L’Ape musicale

rivista di musica, arti, cultura

 

Italiani e illuminate

DOMENICA 09/07/2023

Italiani. Marisa Bellisario

È Marisa Bellisario, la prima grande Top manager italiana, la protagonista dello speciale proposto in occasione dell’anniversario della nascita domenica 9 luglio alle 18.15 su Rai Storia, per il ciclo “Italiani”. Nasce a Ceva, in provincia di Cuneo, nel 1935. Formatasi alla Olivetti, negli anni in cui veniva messo in piedi il settore elettronico che deve far fronte alla concorrenza di grandi colossi come la IBM, si cimenta insieme ai suoi colleghi nel far funzionare il primo computer a transistor del mondo: l’Elea 9003. Acquisirà poi una grande esperienza all’estero, in particolare negli Stati Uniti divenendo sempre più apprezzata. Nel 1981 viene chiamata per compiere la missione di salvare una delle più grandi aziende a partecipazione statale in grave crisi e sull’orlo della chiusura. Nel giro di tre anni riuscirà a portare il bilancio in pareggio, attuando una profonda trasformazione gestionale, assumendo molti ingegneri e operando la conversione dell’azienda dalla elettromeccanica alla elettronica (oggi informatica).

Morirà prematuramente nel 1988 ma resterà il suo esempio di capacità gestionale e l’eredità lasciata alle donne che ambiscono ad arrivare ai vertici dell’industria e non solo. La fondazione Marisa Bellisario ne conserva la memoria e incoraggia le donne a seguirne lo spirito con coraggio.

Passato e presente. Sandokan e il colonialismo

Nel XVII secolo Inghilterra, Olanda e Francia fondano le rispettive Compagnie delle Indie orientali per spartirsi prima i commerci e poi le colonie del sud est asiatico. Verso la metà dell’800, durante il lungo regno della Regina Vittoria, la Compagnia britannica delle Indie orientali cede le sue prerogative amministrative alla corona, aprendo così la strada alla costituzione dell’Impero britannico. Tra gli avventurieri e governatori inglesi assurti alle cronache del tempo, il più famoso è James Brooke, il Raja bianco di Sarawak, soprannominato lo sterminatore di pirati. A lui si oppongono altri uomini entrati nella leggenda come eroi popolari che lottano contro la colonizzazione dei bianchi. Tra questi c’è Sandokan, un pirata di nobili origini, personaggio immaginario, creato sullo sfondo di una situazione storica reale, dallo scrittore Emilio Salgari. A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 9 luglio alle 20.30 su Rai Storia, il professor Franco Cardini e Paolo Mieli raccontano storia e mito dell’eroe salgariano.

Binario cinema. Addio, mia regina

Versailles, luglio 1789.Alla corte di Luigi XVI cresce il malcontento e il popolo francese è in fermento per porre fine agli sperperi del sovrano che hanno ridotto la nazione sull'orlo della povertà, con i viveri che cominciano a scarseggiare e l'ombra di una sanguinosa rivolta che incombe. Comincia così la storia che Benoît Jacquot racconta nel film tratto dal romanzo “Les Adieux à la Reine” di Chantal Thomas “Addio mia regina”, in onda domenica 9 luglio alle 21.10 su Rai storia per il ciclo “Binario Cinema”. Nel cast, Léa Seydoux, Diane Kruger, Virginie Ledoyen, Xavier Beauvois, Vladimir Consigny. Dietro l'apparente calma dei palazzi reali, ognuno sta organizzando in gran segreto la propria fuga e anche la regina Maria Antonietta ha radunato il suo entourage per lasciare la residenza e mettersi in salvo prima che la situazione degeneri. Tra le sue dame di compagnia vi è anche Sidonie Laborde che, da compagna di letture e amica intima della regina, si ritrova a vivere con grande stupore le prime ore di una rivoluzione destinata a cambiare il corso della storia. “Addio mia regina” ha ricevuto dieci candidature ai Premi César 2013, compresa quella per il miglior film, vincendo tre premi

LUNEDI’ 10/07/2023

Passato e Presente” e “Operazione Husky”. Lo sbarco in Sicilia 80 anni fa

Durante la Conferenza di Casablanca, nel gennaio 1943, a un passo dalla vittoria nella Campagna del Nord Africa, Roosevelt e Churchill decidono che l’attacco al continente europeo sarà sferrato da sud, colpendo l’Italia, definita dal premier inglese “il ventre molle dell’Asse”. A 80 anni dallo sbarco in Sicilia degli alleati in Sicilia, Paolo Mieli e il professor Mauro Canali ne parlano a “Passato e Presente”, in onda lunedì 10 luglio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Dopo aver occupato a giugno le isole di Pantelleria e Lampedusa, il 10 luglio 1943 la più imponente flotta da guerra che abbia mai solcato i mari fa sbarcare sulle coste meridionali della Sicilia 160.000 soldati alleati, insieme a migliaia di veicoli, attrezzature e armamenti. Le truppe americane, comandate dal generale George Patton, si dirigono verso nord ovest, alla conquista di Palermo. Quelle inglesi, guidate dal generale Bernard Montgomery, risalgono la costa orientale dell’isola, in direzione di Catania. Ci vogliono 38 giorni per conquistare tutta l’isola e le due armate si incontrano a Messina, ultima città ad essere raggiunta, il 17 agosto 1943. La Campagna di Sicilia ha prodotto migliaia di morti su entrambi i fronti ed è il primo passo per la conquista dell’Italia da parte degli alleati.

Allo sbarco alleato in Italia è dedicato anche “Operazione Husky: l’acero e la svastica”, in onda alle 19.45 sempre su Rai Storia. Il documentario ricostruisce la storia dei 26 mila soldati canadesi che parteciparono all’Operazione Husky, attraverso l’iniziativa commemorativa (dal nome-sigla OH2013) di un gruppo di cittadini canadesi che hanno ripercorso a piedi l’itinerario del contingente fino a Catania.

Incontri di memorie. Dedicato a Vittorio Occorsio

Gli anni di piombo: una fase storica cruciale, eppure spesso sconosciuta tra i giovani. Per questo la Fondazione Vittorio Occorsio - intitolata al magistrato ucciso nel 1976 dal terrorismo neofascista - realizza da anni “La giustizia adotta la scuola”: un progetto pensato appositamente per le classi di tutta Italia. Anche nel 2022-2023, 40 scuole hanno scoperto il valore della memoria e della lotta per la legalità, incontrando grandi magistrati, storici, uomini delle forze dell'ordine, parenti delle vittime dell'epoca. Ricordi dolorosi, dialoghi toccanti, lezioni preziose da trasmettere. Figure come Aldo Moro, Giovanni Falcone, Carlo Alberto Dalla Chiesa, e molte altre. E le domande dei ragazzi di oggi. Lo speciale dedicato, “Incontri di memorie” andrà in onda in prima visione lunedì 10 luglio alle 21.10 su Rai Storia.

Cronache dall’Antichità. Dal mito alla storia. Agamennone: il ritorno del re e Ulisse in Italia

Agamennone e Ulisse: due “ritorni” diversi dopo la guerra di Troia. Li racconta il doppio appuntamento con Cristoforo Gorno e le sue “Cronache dall’Antichità. Dal mito alla storia” in onda lunedì 10 luglio alle 21.40 su Rai Storia. Dopo dieci anni, lontano da casa, il re Agamennone torna nel suo palazzo di Micene, dove lo aspetta una congiura ordita da sua moglie Clitennestra e dal suo nuovo amante Egisto. La cronaca, esplorando le rovine di Micene, ripercorre gli ultimi momenti dell'eroe dell'Iliade, dal suo sbarco in Grecia fino all'arrivo nel palazzo reale, e indaga sui legami tra le vicende del mito e la realtà storica. Obiettivo, poi, sul viaggio favoloso del re di Itaca in Sicilia e lungo le coste del Tirreno, una cronaca sospesa tra il mito e la memoria storica dei pionieri greci che arrivarono in Italia nell'VIII secolo a.C.

Storia delle nostre città: Lucca

Lucca, insieme a Venezia, fu la più grande città stato italiana con una costituzione repubblicana a restare indipendente nel corso dei secoli. All'interno delle sue maestose mura, convive l’antica Roma e il medioevo in un’armonia di piazze, piccole chiese, gallerie d'arte e viuzze acciottolate. Lucca è la protagonista dell’appuntamento con “Storia delle nostre città”, in onda lunedì 10 luglio alle 22.40 su Rai Storia. Nel Medioevo dopo un periodo di assoggettamento alle signorie, Lucca comprò l’autonomia dall’imperatore Carlo IV nel 1369 e da allora sulla città pesò il fatto che la sua indipendenza derivasse da una concessione imperiale. Città di mercanti e tessitori, fu uno dei mercati più floridi di tutta Europa nel corso di tutta l’era rinascimentale e barocca.

MARTEDI’ 11/07/2023

Passato e Presente. Il Medioevo e le donne

Il Medioevo, contrariamente a quanto si crede, è un’epoca in cui le donne hanno avuto un discreto grado di emancipazione sociale e culturale. Un’autonomia coltivata soprattutto nei monasteri e nelle corti. Due realtà distanti tra loro, eppure, in questi luoghi, le donne hanno potuto studiare e dedicarsi alla cultura. A “Passato e Presente”, in onda lunedì 11 luglio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli e il professor Tommaso Di Carpegna Falconieri raccontano questo aspetto poco noto della cultura medioevale. Ma non c’è solo la cultura: altre testimonianze, come quella di Trotula, magistra della scuola medica salernitana, dimostrano il ruolo avuto dalle donne nella ricerca scientifica. Poetesse, letterate, dottoresse in medicina.

5000 anni e +. La lunga storia dell’umanità. Copernico, vita di un rivoluzionario

A “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”, la serie Rai Cultura in onda martedì 11 luglio alle 21.10 su Rai Storia, Giorgio Zanchini e la sua ospite, la professoressa Federica Favino, propongono e commentano la visione della seconda e ultima puntata del doc “Copernico. Vita di un rivoluzionario”. Lo scienziato polacco porta a compimento la dimostrazione della teoria eliocentrica, che, scardinando l’idea che la Terra sia al centro del cosmo, cambia in maniera radicale e irreversibile la considerazione che gli esseri umani hanno di sé in rapporto all’universo.

Italiani. Giuseppe Dosi

È stato tra i promotori della moderna “Interpol” – la rete che lega le polizie di tutto il mondo – e anche uno dei suoi funzionari più esperti. Con quarantatré anni di servizio e oltre trentamila pratiche evase, i suoi successi non si contano. Alla figura di Giuseppe Dosi è dedicato lo speciale di “Italiani” in onda martedì 11 luglio alle 22.10 su Rai Storia in occasione dei 171 anni della Polizia di Stato. Il filmato si apre con i ricordi di un’intera vita professionale che il poliziotto, interpretato da un attore, racconta a un giornalista de “L'Europeo” nella Roma del 1956. Dopo gli esordi da investigatore di successo – negli anni ‘20 – e una difficile convivenza con il fascismo, Dosi diventa - negli anni Cinquanta, prima della pensione - uno dei promotori di una Commissione Internazionale di Polizia Criminale, che lui stesso battezza Interpol, conducendo importanti inchieste contro traffici di droga, la mafia italo-americana e la “tratta delle bianche”.
Il programma, realizzato in collaborazione con la Polizia di Stato e il suo Museo Storico e con il Museo della Liberazione, è arricchito da riprese originali, anche nel carcere di Regina Coeli di Roma, e di molte testimonianze tra le quali quella della figlia prediletta, Maria Letizia Dosi; dello storico dell'età contemporanea Mauro Canali.

Importanti documenti storici inediti e fotografie mai visti né pubblicati prima sono state cortesemente forniti dal Museo della Liberazione di Via Tasso, che ospita il Fondo Dosi, ancora in corso di inventariazione. La direzione del carcere di Regina Coeli, infine, ha consentito le riprese nei padiglioni storici in cui Dosi fu detenuto durante il fascismo.

MERCOLEDI’ 12/07/2023

Passato e Presente Il neo-atlantismo. L’Italia e il Mediterraneo

Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’Italia entra a far parte del Patto Atlantico. È una nazione sconfitta e deve scontare un ruolo subalterno, ma alcuni esponenti della sinistra democristiana – come Dossetti, Gronchi, Fanfani, La Pira – la vorrebbero protagonista nell’area del Mediterraneo. Aspirano a stringere rapporti diretti con i paesi emergenti del nord Africa e del Medio Oriente, conquistandosi una sempre maggiore autonomia dagli americani. Inizia così la stagione del cosiddetto “neo-atlantismo”: una pagina di storia ripercorsa dalla professoressa Leila El Houssi e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 12 luglio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. L’azione politica di Fanfani, che in questi anni è più volte Presidente del consiglio e Ministro degli esteri, va in questa direzione. Come pure quella di Giovanni Gronchi che, Presidente della repubblica dal 1955 al 1962, inaugura una stagione di protagonismo del capo dello stato in politica estera, con i suoi numerosi viaggi nei paesi del Mediterraneo. Sul piano culturale, un grande artefice del neo-atlantismo è Giorgio La Pira, sindaco di Firenze, che intreccia rapporti con i principali leader del Mediterraneo. Ma il vero protagonista di questa stagione è il presidente dell’Eni Enrico Mattei, che, con le sue iniziative nel mercato dell’energia, stringe solidi rapporti economici con i paesi produttori di petrolio, sfidando il monopolio delle grandi compagnie anglo-americane.

Illuminate. Franca Valeri

In "Illuminate" Emanuela Fanelli racconta il poliedrico talento di Franca Valeri: da attrice a sceneggiatrice, da regista ad autrice, Franca ha rivoluzionato il mondo dell’intrattenimento, rompendo il tabù sulla comicità femminile: l'appuntamento è per mercoledì 12 luglio alle 21.10 su Rai Storia. Franca Valeri, pseudonimo di Franca Norsa, sapeva fin da piccola che la recitazione sarebbe stata la sua strada: già da bambina, infatti, imitando le amiche della madre e recitando alcune caricature, fece nascere "La Signorina Snob", divenuto poi uno dei suoi personaggi simbolo, con cui stigmatizzava con sagacia e ironia i comportamenti della borghesia milanese, a cui lei stessa apparteneva. Per via delle origini ebree del padre, le leggi razziali la obbligarono a lasciare la scuola a 18 anni, ma riuscì comunque a iscriversi da privatista. Determinata a raggiungere il suo obiettivo, dopo la bocciatura all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma, consapevole del suo talento, continuò a recitare e a fare cabaret fino al 1949, anno in cui debuttò a Parigi con la "Compagnia dei Gobbi". Nel frattempo, Franca aveva già inventato le sue celebri "maschere": oltre a "La Signorina Snob", anche "La Sora Cecioni"e "Cesira la manicure", personaggi con cui, con sfrontatezza ed eleganza, ha rivoluzionato la comicità di metà Novecento, fino ad allora declinata rigorosamente al maschile. Il docu-film a lei dedicato prende il via nel momento in cui l’attrice-narratrice Emanuela Fanelli si prepara a portare in scena uno degli iconici monologhi di Franca Valeri, "Una moglie felice". Per farlo, Emanuela studia le sue opere e ripercorre la sua vita, i suoi amori e la sua carriera facendo emergere la personalità colta e complessa di quest’artista che ha usato l’ironia per fare una raffinata e pungente critica sociale dei costumi della società italiana di quel periodo. Un talento poliedrico che l’ha vista nel ruolo di interprete, di autrice e di regista non solo di commedie, ma anche di pellicole da lei scritte e interpretate, di programmi tv e di opere liriche. In questo viaggio Emanuela Fanelli si muove tra i luoghi cari a Franca Valeri per ripercorrere le tappe fondamentali della sua vita: dal camerino del teatro alla sua villa sul Lago di Bracciano, dove ha trascorso gli ultimi anni e dove oggi si trova l’”Associazione Franca Valeri - Onlus pro-assistenza animali abbandonati”, da lei fondata per combattere il randagismo. Parallelamente alle sequenze di fiction, il racconto si arricchisce di materiali di archivio e dei contributi di numerosi testimoni illustri, tra cui la figlia Stefania Bonfadelli, le attrici Cinzia Leone e Gabriella Franchini, la direttrice del Teatro Parenti di Milano Andree Ruth Shammah, il regista e conduttore televisivo Pino Strabioli, il regista e direttore artistico Giorgio Ferrara e l’amico Michele Della Valle, per restituire un ritratto intimo e inedito dell’inarrestabile artista che ha fatto la storia della comicità italiana.

1939-1945. La Seconda guerra mondiale. Fronte orientale: attacco alla Russia

22 giugno 1941 scatta l’operazione Barbarossa, l’invasione nazista dell’Unione Sovietica. Truppe tedesche, appoggiate da truppe finlandesi, romene e ungheresi per un totale di circa 3 milioni di uomini dotati di 10 mila carri attaccano la Russia. Stalin chiamerà il popolo sovietico alla resistenza definendo il nazismo “il nemico peggiore e più perfido”. Sono gli eventi al centro del sesto appuntamento con la serie “1939 - 1945 – La seconda guerra mondiale” in onda su Rai Storia mercoledì 12 luglio alle 22.10 su Rai Storia. La serie presentata da Paolo Mieli, con la narrazione di Carlo Lucarelli, e l’analisi e l’approfondimento di storici scelti a seconda del tema trattato e alla luce delle nuove interpretazioni storiografiche, è arricchita da un racconto per immagini con materiali di repertorio “restaurati” in alta definizione ed edizioni di grandi documentari provenienti dalle Teche Rai con rare interviste a protagonisti e testimoni ormai scomparsi. Tra i consulenti della serie, gli storici Giovanni Sabbatucci, Nicola Labanca, Lutz Klinkhammer.

GIOVEDI’ 13/07/2023

Passato e presente. Ira, il braccio armato dell’Irlanda

Le origini dell’Irish Republican Army, l’Ira, sono da rintracciare nelle formazioni paramilitari nazionaliste che si sollevarono contro la Gran Bretagna nella settimana di Pasqua del 1916. Nel 1921, in seguito alla partizione dell’Irlanda tra Ulster, a nord, che rimane sotto il dominio inglese, e Stato libero d’Irlanda, a sud, l’Ira costituisce l’avanguardia armata del movimento cattolico repubblicano. A “Passato e Presente”, in onda giovedì 13 luglio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con il professor Eugenio Biagini. Da allora, l’Ira combatterà con operazioni di guerriglia e attentatati terroristici per porre fine alle discriminazioni di cui sono oggetto le comunità cattoliche nelle contee settentrionali, per la riunificazione dell’isola e per l’indipendenza dal Regno Unito. È una storia sanguinosa che vede contrapposte la comunità unionista protestante e l’esercito britannico da un lato, e l’Ira dall’altro. Solo nel 1998, con l’accordo del Venerdì Santo, arrivato dopo un lungo e contrastato processo di pace, questa strisciante guerra civile vedrà la fine.

a.C.d.C. Revolution!

La Rivoluzione Francese tra il 1789 e il 1795: anni terribili ed entusiasmanti, narrati in prima persona dalle voci dei protagonisti e dei testimoni oculari. È “Revolution!”, in onda giovedì 13 luglio alle 21.10 su Rai Storia per “a.C.d.C.”, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero. Politici, giornalisti e semplici cittadini raccontano dei grandi eventi rivoluzionari e degli sconvolgimenti della vita quotidiana dei francesi, delle loro emozioni, paure, speranze. Nel 1789 la convocazione degli Stati Generali innesca una crisi istituzionale: i delegati formano un’Assemblea Nazionale, che Luigi XVI è costretto a riconoscere. Temendo una repressione la rivolta popolare si scatena il 14 luglio contro la fortezza della Bastiglia. L’Assemblea adotta la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino e una nuova organizzazione politica che fa della Francia una monarchia costituzionale. Il tentativo di fuga del re precipita gli eventi.
Tra il 1792 e il 1795 la Francia è in guerra contro tutte le monarchie europee, che tentano di soffocare la rivoluzione. Il re, accusato di complotto contro la nazione viene incarcerato con la sua famiglia, processato e condannato a morte. La monarchia è abolita. Nasce la Repubblica Francese. L’esecuzione del re esaspera i contrasti all’interno del fronte rivoluzionario. Per far fronte alla crisi economica e militare viene creato un Comitato di Salute Pubblica. Si instaura un clima di paura e sospetto. In un crescendo di terrore, la rivoluzione divora i suoi figli sulla ghigliottina. Con le vittorie militari e l’esecuzione di Robespierre.

VENERDÌ 14/07/2023

Passato e Presente. Giuseppe Prezzolini, storia di un irregolare

Nel 1908 Giuseppe Prezzolini fonda a Firenze, insieme a Giuseppe Papini, la rivista “La Voce”: si propone come grande organizzatore di cultura e raccoglie intorno alla nuova rivista i giovani più brillanti del panorama culturale italiano di inizio secolo. Sulle pagine de “La Voce” Prezzolini inizia una vivace polemica contro il sistema di potere giolittiano e, con le sue battaglie, diventa la prima figura di intellettuale militante in Italia. La sua storia viene ripercorsa dalla professoressa Alessandra Tarquini e da Paolo Mieli a “Passato e Presente” in onda venerdì 14 luglio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia in occasione dell’anniversario della scomparsa. Nel 1911 tuona contro la guerra di Libia, ma alla vigilia della Grande guerra assume una posizione interventista e partecipa al conflitto come volontario. La fine della guerra coincide con una forte disillusione e con l’abbandono dell’impegno intellettuale. Malgrado sia amico di Mussolini, Prezzolini non saluta con favore l’avvento del fascismo. Nel 1925 si trasferisce in Francia e nel 1930 negli Stati Uniti, dove insegna letteratura italiana alla Columbia University di New York. Dopo la Seconda guerra mondiale collabora con alcuni giornali italiani, ma rientra in patria soltanto nel 1962, per trasferirsi di nuovo in Svizzera pochi anni dopo. Vi resterà fino alla morte, nel 1982, all’età di 100 anni.

e-Archeo. Parchi archeologici. Cerveteri

Prosegue il viaggio alla scoperta dei parchi archeologici del nostro Paese. Lo percorre “e-Archeo. Parchi Archeologici”, la serie Rai Cultura realizzata in collaborazione con il Ministero della Cultura e in onda venerdì 14 luglio alle 21.10 su Rai Storia. In questo appuntamento si torna al mondo etrusco con Cerveteri, una delle più potenti città della Dodecapoli, una metropoli di rango mediterraneo.

Storie della TV. Enzo Trapani, rivoluzione nel varietà

“Se Antonello Falqui era la conservazione in qualche modo, era la perfezione geometrica del tutto; elegante, era tutto perfetto. Trapani era l’anarchia, l’anarchia assoluta. Non sapevi mai quello che poteva venir fuori”, parole di Carlo Verdone, tra gli ospiti del nuovo appuntamento con “Storie della TV”, la serie Rai Cultura, con la consulenza di Aldo Grasso, in onda venerdì 14 luglio alle 21.20 in prima visione su Rai Storia, e interamente dedicato questa volta alla “rivoluzione nel varietà”, Enzo Trapani. Sorprendente, spiazzante, controcorrente, la sua tv ha avuto il merito di mostrare il lato più originale del varietà, sperimentando nuove forme e linguaggi e scoprendo straordinari talenti: da Carlo Verdone al Trio Solenghi-Marchesini-Lopez. Comincia ad emergere all’inizio degli anni 60 la TV firmata da Enzo Trapani (1922-1989). Le sue regie e i format che realizza sono delle vere e proprie pietre miliari nella storia del varietà. Laureato in architettura, dopo una parentesi nel cinema dove lavora accanto a mostri sacri come Rossellini e Renè Clair, trova nella giovane televisione il mezzo che valorizza al massimo la sua originalità e la voglia di sperimentare nuove forme di intrattenimento. Un progetto creativo che trova i suoi vertici espressivi in programmi che hanno fatto epoca. A partire da “Non Stop”, due edizioni (1977 e 1978/79), fucina di giovani comici e artisti al contemporaneo “Stryx” (1978), considerato tra i programmi più innovativi e visionari della storia della tv. Geniale innovatore, sempre alla ricerca di novità, il regista soffriva di profonde crisi depressive che lo portano infine ad un gesto disperato: Enzo Trapani si toglie la vita con la sua pistola nel 1989, aveva 67 anni. Con le testimonianze di Carlo Verdone, che esordì a “Non Stop”, Bruno Gambarotta, produttore esecutivo di “Non Stop”, Franco Oppini, componente de “I gatti di vicolo Miracoli”, l’autrice Carla Vistarini e Tullio Solenghi, che con il Trio esordì in TV sotto la guida di Enzo Trapani in “Il Tastomatto”, del 1985.

1941: Italia in guerra. Il conflitto diventa mondiale

22 giugno 1941: scatta l'Operazione Barbarossa, l'aggressione della Germania nazista all'Unione Sovietica. Sarà il fronte più esteso e sanguinoso di tutta la Seconda guerra mondiale. Mussolini chiede a Hitler di poter inviare un contingente italiano. È convinto che la Germania vincerà rapidamente la guerra ed è spinto da motivi di prestigio. Ma questa volta la decisione del duce è determinata anche da considerazioni di carattere ideologico: partecipare alla "crociata antibolscevica". Partito il 10 luglio, il Corpo di spedizione italiano in Russia (CSIR) viene schierato nell'Ucraina meridionale. A settembre, oltrepassato il fiume Dnepr, passa all'offensiva. Poi, in autunno, le truppe italiane avanzano nella zona industriale del bacino del fiume Donetsk e il 20 ottobre entrano a Stalino. Con l'arrivo dell'inverno, il CSIR si attesta su posizioni difensive. Il terribile freddo russo diventa il principale nemico e più di 3.000 soldati vengono colpiti da congelamento. Dall'altra parte dell'oceano, intanto, nel corso del 1941 le relazioni tra Stati Uniti e Giappone precipitano. Il 7 dicembre le forze aeronavali giapponesi attaccano a Pearl Harbor la flotta americana del Pacifico, provocando l'ingresso degli USA nella guerra. Il 1941 costituisce dunque un momento di svolta nella storia del conflitto, che da quel momento diventa veramente mondiale. Ne parla questo episodio de “1941: Italia in guerra” in onda venerdì 14 luglio alle 22.20 su Rai Storia.

SABATO 15/07/23

Passato e presente. Sparta e Atene

Sparta e Atene: due modelli diversi di organizzazione politica della Polis. Li racconta il professor Alessandro Barbero, con Paolo Mieli, nell’ appuntamento con “Passato e presente” in onda sabato 15 luglio alle 20.30 su Rai Storia. Se ad Atene si realizza la democrazia fondata sulla partecipazione del popolo alla vita politica, a Sparta si preferisce l’oligarchia, basata sul potere di una ristretta fascia di cittadini privilegiati. Mentre Atene è ricordata per essere stata la patria di grandi pensatori e filosofi, Sparta è passata alla storia per la sua rigidissima preparazione militare che puntava a forgiare soldati invincibili rifiutando qualsiasi debolezza. Dopo essere state alleate per sconfiggere i persiani, dal 431 a.C. le due città si contendono il dominio del Mediterraneo nel corso della guerra del Peloponneso.

Cinema Italia. Nel regno di Napoli

La storia e le vicende delle famiglie Cavioli e Pagano nella Napoli tra il 1942 e il 1972. Famiglie di un quartiere miserabile, vicino al porto, specchio dei drammi di tutta quella sofferente umanità. Pellicola di Werner Schroeter. Con Ida Di Benedetto, Liana Trouché, Patrizio Rispo, Antonio Orlando, Cristina Donadio, “Nel regno di Napoli” andrà in onda sabato 15 luglio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”.

Documentari d’autore. Vogliamo anche le rose

La regista Alina Marazzi ripercorre gli anni delle lotte femministe per l’emancipazione nel doc “Vogliamo anche le rose”, in onda sabato 15 luglio alle 23.15 su Rai Storia per “Documentari d’autore”. Il doc utilizza immagini di repertorio, filmati in Super8, immagini delle Teche Rai e della Cineteca di Bologna, film sperimentali di Adriana Monti, Loredana Rotondo e Alfredo Leopardi, testi tratti dai diari dell'Archivio di Pieve Santo Stefano. Non mancano lettere e conversazioni con le testimoni di quegli anni, foto dell'epoca, fotoromanzi e riviste. Tutte queste immagini vengono intercalate a tre percorsi individuali vissuti a Roma, quelli di Anita, Teresa e Valentina, che scrivono le loro memorie nel 1967, nel '75 e nel '79. Anita viene da una famiglia borghese, si sente stretta nelle maglie dell'educazione cattolica impartitale dai suoi genitori e si iscrive all'università proprio quando stanno esplodendo i fermenti del '68. Teresa arriva a Roma da un paesino della provincia di Bari per sottoporsi a un aborto clandestino. Infine, Valentina, è una ragazza politicamente attiva che frequenta un collettivo.


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