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Bach: Variazioni su Variazioni

Rinaldo Alessandrini, considerato il "principe dei barocchisti” in Italia e nel mondo,

presenta “Bach: Variazioni su Variazioni”, il suo nuovo progetto su Johann Sebastian Bach,

di cui è stato definito il migliore interprete dalla critica internazionale

Rinaldo Alessandrini è unanimemente considerato uno dei maggiori interpreti della musica barocca e la sua incisione dei Concerti Brandeburghesi di Bach con il gruppo Concerto Italiano è stata definita dalla critica la migliore mai realizzata e ha fatto incetta di premi. Al Kantor di Lipsia ha dedicato anche il suo ultimo cd, che comprende suoi adattamenti della musica di Johann Sebastian Bach. In pratica Alessandrini ha scelto alcune composizioni di Bach basate sulla tecnica della variazione, e le ha elaborate, trascritte e variate a sua volta: da qui il titolo “Bach: Variazioni su Variazioni”.

Alessandrini insieme a Concerto Italiano presenta ora questo suo progetto nell’ambito della stagione della IUC, sabato 2 febbraio alle 17.30 nell’Aula Magna dell'Università Sapienza (Città Universitaria, Piazzale Aldo Moro 5).

«Nessuna pretesa di ortodossia in quello che ascolterete. Piuttosto un divertissement, un sottile piacere intellettuale», dice Alessandrini, aggiungendo: «Ma non si creda che imprese del genere siano degli “affronti” moderni e ingiustificati. Illustri esempi invece ne abbiamo, numerosi: a partire dalle fughe selezionate dal Clavicembalo ben temperato e trascritte da Mozart per quartetto d’archi». E conclude: «Ne consegue la possibilità di ri-ascoltare la polifonia delle Variazioni Goldberg (così come il resto del programma), aiutati dalla ricchezza timbrica di un gruppo di archi, ricchezza che isola le singole linee e, al tempo stesso, ricrea l’unità contrappuntistica, evidenziandone ancora di più la straordinaria ricchezza e inventiva».

Quattro le composizioni di Johann Sebastian Bach prescelte da Alessandrini. La Passacaglia BWV 582 per organo riprende un’antica danza di origina spagnola, caratterizzata dalla ripetizione ostinata del basso, mentre all’acuto la melodia inanella una serie di variazioni. L’Aria variata alla maniera italiana BWV 989era invece originariamente destinata al clavicembalo: si tratta di un tema - semplice e concepito a modo di severo corale – seguito da dieci variazioni, che presentano il ritmo in versioni sincopate e spezzate, inseriscono virtuosistici abbellimenti (da qui il titolo “alla maniera italiana”) e variano il tema in altri modi estrosi. La Canzona in re minore BWV 588 per organo ha anch’essa un collegamento con l’Italia, perché il suo tema è molto simile a quello della Canzona dopo l'Epistola di Frescobaldi, che viene trattato da Bach secondo la tecnica della variazione.

Tutta la seconda parte del concerto è dedicata alle monumentali Variazioni Goldberg BWV 988, uno dei più grandi capolavori di tutti i tempi e un vero e proprio cult per gli appassionati del Kantor di Lipsia. Si tratta di una semplice aria in ritmo di sarabanda che viene variata ben trenta volte con arte sublime e viene ripetuta alla fine, come a chiudere il cerchio. Secondo un aneddoto molto fantasioso - nato oltre mezzo secolo dopo la morte di Bach - questo immenso capolavoro sarebbe stato composto su richiesta di Goldberg, un suo allievo che desiderava un riposante brano musicale per conciliare il sonno di un nobiluomo di cui era alle dipendenze, il conte Keyserling, affetto da insonnia. La veridicità di tale aneddoto è oggi messa in dubbio, perché all'epoca della composizione - era il 1741 - Goldberg aveva appena 14 anni, e soprattutto perché Bach non avrebbe potuto scrivere nulla di meno adatto a curare l'insonnia! 

Le variazioni di Alessandrini cambiano l’immagine di queste composizioni, scritte in origine per strumento a tastiera, adattandole a diversi gruppi di archi e clavicembalo, scelti di volta in volta a seconda delle caratteristiche del brano originale. Alessandrini riesce ad offrire un nuovo punto di osservazione su quelle musiche, ma sempre rispettandone il carattere autentico , poiché rimane ancorato all'estetica e alle sonorità della musica barocca.

J. S. Bach: Variazioni su Variazioni

Concerto Italiano

Rinaldo Alessandrini, clavicembalo, direzione e trascrizione

Johann Sebastian Bach Passacaglia in re minoreBWV 582

(1685-1750)(Trascrizione dall’originale in do minore per cembalo a pedali)

Aria variata alla maniera italiana in sol minore per violino e b.c. BWV 989

(Trascrizione dall’originale per cembalo in la minore)

Canzona in re minore BWV 588

(Trascrizione dall’originale per organo)

****

Variazioni Goldberg BWV 988

(Trascrizione dall’originale per clavicembalo)

 

Variazione 1 – (à 4)

Variazione 2 – (à 3)

Variazione 3 – canone all’unisono (à 3)

Variazione 4 – (à 4)

Variazione 5 – (à 4)

Variazione 6 – Canone alla seconda (à 3)

Variazione 7 – Al tempo di Giga (à 3)

Variazione 8 – (à 4)

Variazione 9 – Canone alla terza (à 3)

Variazione 10 – Fughetta (à 4)

Variazione 11 – (à 2 violini)

Variazione 12 – Canone alla quarta (à 3)

Variazione 13 – (à 3)

Variazione 14 – (à 4)

Variazione 15 – Canone alla quinta (à 3)

Variazione 16 – Ouverture (à 4)

Variazione 17 – (à 2, violino e violoncello)

Variazione 18 – Canone alla sesta (à 3)

Variazione 19 – (à 3)

Variazione 20 – (à 4)

Variazione 21 – Canone alla settima (à 3)

Variazione 22 – Alla breve (à 4)

Variazione 23 – (à 4)

Variazione 24 – Canone all’ottava (à 3)

Variazione 25 – Adagio (à 3)

Variazione 26 – (à 4)

Variazione 27 – Canone alla nona (à 4)

Variazione 28 – (à 4)

Variazione 29 – (à 4)

Variazione 30 – Quodlibet (à 4)

Aria (à 4)

Trascrizioni, elaborazioni e adattamenti dagli originali di J. S. Bach a cura di Rinaldo Alessandrini


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