IL MATRIMONIO SEGRETO
Melodramma giocoso in due atti
Libretto di Giovanni Bertati
dalla commedia The Clandestine Marriage di George Colman senior e David Garrick
Musica di Domenico Cimarosa
Personaggi Interpreti
Carolina, figlia minore di Geronimo,
sposa segreta di Paolino soprano Carolina Lippo
Il signor Geronimo,
ricco mercante baritono Marco Filippo Romano
Paolino, giovane di negozio di Geronimo tenore Alasdair Kent
Il conte Robinson baritono Markus Werba
Fidalma, sorella di Geronimo,
vedova ricca mezzosopranoMonica Bacelli
Elisetta, figlia maggiore di Geronimo,
promessa sposa al conte Robinson soprano Eleonora Bellocci
Direttore d’orchestra Nikolas Nägele
Regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi
LuciAndrea Anfossi
Assistente alla regia Matteo Anselmi
Assistente alle scene Serena Rocco
ORCHESTRA TEATRO REGIO TORINO
Allestimento Festival della Valle d’Itria - Martina Franca
Teatro Regio
Mercoledì 15 Gennaio 2020 ore 20
Venerdì 17 Gennaio 2020 ore 20
Sabato 18 Gennaio 2020 ore 20
Mercoledì 22 Gennaio 2020 ore 20
Venerdì 24 Gennaio 2020 ore 20
IL MATRIMONIO SEGRETO
di Domenico Cimarosa
Il capolavoro di Domenico Cimarosa fu presentato a Vienna al Burgtheater il 7 febbraio 1792, due mesi dopo la morte di Mozart. Leopoldo II ne fu talmente entusiasta che fece replicare l’intera opera la sera stessa, dopo una cena alla quale invito l’intero cast. Il matrimonio segreto, prima della fine del secolo, ebbe 70 repliche soltanto a Vienna, e nei primi due anni di vita fu rappresentato a Lipsia, Dresda, Berlino, Parigi, Milano, Firenze, Napoli, Torino, Madrid e Lisbona. Nel corso dell’Ottocento ebbe rappresentazioni in tutta Europa, anche con il testo tradotto in tedesco, francese, spagnolo, danese, svedese, polacco, olandese, russo, inglese e ceco.
Il libretto che Giovanni Bertati ricavo dalla commedia The Clandestine Marriage di George Colman e David Garrick (Londra, 1766) sviluppa un’azione dal ritmo praticamente perfetto, intrecciando, con garbo e misura fuori del comune, una classica situazione da commedia degli equivoci. D’altra parte il tema centrale dell’opera – la sfida dei due giovani innamorati alle convenzioni sociali – pur non dando luogo a una vera e propria satira di costume, preannuncia un rinnovamento nella sensibilità etica e sociale: il conte Robinson, così, è un personaggio comico, e le aspirazioni aristocratiche di Geronimo sono messe in ridicolo. Analogamente la musica di Cimarosa, per certi versi debitrice di modelli mozartiani, per altri precorre lo stile Rossini, per esempio negli schemi di canto sillabico rapido su una nota ribattuta, o nella allitterazione di sillabe prive di senso in chiave onomatopeica. Anche nella struttura generale il lavoro anticipa le tendenze dell’opera italiana dell’Ottocento, soprattutto per la presenza di numerosi pezzi d’assieme e per l’ampiezza di respiro del “finale centrale”, che sarà assunto come perno della forma del melodramma romantico. Il matrimonio segreto si pone insomma come anello di congiunzione tra l’intermezzo comico settecentesco e le opere di Rossini e Donizetti; così, nel momento in cui il gusto dell’opera comica settecentesca appariva irrimediabilmente superato, l’opera di Cimarosa venne assimilata al repertorio Ottocentesco e, ancor oggi, è una delle poche opere buffe italiane del XVIII secolo a godere di riprese non solo occasionali.
ATTO I
Paolino e Carolina, segretamente sposati da alcuni mesi, discutono su come dare la notizia al padre di lei, Geronimo, un ricco borghese che aspira a nozze aristocratiche per le due figlie. Paolino ha convinto il conte Robinson, un inglese nobile ma squattrinato, a chiedere la mano di Elisetta, l’altra figlia di Geronimo, sperando che il suocero, appagato dalle nozze titolate, sia più propenso a perdonare le nozze segrete. Paolino consegna una lettera di Robinson a Geronimo, che subito è elettrizzato all’idea di vedere la figlia sposata a un aristocratico inglese, ed Elisetta, sentendosi già contessa, comincia a trattare con alterigia la sorella minore. A sua volta Fidalma, la zia delle ragazze, insoddisfatta della sua condizione vedovile, medita di risposarsi – e l’oggetto delle sue mire e, nientemeno, Paolino. L’affare si complica con l’arrivo di Robinson, che non solo non gradisce affatto la promessa sposa, ma rimane affascinato proprio dalla bella Carolina. Elisetta accusa la sorella di aver tramato a suo danno, mentre Geronimo rimane frastornato dal putiferio che si scatena intorno a lui, e di cui tra l’altro, sordo com’è, riesce a capire assai poco.
ATTO II
Il conte chiede a Geronimo di dargli in sposa Carolina anziché Elisetta. Il vecchio acconsente quando Robinson promette di rinunciare a metà della dote. Paolino si rivolge a Fidalma per avere aiuto, ma la donna, equivocando le sue parole e credendo di aver ricevuto una proposta di matrimonio, si getta tra le sue braccia: proprio in quel momento entra Carolina, che sorprendendo Paolino e Fidalma in quell’atteggiamento, pensa di essere tradita. Intanto Robinson cerca, comportandosi in modo odioso, di distogliere da sé le attenzioni di Elisetta, che per parte sua tenta di persuadere Geronimo a far rinchiudere Carolina in convento. Agli sposi segreti l’unica soluzione per uscire da una situazione sempre più insostenibile sembra essere la fuga. La notte prescelta per allontanarsi in gran segreto vengono però sorpresi da Elisetta. Convinta che la sorella intenda fuggire con il conte, e pensando che sia appunto Robinson l’uomo che l’accompagna, chiama tutta la famiglia. A questo punto a Paolino e Carolina non resta che confessare di essere marito e moglie. Geronimo fa buon viso a cattivo gioco, anche perché, alla fine, Robinson accetta di sposare Elisetta.
IL MATRIMONIO SEGRETO
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