L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

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Cartellone capitale

STAGIONE 2023

La Fondazione del Teatro Grande di Brescia presenta la Stagione 2023.

I dettagli degli spettacoli

Una Stagione multidisciplinare che attrarrà i più grandi artisti al mondo, dalle celebri direttrici d’orchestra e dai celebri direttori alle più famose coreografe e ai più famosi coreografi, così come i giovani talenti. Un cartellone che cresce sia in qualità sia in quantità rispetto alla consueta Stagione per rispondere all’appuntamento speciale del 2023.

Lungo le linee tracciate dal disegno strategico di Bergamo Brescia 2023, la programmazione di grande livello internazionale si articolerà in spettacoli, concerti, incontri, laboratori, lezioni, conferenze sceniche per offrire alla comunità l’alto valore artistico della proposta e l’impegno, la partecipazione e l’attenzione verso la povertà educativa e i bisogni dei soggetti più fragili.

Oltre ai meravigliosi spazi del Teatro Grande, la programmazione toccherà altri luoghi della città e della provincia come parchi, giardini e luoghi del patrimonio storico-artistico per contribuire a rendere Brescia particolarmente attrattiva anche in ottica di turismo culturale.

Qualità, internazionalità, territorio, eccellenze e giovani sono i capisaldi sottesi a tutta la programmazione che si prefigge di fare del territorio bresciano una eccellenza nazionale e internazionale grazie a spettacoli e concerti di elevato valore artistico con personaggi emblematici del panorama culturale nazionale e internazionale. Una attenzione particolare verrà inoltre riservata alla valorizzazione dei talenti artistici bresciani, in linea con la tradizione che da sempre caratterizza la Fondazione del Teatro Grande.

Una strategia di apertura a 360° del Teatro che contemplerà, accanto alla conservazione e valorizzazione della tradizione, una innovazione dei linguaggi e dei formati, con una particolare attenzione nei confronti di un nuovo pubblico, tra cui i giovani a cui saranno dedicati spettacoli e iniziative studiate ad hoc.

Il percorso che la Fondazione ha avviato sin dalla sua nascita, parte dalla riflessione su quale possa essere oggi il ruolo di una istituzione storica, su quale possa essere la funzione culturale, civile e sociale di un Teatro di Tradizione che si deve obbligatoriamente confrontare con il cambiamento della società e del territorio, la diversificazione del pubblico, dei suoi gusti e delle sue abitudini.

L’edizione 2023 diviene così terreno di riflessione da condividere con artisti e pubblico. L’occasione della Capitale della Cultura renderà ancora più forte il posizionamento del Teatro Grande come centro di eccellenza creativa e luogo di condivisione delle esperienze, anche in un’ottica di socialità condivisa.

LA STAGIONE OPERA E BALLETTO

Tratto comune dei titoli della Stagione Opera e Balletto 2023 sarà il carattere ribelle delle protagoniste e dei protagonisti delle opere che comporranno il cartellone. Ribellione verso le convenzioni sociali, verso le famiglie, verso i padri-padroni, verso la nobiltà e simbolicamente verso un destino già scritto.

L’apertura della Stagione Opera e Balletto 2023 sarà dedicata a un titolo molto caro al Teatro Grande di Brescia, Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Nel maggio 1904 proprio a Brescia, dopo l’inatteso fiasco della prima milanese, la nuova versione “bresciana” dell’opera ottenne un enorme successo internazionale e sancì l’immortalità del capolavoro pucciniano. Lo spettacolo sarà un nuovo allestimento (coproduzione internazionale Teatri di Opera Lombardia, Teatro del Giglio di Lucca, Rahvusooper Estonia National Opera di Tallinn) in cui verrà proposta proprio la seconda edizione dell’opera – quella “bresciana”, appunto, di rara esecuzione – e debutterà sul palcoscenico del Teatro Grande il 20 luglio alle 20.00 con replica il 22 luglio alle 18.00 e Anteprima il 17 luglio alle 17.00. Nel ruolo della protagonista è atteso il celebre soprano Eleonora Buratto (dopo il debutto quest’anno al Metropolitan nel ruolo), alla direzione una delle bacchette italiane più note nel mondo, quella del Maestro Riccardo Frizza, e alla regia la giovane e talentuosa regista greca Rodula Gaitanou, in continuazione di quel “filo rosa” che contraddistingue le tre regie di inaugurazione del triennio 2022-2024. Entrambe le recite di Madama Butterfly saranno fuori abbonamento, ma per gli abbonati della Stagione Opera e Balletto 2022 ci sarà la possibilità di poter acquistare anticipatamente i biglietti e con prelazione del proprio posto.

La Stagione proseguirà poi in autunno con tre titoli d’opera e il titolo di balletto classico, tutti in abbonamento e realizzati in doppia rappresentazione.

Singspiel dall’impianto musicale geniale, Die Zauberflöte di Wolfgang Amadeus Mozart andrà in scena il 13 ottobre alle ore 20.00 e il 15 ottobre alle 15.30. L’opera si presta a mille letture e verrà riproposta al Teatro Grande di Brescia con la partecipazione delle giovani voci vincitrici del concorso As.Li.Co 2023. L’allestimento sarà una coproduzione di Opera Carolina (US) e dei Teatri di Opera Lombardia (Teatro Grande di Brescia, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Sociale di Como).

Luisa Miller di Giuseppe Verdi, opera tra le meno eseguite del cigno di Busseto e assente dal palcoscenico bresciano dal 2001, sarà il terzo titolo del 2023. L’allestimento, in via di definizione, sarà una coproduzione internazionale con Opéra Grand Avignon, Opéra de Tours, Opera Slaska Bytom, Teatr Wielki Poznan e i Teatri di Opera Lombardia (Teatro Grande di Brescia, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Sociale di Como). A Brescia lo spettacolo andrà in scena venerdì 3 novembre alle ore 20.00 e domenica 5 novembre alle ore 15.30.

Assente da 20 anni dalle tavole del Teatro Grande, Don Carlo di Giuseppe Verdi tornerà a Brescia in un allestimento in via di definizione che sarà una coproduzione dei Teatri di Opera Lombardia (Teatro Grande di Brescia, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Sociale di Como). Le recite si terranno venerdì 1 dicembre alle ore 20.00 e domenica 3 dicembre alle ore 15.30.

Team creativi e cast delle opere in cartellone sono ancora in via di definizione.

Il titolo di balletto classico che come da tradizione si affiancherà alla programmazione d’Opera sarà Romeo e Giulietta, in scena nei giorni 24 e 25 novembre rispettivamente alle 20.00 e alle 15.30. Ad interpretare la celebre vicenda dei due amanti di Verona, danzata sulle musiche di Sergey Prokofiev, ritroveremo la compagnia Les Ballets de Monte-Carlo che pochi mesi fa è stata accolta dal pubblico bresciano con grande entusiasmo per il balletto Cenerentola. Anche questo nuovo titolo porterà la firma di Jean-Christophe Maillot, direttore artistico della compagnia, che ha ideato una coreografia che sconvolge i codici della danza classica in ciò che ha di più tradizionale, conservandone al contempo lo slancio, l’energia e la grazia senza tempo. Il coreografo interpreta infatti la nota tragedia shakespeariana non come un conflitto sociale o una lotta tra clan regolata da un codice d’onore, ma al contrario come un dramma fortuito che fa morire due ragazzi più presi dai giochi dell’amore che da quelli dell’odio. Romeo e Giulietta è una pietra angolare del repertorio di Maillot: un vocabolario classico con una sintassi contemporanea sempre al crocevia di molteplici discipline artistiche.

Per tutti i titoli d’opera l’esecuzione musicale sarà affidata all’Orchestra dei Pomeriggi Musicali – partner del Circuito Opera Lombardia – e sul palcoscenico il Coro di OperaLombardia diretto dai Maestri Massimo Fiocchi Malaspina e Diego Maccagnola.La rete di OperaLombardia vede inoltre la partecipazione del Teatro alla Scala e di Regione Lombardia, oltre al sostegno di Fondazione Cariplo.

Sono confermate le iniziative a corollario della Stagione Opera e Balletto che propongono interessanti spunti di riflessione per il pubblico più trasversale: il ciclo di conferenze Pazzi per l’Opera con i melomani che raccontano le trame d’Opera e ne tratteggiano caratteristiche ed elementi distintivi, In diretta dalla Scala che offrirà gratuitamente la trasmissione in streaming della prima del 7 dicembre e Alla Scala con il Grande, grazie al qualegli abbonati della Stagione Opera e Balletto del Teatro Grande potranno assistere a prezzi agevolati ad alcuni spettacoli del Teatro scaligero.

Per tutti i titoli della Stagione Opera e Balletto sarà attivo il progetto di accessibilitàOPENche rende il Teatro Grande e i suoi spettacoli d’Opera e Balletto accessibili alle persone con disabilità sensoriali al fine di promuovere il coinvolgimento, la soddisfazione e il benessere che si genera grazie all’inclusione e alla partecipazione culturale. Il Teatro Grande è stato il primo Teatro in Italia a sperimentare il sistema Mobile Connect di Sennheiser finalizzato al miglioramento della fruizione dello spettacolo per i disabili sensoriali. Il sistema Sennheiser, attraverso il semplice utilizzo di un’app gratuita scaricata sul proprio cellulare, consente a sordi e ipoudenti di migliorare la propria fruizione dello spettacolo attraverso una personale modulazione delle frequenze del suono. Lo stesso sistema consente inoltre a persone ipovedenti e cieche di poter ascoltare un’audiodescrizione appositamente creata durante le prove. Ogni titolo è poi accompagnato da affascinanti percorsi multisensoriali che spesso si svolgono in palco, affiancando alla descrizione di scene, costumi e oggetti di attrezzeria anche supporti in Lingua Italiana dei Segni, approfondimenti musicali e ausilii tattili. Oltre alle attività legate agli spettacoli, nell’ambito del progetto OPEN verranno inoltre promosse altre iniziative, come il Corso per Guide Inclusive – che offre la possibilità a giovani ragazzi ciechi e sordi di costruire e condurre, insieme ai professionisti del Teatro, percorsi di visita accessibili e inclusivi – e un Accessibility Day aperto a tutti che la Fondazione organizzerà nel mese di settembre per discutere di teatro inclusivo e mostrare pratiche e percorsi di accessibilità. Tutte le opere in programma saranno inoltre accompagnate dai sopratitoli in italiano.

GLI APPUNTAMENTI CON LA MUSICA

Il 2023 segna un anno eccezionale per la grande Musica al Teatro Grande: una Stagione che raccoglie in unico cartellone alcuni tra i più importanti artisti al mondo, tra cui i direttori Theodor Currentzis, Kirill Petrenko e Ottavio Dantone, le direttrici d’orchestra Speranza Scappucci e Oksana Lyniv, la pianista Maria Joao Pires, il Maestro Ottavio Dantone in veste di pianista e il violoncellista Luigi Piovano, oltre alle grandi compagini orchestrali che nel corso dell’anno calcheranno il palco del Teatro Grande. Stelle della musica invitate a comporre una Stagione indimenticabile che accoglie, insieme ai grandi nomi, i talenti del nostro territorio che da sempre la Fondazione promuove.

La Musica sarà elemento distintivo di tre particolari ricorrenze: il Giorno della Memoria (27 gennaio), il 23 maggio (anniversario dell’uccisione del giudice Giovanni Falcone) e il Concerto di Natale. Tre occasioni importanti per il Teatro che saranno anche momenti di riflessione e condivisione sociale.

La Stagione concertistica – che da diversi anni tramanda la memoria della storica Società dei Concerti del Teatro Grande – vedrà come primo appuntamento un concerto speciale dell’Ensemble del Teatro Grande dedicato proprio al “Giorno della Memoria” e realizzato in collaborazione con la Casa della Memoria di Brescia. Venerdì 27 gennaio alle ore 20.00 nel Ridotto del Teatro Grande si esibiranno Anton Dressler (clarinetto), Marco Mandolini e Daniele Richiedei (violini), Joël Imperial (viola), Camilla Patria (violoncello) e Andrea Rebaudengo (pianoforte) in un programma che rende omaggio ad alcuni tra i maggiori compositori di origine ebraica.

L’inaugurazione ufficiale della Stagione 2023 sarà il primo degli appuntamenti più importanti dell’anno. Venerdì 3 febbraio alle ore 20.00 la Sala Grande ospiterà il concerto dell’Orchestra del Teatro La Fenice diretta dal Maestro Speranza Scappucci. Riconosciuta dalla stampa italiana e internazionale come una delle direttrici più interessanti della sua generazione, Speranza Scappucci dirigerà la storica formazione veneziana. In particolare verranno eseguiti l’Ouverture da I vespri siciliani di Giuseppe Verdi e la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 Eroica di Ludwig van Beethoven. Nella seconda parte del concerto verrà eseguita anche la partitura Il canto del silenzio per viola e archi, composta nel 2021 da Simonide Braconi – prima viola del Teatro alla Scala di Milano – e dedicata a alle vittime della pandemia. Il Maestro Braconi sarà viola solista della serata e pertanto eseguirà in prima persona la sua stessa composizione.

In due serate, il 20 e 27 febbraio alle ore 20.00, il violinista Fulvio Luciani, tra i più sensibili musicisti italiani, affronterà le sei composizioni scritte da Johann Sebastian Bach e denominate Sonate e Partite in occasione della nuova edizione critica Ricordi curata quest’anno dal violinista stesso. Nel primo appuntamento il programma si concentrerà sulle tre Sonate, ciascuna composta da quattro movimenti. Il 27 febbraio, invece, verranno eseguite le tre Partite. Le sei composizioni sono considerate uno dei vertici assoluti della letteratura violinistica di tutti i tempi: ciò che il compositore richiede è unanimemente considerato al di fuori del perimetro di ciò che un violinista considera lecito, possibile, realistico, affrontabile. Una maratona musicale che si preannuncia imperdibile per gli appassionati, ma non solo, considerata l’esecuzione solistica estrema e quindi la rara occasione di poterla ascoltare.

Dèdalo ensemble presenta il 9 marzo alle 20.00 nel Salone delle Scenografie un programma che ancora una volta affronta alcuni grandi capolavori del Novecento. Diretto dal Maestro Vittorio Parisi e con la partecipazione del mezzosoprano Elena Belfiore, dèdalo ensemble proporrà l’esecuzione di Appalachian Spring di Aaron Copland – pezzo commissionato dalla Fondazione Elisabeth Sprague Coolidge per la coreografia di Martha Graham – e El Amor Brujo, tra le composizioni più popolari e universalmente note di Manuel de Falla.

Il 15 marzo alle ore 20.00 il Ridotto accoglierà un nuovo appuntamento del ciclo Incontri tra filosofiae musica. Pensatori al pianoforte già avviato nel 2020. Protagonisti Ruggero Ruocco al pianoforte e il musicologo Augusto Mazzoni che, in un recital pianistico con presentazione, proporranno al pubblico alcuni brani inediti – emersi da recenti ricerche – che il filosofo Emanuele Severino compose in giovinezza.

Altro focus sulla musica contemporanea sarà quello proposto venerdì 24 marzo alle 20.00 in Salone delle Scenografie da MDI Ensemble che da anni si dedica con passione alla diffusione del repertorio contemporaneo. Ospite regolare delle più importanti istituzioni musicali italiane e straniere, tra i tanti riconoscimenti ricevuti MDI ensemble si aggiudica nel 2021 il Premio Franco Abbiati dedicato a Mario Messinis “per la dedizione nei confronti dei repertori contemporanei”. Il programma della serata prevede la Sonata per flauto, viola e arpa di Claude Debussy, Small II di Franco Donatoni e Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen, brano scritto nel campo di concentramento di Görlitz e uno dei più alti esempi di musica cameristica del ventesimo secolo.

Venerdì 14 aprile alle ore 20.00 salirà sul palco del Teatro Grande una delle più grandi musiciste di tutti i tempi, la pianista portoghese Maria João Pires. Si è esibita in pubblico per la prima volta all’età di 4 anni e nella sua carriera ha calcato i palcoscenici più importanti, lavorando a fianco dei più noti direttori. Maria João Pires è acclamata in tutto il mondo per le sue straordinarie doti e per le eccellenti interpretazioni di Mozart, Schubert e Chopin. Il programma che porterà al Teatro Grande è ancora in via di definizione, ma questa serata di piano solo si annuncia già imperdibile per coloro che amano la grande musica.

Come di consueto, nel mese di maggio il Teatro Grande parteciperà alle iniziative dedicate alle vittime delle stragi e del terrorismo con il concerto che si terrà martedì 23 maggio alle 20.00. Realizzato in collaborazione con il Conservatorio Luca Marenzio di Brescia e con la Casa della Memoria, il concerto vedrà protagonista l’Orchestra STU.D.I.O. del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia diretta dal Maestro Pier Carlo Orizio. Il progetto STU.D.I.O. nasce come un laboratorio/bottega di pratica professionale orchestrale in cui insegnanti e studenti si esibiscono fianco a fianco. Questo consente agli allievi di apprendere sul campo il “mestiere” e di vivere direttamente e in maniera completa le fasi di realizzazione dell’esecuzione, dalla lettura delle parti, che avviene in classe già prima delle prove d’insieme, all’esecuzione pubblica. Il concerto verrà offerto gratuitamente alla Città.

Altro appuntamento di assoluto rilievo sarà quello che venerdì 26 maggio alle 20.00 vedrà protagonista l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Kirill Petrenko, uno tra i più eccellenti direttori d’orchestra al mondo. Dal 2019 alla guida dei Berliner Philharmoniker, il Maestro Petrenko si è esibito nei maggiori Teatri d’opera del mondo come Direttore Ospite. Nel 2013 diresse al Festival di Bayreuth la tetralogia wagneriana in un’interpretazione che in tanti ricordano come memorabile. Insieme all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai – formazione tra le più affermate del contesto nazionale – eseguirà un programma che prevede alcune tra le pagine più intense del repertorio sinfonico: Drei Orchesterstücke op.6 di Alban Berg e Lemminkäinen Suite op. 22 di Jean Sibelius.

Gli appuntamenti con la musica riprenderanno poi nella seconda metà dell’anno con il pianista Pierangelo Taboni che sarà protagonista del concerto per pianoforte solo dal titolo Transire, un lavoro che pone in dialogo i dieci studi per pianoforte di Giancarlo Facchinetti e le composizioni estemporanee del pianista Pierangelo Taboni. L’appuntamento fissato per il 19 ottobre alle ore 20.00 nel Ridotto del Teatro Grande sarà una interessante opportunità per riscoprire e valorizzare l’opera pianistica del compositore bresciano recentemente scomparso.

Il 21 settembre alle 20.00 si terrà in Sala Grande il concerto della Youth Symphony Orchestraof Ukraine guidata dalla bacchetta della direttrice Oksana Lyniv, fondatrice dell’Orchestra e tra le più apprezzate direttrici del panorama musicale europeo. La Youth Symphony Orchestra of Ukraine/YsOU è un progetto musicale unico che riunisce giovani musicisti dai 12 ai 22 anni da tutta l’Ucraina. La missione di YsOU è quella di essere una piattaforma per lo sviluppo di giovani musicisti con l’obiettivo di diffondere la musica classica e i suoi valori nella realtà attuale. Durante la serata verrà eseguita la Suite n. 3 di Ottorino Respighi Antiche danze et arie per liuto, la Sinfonia n. 4 Italiana op. 90 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, oltre alla prima esecuzione italiana del brano Cantate on the poems of Lesja Ukraïnka Polumiam zhority (Burn on in flames) di Eduard Resatsch in cui è prevista la partecipazione come voce solista del soprano Yuliia Tkachenko. Il concerto vuole fortemente testimoniare la solidarietà e la vicinanza della Fondazione del Teatro Grande alla popolazione ucraina che da mesi subisce una aggressione violenta e inaccettabile.

Nella seconda parte dell’anno ritroveremo l’Ensemble del Teatro Grande domenica 22 ottobre alle ore 11.00. Nel Ridotto del Teatro Grande i musicisti Marco Mandolini e Daniele Richiedei (violini), Danusha Waskiewicz (viola), Camilla Patria (violoncello) e Andrea Rebaudengo (pianoforte) saranno questa volta impegnati nell’esecuzione del Quintetto per archi e pianoforte di Dmitrij Shostakovich e in una nuova composizione di Mauro Montalbetti per archi e pianoforte, commissionata dalla Fondazione per la Capitale Italiana della Cultura 2023 ed eseguita il 22 ottobre in prima assoluta. Un programma che sottolinea l’apertura della formazione residente del Teatro Grande verso una pluralità di stili e di epoche.

Le Città del Jazz è il progetto ideato e realizzato insieme da Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo e Fondazione del Teatro Grande di Brescia elaborato congiuntamente in occasione di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Le due Fondazioni, da tempo attive nel campo della musica jazz, hanno unito le proprie risorse ideative attorno a due formazioni orchestrali, la Panorchestra e Take Off, entrambe protagoniste di eventi speciali che verranno realizzati durante l’anno nei due territori. Nell’ambito di questo progetto, mercoledì 8 novembre alle 20.00 si terrà nel Salone delle Scenografie del Teatro Grande il concerto della Panorchestra, formazione che unisce mondi musicali differenti, dal jazz al pop, passando per la sperimentazione. Il concerto dell’ensemble Take Off sarà invece presentato a Brescia all’interno del progetto “GrandeBrixia. Il Grande al Teatro romano”.

Il 20 novembre alle 20.00 il direttore greco Teodor Currentzis, figura di culto della scena musicale internazionale, si esibirà, per la prima volta in Italia, alla guida della neonata Orchestra UTOPIA composta da musiciste e musicisti provenienti da 30 Paesi: Armenia, Australia, Austria, Belgio, Bielorussia, Bulgaria, Canada, Cile, Cina, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Israele, Italia, Giappone, Kazakistan, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Spagna, Svizzera, Turchia, Regno Unito, Ucraina, Stati Uniti e Venezuela. Utopia è l'orchestra internazionale che cerca di riunire i migliori musicisti di tutto il mondo ed è strutturalmente, finanziariamente e organizzativamente indipendente da qualsiasi altro collettivo e istituzione.

Il pianista e compositore bresciano Paolo Gorini sarà protagonista dell’appuntamento Prismi, un concerto monografico dedicato alle sue composizioni che si terrà nel Salone delle Scenografie il 29 novembre alle ore 20.00. Il concerto offre una nuova immersione nella musica contemporanea, questa volta contaminata da influenze che spaziano dal progressive rock ai Radiohead, a Fausto Romitelli. Affascinato da tutte le nuove tecnologie che forzano i confini del suono, Paolo Gorini alternerà nei suoi brani l’esecuzione al pianoforte con l’utilizzo di altri particolari strumenti e dispositivi come la melodica, il pianoforte giocattolo, la loop station e la seaboard.

Il 4 dicembre alle 20.00 si terrà il secondo concerto del ciclo dedicato al tema dei viaggi e degli incontri proposto dai musicisti Fulvio Luciani e Massimiliano Motterle che con il Teatro Grande hanno instaurato una collaborazione triennale. In questa serata violino e pianoforte si uniranno sulle note di tre straordinarie Sonate: quella di César Franck, quella in mi bemolle maggiore di Richard Strauss (op. 18) e la Sonata in re minore op.108 di Johannes Brahms. Un programma che metterà in luce le straordinarie abilità tecniche ed interpretative dei due esecutori.

Il 17 dicembre alle 20.00 la Sala Grande ospiterà un concerto imperdibile che vedrà protagonisti il Maestro Antonio Pappano – uno dei più grandi direttori al mondo, qui impegnato come pianista – e Luigi Piovano, primo violoncello solista dell'Orchestra Sinfonica dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia. L’incontro fra i due musicisti è avvenuto quasi vent’anni fa e da allora ogni anno si ritrovano per eseguire insieme alcuni selezionati concerti. Il programma è in via di definizione, ma la serata si appresta già ad essere una tra le più ambite della Stagione.

In programma il 20 dicembre alle ore 20.00, il Concerto di Natale chiuderà con la raffinatezza della musica antica l’anno 2023. Per questo appuntamento annuale particolarmente apprezzato dal pubblico, la Fondazione coinvolgerà una delle istituzioni italiane più affermate a livello internazionale, l’Orchestra Accademia Bizantina diretta dal Maestro Ottavio Dantone, classificata nel 2021 prima orchestra in Europa e seconda al mondo ai Gramophone Awards. Attraverso un puntuale lavoro di studio e interpretazione, da anni Ottavio Dantone e Accademia Bizantina danno voce alle suggestioni dell’epoca barocca in modo che l’ascoltatore contemporaneo possa rivivere le atmosfere e sensazioni di allora. Il programma della serata, racchiuso nel titolo Il mistero del Natale, prevede l’esecuzione della Sinfonia XII op. 1 di Giuseppe Valentini, del Concerto XII di Gaetano Maria Schiassi, del Concerto per violino RV 270 di Antonio Vivaldi e dei Concerti Grossi di Giuseppe Torelli, Giuseppe Sammartini e Arcangelo Corelli.

GLI APPUNTAMENTI CON LA DANZA

Gli appuntamenti con la danza si apriranno il 9 febbraio alle 20.00 in Sala Palcoscenico Borsoni. Dopo lo spettacolo presentato nella Stagione 2022 dal titolo My body solo, la talentuosa giovane coreografa Stefania Tansini, vincitrice della sesta edizione di DNAppunti Coreografici, presenterà il nuovo lavoro My Body Trio che completa il progetto modulare già avviato nel precedente spettacolo. In questo percorso l’artista mette a confronto due aspetti contrapposti: da un lato l’individualità, dall’altro la comunità. A partire dallo stare insieme, My body trio si focalizza sulle possibilità di relazione, sull’unione sottile e precaria dei corpi che intessono i loro legami attraverso vicinanze, camminate, stasi, ritmi condivisi.

Il 17 febbraio alle 19.00 e alle 21.00 in Salone delle Scenografie verrà invece proposta in prima assoluta la nuova produzione Zelig del coreografo Nicola Galli e del musicista e compositore Saturnino che daranno vita a un inedito progetto di commistione tra musica e danza. Il celebre bassista e polistrumentista italiano comporrà un tappeto sonoro che andrà ad integrarsi con la creazione di Nicola Galli, giovane coreografo e danzatore, vincitore di prestigiosi riconoscimenti, tra cui nel 2018 il premio "Danza & Danza" come miglior coreografo emergente, nel 2019 il premio nazionale "Sfera d'Oro per la danza" e nel 2021 il più recente premio "Radicondoli per il teatro" per l'innovazione e l'uso di nuove tecnologie nel teatro.

In Sala Grande il primo appuntamento sarà invece quello del 3 marzo alle ore 20.00 con il celebre danzatore e coreografo Israel Galván che porterà a Brescia lo spettacolo La Consagración de la Primavera ispirato a La Sagra della Primavera di Stravinsky. Creatore di uno stile virtuoso e innovatore all’interno della grammatica flamenca, Israel Galván è riconosciuto oggi come il più importante interprete del flamenco: nella sua carriera è riuscito a sviluppare un’estetica che unifica in modo significativo i due approcci contemporaneo e tradizionale di questo genere di ballo, una visione pionieristica che gli è valsa il riconoscimento del Premio nazionale per la Danza nella categoria ‘Creazione’ assegnato dal Ministro della Cultura spagnolo “per la sua capacità di generare in un’arte come il flamenco una nuova linfa senza dimenticare le radici vere che lo hanno sostenuto fino ai nostri giorni e che ne hanno fatto un’arte universale”. In questo spettacolo Israel Galván rivisita La sagra della primavera di Stravinskij con la complicità dei pianistiAndrea Rebaudengo e Valentina Massa, per una serata che si annuncia imperdibile per gli appassionati di danza.

Trajal Harrell sarà uno degli altri nomi del panorama internazionale che andrà a comporre il cartellone danza del 2023. Il danzatore e performer americano di fama mondiale è noto per il suo stile innovativo che sovrappone concettualmente la tradizione del voguing con quella della danza postmoderna. Al Teatro Grande porterà il 17 marzo alle ore 20.00 lo spettacolo The Köln Concert, un pezzo di danza sulla registrazione di uno dei più famosi assoli di pianoforte di tutti i tempi, l’omonimo brano di Keith Jarrrett: Trajal Harrell si accosta a questa pietra miliare della musica con delicatezza, associandola a quattro canzoni malinconiche di Joni Mitchell. Nato in piena pandemia quando non era possibile per i danzatori toccarsi in scena, The Köln Concert miscela sapientemente le forme di danza dell'Asia orientale e la danza moderna occidentale, ma anche il voguing, lo stile da passerella della sottocultura queer diffuso a New York negli anni '80.

Sempre nel mese di marzo, si susseguiranno in Sala Palcoscenico Borsoni due spettacoli che portano la firma di due eccellenti coreografe. Il 28 marzo alle 20.00 è prevista la performance Monumentum. The second sleep. Prima Parte / Il Solo di Cristina Kristal Rizzo che dal 2008 ha intrapreso un percorso autonomo di produzione coreografica, affermandosi come una delle principali personalità della coreografia italiana. Attraversato da visioni cromatiche ed esperienze corporali non verbali, come le pratiche di trance generate da ipnosi guidata, Monumentum. The second sleep. Prima Parte / Il Solo è un solo danzato da Megumi Eda, vincitrice di un Bessie Award nel 2004.

Il 30 marzo alle 20.00 salirà sul palco della Sala Borsoni Cristina Caprioli, danzatrice e coreografa bresciana di stanza a Stoccolma da diversi anni e tra le coreografe più significative della scena scandinava e internazionale. Nell'autunno 2021 ha ricevuto la medaglia reale Illis quorum meruere labores "per il suo ampio e significativo lavoro come danzatrice e coreografa, nonché per gli eccezionali contributi nel campo della danza svedese e internazionale". Al Teatro Grande porta il lavoro Scary solo, danzando una performance che la trasporta in un viaggio nella terra di nessuno, tra le cose che potrebbero accadere e quelle che si possono solo immaginare.

Martedì 9 maggio alle 20.00 la Sala Grande accoglierà, per la prima volta, la compagnia di danza Sasha Waltz & Guests, fondata a Berlino nel 1993 dalla celeberrima coreografa tedesca Sasha Waltz e da Jochen Sandig, oggi una delle più acclamate formazioni internazionali. Sasha Waltz è una delle figure di culto della danza contemporanea e, nella sua carriera, ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Europa e l’Ordre des Arts et des Lettres. In epoca post-pandemica la compagnia ha avviato un processo artistico innovativo che si traduce nella produzione continua di formati sia digitali che live. La performance In C che verrà presentata a Brescia è un esempio di questo nuovo approccio, un processo d’evoluzione sperimentale che porta ancora una volta la compagnia a immaginare un dialogo tra danza, musica e spazio. Partendo dalla nota composizione musicale di Terry Riley, emblema del minimalismo, la coreografia elabora una geometria di movimenti in cui ogni danzatore mantiene un grado di libertà rispetto al gruppo, dando vita a un lavoro flessibile e potenzialmente infinito.

Il 14 maggio alle 17.00 si terrà a Brescia la performance conclusiva del progetto diffuso Agorà. Le città vicine di Virgilio Sieni, tra i più autorevoli esponenti della danza italiana. Il progetto – sostenuto anche da Fondazione Cariplo – è frutto di una partnership tra la Fondazione del Teatro Grande e il Festival Danza Estate di Bergamo in occasione dell’anno della Capitale della Cultura. Il percorso di creazione che porterà poi alle due performance conclusive nelle città capoluogo, toccherà otto comuni nelle province di Bergamo e Brescia, coinvolgendo centinaia di persone in un viaggio di consapevolezza attraverso il gesto, ponendo l’ascolto del corpo come pratica inclusiva e di condivisione. Le piazze e le strade di ogni località saranno così sede di incontri, pratiche, connessioni e restituzioni coreografiche. Le azioni saranno poi riunite e rappresentate nei due grandi eventi pubblici finali.

Gli appuntamenti con la danza proseguiranno poi a settembre con una curiosa proposta che ancora una volta metterà in dialogo la danza con le architetture e gli spazi cittadini. Il 16 settembre alle ore 18.00 è infatti prevista la performance Les Baigneurs, ideata dagli artisti Clédat et Petitpierre. Attivi da diversi anni nel contesto artistico e performativo internazionale, Clédat e Petitpierre sviluppano progetti innovativi che hanno come punto di forza la continua alternanza tra lo spettacolo dal vivo e l’arte. Dopo La Parade moderne rappresentata a Brescia nel 2015, i due visionari artisti tornano otto anni dopo con un lavoro ispirato a un soggetto ricorrente della pittura moderna, quello dei “bagnanti”, che verrà declinato in una brillante e ironica interpretazione.

Sempre in dialogo con le architetture e il patrimonio artistico sarà il nuovo progetto di Annamaria Ajmone, straordinaria interprete e una delle più significative coreografe della scena italiana. Il 3 e 4 ottobre alle 20.00presenterà nel Ridotto del Teatro Grande la performance Senza titolo, una creazione site specific in forma di solo in cui l’artista attinge dallo spazio che la circonda e dal pubblico attorno a lei stimoli e suggestioni che vanno a declinare la composizione delle azioni coreografiche. Anche gli abiti di scena sono appositamente realizzati in relazione allo spazio in cui si inserisce la performance, in modo da rendere percepibile una relazione cromatica e materica.

Il 19 ottobre alle 20.00 in Salone delle Scenografie verrà invece presentato il progetto Metròn extended del performer e musicista Fabrizio Saiu che da diversi anni lavora nell'ambito della musica sperimentale elettroacustica e nella performing art. Le sue performance sono basate sull'intreccio tra pratiche differenti (atletica, musica, gioco, film-making, etc.) in cui l'ambiente, il movimento del corpo e il suono sono elementi cardine. Nato proprio negli spazi del Teatro Grande di Brescia durante una settimana di residenza artistica presso la Fondazione, anche Metròn extended si pone a metà strada tra performance musicale e acrobatica in cui gli elementi sono un atleta-musicista, 35 piatti per batteria posati sul pavimento e due voci registrate. Il pubblico, disposto attorno all’area della performance, seguirà in cuffia la narrazione.

Il 23 ottobre alle 20.00 in Sala Grande andrà in scena la nuova produzione della Batsheva Dance Company che vede la Fondazione del Teatro Grande tra i soggetti coproduttori dello spettacolo. Tra le compagnie più affermate a livello internazionale, la Batsheva Dance Company accoglie danzatori accuratamente selezionati che, grazie a un quotidiano allenamento basato sulle tecniche del Gaga, portano avanti una particolare ricerca sulle infinite possibilità del movimento e sullo sviluppo della propria sensibilità. Ohad Naharin, coreografo residente della Compagnia e ideatore di questo stile, firma lo spettacolo MOMO che disvela in scena il dolore e la bellezza più profondi. La rinuncia diviene una delicata ricerca della rottura, e i difetti nel codice di movimento dei danzatori si trasformano in materiale libero, giocoso ed emotivo, accentuati ancor più dal tappeto sonoro composto quasi interamente dall’album Landfall dei leggendari Laurie Anderson & Kronos Quartet – uno dei più visionari ensemble di musica contemporanea.

Gli appuntamenti con la danza si chiuderanno il 9 novembre alle ore 20.00 in Sala Grande con un’altra eccellenza internazionale, la Ailey II, una delle più importanti e storiche compagnie americane di danza che unisce lo spirito e l’energia dei migliori talenti della giovane danza americana e la passione e la creatività dei migliori coreografi emergenti. Al Teatro Grande la compagnia porterà in scena Revelations, uno dei capolavori di Alvin Ailey, creato quando il coreografo aveva solo 29 anni. Attingendo ai ricordi della sua infanzia di persone, luoghi ed esperienze e usando il blues, le canzoni di lavoro e gli spiritual come ispirazione musicale, Ailey racconta la storia afroamericana nel passaggio dalla schiavitù alla libertà. Una performance applaudita da più di 23 milioni di persone in 71 diversi Paesi a cui si affiancheranno altre due composizioni in via di definizione.

I PROGETTI SPECIALI

Tra i progetti speciali, anche nel 2023 ritroveremo le Lezioni di Storia realizzate in collaborazione con la Casa Editrice Laterza. Per l’anno della Capitale della Cultura è stato individuato un tema inedito, quello delle Capitali Culturali, cinque incontri, appositamente ideati e realizzati per Brescia, in cui si racconterà come nei secoli alcune città si sono fatte portatrici di istanze culturali contenenti elementi di novità che si sarebbero rivelati fondamentali per l’avvenire. Gli appuntamenti, fissati nella giornata di sabato alle ore 11.00 (28 gennaio, 4, 11 e 18 febbraio, 4 marzo), saranno condotti da alcuni dei più rilevanti storici italiani – Laura Pepe, Alessandro Marzo Magno, Valerio Magrelli, Paolo Nori e Alberto Mario Banti – affiancati dall’attrice Elena Vanni.

Sabato 25 febbraio si terrà la sesta edizionedella seguitissima maratona dedicata alla musica jazz e alle sue innumerevoli connessioni musicali. La programmazione jazz della Fondazione del Teatro Grande si sviluppa infatti all’interno della Stagione annuale, ma trova il suo apice con La Grande Notte del Jazz, una non-stop che propone specifici percorsi in cui il pubblico ha la possibilità di ascoltare artisti italiani e internazionali in spazi diversi del Teatro. Un’immersione totale nella musica jazz, una maratona notturna di 7 ore di musica con artisti provenienti dal contesto italiano e internazionale. Per l’occasione, il Conservatorio Luca Marenzio ospiterà una Lectio Magistralis di un importante artista jazz ospite della manifestazione.

Ai progetti speciali si aggiunge per l’anno della Capitale della Cultura Bergamo Brescia Drive dell’artista Cristian Chironi, un lavoro interdisciplinare, itinerante e al tempo stesso site-specific che combina architettura, urbanistica, design, sound art e relazioni sociali. A partire dall’eredità dell’architetto modernista Le Corbusier e da narrazioni legate alla città di origine dell’artista, Cristian Chironi – a bordo della sua Fiat 127 disegnata dal bergamasco Piò Manzù negli anni Settanta – esplorerà il concetto di abitare attraverso diverse prospettive. Ogni performance, sarà aperta a tre membri del pubblico, che si uniranno a Chironi e, a volte, a sorpresa, a una selezione di diversi copiloti: architetti, musicisti, urbanisti, attori, curatori, giornalisti, attivisti e filantropi. Ogni copilota mobiliterà la propria visione del percorso coinvolgendo i passeggeri in una conversazione che farà luce sul viaggio intrapreso.

L'edizione 2023 di Festa dell'Opera si svolgerà il 10 giugno con anteprima il 9 giugno e sarà dedicata al tema “Opera e Letteratura”, connubio naturale tra due forme d'arte che si compenetrano a vicenda e che, per loro stessa natura, rappresentano il desiderio dell'essere umano di raccontare storie e tramandare memorie. Il parallelo tra i grandi capolavori della letteratura e le grandi opere liriche sarà al centro dei numerosi eventi (tutti a partecipazione gratuita) che si svolgeranno come di consueto nei luoghi più suggestivi della città, in un viaggio affascinante tra le pagine di parole e le pagine di note, nella loro trasposizione pensata per il palcoscenico da alcuni dei più grandi geni musicali di tutti i tempi. Una edizione speciale che vede la collaborazione del Teatro Donizetti e dei Conservatori della città di Brescia e Bergamo.

  1. In occasione della Capitale della Cultura, il 15 e 16 settembre il Teatro Grande organizzerà STACCANDO L’OMBRA DA TERRA. Essere giovani italiani nel 2023. Il progetto, rivolto principalmente ad un pubblico giovane, ha l’obiettivo di creare occasioni di confronto critico, partecipazione e socialità attraverso due giornate aperte al pubblico con incontri, testimonianze, eventi musicali, reading letterari, proiezioni cinematografiche di e con alcuni dei giovani esponenti della nuova scena culturale italiana. Il progetto è realizzato in collaborazione con Scomodo, la redazione Under 25 più grande d’Italia. Nata come rivista cartacea, oggi Scomodo si occupa di giornalismo e partecipazione, spazi culturali, rigenerazione urbana e progetti artistici e culturali.

  2. La Fondazione amplierà e potenzierà inoltre il progetto Il Grande in Provincia che porta l’eccellenza del Teatro Grande fuori dai confini cittadini attraverso appuntamenti musicali realizzati in alcuni dei più simbolici e suggestivi luoghi del territorio provinciale. Il Grande in provincia diffonderà cultura e bellezza nei 23 Comuni bresciani che aderiranno all’iniziativa, intensificando così la capillarità delle proposte legate alla Capitale della Cultura 2023: un grande viaggio in musica che si preannuncia come un importante strumento di promozione turistica e culturale dei nostri beni artistici e paesaggistici. Tutti gli eventi della rassegna Il Grande in provincia saranno come sempre a partecipazione gratuita e realizzati grazie alla collaborazione con la Provincia di Brescia e la Fondazione Provincia di Brescia Eventi.

Nell’ambito della riscoperta e valorizzazione dei luoghi del patrimonio storico-architettonico della città, la Fondazione del Teatro Grande realizzerà da giugno a settembre anche GRANDEBRIXIA. Il Grande al Teatro Romano, un cartellone estivo che comprende una pluralità di appuntamenti – concerti, spettacoli, reading, conversazioni – realizzati all’aperto nel magnifico contesto del Teatro Romano e rivolti ad un pubblico trasversale. Uno sguardo pluridisciplinare che intende avvicinare sia la cittadinanza sia il turismo culturale al fine di creare occasioni di socialità, conoscenza e scoperta del patrimonio monumentale cittadino.

Nella convinzione che il Teatro debba essere un luogo d’innovazione, di crescita e di confronto sociale, la Fondazione del Teatro Grande vuole ancora una volta portare il suo contributo per una città e un territorio più sostenibili, più aperti e inclusivi. Per questo nel 2023 la Fondazione riprenderà il progetto Grande Comunità. La Musica come infrastruttura sociale che distribuisce occasioni di festa, riflessione e partecipazione attraverso concerti gratuiti in ospedali, case di riposo, carceri, mense per i poveri, strutture di accoglienza e di sostegno alle persone fragili appartenenti alla rete di sedici realtà bresciane che partecipano alla rete Grande Comunità. Contestualmente la Fondazione offrirà agli ospiti di queste strutture la possibilità di partecipare gratuitamente ad appuntamenti della Stagione ufficiale di spettacolo e a percorsi di visita del Teatro.

PROGETTI EDUCATIONAL

La Stagione 2023 si arricchisce di alcuni significativi progetti educativi che fanno dello spazio del Teatro un luogo dell’apprendimento e della partecipazione.

Per le bambine e i bambini, si inserisce nel mese di aprile una nuova edizione del progetto Opera Domani che intende avvicinare gli alunni delle scuole dell’obbligo all’Opera attraverso una particolare modalità “partecipata” allo spettacolo. Per la Stagione 2023 lo spettacolo sarà Flauto Magico. Il suono della pace, una rivisitazione del celebre capolavoro di Mozart. In questo nuovo allestimento la favola sarà ambientata in un mondo nuovo in cui spicca il rapporto conflittuale tra Sarastro e la Regina della Notte che verrà descritto come una vera e propria battaglia nella quale Tamino e Pamina, giovani ragazzi alla ricerca di un posto nel mondo degli adulti, saranno spesso richiamati a schierarsi. Dal 17 al 21 aprile sono previste quattordici repliche per le scuole oltre alla rappresentazione aperta al pubblico delle famiglie che si terrà il 16 aprile alle ore 20.00.

Sempre ai ragazzi e alle famiglie è dedicato il concerto di domenica 21 maggio alle ore 17.00, momento conclusivo dell’importante progetto educativo Facciamo la Banda organizzato dalla Fondazione in collaborazione con la Banda Cittadina Isidoro Capitanio. Dopo sette mesi di lezioni i giovanissimi musicisti (tra i 9 e i 12 anni) che hanno preso parte al progetto saranno pronti per esibirsi sul palcoscenico del Teatro Grande in un concerto straordinario offerto alla Città.

Il 7 ottobre alle ore 15.00 il Teatro Grande accoglierà anche i più piccoli e le loro famiglie con il progetto Il Grande per i piccoli: l’apprezzato appuntamento trasformerà il Massimo cittadino in uno spazio multidisciplinare con laboratori, iniziative e performance realizzate ad hoc per i giovanissimi dai 3 fino agli 11 anni. Un modo insolito per avvicinarsi al Grande e un efficace strumento di educazione del giovane pubblico ai nuovi linguaggi dello spettacolo.

Sabato 11 novembre alle 16.00 la Sala Grande del Teatro accoglierà bambini e famiglie per un particolarissimo concerto dell’ensemble Sentieri selvaggi. Il progetto Zoologia mette a confronto la celebre composizione Il carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns con la nuova composizione Animalia di Carlo Boccadoro. A collegarli la voce recitante di Federica Fracassi – una delle più talentuose e interessanti attrici nel nostro panorama – che accompagnerà per mano grandi e piccini in un viaggio “animalesco” tra le note dei due compositori.

Il Teatro Grande sarà inoltre impegnato nel corso di tutto il 2023 nel progetto #nonsoloscienza dedicato ai ragazzi frequentanti la Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado (biennio) di Brescia e provincia su tematiche attinenti al mondo scientifico. Il progetto – realizzato dalla Fondazione del Teatro Grande in partenariato con Fondazione della Comunità Bresciana e grazie al supporto di Intesa Sanpaolo e Cesvi – desidera proporre un ciclo di incontri, spettacoli e laboratori dedicati alla diffusione del sapere scientifico, con la finalità di avvicinare le nuove generazioni all’approfondimento delle materie STEAM mediante un linguaggio innovativo e accessibile.


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