L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Istituzione Universitaria dei Concerti

I CONCERTI DELL’AULA MAGNA

75a Stagione 2019-20

I CONCERTI INAUGURALI

Martedì 15 ottobre 2019 ore 20.30

Gesualdo Project

Les Arts Florissants

Paul Agnew tenore e direzione

Gesualdo da Venosa

Selezione dal Primo e Secondo Libro de’ Madrigali

Terzo Libro de’ Madrigali (integrale)

Sabato 19 ottobre 2019 ore 17.30

Orchestra Barocca Zefiro

Alfredo Bernardini oboe e direzione

Johann Sebastian Bach

I seiConcerti Brandeburghesi

Carlo Gesualdo principe di Venosa non è un certamente un personaggio ordinario: ultimo discendente di una delle più grandi casate del regno di Napoli, duplice omicida protagonista di un clamoroso caso di cronaca del suo tempo, affetto da turbe psichiche definite all’epoca “melanconia”, si dedica anima e corpo alla musica in un’epoca storica in cui comporre musica non era giudicata un’occupazione degna di un nobile. Fu uomo solitario e bizzarro, musicista unico e geniale, che nei suoi madrigali tendeva ad un’espressività estrema, in cui si alternavano continuamente le polarità opposte e inconciliabili: vita e morte, speranza e disperazione, gioia e dolore, con una netta prevalenza dei momenti oscuri su quelli luminosi. Il gruppo Les Arts Florissants con la direzione di Paul Agnew esegue una selezione dal Primo e dal Secondo Libro dei Madrigali di Gesualdo e l’integrale del Terzo Libro, nell’ambito di un progetto europeo che prevede l’esecuzione completa dei madrigali gesualdiani in collaborazione con la Cité de la Musique – Philharmonie de Paris.È proprio nel terzo dei suoi sei libri di madrigali(1595) che avviene definitivamente la scelta a favore di contrasti così accesi e spasmodici, ottenuti con cromatismi e dissonanze sempre più audaci, che non erano ammessi dalle regole compositive di quel periodo storico e che oggi rendono Gesualdo incredibilmente moderno.

Les Arts Florissants nel 2019 festeggia i 40 anni dalla fondazione e non è retorico affermare che questo gruppo è ormai una delle più reputate formazioni nel campo dell’esecuzione della musica rinascimentale e barocca secondo criteri filologici.

I Concerti Brandeburghesi, così chiamati perché dedicati al Margravio di Brandeburgo, sono uno dei capolavori di Johann Sebastian Bach, un vertice non solo della musica barocca ma della musica in assoluto. All’epoca di Bach il concerto recava ben impresso il marchio stilistico italiano e infatti Bach studiò attentamente Vivaldi, come risulta chiaramente dalla maggior parte dei suoi concerti. Ma nei Brandeburghesi Bach esplorò strade nuove. Questi sei concerti sono diversi non solo dai concerti italiani ma anche l’uno dall’altro: sono ora in tre, ora in due, ora in quattro movimenti e gli strumenti solisti cambiano ogni volta. Per questo ascoltarli uno dopo l’altro permette di capire meglio la portata di questa fondamentale raccolta. L’incisione discografica dei Brandeburghesi da parte dell’Orchestra Barocca Zefiro ha appena ricevuto il Diapason d’Or della rivista francese Diapason.


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