesco World Heritage Centre; Francesco Bandarin, ex vicedirettore Generale alla Cultura Unesco; Tim Badman, direttore del Programma del Patrimonio Mondiale dell’International Union for Conservation of Nature; Jukka Johkiletho, esperto di conservazione e restauro; e Luca Dal Pozzolo, architetto della Fondazione  Fitzcarraldo.

Potere e Bellezza. Gli Altavilla

La parabola della celebre e potente famiglia normanna che, attraverso la fede e la spada, seppe creare un importantissimo regno tra XI e XIII secolo, facendo del sud Italia il centro del Mediterraneo e la culla culturale d'Europa. Capi delle prime crociate e signori di Napoli e Sicilia, gli Altavilla riuscirono a mantenere il potere fino a Costanza, moglie dell'imperatore Enrico VI e madre di Federico II. Proprio Federico è il protagonista della puntata della serie “Potere e Bellezza”, in onda lunedì 21 marzo alle 22.10 su Rai Storia, e attraverso la sua vicenda biografica si raccontano le complicate e affascinanti dinamiche della politica mediterranea nella prima metà del XIII secolo. L'aspetto artistico e letterario approfondisce la sontuosa Palermo dei grandi cicli musivi dei palazzi e delle basiliche normanne e affronta il fascino della Rinascenza federiciana. Ad impreziosire la narrazione sono gli interventi di Fulvio Delle Donne, professore di letteratura latina medievale presso l’Università della Basilicata e studioso di Federico II. 

MARTEDI’ 22/03/2022

Rai 3: Passato e Presente. La Triplice Alleanza

Il 20 maggio del 1882, Italia, Impero Austro-Ungarico e Impero tedesco, firmano la Triplice Alleanza. Un accordo di difesa reciproca, che scatta in caso di aggressione da parte di altre potenze. Per l’Italia, quella con gli austriaci, il nemico storico contro il quale si è battuta nel corso del Risorgimento, è un’alleanza innaturale. Lo raccontano Paolo Mieli con il professor Francesco Perfetti a “Passato e Presente”, in onda martedì 22 marzo alle 13.15 su Rai 3. Ma la Triplice non è stata solo un’alleanza difensiva; per i Savoia è un sistema per stabilizzare la situazione interna, mettendo un freno agli ultimi sussulti rivoluzionari, e sul piano internazionale diventa una linea di indirizzo politico per più di trent’anni. Fino a quando non crollerà, sotto le inevitabili contraddizioni e ambiguità che l’hanno sempre accompagnata. Fino a quando l’Italia, a guerra mondiale già iniziata, firmerà con le potenze dell’Intesa il patto di Londra, preludio al suo intervento in guerra.

Rai Storia: Passato e Presente. Alfredo Rocco l’architetto dello stato fascista

Il contributo di Alfredo Rocco, il “guardasigilli del regime”, alla costruzione dello Stato totalitario fascista: lo ricostruiscono Paolo Mieli e la professoressa Alessandra Tarquini a “Passato e Presente”, in onda martedì 22 marzo alle 20.30 su Rai Storia. Eminente giurista, esponente di spicco del nazionalismo, dopo la fusione dell’Associazione Nazionalista Italiana col Partito fascista nel 1923, è nominato presidente della Camera dei deputati e successivamente, nel 1925, ministro della Giustizia e degli Affari di Culto. Ed è in questa veste che pone mano ad una serie di leggi che modificano profondamente l’ossatura istituzionale del paese, rompendo definitivamente la continuità statutaria. La legislazione varata sotto il suo dicastero, aumentando sensibilmente le prerogative del capo del Governo ed esautorando il Parlamento, viola il principio cardine delle moderne democrazie, la separazione dei poteri. Per reprimere il dissenso e preservare lo Stato dalle forze antagoniste viene istituito il Tribunale Speciale la cui procedura è quella del codice penale in tempo di guerra e, nel 1931, con la promulgazione del nuovo ordinamento giudiziario, oltre a registrarsi un notevole inasprimento delle pene, è reintrodotta la pena di morte. In soli sette anni, Alfredo Rocco cambierà il volto dello Stato italiano.

Reali in guerra”. Monarchie e totalitarismi

Le strategie utilizzate dalle famiglie reali d'Europa dal 1918 fino alla Seconda guerra mondiale di fronte a partiti nazionalisti sempre più potenti. Unite da legami familiari, sono stati testimoni dell'ascesa al potere del fascismo e del nazismo e si sono trovati, volontariamente e involontariamente, al centro delle trame politiche di Hitler. “Reali in guerra”, in onda martedì 22 marzo lle 21.10 su Rai Storia, racconta in due episodi i rapporti ambigui e difficili delle varie famiglie con questi regimi. Dopo lungo tergiversare, quando scoppiò la guerra, ogni famiglia reale dovette prendere una decisione decisiva per il proprio paese: resistere o collaborare.

La guerra segreta. Una vera Bond girl 

Tra tutte le agenti dello Special Operations Executive inglese, nessuna è più coraggiosa e valida di Christine Granville. All’anagrafe Krystyna Skarbek, figlia di un diplomatico, Christine nasce in Polonia. Reclutata dall’intelligence nel 1939 a Londra, dove era giunta in fuga dai nazisti allo scoppio della guerra, riesce a ritornare in Polonia, sotto mentite spoglie, facendosi scortare dallo sciatore campione olimpico sui monti Tatra. Una vera “Bond girl” protagonista di “La guerra segreta”, in onda martedì 22 marzo alle 22.10 su Rai Storia.
In Polonia Christine ha due obiettivi: riuscire a far fuggire la madre e organizzare una serie di spedizioni per introdurre di nascosto i servizi segreti. Grazie a questa operazione riesce a mettersi in contatto con il gruppo di intelligence polacco Musketeers e sarà sempre lei a fornire informazioni all’intelligence inglese sull’operazione Barbarossa, riuscendo persino a entrare a far parte della sezione francese dello Special Operations Executive grazie al suo francese fluente

MERCOLEDI’ 23/03/2022

Passato e Presente. Venezia e il fascismo

Poco meno di un mese dopo la nascita a Milano dei Fasci Italiani di combattimento, il 15 aprile 1919 i fascisti veneziani organizzano la loro prima adunata cittadina in Piazza San Marco. Una pagina di storia riletta da Paolo Mieli e dalla professoressa Giulia Albanese a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 23 marzo alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. La nuova forza politica, ancora in fase germinale, inizia a cercare nuovi proseliti nell’area del combattentismo cittadino, aderendo anche al cosiddetto “fiumanesimo”Tra i primi simpatizzanti ci sono personalità autorevoli come l’avvocato radicale Piero Marsich, Giovanni Giuriati, futuro luogotenente di D’Annunzio, e l’imprenditore Giuseppe Volpi. Dal 1919 al 1940 il fascismo contribuisce a trasformare la Serenissima, consolidando il suo piano industriale chiamato “Grande Venezia”, rendendo la città lagunare vetrina internazionale e punto di riferimento artistico e culturale in tutta Europa.

Storie della tv. Ugo Tognazzi

Nel centenario della nascita di Ugo Tognazzi, “Storie della TV”, in onda mercoledì 23 marzo alle 21.10 su Rai Storia, ricorda uno dei più grandi attori italiani, Da Il Federale di Lizzani, col quale esordì nel cinema “serio”, a La Grande Abbuffata di Ferreri, da Amici miei a Il Vizietto, è stato interprete di centocinquanta film, uno più bello dell'altro e regista di cinque pellicole di grande pregio – da Il mantenuto a I viaggiatori della sera.

Ma Ugo Tognazzi - come racconta il documentario di Simona Fasulo che si avvale della preziosa consulenza dello storico della televisione Aldo Grasso - aveva esordito diciottenne nell'avanspettacolo e poi era stato uno dei primi – con Raimondo Vianello - a portare la comicità e la satira nel nuovo mezzo che era la televisione. Il programma, del 1954, s'intitolava Un due tre, dalle tre telecamere con cui veniva girato – rigorosamente in diretta – e dal numero delle attrazioni internazionali – musicisti, ballerini, artisti – che venivano ospitate nel corso della trasmissione.

Con gli autori Scarnicci e Tarabusi, i due comici avevano avuto un'idea geniale: fare la parodia del linguaggio televisivo appena varato. Un'idea vincente finché, nel 1959, il programma non incappa nella censura e Un due tre deve chiudere, dopo aver trasmesso dal piccolo schermo sketch indimenticabili che ancora oggi sono celebrati.

A raccontare quei momenti esaltanti c'è il regista di “Un due tre”, Vito Molinari, che ricorda come venivano ideati gli sketch, il clima goliardico da cui nascevano; c'è Donata Tarabusi che, ancora bambina, andava ad assistere negli studi della Rai di Milano al programma scritto da suo padre; e ci sono Nicola Fano, storico del teatro, che fa una breve disamina del tipo di comicità di Un due tre e della comicità di Scarnicci e Tarabusi, confrontata con quella di Garinei e Giovannini, e c'è il critico cinematografico Mario Sesti che analizza l'uso del corpo che fa Tognazzi in teatro, in televisione e poi nel cinema.

Ugo Tognazzi nell'immaginario degli italiani è soprattutto l'attore di cinema, il gourmet ante litteram, il tombeur de femmes, e per orientarci tra il personaggio e l'uomo, il documentario ospita anche i racconti divertenti e a tratti commoventi di due dei suoi quattro figli - Gian Marco e Maria Sole – e di quelli del regista Pupi Avati, che fu sostenuto da Tognazzi quand'era un giovanotto senza arte né parte e ne divenne amico per sempre.

Cercasi Talento. Catania

Alla scoperta dell’ITS di Catania in cui i ragazzi possono diventare personale di bordo e di macchina oppure occuparsi della logistica. Nel vivace porto di Catania vengono formate importanti figure che condurranno in modo sostenibile passeggeri e merci da una parte all’altra del mondo. Lo racconta “Cercasi Talento”, in onda in prima visione mercoledì 12 marzo alle 22.10 su Rai Storia

GIOVEDI’ 24/03/2022

Passato e Presente. Fosse Ardeatine. La memoria

Settantotto anni fa, il 24 marzo 1944, i Gruppi di Azione Patriottica eseguono un’azione di guerra in Via Rasella, a Roma. Nell’attacco alla colonna del Polizeiregiment “Bozen” muoiono 33 soldati tedeschi. Nell’arco delle 24 ore successive, i nazisti eseguono velocemente una rappresaglia in alcune gallerie sulla via Ardeatina, uccidendo 335 persone. Una pagina tragica ricostruita dal Paolo Mieli e dal professor Alessandro Portelli, con il contributo della dottoressa Alessia Glielmi, a “Passato e Presente”, in onda giovedì 24 marzo alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. La strage verrà ricordata come “l’Eccidio delle Fosse Ardeatine”. Il 27 luglio 1944, su insistenza dei famigliari delle vittime, iniziano le operazioni di esumazione, identificazione e sepoltura delle salme delle vittime, coordinate dal professor Attilio Ascarelli e Ugo Sorrentino, direttore della Scuola di Polizia Scientifica di Roma. Il 24 marzo 1949 viene inaugurato il Mausoleo delle Fosse Ardeatine.

a.C.d.C. Gli ultimi re guerrieri d'Europa - Venti di guerra. Preludio alla guerra

Quando il re Edoardo il Confessore muore senza un erede, la lotta per il trono di Inghilterra si scatena violenta. Il conte Aroldo assume la corona, ma non è l’unico pretendente. In Normandia il duca Guglielmo, convinto di essere stato designato successore al trono dallo stesso Edoardo rivendica per sé la corona d’Inghilterra. Nel frattempo, il re vichingo Harald Hardrada di Norvegia sta allestendo una forza d’invasione. Molto presto l'Inghilterra sarà sotto attacco. In onda in prima visione giovedì 24 marzo alle 21.10 su Rai Storia

"a.C.d.C." e la vera storia dei Cavalieri Templari. La caduta dell'Ordine

In una delle più grandi operazioni di polizia di tutta la storia, all’alba di venerdì 13 ottobre 1307 tutti i Templari di Francia vengono arrestati per ordine del re Filippo IV. Le gravissime accuse di eresia e idolatria fanno parte di un piano spregiudicato del sovrano francese per sopprimere l’Ordine e appropriarsi delle sue ricchezze. Lo racconta l’ultimo appuntamento con “a.C.d.C. La vera storia dei cavalieri templari”, in onda giovedì 24 marzo alle 22.10 in prima visione su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero. 

VENERDI’ 25/03/2022

Passato e Presente. Bretton Woods con il prof. Gianni Toniolo

A Bretton Woods, nel New Hampshire, dal 1 al 22 luglio 1944 mentre il secondo conflitto mondiale è in corso, si tiene il più il più importante raduno internazionale dai tempi della Conferenza di pace di Parigi del 1919. Vi partecipano 730 delegati di 44 paesi. Lo ricostruiscono Paolo Mieli e il professor Gianni Toniolo a “Passato e Presente”, in onda venerdì 25 marzo alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Alla fine dei lavori, le grandi potenze accettano il piano messo a punto da Harry Dexter White, delegato per il Tesoro americano, e John Maynard Keynes, uno dei più grandi economisti del Ventesimo secolo e delegato per il governo inglese, in quelli che passeranno alla storia come gli accordi di Bretton Woods. Gli accordi daranno vita ad un sistema di regole e procedure volte a regolare la politica monetaria internazionale con l’obiettivo di governare i futuri rapporti economici e finanziari, dopo la fine del conflitto mondiale. Dagli accordi Bretton Woods nasceranno nel dicembre 1945 due grandi istituzioni: la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.

"Alighieri Durante, detto Dante" Vita e avventure di un uomo del Medioevo

L’infanzia e la giovinezza di Dante, la sua formazione, la vita fiorentina e l'ingresso in politica, sino al dramma dell’esilio, che coinciderà con la scrittura della sua immortale opera letteraria. Tappe ripercorse dal professor Alessandro Barbero in “Alighieri Durante, detto Dante. Vita e avventure di un uomo del Medioevo”, in onda venerdì 25 marzo alle 21.10 su Rai Storia. Un viaggio indietro nel tempo, di sette secoli, per scoprire la vita di colui che è riconosciuto universalmente come il padre della lingua italiana: Dante Alighieri, l’autore di uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale, la Divina Commedia, che ancora oggi continua a essere materia di studio per gli studenti delle scuole, di ricerca in ambito universitario, e fonte di ispirazione per artisti, registi, scrittori, musicisti, in tutto il pianeta. Il racconto si propone di ricostruire la “carta d’identità” di Durante Alighieri, detto Dante, attraverso le fonti disponibili agli storici: i documenti, le minute notarili, i certificati di nascita, i contratti di compravendita e, naturalmente, le “cronache” del tempo, che gli autori hanno immaginato di “far rivivere”, affidandole ad attori contemporanei che interpreteranno i cronisti di allora. Così, alla narrazione di Barbero e alle immagini dei luoghi danteschi, si alterneranno le voci, e “i volti” di Filippo e Giovanni Villani; Giovanni Boccaccio; Leonardo Bruni; il notaio Jacopo di Pandolfino; e Dino Compagni. 

Maxi. Il grande processo alla mafia. Saluti da Corleone

Sono passati molti mesi da quando il Maxiprocesso di Palermo è cominciato. Accusa e difesa si fronteggiano ogni giorno, e sul tappeto verde dell'aula bunker sfilano personaggi che hanno fatto la storia criminale della città e della Sicilia. L'atmosfera è sempre molto tesa, il processo è condizionato dalla morte di un avvocato di Messina, Nino D'Uva, ucciso da un imputato in un altro processo nella città dello Stretto. Un episodio che aumenta il livello di preoccupazione dei legali, che vedono assottigliarsi le speranze di mandare a monte il processo. Parte da qui l’episodio “Saluti da Corleone” della serie “Maxi, il grande processo alla mafia”, in onda venerdì 25 marzo alle 22.40 su Rai Storia. Il fronte dell'accusa è compatto e i racconti degli imputati eccellenti, come Michele Greco e Luciano Liggio, non riescono a cambiare il corso delle cose. Franco continua a svolgere il suo lavoro, con passione e professionalità, nonostante la sua vita attraversi un periodo difficile e tormentato. Gianni fa i conti per la prima volta con l'orrore di cui la mafia è capace, rimanendo sconvolto dai racconti del pentito Vincenzo Sinagra, che descrive le camere della morte. Teresa prende coraggio per affrontare una delicata situazione, spinta anche lei dalle emozioni suscitate dal processo, che si fa sempre più simbolo delle ferite e della voglia di riscatto di tutta Palermo. A riprova di questo, la deposizione di Ignazio Salvo, esattore delle tasse e per anni cerniera tra la mafia e la politica, che arriva sul pretorio pronto a difendersi dalle accuse, ma che simboleggia plasticamente come gli intoccabili, a Palermo, non esistano più.

SABATO 26/03/2022

Passato e presente. Tre donne nel cammino della scienza

Cinema Italia TOLGO IL DISTURBO

Regia di Dino Risi. Con Vittorio Gassman, Dominique Sanda, Eva Grimaldi, Firmine Richard

Commedia (1990) In onda sabato 26 marzo alle 21.10 su Rai Storia

Documentari d'autore. Interno giorno

Un viaggio nel cinema, attraverso i provini di aspiranti attori e attrici, noti e sconosciuti, che dal secondo dopoguerra al 1968 hanno provato a entrare nella più antica scuola di cinema d’Europa: il Centro Sperimentale di Cinematografia. Lo propone “Interno giorno”, in onda sabato 26 marzo alle 23.00 su Rai Storia per “Documentari d’autore”.

Dalla sicurezza di una giovanissima Sofia Loren alle esitazioni di una altrettanto giovane ma bellissima Claudia Cardinale, dalla disinvoltura di Raffaella Carrà quando ancora si chiamava Raffaella Pelloni, a Paola Pitagora, dalle barzellette raccontare da Domenico Modugno a un duetto tra Lucia Bosè e Marcello Mastroianni: storie del cinema italiano e dei suoi mutamenti attraverso straordinarie immagini d’archivio.


 

 

 
 
 

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