L’Ape musicale

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I CONCERTI SINFONICI

Dopo i due concerti di apertura con Antonio Pappano, il mese di ottobre prosegue con il Direttore Ospite Principale, Mikko Franck, che il 24, 25 e 26 ottobre chiuderà il Festival dedicato a Berlioz dirigendo nella stessa serata l’Ouverture dall’opéra-comique Beatrice et Benedict, La sagra della Primavera di Stravinskij e il Concerto per violino e orchestra di Sibeliuscon Anna Tifu al violino, che torna a Santa Cecilia dopo due stagioni.

Seguendo il calendario dei concerti, il 15, 16 e 17 novembre, Juraj Valčuha dirigerà l’Orchestra e il giovanissimo violinista austriaco di origini armene Emmanuel Tjeknavorian, che esordisce sul palco romano con il Concerto per violino di Kachaturian, un brano che racchiude il sapore della sua terra, seguito dalla Sinfonia n. 3 di Prokof’ev. Nel penultimo concerto di novembre (21, 22 e 23) il direttore tedesco David Afkham, già ospite dell’Accademia nel 2012 e nel 2016, dirigerà la prima italiana di Triumph to exist, fortunatissima composizione di Magnus Lindberg, pluripremiato compositore e clarinettista finlandese, Preludio e Morte di Isotta dal Tristano e Isotta di Wagner e la Sinfonia n. 3 di Brahms. Un mese ricco di proposte che si concluderà (28, 30 e 2 dicembre) con la Messa da Requiem di Verdi con Coro e Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretti da Mikko Franck e un cast del quale fanno parte Eleonora Buratto, Ekaterina Semenchuk, René Barbera e Dmitry Beloselskiy.

A conferma del legame speciale con Santa Cecilia, Gustavo Dudamel tornerà all’inizio di dicembre (5, 6 e 7) per dirigere l’Orchestra nella Sinfonia n. 2 di Schubert (eseguita a Santa Cecilia l’ultima volta nel 1996), e la Sinfonia n. 1 di Brahms e subito dopo il concerto romano, con lo stesso programma, accompagnerà l’Orchestra in un breve tour italiano.

Il mese di gennaio si inaugura (9, 10, 11) con Manfred Honeck che dirigerà La Creazione di Haydn – imponente oratorio tratto da "Il Paradiso perduto" di John Milton - con Orchestra e Coro dell’Accademia insieme a Robin Johannsen, Maximilian Schmitt e Tareq Nazmi. Un salto di tre secoli di musica ci porta da Haydn al programma del 30, 31 gennaio e 1 febbraio, con il debutto sul podio di Santa Cecilia di Susanna Mälkki, che dirigerà la prima esecuzione italiana di Flounce, opera della finlandese Lotta Wennäkoski, uno dei nomi più interessanti della scena contemporanea internazionale e accompagnerà l’esordio nella stessa sera di Alexander Malofeev - enfant prodige pupillo di Valery Gergiev e vincitore di importanti concorsi pianistici - per l’esecuzione del Concerto per pianoforte n. 1 di Čajkovskij.

Il ciclo contemporaneo si conclude (6, 7 e 8 febbraio) con il compositore e Premio Oscar Tan Dun che dopo sette anni torna sul podio di Santa Cecilia per dirigere Orchestra e Coro nella sua Buddha Passion, in prima esecuzione italiana, con gli interpreti Kang Wang, Shenyang, Huiling Zhu, Lan Weiwei, Batubagen e Yining Chen che suonerà il tradizionale pipa. Il mese di febbraio continua con Gianandrea Noseda che il 13, 14, 15 dirigerà il Concerto per violino di Beethoven con Leonidas Kavakos solista e la Sinfonia n. 3 "Polacca" di Čajkovskij. Daniele Gatti non manca l’appuntamento con le stagioni dell’Accademia e il 20, 21, 22 dirigerà Coro e Orchestra per una serata tutta russa con il secondo appuntamento del ciclo dedicato ai Balletti Russi e con l’esecuzione di Petruška di Stravinskij e Alexander Nevskij, musica composta da Prokof’ev per l’omonimo film diretto da Ėjzenštein, con solista il mezzosoprano Ekaterina Semenchuk. Il 27, 28, 29 febbraio secondo appuntamento con Mikko Franck che dirigerà Alessio Allegrini, Primo corno solista dell’Orchestra di Santa Cecilia nel Concerto per corno n. 2 di Richard Strauss, e la suggestiva Pavane pour une infante defunte di Ravel.

Attesa per il debutto di Antonello Manacorda il 5, 6 e 7 marzo che vedrà il direttore torinese dirigere Orchestra e Coro nell’esecuzione di tre brani di Mendelssohn: la Sinfonia n. 4 "Italiana" e la Fantasia Wanderer di Schubert con Francesco Piemontesi al pianoforte nella versione per pianoforte e Orchestra rielaborata nel 1851 da Liszt. La settimana seguente Myung-Whun Chung (12, 13, 14 marzo) dirigerà la Sinfonia n. 3 di Mahler, opera dalle dimensioni monumentali, ricca di pathos e significati extramusicali, con l’Orchestra, il Coro femminile e le Voci Bianche dell’Accademia. Tomáš Netopil torna a Santa Cecilia dopo un’assenza di cinque anni, il 19, 20, 21 marzo, per dirigere l’Ouverture La Consacrazione della Casa di Beethoven, la Sinfonia n. 6 di Dvořák e il Concerto per pianoforte n. 23 K 488 di Mozart con solista Francesco Libetta. Ancora Antonin Dvořák con la Sinfonia n. 9 "Dal Nuovo Mondo" - ultima celeberrima sinfonia del compositore boemo - diretta da Jakub Hrůša (26, 27, 28 marzo) che ascolteremo insieme alla Missa Glagolitica di Janàček, di rara esecuzione, ascoltata nella stagione sinfonica di Santa Cecilia l’ultima volta nel 1996 con Myung-Whun Chung. Con Orchestra e Coro Kateřina Kněžíková, Jarmila Balážová, Richard Samek e Jozef Benci.

Il Concerto per violino n. 1 di Paganini manca dal cartellone ceciliano dal 2007 e sarà il giovane violinista taiwanese Ray Chen a riproporlo il 16, 17, 18 aprile sotto la direzione di Pablo Heras- Casado insieme alla Sinfonia da Il Barbiere di Siviglia di Rossini e la Sinfonia n. 3 "Scozzese" di Mendelssohn. Dopo il successo riscosso con l’interpretazione del Primo Concerto di Beethoven nella stagione 2018/19, Emanuel Ax torna il 23, 24, 25 aprile ospite dell’Accademia per eseguire insieme all’Orchestra il Concerto n. 5 "Imperatore" diretto dall’israeliano Lahav Shani, fresco di nomina come Direttore Principale della Israel Philharmonic e Direttore Ospite Principale della Wiener Symphoniker, al suo debutto a Santa Cecilia, che nella stessa sera dirigerà anche la Sinfonia n.1 "Il Titano" di Mahler.

Con un programma dedicato a tre figure fondamentali della scuola russa, Tugan Sokhiev - dal 2014 direttore musicale del Teatro Bol'šoj di Mosca - torna a Santa Cecilia il 7, 8 e 9 maggio per dirigere la cantata per Coro, Baritono e Orchestra Primavera op. 20 di Rachmaninoff che vedrà solista Gerry Magee e alla quale seguiranno le Danze Polovesiane di Borodin e la Sinfonia n. 5 di Čajkovskij. Michele Mariotti, bacchetta italiana tra le più apprezzate degli ultimi anni sulla scena internazionale, esordisce sul podio ceciliano il 14, 15, 16 maggio con la Sinfonia n. 4 "Tragica" di Schubert e il Concerto per violoncello n. 1 di Haydn eseguito da Kian Soltani, giovanissimo protagonista dei teatri più importanti del mondo, anche lui al debutto a Santa Cecilia. Il direttore russo Valery Gergiev chiude il mese di maggio (28, 29, 30) e conclude il ciclo dedicato ai Balletti Russi con una imperdibile esecuzione de l’Uccello di fuoco che sarà affiancata dal Concerto per pianoforte n. 3 di Prokof’ev con Alexander Volodin solista e Prélude a l'après-midi d'un faune di Debussy.

Straordinario ritorno di Stefano Bollani che il 4, 5 e 6 giugno sarà protagonista con Hyung-ki Joo (per l’occasione senza il partner del duo Igudesman) del Concerto per due pianoforti di Poulenc diretti da Sakari Oramo.


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